A l terzo passaggio organizzato da Titus Z em an parteciparono ventidue persone: sei sacerdoti diocesani, cinque sacerdoti salesiani, nove chierici sale
siani, il salesiano coadiutore Jo z e f B aťo e la guida Totka86. A rrivò la notizia che le condizioni del fium e M orava stavano m ig lio ran d o 87. Il prim o aprile 1951 don Zem an diede ordine che sarebbero partiti il p iù presto p ossibile88, poiché, se avessero aspettato una m igliore condizione del fium e, sarebbero stati scoperti. La data della partenza fu stabilita p er la notte d all’otto al nove aprile. “Peccato che i nostri capi n o n abbiano riv elato lo status d e ll’acqua della M orava, quando già sapevano che una settim ana prim a aveva piovuto a dirotto su ll’intero territorio e c ’era il disgelo sulle m ontagne” . Q uesta frase nel libro di m em orie di don V iliam M itošinka potrebbe sucitare dubbi su ll’ac
curatezza dei preparativi89. Com e scrive M itošinka, la dom enica prim o aprile pioveva, e “ dal prim o a ll’otto aprile ogni giorno alla radio avevam o seguito le
85 AIMN-MIB, Titus Zeman, fascicolo d’indagine V-70, Verbale della deposizione del con
dannato Anton Semeš, Bratislava, 9 aprile 1951, p. 117.
86 AIMN-SNB, Titus Zeman e compagni, fascicolo d’indagine V-70, Procedimento pena
le nei confronti del condannato Jozef Baťo, 7 luglio 1951, p. 272. Jozef Baťo nel gennaio 1952 attraversò la frontiera. Come sacerote MSSCC tornò in Slovacchia dopo 1989.
87 Anton Botek, membro del terzo passaggio, non fu arrestato e infine, dopo tre mesi, con tre amici, a mezzogiorno, passò s nuoto la Morava. Nelle sue memorie pubblicate sulla rivista
“Slovenské hlasy z Ríma” negli anni 1952-1954, scrisse a proposito delle notizie radio sullo sta
to dell’acqua: “È in calo, in calo, ma lentamente”; A. Botek, Svit kríža za mrežami..., p. 113.
88 V. Mitošinka, Pamäti kňaza 1 9 4 8 -1 9 6 6 p. 56.
89 Ibid., p. 62.
notizie sullo stato delle acque del fium e M orava. il livello della M orava si al
zava di giorno in giorno”90. E rnest M acák cerca di giustificare la scelta di don Titus: “D on Z em an sapeva dalla radio che il fium e era m olto ingrossato, m a nonostante questo si decise [...]. A lcuni m em bri del gruppo probabilm ente non hanno seguito a sufficienza le norm e di sicurezza, soprattutto la segre
tezza. N el villaggio già m olte persone sapevano di loro, anche ciò che non si doveva sapere”91.
František R eves, dopo anni, raccontò che, quando aveva avvertito Titus dello stato d ell’acqua, egli si era im pensierito e aveva risposto: “M i stai di
cendo di tram andare la partenza p er il confine, m a n on è più possibile. im m a
gin a che cosa accad reb b e se le p erso n e si d isp erd essero m en tre sono già pronte p er il viaggio? N o n hai idea di quanto m i sia costato in lavoro e cam m ino trovarle e condurle qui. E poi, dove m andarli tutti a q u est’ora di notte?
Spero che con l ’aiuto di D io riuscirem o a passare il fium e in piena ed entrare in A u stria. A b b iam o u n gran d e g om m one che facilm e n te pu ò trasp o rta re anche otto persone. In due volte sarem o tutti su ll’altro lato del fium e M orava.
E oltre a ciò c ’è anche la pioggia. Tem po più adatto no n avrem m o potuto de- siderarlo”92. R eves, organizzatore del transito dei fuggiaschi attraverso la sta
zione ferro v iaria di Trnava, rice v erà un avviso dal chierico A n to n H linka sulla sorte della fuga che lo salverà d all’arresto93.
Le fonti archivistiche com e le m em orie ci conferm ano che le due fasi della fuga erano in izialm en te stab ilite da u n pian o p reciso . L a sera del 7 aprile arrivò al fienile di Totka il giovane sacerdote salesiano Jo z e f Paulík, che aveva il com pito di portare un gom m one e aspettare il gruppo di sacerdoti provenienti dalla parrocchia di B úry guidati da F erdinand Totka. D on Titus con la sua p arte del gruppo p a rtì a m ezzan o tte d alla casa degli H erzo g a Šaštín. il gruppo di B orský Svätý M ikuláš si m osse alle due e trenta di notte.
Tutti s ’incontrarono intorno alle cinque e m ezzo del m attino in u n determ i
nato posto nel bosco, dove era il gruppo di Totka condotto da don Paulík. D a B orský Svätý M ikuláš fino al fium e, con diverse interruzioni e deviazioni per potersi nascondere nel bosco, fecero u n cam m ino di 20 km. il terreno intorno al fium e presso il confine è pianeggiante. Gli stivali di gom m a affondavano nel fango, poiché pioveva. P er i più giovani la pioggia e il fango n on
costitui-90 Ibid., p. 56.
91 E. Macak, Dva roky v katakombách..., p. 127
92ASDB, fondo František Reves, Memorie di František Reves: “Eppure non mi hanno cat
turato o non mi avrete vivo”, manoscritto, pp. 189-190.
93ASDB, fondo František Reves, Memorie di František Reves: “Eppure non mi hanno cat
turato o non mi avrete vivo”, manoscritto, p. 195.
256 Františka Čechová
vano u n p roblem a, m a i sacerd o ti diocesani n o n avevan o la p rep arazio n e sportiva dei salesiani, erano esausti e affam ati p e r il lungo tem po trascorso in clandestinità; alcuni poi erano reduci dalla prigione e altri n on erano adegua
tam ente attrezzati. Inoltre avevano dovuto pagare di tasca propria la guida Totka a differenza dei salesiani94.
Il dr. V iliam M itošinka ricorda di aver avuto u na divergenza con F erdi
n and Totka p e r il suo zaino che pesava 18 kg: “Ero così esausto che uscii dalla fila (ero l ’ultim o) e sono rim asto indietro forse anche un a cinquantina di m etri [...]. Li ho raggiunti quando si sono ferm ati a ll’altra estrem ità del b o schetto [...]. Avevo gli stivali pieni di acqua e inoltre erano alti e m i taglia
vano”95. Totka scoprì quanto fosse m ale attrezzato e p er il tim ore che si rip e
tessero i problem i avuti l ’anno precedente col dr. Sem an, quando la pesante valigia piena di oggetti di valore era caduta nel fium e e in seguito le guide fu
rono sospettate di furto, decise di dissuadere M itošinka e i sacerdoti p iù an
ziani ad entrare nel fium e. Forse pensava che si sarebbe potuto dividere il gruppo in due parti e che don Titus l ’avrebbe perm esso. “ Si ferm ò, scrive M i
tošinka, dicendo: - C on q uest’acqua no n si può andare avanti; e ci propose di tornare indietro e rinviare il passaggio di qualche giorno, fin quando il livello d ell’acqua si fosse abbassato [...]. Z em an insistette e disse a Totka: - D ovete cercare di passare a qualsiasi costo, anche se qualcuno di no i p rende l ’in fluenza o la polm onite”96. N el processo di riabilitazione del 6 ottobre 1969, F erdinand Totka testim oniò in tribunale qualcosa di m olto diverso: “D opo l ’arrivo al fium e ho insistito perché lo attraversassim o [...]. M i ricordai che so p ra ttu tto a rriv a ti p re sso il te rra p ie n o i g io v a n i v o lev an o co n tin u are il viaggio (B richta, Srholec e gli altri). Io personalm ente volevo proseguire e avrei attraversato il fium e anche da solo, se no n ci fossero state le preghiere di Z em an di riaccom pagnare indietro il gruppo” 97. P avol Pobiecky, nel corso
94 V. Mitošinka, Pamäti kňaza 1948-1966., p. 56.
95 Ibid., p. 60.
96 Ibid., p. 61.
97 ATRB, fondo Scritti di materie giuridiche 1968-1991, Procedimento dell’indagine nu
mero 27 Tr 29/1968: Verbale compilato al Tribunale Regionale di Bratislava, al mandato di com
parizione si è presentato Ferdinand Totka, 6 ottobre 1969, pp. 1-2. In Cecoslovacchia, nel perio
do della liberalizzazione, il 26 giugno 1968, fu emanata la legge 82/1968 (Raccolta delle leggi sulla riabilitazione giudiziaria), che richiedeva un procedimento d’indagine per la riabilitazione dei cittadini ingiustamente condannati. Per valutare lo stato del fiume Morava, il tribunale ri
chiese una perizia giudiziaria idrologica. La relazione redatta dagli esperti dichiarò, in contrasto con le memorie di Viliam Mitošinka, Ernest Macák e Anton Botek, che: “L‘attraversamento del fiume Morava dall’8 al 9 aprile 1951 in un gommone o simile la consideriamo possibile, anche se molto difficile”. Gli esperti Ingegner Angelini e Schwarz scrissero che “l’acqua del fiume Mo
rava era in quantità moderata ed era in calo”. Secondo loro “l’acqua non arrivava all’argine.
del procedim ento di riabilitazione, testim oniò: “Titus Zem an, che ci accom pagnava, aveva preso la seguente decisione - O passiam o tutti in A ustria o torniam o tutti indietro” , poiché Ferdinand Totka voleva abbandonare i più an
ziani al loro destino. La stessa cosa è testim oniata da vari altri che p artecipa
rono a quel processo98. Ján B richta disse che “Totka aveva esortato i giovani a continuare il viaggio, m a lui, B azala e Paulík, respinsero l ’invito e decisero tutti e tre di tornare indietro”99 p e r sostenere gli anziani.
Le re azio n i di Totka avevano sp aventato e scorag giato i p iù esausti, i quali credettero che davvero il passag g io si sarebbe potuto rinv iare. M a Titus Z em an sapeva che si erano lasciate troppe tracce ed era sicuro che la m aggior parte di loro prim a o poi sarebbe stata scoperta. Propose, quindi, di separare il gruppo: coloro che avevano docum enti d ’identità si sarebbero al
lontanati con il prim o treno, m entre chi non aveva docum enti si disperdesse n e lla zona. Q uindici m em b ri del gruppo v en n ero arrestati n e ll’arco di un giorno. Solo sette persone poterono in altre occasioni varcare il confine, un terzo del num ero totale100. Tra di essi i giovani salesiani A lojz Pestún, K le
m ent P oláček e A ugustín Lovíšek; A nton H linka fuggì n e ll’estate 1951101 e il coadiutore Jo ze f B aťo nel 1952.
M olti critici rim proverarono a Titus la ritirata disorganizzata dal con
fine102. Scrive il dr. M itošinka: “L’errore fu che sulla via del ritorno restam m o p riv i di una guida; ci lasciarono dividere in picco li gruppi, n o n ci dissero nem m eno dove eravam o...” 103. Tuttavia è certo che, se don Titus n on avesse m andato i giovani a prendere il treno e fossero rim asti tutti insiem e nella zona di confine, tutti sarebbero stati catturati. I quindici arrestati p er prim i erano privi di docum enti e la m aggior parte di loro n on aveva più u n luogo dove an
dare. A nche i giovani, che si prestarono ad aiutare gli anziani im possibilitati
Il flusso medio giornaliero dal 5 aprile al 9 aprile 1951 era diminuito da 355 m3/s a 224 m3/s”
(ATRB, fondo Scritti di materie giuridiche 1968-1991, Procedimento d’indagine numero 27 Tr 29/1968: Perizia giudiziaria idrologica per i bisogni del procedimento giudiziario di riabilitazio
ne del 13 ottobre 1969).
98 ATRB, fondo Scritti di materie giuridiche 1968-1991, Procedimento dell’indagine nu
mero 27 Tr 29/1968: Verbali delle sedute pubbliche del tribunale: Procedimento penale nei con
fronti del condannato Pobietský e compagni, 18 agosto 1970, p. 7.
99 ATRB, fondo Scritti di materie giuridiche 1968-1991, Procedimento dell’indagine nu
mero 27 Tr 29/1968: Procedimento dell’indagine numero 27 Tr 29/1968: Verbali delle sedute pubbliche del tribunale: Procedimento penale nei confronti del condannato Titus Zeman e com
pagni, 16 settembre 1969: p. 36.
100 V. Mitošinka, Pamäti kňaza 1 9 4 8 -1 9 6 6 p. 63.
101 E. Macák, Utečenci pre Krista..., pp. 156-158.
102 Ibid, p. 154.
103 V. Mitošinka, Pamäti kňaza 1 9 4 8 -1 9 6 6 p. 62,
258 Františka Cechová
a cam m inare, vennero cattu rati104. Era arrivato il m om ento della p ro va per tutti. Sappiam o che Titus era pronto ad accettare il sacrificio estrem o. N on o
stante la durezza degli eventi successivi, tutti i suoi com pagni di viaggio resi
stettero e riuscirono a perseverare.