Dall’esame dei risultati ottenuti risulta assai evidente che con il trattamento gli animali hanno presentato un netto miglioramento dei titoli IFAT e della PCR: si è verificata la negativizzazione di otto soggetti su dodici e il netto miglioramento degli altri quattro. Non si notano significative differenze tra le due terapie, entrambe sono risultate essere molto efficaci. La negativizzazione dei soggetti si è verificata per titoli IFAT di partenza (giorno 0) inferiori o uguali a 1:320; per titoli di partenza più alti di 1:320 si è avuto comunque un notevole miglioramento grazie alla terapia.
Per quanto riguarda i singoli parametri ematici, possiamo apprezzare che dopo la terapia il valore di RBC e dell’Hct erano aumentati; l’Urea e la Creatinina che erano normali al giorno 0, sono rimaste entro il range di normalità fino al terzo controllo in tutti i soggetti a parte uno (Greta, lieve rialzo al giorno 90). I valori A/G e PU/CU risultano spesso alterati nei soggetti in esame e rappresentano sicuramente importanti campanelli di allarme per una diagnosi precoce, ma non sembrano avere un significato prognostico importante, nè una correlazione con il titolo IFAT e la PCR. Nei casi in cui l’elettroforesi al giorno 90 non sia migliorata, si può
ipotizzare che sia necessario un periodo di tempo maggiore per ottenere una normalizzazione del tracciato elettroforetico.Per verificare questa ipotesi occorrerebbe prolungare i follow-up per un periodo di tempo più lungo, ma ciò non è stato possibile per mancata collaborazione dei proprietari. Possiamo concludere dicendo che, se la Leishmaniosi viene diagnosticata precocemente, quando ancora non sussiste una sintomatologia conclamata e soprattutto se il soggetto è giovane ed ancora in buone condizioni cliniche, con una cura appropriata si può raggiungere una buona percentuale di guarigione. Questo compito è affidato al Medico Veterinario che, con l’ausilio di metodiche di laboratorio, specifiche e aspecifiche, può diagnosticare la malattia prima che si manifesti, cioè
Ringraziamenti
Ringrazio il mio relatore Prof. Marco Bizzeti per aver reso possibile lo svolgimento di questo studio e per aver creduto in me, Serena per avermi aiutato a svolgere questo studio in modo accurato e professionale anche se stava affrontando un periodo non facile della sua vita.
Ringrazio i miei genitori, mio padre per avermi trasmesso la passione per questo lavoro, mia madre per la pazienza e per avermi sostenuto in questi anni, i miei nonni Maria Luisa, Alberto e Bianca e tutti gli altri parenti che mi sono stati vicino.
Ringrazio Costanza per la forza che mi ha trasmesso per affrontare gli ultimi esami e la tesi e per avermi cambiato la vita, in meglio. Rifarei altre mille volte quel tirocinio.
Ringrazio il team dell’Ambulatorio Veterinario Soldani per la collaborazione, Chiara, Elisa e Fiammetta.
Ringrazio Jacopo per la sua amicizia e per aver affrontato insieme a me questi anni di università.
Infine ringrazio i miei amici per le serate in compagnia e per avermi sostenuto e incoraggiato durante i miei studi universitari.
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