Capitolo 3: L’Italia e l’Agenda 2030
3.2 L’appartenenza all’Unione Europea
Nel voler confrontare l’approccio italiano all’Agenda 2030 con l’approccio giapponese, è necessario menzionare la particolare condizione dell’Italia in quanto membro dell’Unione Europea. Il Trattato sull’Unione Europea esprime chiaramente l’impegno dei paesi membri nel campo dello sviluppo sostenibile221 e l’Unione si è dotata di una Strategia per lo Sviluppo Sostenibile già a partire dal 2001, poi modificata nel 2006 e 2009;222 dal 2010 è stata adottata la strategia Europa 2020, costruita intorno ai tre pilastri “smart growth”, “sustainable growth” e “inclusive growth” e che propone cinque obiettivi principali: l’impiego del 75% della popolazione in età lavorativa, l’investimento del 3% del PIL dell’UE in ricerca e sviluppo, la riduzione
delle emissioni di gas serra del 20% accompagnata dall’aumento del 20% dell’utilizzo di energie rinnovabili e dall’aumento del 20% dell’efficienza energetica, una percentuale inferiore al 10% di studenti che lasciano la scuola e almeno il 40% di
220 Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, “Comunicato Stampa”, 5 settembre 2019, p. 1
http://asvis.it/public/asvis2/files/Pubblicazioni/ProgrammaGovernoSDGs.pdf, consultato il 27/11/2019
221 Articolo 3 (3, 5) e Articolo 21 (2) del Trattato sull’Unione Europea
222 Commissione Europea, Next steps for a sustainable European future; European action for sustainability,
Strasburgo, 22 novembre 2016 https://ec.europa.eu/europeaid/sites/devco/files/communication-next-steps- sustainable-europe-20161122_en.pdf p. 2
giovani che completino l’istruzione superiore, la riduzione a meno di 20 milioni delle persone a rischio di povertà.223 Inoltre, si possono riconoscere molte similitudini e sinergie tra i diciassette SDG e le dieci priorità della Commissione Juncker per il
periodo 2015-2019.224 Grazie a questi precedenti, i paesi membri dell’Unione Europea stavano già implementando politiche favorevoli al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 ancora prima che questa venisse sottoscritta:
The EU is fully committed to be a frontrunner in implementing the 2030 Agenda and the SDGs, together with its Member States, in line with the principle of subsidiarity.225
Tuttavia, come visto nel Capitolo 1, nessun paese al mondo – o nel migliore dei casi solo la Danimarca – risulta trovarsi sulla strada giusta per il raggiungimento di tutti gli obiettivi entro il 2030; questo significa che le politiche europee sono ancora insufficienti, e la stessa Commissione lo riconosce:
[…] current EU policies address all 17 goals. The Europe 2020 strategy plays an important role in addressing several of the SDGs. While Europe can point to good achievements and progress under all goals, strengthened implementation and further focused action in all areas will be required to implement the full 2030 Agenda by 2030. […] The Sustainable Development Goals can only be attained successfully at EU level and by its Member States if new policies take into account sustainability and policy coherence from the start and if implementation of existing policies on the ground is pursued in partnership with all stakeholders on all levels.226
223 Commissione Europea, EUROPE 2020, Bruxelles, 3 marzo 2010
http://ec.europa.eu/eu2020/pdf/COMPLET%20EN%20BARROSO%20%20%20007%20-%20Europe%202020%20- %20EN%20version.pdf p. 3
224 Le priorità della Commissione sono: occupazione, crescita e investimenti; mercato unico digitale; l’Unione
dell’energia e il clima; mercato interno; un’Unione economica e monetaria più profonda e più equa; una politica commerciale equilibrata e lungimirante per gestire correttamente la globalizzazione; giustizia e diritti
fondamentali; le migrazioni; un ruolo più incisivo a livello mondiale; cambiamento democratico. https://ec.europa.eu/commission/priorities_it consultato 07/03/2019
Per maggiori dettagli sulle sinergie tra le dieci priorità e gli SDG si veda: Commissione Europea, Next steps for a
sustainable European future; European action for sustainability, Strasburgo, 22 novembre 2016 https://ec.europa.eu/europeaid/sites/devco/files/communication-next-steps-sustainable-europe- 20161122_en.pdf pp. 7-12
225 Commissione Europea, Next steps for a sustainable European future; European action for sustainability,
Strasburgo, 22 novembre 2016 https://ec.europa.eu/europeaid/sites/devco/files/communication-next-steps- sustainable-europe-20161122_en.pdf p. 3
La strategia Europa 2020 è solo un quadro di riferimento: i governi dei paesi membri hanno fissato obiettivi nazionali coerenti con questa strategia, e sono chiamati a riferire periodicamente sui propri progressi.227
Per queste ragioni, l’impegno dell’Italia verso lo sviluppo sostenibile dovrebbe accelerare ancora di più per poter rispettare non solo la scadenza del 2030 fissata dalle Nazioni Unite, ma anche quella del 2020 fissata dall’Unione Europea. Questa appartenenza rappresenta quindi un ulteriore incentivo, nonché un aiuto grazie alla facilitata cooperazione internazionale tra i paesi membri e, naturalmente, un vincolo maggiore in caso di obiettivi espressi da direttive del Parlamento Europeo, le quali sono vincolanti per gli stati membri e li obbligano all’ottenimento di un certo risultato. Va menzionata, ad esempio, la direttiva UE 2018/844 del 30 maggio 2018
sull’efficienza energetica, che esprime target precisi di riduzione delle emissioni di gas serra e di aumento della proporzione di energie rinnovabili consumate.228
Tuttavia, l’ASVIS si mostra scettica riguardo ai progressi dell’Unione Europea:
pur essendo l’area del mondo più avanzata rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile, non si rilevano progressi sufficienti in molti di essi, in alcuni si rilevano peggioramenti e, in ogni caso, viene lamentato il fatto che le periodiche dichiarazioni della Commissione non abbiano ancora portato alla definizione di una strategia europea specifica per il loro perseguimento, anche complici alcuni eventi recenti che non hanno permesso di focalizzarsi sull’Agenda 2030 (menzionate, ad esempio, la Brexit e la crisi dei migranti.)229
Recentemente, però, la nuova Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha ricevuto commenti positivi da parte dell’ASVIS grazie alla sua
decisione di responsabilizzare tutti i commissari e la Commissione nella sua interezza al raggiungimento degli SDG.230
227 Commissione Europea, “La Strategia Europa 2020” https://ec.europa.eu/info/business-economy-
euro/economic-and-fiscal-policy-coordination/eu-economic-governance-monitoring-prevention-
correction/european-semester/framework/europe-2020-strategy_it#howisthestrategyimplemented consultato 07/03/2019
228 Direttiva UE 2018/844, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/PDF/?uri=CELEX:32018L0844 229 Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: Rapporto ASviS
2018, Roma, 2018, pp. 21-23
230 Claudia CAPUTI, “Von der Leyen: ‘Commissari Ue sono responsabili del conseguimento degli SDGs’”,
www.asvis.it, 11 settembre 2019 https://asvis.it/goal17/home/311-4527/von-der-leyen-commissari-ue-sono- responsabili-del-conseguimento-degli-sdgs consultato il 27/11/2019