Parte I: Strutture dati e Sistemi 16
6. Sistemi 46
6.1. Bitcoin 48
6.1.3. Conservazione e trasferimento 54
La conservazione dei bitcoin può essere fatta sia in portafogli on line, c.d. hot storage, che su supporti esterni scollegati dalla rete, c.d. cold
storage, normalmente protetti con crittografia. I primi offrono praticità
d'uso ma espongono maggiormente il proprietario a eventuali attacchi degli hacker; i secondi richiedono una procedura più lunga per l'uso ma soffrono in misura ridotta dei problemi indicati: per sottrarli occorre infatti impossessarsi del supporto che materialmente li contiene e delle chiavi crittografiche installate. L’esperto informatico Hal Finney, destinatario della prima transazione in bitcoin, revisore del software e protagonista della prima ora del sistema, decise di trasferire i bitcoin che possedeva in un cold wallet quando il loro valore in moneta reale
divenne significativo86.
Il trasferimento dei bitcoin si basa su un sistema crittografico a
chiavi asimmetriche87 che garantisce l’anonimato dei contraenti: si
utilizza cioè un sistema di comunicazione sicura che prevede un'alterazione dei messaggi inviati secondo uno schema predefinito sufficientemente complicato da evitare la decrittazione da parte di terzi non autorizzati. Il sistema utilizza due chiavi, una pubblica e distribuita e l'altra privata e strettamente personale, per ognuno dei soggetti coinvolti nella trasmissione. Il mittente utilizza la chiave pubblica del destinatario come se fosse un lucchetto aperto che chiude sul messaggio da inviare, criptandolo; il destinatario compie l'operazione inversa, utilizzando la propria chiave privata per riaprire il lucchetto e
86 Hal Finney Bitcoin and me (Hal Finney) , 2013,
https://bitcointalk.org/index.php?topic=155054.0
87Per maggiori informazioni vide Stalling W., Crittografia e sicurezza delle reti,2/ed
Apogeo 2007 e Trappe W., Washington L.C. Crittografia con elementi di teoria dei codici, Pearson Ed. Italia 2009.
decrittare il messaggio88. Le parti vengono identificate tramite l'indirizzo IP, l'etichetta numerica che individua in maniera univoca un dispositivo
connesso a una rete che usa il sistema internet, e un nome a loro scelta che coincide con un indirizzo bitcoin e che può essere diverso per ogni
transazione eseguita89; nei casi in cui intervengano più parti alla
transazione o ci sia necessità di verificare l’esecuzione della prestazione prima del pagamento, si possono utilizzare degli indirizzi, detti multi-
signature (multisig), che fanno capo a un gruppo di tre firme richiedendo
l’inserimento di più chiavi per l’autorizzazione del trasferimento e accentuano le caratteristiche anti-tampering del sistema.
Il denaro ricevuto in una transazione deve essere speso in maniera unitaria, così ricevendo su un determinato indirizzo l’importo di 0.10
bitcoin si dovrà movimentare l’intero importo nella transazione
successiva; il mittente deve altresì specificare su quale indirizzo preferisce ricevere l’eventuale resto, ferma restando la capacità di un indirizzo di ricevere più transazioni indipendenti fra di loro. Ogni transazione può combinare importi diversi ricevuti in varie transazioni: continuando nell’esempio precedente l’importo di 0.10 potrebbe essere sommato con gli importi di 0.20 e 0.30 ricevuti in due distinte transazioni precedenti dando luogo a un pagamento unitario di 0.60. Fermi restando i limiti della normativa antiriciclaggio, un pagamento unico può essere frazionato in operazioni distinte: invertendo le operazioni del nostro esempio si potrebbe così disporre un pagamento complessivo di 0.60 in tre tranche da 0.10, 0.20 e 0.30.
88Si ritiene che la prima transazione effettuata in bitcoin sia stata quella con cui il 21
maggio del 2010 Laszlo Hanyecz, uno dei primi sviluppatori del progetto bitcoin, acquistò due pizze da asporto alla pizzeria Papa John’s di Jacksonville (FL) per 10.000
bitcoin. In realtà Hanyecz aveva venduto i bitcoin a un acquirente inglese il quale
aveva, a propria volta, inviato alla pizzeria il controvalore concordato di $25 con un trasferimento internazionale su carta di credito; al valore di cambio raggiunto nel giugno 2017 l’equivalente del prezzo in bitcoin delle due pizze sarebbe stato nell’ordine di $ 30.000.000.
89 quest'ultima caratteristica introduce la questione della pseudo - anonimia,
caratteristica permeante dei bitcoin: è l'utente che, impostando i parametri identificativi e variandoli a propria insindacabile scelta, sceglie il grado di riservatezza di cui desidera fruire.
La catena delle transazioni è pubblica e ininterrotta e consente di tracciare la storia dei blocchi di bitcoin e delle transazioni loro associate
in tutti i passaggi che la compongono90: ogni bitcoin è composto da
100.000.000 satoshi e può avere origine dal mining di un blocco, essere ricevuto in pagamento o essere acquistato sul mercato secondario dove tutte le unità e le loro frazioni possono essere spese.
Ad oggi, esistono diverse centinaia di strumenti analoghi ai bitcoin91:
uno dei loro usi principali è quello relativo alla c.d. Tecnofinanza o
Fintech92 e, oltre il sistema dei pagamenti, esiste tutta una serie di
applicazioni che possono trarre giovamento dalla struttura dati della
blockchain Bitcoin. Fra queste possiamo annoverare le operazioni di
esercizio e verifica del voto, la tracciabilità della filiera di provenienza, la certificazione e la conservazione documentale; l’area che a nostro parere appare più innovativa è quella della contrattazione smart, in cui la tecnologia consente di eseguire alcune clausole in maniera automatica
al ricorrere di determinate condizioni, come esamineremo
dettagliatamente in prosieguo.
Come detto, molte di queste applicazioni girano su blockchain bitcoin rendendo sempre più attuale il problema delle dimensioni della struttura, già affrontato nel Bitcoin Whitepaper. Diventa così auspicabile l’uso di monete alternative (altchain), che registrino le proprie attività su infrastrutture indipendenti da Bitcoin, o di sidechain che, tramite il sistema di parità fissa illustrato nel capitolo precedente, consentano di gestire le attività in via parallela conservando sulla
blockchain Bitcoin solo le operazioni in ingresso e in uscita.
90Vide http://blockchain.info/ 91Vide http://coinmarketcap.com/
92 The Economist, The fintech revolution, 2015: “From payments to wealth
management, from peer-to-peer lending to crowdfunding, a new generation of startups is taking aim at the heart of the industry—and a pot of revenues that Goldman Sachs estimates is worth $4.7 trillion.” http://www.economist.com/news/leaders/21650546-