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Le conseguenze della carcerazione

L e c a rte lle clin ich e del carce re, che ab b iam o ritro v a to , co n ten g o n o poche registrazioni, e p er di più m anipolate, sullo stato di salute del prig io­

niero. Tuttavia ci sono altri docum enti i quali provano quanto i m etodi in ve­

stigativi e la lunga detezione carceraria abbiano influito sul suo stato di sa­

lute. N el questionario com pilato a M írov il 3 n ovem bre 1954 è scritto che so ffriv a di “ attac ch i di cuore, di esau rim en to nerv o so e di d eb o lez za del cuore” 189. Dopo il ritorno da Jáchym ov il m edico di L eopoldov gli fece una diagnosi grave: “A llargam ento del ventricolo sinistro” (lo si può ancora con­

statare dalla radiografia allegata alla cartella clinica). Soffriva “ dal 1951, di ronzio nelle orecchie e ipoacusia” 190. D urante la detenzione fu ricoverato in ospedale due volte. N e ll’ospedale della prigione, n el cam po di lavoro corre­

185 AGCL, Carta di registrazione delle lettere, delle punizioni disciplinari, dei premi, dei pacchetti e delle visite.

186 R. BošŇÁK, Všetci sme ľudia., p. 106.

187 AGCL, Giudizio periodico scritto dal Capoguardia Mrenica nella prigione di Mírov; da­

ta illegibile.

188 AGCL, Elenco degli oggetti di valore del prigioniero, dal 3 marzo 1958 al 10 marzo 1964; Ibid., Corte Suprema di Praga, Risoluzione del 23 ottobre 1962.

189 AGCL, Questionario, 3 novembre 1954, Mírov.

190 AGCL, T. 5375, Accompagnamento cartella clinica, Visita medica 6 agosto 1968.

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zionale centrale di V ykm anov-Jáchym ov, fu curato dal detenu to dott. H a­

velka, che doveva redarre le cartelle clinich e secondo le in dicazion i della direzione. Il trattam ento in o spedale era costituito da so m m inistrazion e di v itam ina B e triazina p e r m igliorare l ’u d ito 191. La cartella clinica p ro babil­

m ente nasconde altri gravi traum i, com preso u n attacco cardiaco superato e i postum i della grave astenia segnalata più volte in altre cartelle. Sim ilm ente su scitan o du b b i le a n n o ta z io n i sto m ato lo g ic h e, dove i m e d ic i d app rim a segnalano l ’estrazione dei m olari e più tardi registrano l ’applicazione di una corona ad u n m olare non esistente192.

Il secondo ricovero ospedaliero avvenne a Leopoldov, dal 16 al 30 luglio 1957. I trattam enti segnalati suscitano dubbi sulla com pletezza della cartella clinica. N onostante gli fosse stata d iagno sticata la dilatazio ne d ella cavità ventricolare sinistra, l ’unico trattam ento è costituito dalla som m inistrazione di vitam ina B (tiam ina), segnalato sulla cartella d all’agosto a ll’ottobre 1957.

L a perdita d ell’udito e i danni al cuore erano tanto significativi che il com an­

dante della prigione dovette farne cenno n el giudizio sul prigioniero: “ Soffre di indurim ento delle arterie coronarie e d ell’aorta nello stadio iniziale e di le­

sione d ell’orecchio interno su entram bi i lati” 193.

Q uando partì da Valdice, dove era detenuto, il 10 m arzo 1964 gli conse­

gnarono i pochi oggetti, registrati n e l l ’E le n c o d e g li o g g e tti d i v a lo r e d e l p r i ­ g io n ie r o : “U n orologio da polso in m etallo bianco di m arca Doxa, form a qua­

drata senza vetro, non funzionante; u n pezzo di ponte dentale a quattro ele­

m enti in m etallo bianco, di cui due corone dentali [...]; la R is o lu z io n e della C orte Suprem a di Praga e una fotografia” 194.

D opo la dim issione dal carcere Titus Z em an tornò a Vajnory paresso la fam iglia (aveva un fratello, otto sorelle e v entisei nipoti), m a rim ase sotto continuo controllo degli organi della Sicurezza Statale fino alla m orte (gli ag en ti furono p re se n ti anche al suo fu n e ra le 195). E ra ottim ista. D opo una

191 AGCL, V I. - IV PT-L., Referto medico per il medico di base, 15 novembre 1955, Me­

dico d’accoglienza: condannato Havelka, ospedale Jáchymov.

192 Archivio privato di Františka Čechová (Pezinok), Dott.ssa Romana Šplháčková, Con­

sultazione sulla documentazione sanitaria conservata del Servo di Dio Titus Zeman, ottobre 2012, Pezinok.

193 AGCL, Giudizio del capo delle guardie del Campo di lavoro correzionale numero 1(NPT), 5 settembre 1956, Leopoldov.

194 AGCL, Elenco degli oggetti di valore del prigioniero, dal 3 marzo 1958 al 10 marzo 1964.

195 ASL-MI, fondo Segretario del Ministero degli Interni della Repubblica Slovacca, Rela­

zione del Ministro degli Interni di Egyd Pepich sulle attività dei servizi segreti e dei diplomatici del 21 gennaio 1969, nelle mani del Primo segretario del Partito Comunista della Repubblica

lunga ricerca ottenne un posto di lavoro com e m agazziniere in una ditta tes­

sile. U na volta tornato a Vajnory desiderava anche riprendere il servizio sa­

cerdotale196, che non aveva interrotto nel periodo di detenzione, nonostante le proibizioni e i controlli. In carcere da bravo chim ico aveva il com pito di fare il vino p er la santa m essa197, confessava i prigionieri, organizzava la som m i­

nistrazione della com unione anche ai laici. M a in libertà vigilata poté operare com e sacerdote solo privatam ene in am bito fam iliare e lavorativo. N o n gli perm isero m ai di svolgere attività pastorale pubblica. Solo alla fine gli die­

dero il perm esso di celebrare privatam ente la santa m essa ad u n altare late­

rale. N el 1968, quando ci fu u n certo allentam ento politico in C ecoslovacchia, ebbe la possibilità di confessare i parenti, am m inistrare loro i sacram enti e ce­

lebrare i loro funerali198.

Il 30 aprile 1968 i m em bri del secondo D ipartim ento di Sicurezza dello Stato controllarono il fascicolo d ’indagine V-70, T itu s Z e m a n e c o m p a n i, per la revisione della sentenza del 1952. Sulla parte del fascicolo che lo rig uar­

dava fu scritto: “N o n dare al tribunale. A ttenzione! Il m ateriale può essere prestato solo agli organi della Sicurezza dello Stato” 199. Q uattro pagine re ­ datte in lingua ceca contengono la relazione di sintesi del procedim ento giudi­

ziario con una conclusione che inizia così: “D opo la fuga a ll’estero Zem an, Totka e M acek si m isero in contatto diretto con agenti del servizio segreto CIC e con il servizio inform azioni del Vaticano in Italia, e rivelarono tutte le circostanze in relazione alle conoscenze di carattere m ilitare [...] diventarono agenti”200. D unque, m entre altri perseguitati politici in qu ell’occasione furono

Slovacca, Gustáv Husák SM-009/1969, scatola 5, 22 gennaio 1969, Bratislava. Il funerale di Ti­

tus Zeman fu registrato anche dai Servizi Segreti di Bratislava. AIMN, fondo Amministrazione del Corpo di Sicurezza Nazionale della Città Capitale Bratislava e della Regione della Slovac­

chia Occidentale, Relazione della Sicurezza Statale (ŠtB) di Bratislava, Informazioni giornalie­

re sulla situazione nella Repubblica Socialista Cecoslovacca (CSSR) 1968-1969 - informazione sulle persone B 8/II, unità d’inventario 173, p. 4. Il prefessore Karel Kaplan, esperto dei sistemi giudiziari cecoslovacchi, ha scritto: “Tutti gli ex prigionieri rimanevano sotto il controllo degli organi della Sicurezza Statale o dei suoi agenti, o di commissioni speciali istituite per ogni per­

sona, che veniva seguita sul luogo di lavoro o nel luogo di residenza. I rapporti sul comportamento e la «rieducazione» delle persone pedinate si inviavano alla Sede Regionale della Sicurezza Sta­

tale” (Karel Kaplan, Nebezpečná bezpečnost. Státní bezpečnost 1948 - 1956. Brno, Doplnek 1999, p. 168).

196 AGCL, Carta di registrazione delle prestazioni di lavoro in percentuale per i singoli mesi.

197 Jozef SlivoŇ, Eucharistia v cigaretovom papieri, in “Don Bosco dnes” 42 (2011) 29-30.

198 M. T. RadošinskÝ, Don Titus "Vatikánsky špión?”..., p. 122.

199 AIMN-SNB, Titus Zeman e compagni, fascicolo d’indagine V-70, pp. 288-327. Il testo fu sottolineato nel 1968.

200 Ibid.

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riabilitati, Titus continuò ad essere controllato dalla p o lizia segreta che lo considerava una spia del Vaticano e dei servizi segreti am ericani, ai quali si riteneva avesse rivelato segreti m ilitari.

L a notte dal 20 al 21 agosto 1968 gli eserciti di occupazione del Patto di V arsavia invasero la C ecoslovacchia. Q uesto fatto p er Titus, m alato con gravi problem i di cuore, controllato dalla polizia segreta, dai segretari della chiesa e dai “ sacerdoti patrioti”, im piegato com e m agazziniere in u na ditta tessile, fu un dramm a.

9. La morte

N e l settem b re 1968 si am m alò il p arro co di V ajnory, il fran cescan o Pavol M ansuet D robný, che chiese a don Zem an di sostituirlo p er la celebra­

zione della m essa dom enicale. il 20 settem bre 1968, durante la celebrazione della santa m essa, nel corso d ell’om elia, Titus ebbe u n attacco di cuore: “A un certo m om ento, invece di predicare la parola di Dio com inciò a gridare con forza” . D opo la santa m essa si scusò e spiegò che aveva avuto trem endi fitte al cuore201. E ra la prim a volta che celebrava pubblicam ente, dopo 18 anni, la m essa dom enicale a ll’altar m aggiore d ella chiesa di V ajnory dedicato alla M adonna dei Sette D olori202. Sua sorella Veronik a in quel tem po abitava nella casa dei genitori, dove Titus, term inata la m essa, si recò insiem e al fratello Štefan. D opo quell’attacco im m ediatam ente cercò l ’aiuto di u n m edico p ro ­ fessionista. Q uesti lo esam inò, lo assicurò che no n c ’era stato nulla di grave e non lo fece ricoverare203. M a la sua salute, a seguito dei brutali interrogatori e dei m olti anni di carcere, era gravem ente danneggiata.

Sabato 4 gennaio 1969, giorno nel quale festeggiava insiem e onom astico e cinquantaquatreesim o com pleanno, i confratelli salesiani gli fecero visita. il giorno successivo la fam iglia Z em an si riunì con lui. N essuno im m aginava che fosse il loro ultim o incontro204. Scrivendo gli auguri di capodanno a ll’a­

m ico A ugustín K rivosudský, aveva detto che il m edico gli aveva perm esso di riprendere il lavoro nel m agazzino tessile con l ’inizio del nuovo an n o205. Ma

201 M. T. Radošinský, Don Titus"Vatikánsky špión?”..., p. 124.

202 Archivio privato di Františka Cechová (Pezinok), Veronika Kukučková, nata il 31 mag­

gio 1930, intervistata il 4 giugno 2012, Vajnory.

203 M. T. Radošinský, Don Titus "Vatikánsky špión?”..., p. 124.

204 Archivio privato di Františka Cechová (Pezinok), Alojzia Horváthová, nata il 24 febbraio 1928, intervistata il 4 giugno 2012, Vajnory.

205 Archivio privato di Augustín Krivosudský (Abrahám), Auguri di Buon Anno di Titus Ze­

man, 30 dicembre 1968, Vajnory.

la sera del 7 ebbe u n attacco di cuore e la m attina successiva fu portato in ospedale, dove lottò con la m orte fino a sera. Spirò tra le braccia del com ­ pagno di cella e am ico Vojtech Rajner, che era stato chiam ato dagli im piegati d ell’ospedale, anche se questi no n sapevano che Titus fosse sacerdote. Padre R ajner aveva fam a di santità206. Egli descrisse gli ultim i m om enti di Titus alla so re lla Jo h a n a R ad o šin sk á: “ L a sera d e ll’8 g en n a io sono stato chiam ato presso un uom o religioso gravem ente m alato. Quando ho aperto la porta, ho visto il fratello Titus sdraiato sul letto. Ho capito lo stato in cui si trovava e gli ho detto: «Titus, pentiti dei tuoi peccati. Ecco tuo fratello Vojtech, che h a lot­

tato con te». N o n so se ha potuto ancora sentirm i. Gli ho am m inistrato l ’u n ­ zione degli inferm i, l ’ho preso tra le braccia e in quel m om ento don Titus è spirato. È rim asto disteso con le braccia spalancate com e Cristo sulla croce.

Così sono stato con lui p e r lungo tem po fino a quando la sua anim a no n ha abbandonato il corpo m ortale”207.

A l funerale, l ’undici gennaio 1969, l ’ispettore dei salesiani don Andrej D erm ek afferm ò che Titus Z em an era un m artire della C hiesa e aggiunse:

“N o n ripo sare in pace. A nom e della com un ità ecclesiastica ti preghiam o:

N o n riposare, aiuta! Sei sacerdote, aiuta le anim e. Sei figlio di don Bosco, aiuta le anim e dei giovani e prepara u n posto p er noi e p er loro”208.

206 Jozef Haľko, Rajner Vojtech OFM Cap., in J. Pašteka (ed.), Lexikón,, p. 1442.

207 M. T. Radošinský, Don Titus"Vatikánsky špión?”..., p. 128.

208 ASDB, fondo Titus Zeman, Andrej Dermek presso la tomba di Titus Zeman, necrologio, p. 4, Vajnory 11 gennaio 1969.

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