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Considerazioni conclusive

Capitolo 2 “ Aspetti economici delle criptovalute; vantaggi, svantaggi,

2.2 Possibili applicazioni delle criptovalute; le ICO

2.2.5 Considerazioni conclusive

Abbiamo potuto osservare come le ICO rappresentano uno strumento innovativo con potenzialità rivolte alle imprese di nuova generazione che inglobano la tecnologia blockchain. Sono però, allo stesso tempo, operazioni complesse ma soprattutto poco chiare (sia da un punto di vista etico/informativo, sia di un punto di vista regolatorio). Personalmente credo sia anche fisiologico che il fenomeno presenti dei fallimenti, visto che la tecnologia presenta ancora deficit da affinare (un possibile perfezionamento delle ICO può essere visto da un altro strumento innovativo, le DAICO48 ); passaggio fondamentale deve essere la

▪ Promozione della governance digitale estone;

▪ Promozione di ICOs estoni, lanciandole su una piattaforma gestita dallo stato (TokenEST platform) così da verificare l’aderenza alle norme di Due Diligence;

▪ Erogazione di consulenze tecniche e di servizi tecnologici per imprenditori; ▪ Promozione dell’educazione digitale estone (progetto lanciato nel 1996); ▪ Lancio di un exchange per aumentare la liquidità dei crypto-assets.

Fonte: https://nextgenerationcurrency.com/estonia-ico-estcoin/

48 DAICO deriva da un mix dei termini “DAO” (Decentralized Autonomous Organization) e “ICO” (initial coin

offering) e prende forma in uno smart contract di Ethereum che vincola investitori e sviluppatori con regole ben precise. Con la DAICO, se il progetto non procede o addirittura fallisce, lo sviluppatore perde quanto ottenuto dalla ICO, dovendolo poi restituire agli investitori. Una volta chiusa la DAICO non si possono più

50 creazione di una regolamentazione il più omogenea possibile fra i vari Paesi del mondo. Vista l’alto potenziale di utilità di questo strumento, le ICO non

andrebbero demonizzate come successo in Cina o in Corea del Sud ed è inoltre importante capire che sicuramente un miglioramento della tecnologia (es. le DAICO) sarebbe benvenuto ma ciò che è veramente essenziale, sopra ogni altra cosa, sarebbe il rafforzamento della governance delle società emittenti (la soluzione deve essere nella gestione più che nella tecnologia).

Concluso l’argomento ICO, principale strumento di applicazione delle

criptovalute, andiamo a trattare di tre novità applicative e in seguito parleremo delle principali divise virtuali oltre il Bitcoin (valute che prendono il nome di

acquistare token, e gli stessi vanno sul mercato degli exchange. Gli aspetti positivi di questo nuovo strumento sono molteplici: gli sviluppatori hanno un massimo mensile di denaro che possono prelevare, gli

investitori invece tramite un sistema di votazione possono decidere di farsi rimborsare il contributo se non vedono progressi, e addirittura possono votare per la chiusura totale della DAICO. Nel nuovo sistema il potere passa nelle mani degli investitori. Normalmente quando una ICO si conclude, i fondatori hanno subito a disposizione tutto il denaro raccolto, nella DAICO lo ricevono “a rate mensili” definite in precedenza dal contratto. Come già anticipato, se il progetto dovesse arenarsi o fallire, l’investitore è tutelato e può chiedere il rimborso del contributo nonché l’eventuale chiusura della DAICO, una cosa impensabile invece per le ICO.Non c’è niente da dire, la nuova DAICO inventata da Vitalik Buterin (fondatore di Ethereum) aiuta gli investitori a non buttare soldi in truffe o scam (tentativo di truffa pianificata con metodi di ingegneria sociale), per cui potrebbe prendere sempre più piede e magari sostituire anche in via definitiva le classiche ICO. Per rendersi conto dell’efficacia del nuovo sistema, si può seguire l’evoluzione della prima DAICO della storia, ovvero The Abyss. Fonte: https://guadagnaresoldionlineoggi.info/ico/daico-come-funziona-ico-smart-contract/

51 altcoin), in primis la criptovaluta Ethereum (a cui abbiamo già avuto modo di accennare precedentemente).

2.3 Altre applicazioni

È stato volutamente lasciato molto spazio di narrazione al fenomeno delle ICO, data la loro rilevanza, ed è, allo stesso modo, doveroso parlare di altri tre

strumenti che hanno preso piede grazie all’espansione delle criptovalute. Facciamo riferimento alle società di rating, ai futures in criptovalute e agli ETF. La novità non sta nello strumento in quanto tale (le società di rating, i futures e gli ETF esistono da tempo), bensì nell’oggetto delle loro attività, ovverosia le criptovalute. Le società di rating vengono definite come soggetti che “esprimono giudizi sulla solvibilità di un debitore e sull’affidabilità di

obbligazioni e titoli a rendimento fisso49”. La prima società di rating sulle valute

virtuali ha iniziato ad operare proprio all’inizio di quest’anno, stiamo parlando della società Weiss, azienda che già opera nel settore “tradizionale” (ovverosia azioni, fondi comuni, ETF, etc..). Precisamente dal 24 Gennaio50, l’azienda ha esteso le proprie attività di rating alle principali criptovalute. (Bitcoin,

Ethereum, Ripple, Litecoin e molti altri). La valutazione delle varie monete digitali si basa, in prima battuta, sull’analisi della tecnologia che sta alla base

49 Fonte: http://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/agenzie-di-rating173.htm

52 dell’iniziativa imprenditoriale e, in secundis, sui pattern51 del trading di ogni moneta virtuale; in che senso? Cioè tale società di rating analizzando le configurazioni grafiche manifestate dalle criptovalute può fornire un giudizio non soltanto con riferimento a possibili andamenti futuri (obiettivo tipico delle società di rating) ma anche in relazione al sentiment presente sul mercato in un dato momento temporale. Che tipo di valutazione fa? Sostanzialmente esamina quelli che sono i principali indicatori dell’analisi tecnica presenti sul mercato (facciamo riferimento agli indicatori di trend, in assenza di trend, di volume e di volatilità).

Queste le parole del fondatore di Weiss Ratings, Martin Weiss: “Molte criptovalute sono poco trasparenti, godono di troppa pubblicità e risultano vulnerabili in caso di crash. Il mercato ha disperatamente bisogno della

chiarezza che può essere fornita solo da valutazioni solide e imparziali”52

(Rammentiamo come la presenza delle agenzie di rating sia positiva per la stabilità del sistema, in quanto permette di scegliere criptovalute con progetti innovativi e credibili, a discapito di valute virtuali inaffidabili, creando così una sorta di circolo virtuoso).

51 Col l’espressione Pattern, letteralmente traducibile con “schema” o “modello”, si intende una particolare

forma assunta dalla quotazione rappresentata sul grafico, interpretabile come segnale rialzista o ribassista, di inversione, continuazione o consolidamento.

Fonte: http://www.trend-online.com/analisi-tecnica-pattern-grafici.html

53 Altro strumento innovativo, parliamo adesso dei futures53 in bitcoin (non vi è ancora la possibilità di operare con i futures di altre criptovalute). Da

Dicembre54 è possibile scambiarli alla borsa di Chicago, è quindi possibile scommettere sul loro valore nel prossimo futuro. Gli investitori potranno cercare di assicurarsi contro una eventuale diminuzione nel prezzo dei bitcoin, ma

potranno anche scommettere per guadagnare dalla fluttuazione del loro prezzo. Non è necessario possedere bitcoin per acquistare futures basati sul loro valore. Questo nuovo strumento è stato concesso tramite approvazione dell’ente

statunitense responsabile in materia (ossia il Commodities and Futures Trading Commission, CFTC, affermando55 che questi nuovi strumenti potrebbero essere soggetti a forti variazioni di prezzo, vista anche la notevole volatilità del

sottostante). L’associazione dei soggetti che operano nel settore dei futures, la FIA (Futures Industry Association), ha duramente criticato la posizione della commissione, sottolineando che avrebbe dovuto valutare con più attenzione i possibili rischi sistemici56 (Il rischio sistemico è il rischio che l'insolvenza o il fallimento di uno o più intermediari determini generalizzati fenomeni

d'insolvenza o fallimenti a catena di altri intermediari. Con l’introduzione del

53 Contratto a termine standardizzato con il quale le parti si impegnano a scambiare una certa attività

(finanziaria o reale) a un prezzo prefissato e con liquidazione differita a una data futura. Fonte: http://www.borsaitaliana.it/bitApp/glossary.bit?target=GlossaryDetail&word=future 54 Fonte: https://www.ilpost.it/2017/12/11/cosa-futures-sui-bitcoin/

55 Fonte: https://www.ilpost.it/2017/12/11/cosa-futures-sui-bitcoin/

54 fenomeno del Future sul Bitcoin molti intermediari finanziari, in primis le

banche, potrebbero essere interessati a detenere criptovalute nei propri portafogli di investimento in quanto primo vero fenomeno regolato. Ecco che in una

situazione così descritta, a seguito di un possibile shock che colpisca il settore delle valute virtuali, potrebbero esserci delle conseguenze di tipo sistemico). È un passo molto importante per l’accettazione universale delle criptovalute perché è la prima volta che una di loro (in questo caso la più famosa) è trattata su un mercato ufficiale e regolato.

Altro strumento innovativo “sarebbero” gli ETF57 ad oggetto valute virtuali. Non

a caso utilizziamo il condizionale, perché al momento la SEC (organo di vigilanza americano) si è espressa negativamente su questa possibilità (in sostanza ha affermato come siano troppe le questioni irrisolte tali da causare

un’eccessiva instabilità per gli investitori58), e già si è opposta più volte agli ETF

in bitcoin. Sono tuttavia fiducioso sulla possibilità, in un futuro prossimo, di una regolamentazione degli ETF in valuta virtuale (Ciò anche in virtù

57 Acronimo di Exchange Traded Fund, con ETF si identifica un fondo comune di investimento o una SICAV

(Società di Intermediazione a Capitale Variabile) che presenta specifiche caratteristiche: • Negoziato in borsa come un’azione;

• Ha come unico obiettivo d’investimento quello di replicare l’indice al quale si riferisce (benchmark) attraverso una gestione totalmente passiva.

Fonte: http://www.borsaitaliana.it/etf/formazione/cosaeunetf/coseunetf.htm

55

dell’espandersi di uno strumento finanziario simile, i fondi comuni di

investimento in criptovalute. Casi più rilevanti sono il Coinbase Index Fund59,

Bitwise Asset Management, Hold 10 Index e Iconomy).

2.4 Principali criptovalute

Già nell’introduzione abbiamo sottolineato come sono più di mille le criptovalute esistenti60, anche se la maggior parte sono progetti di dubbia

affidabilità e scarso potenziale. Fra le molteplici divise vi sono però delle valute,

59Fondo che replica l’andamento delle criptovalute trattate sul suo exchange. Il Coinbase Index Fund

comprenderà tutte le quattro criptovalute trattate sul Gdax, la piattaforma di trading di Coinbase, in un basket tarato sulla capitalizzazione di mercato. Al lancio il fondo sarà composto per il 62% di Bitcoin, il 27% di

Ethereum, il 7% di Bitcoin Cash e il 4% di Litecoin. La quota minima è pari a 10mila dollari, con una

commissione di gestione del 2% annuo. Mentre, a differenza dei fondi d’investimento tradizionali, il fondo non prevede commissioni di performance. I fondi investiti saranno detenuti in custodia presso la piattaforma in quello che si definisce “cold storage”. Il fondo risale all’inizio del 2015, al momento del lancio di Gdax: da allora ha avuto un ritorno del 4.900 per cento (periodo di riferimento Gennaio 2015 – Marzo 2018) . Per ora

l’investimento è riservato a soggetti residenti negli Usa, ma Coinbase ha già detto di voler eliminare al più presto queste restrizioni per aprire a tutti gli altri l’opportunità. La piattaforma punta a diversificare la propria offerta di prodotti di investimento sulle criptovalute e ha già preannunciato che non si fermerà alle valute quotate su Gdax.

Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-03-07/coinbase-lancia-l-indice-criptovalute- tre-anni-performance-4900percento-104618.shtml?uuid=AE455oCE

56 che più di altre, sono riuscite a emergere soprattutto per l’ambizione della

pianificazione. Quali sono, e quali differenze rispetto al Bitcoin?61

Fig 2.4 “Le valute virtuali più conosciute”

2.4.1 Ethereum

Criptovaluta che abbiamo già nominato alcune volte durante la trattazione degli argomenti precedenti (in particolar modo quando abbiamo parlato di blockchain e di ICO). Ethereum è una criptovaluta nata nel 2014, creata dal programmatore Vitalik Buterin e rappresenta la seconda moneta più significativa in termini di capitalizzazione di mercato (più di 50 miliardi di dollari di valore a Marzo

61 Più specifici dettagli e funzionalità tecniche sono disponibili negli white paper delle rispettive criptovalute.

57 201862). È una valuta virtuale che si basa sulla stessa natura decentralizzata che abbiamo visto con il Bitcoin (ovverosia la possibilità di inviare denaro in tutto il mondo con commissioni minime e senza la presenza di intermediari finanziari o enti centrali). Al tempo stesso però Ethereum è qualcosa di più di una

criptovaluta intesa come semplice coin, ma possiamo definirla come una vera e propria piattaforma computazionale, dov’è possibile effettuare transazioni che non contengono sempre e solo risorse finanziarie. Facciamo riferimento al c.d smart contract, (contratto intelligente) cioè a uno strumento con il quale è possibile costruire dei contratti (ecco l’evoluzione rispetto al Bitcoin) vincolanti e sicuri. Perché sicuri? Perché questi contratti, una volta soddisfatte precise condizioni preliminari, vengono eseguiti sulla blockchain in maniera automatica. Sono quindi delle transazioni finanziari che avvengono solo a determinate

circostanze63 (non bisogna però dimenticare che possano verificarsi dei bug, cioè degli errori di funzionamento del contratto. Tali errori vanno a

compromettere in modo serio la stabilità del processo vista l’immutabilità del contratto; questo evento, come abbiamo già scritto, si è verificato per il caso The

62 Fonte: https://www.coingecko.com/it/grafici_del_prezzo/ethereum/usd

63 In altre parole lo Smart Contract è basato su un codice che “legge” sia le clausole che sono state concordate

sia la condizioni operative nelle quali devono verificarsi le condizioni concordate e si auto esegue. automaticamente nel momento in cui i dati riferiti alle situazioni reali corrispondono ai dati riferiti alle condizioni e alle clausole concordate.

58 DAO) . Tornando al funzionamento di Ethereum, facciamo un esempio64 al fine di rendere più chiaro il meccanismo sottostante a Ethereum.

[ Oggi, entri in un taxi, dici al tassista dove vuoi andare e lui ti porta in quel luogo. A questo punto, lo paghi a fine corsa in base al tragitto fatto.

Quali sono i pericoli nascosti per te e per il tassista?

Il tassista potrebbe portarti in un altro posto o farti pagare un prezzo molto più alto rispetto a quello previsto. Tu potresti non avere i soldi per pagare il tassista o potresti non volergli dare tutti i soldi che gli chiedi.

C’è una garanzia per impedire questi pericoli? No. Puoi solo fidarti del tassista e lui di te.

Ora immagina quest’altra scena. Siamo nel 2020. Entri in un taxi e c’è un app che gira su Ethereum che attiva uno “smart contract” che regola la corsa in taxi. E quindi, stabilisce ad esempio che:

– in base alla destinazione, sarà bloccata una certa somma di denaro;

– solo se il tassista ti porta a quella destinazione automaticamente si sblocca la somma di denaro che passa dal tuo conto a quello del tassista.

59

In questo caso, è lo smart contract a fare da garante per il servizio del taxi, sia per il cliente che paga solo se giunge effettivamente a destinazione e sia per il tassista che non avrà problemi a ricevere il denaro].

Analizzando dettagliatamente l’esempio appena illustrato, è tuttavia possibile osservare delle criticità, come ad esempio: quale soggetto (coinvolto nella

transazione o esterno) stabilisce l’entità della somma da pagare per la corsa, o si assume la responsabilità di qualificare un determinato percorso come il

migliore? Cosa succede se un evento imprevisto causa un ritardo non imputabile al tassista? Queste problematiche sollevano un tema che in economia è

conosciuto come il problema dei contratti incompleti, ossia l’impossibilità di poter precisare ogni tipo di condizione nei contratti (significativo notare come questo problema sia ancora più rilevante per gli smart contracts, visto che devono basarsi su descrizioni estremamente precise).

È fondamentale però sottolineare la differenza concettuale fra questa tipologia di contratto e il contratto standard. Lo smart contract rappresenta di fatto

l’esecuzione di una serie di codici (per medesimi input abbiamo risultati uguali), quindi da una parte garantisce alle parti una certa oggettività di giudizio,

(impedendo qualsiasi forma di interpretazione) e quindi si lascia in effetti al codice, alla programmazione, il potere decisorio. Ai contraenti spetta il diritto e il dovere di stipulare le condizioni, clausole e modalità del contratto, nonché le regole di controllo di quest’ultimo. Non appena tutti questi aspetti vengono

60 tramutati in codice, viene difatti annullata la volontà delle singole parti coinvolte nella transazione. (diventa quindi fondamentale la figura del legale e dello

sviluppatore in fase di “costruzione” del contratto65). Gli smart contracts per poter essere realizzati e poter “girare” sulla rete decentralizzata hanno bisogno di una sorta di carburante. Questa fonte di alimentazione prende il nome di Ether, fondamentalmente il token di Ethereum, conosciuto con l’abbreviazione ETC. Questo “gettone”, insieme al bitcoin, viene richiesto particolarmente per le operazioni di ICO (perché sappiamo che tali processi avvengono solitamente sulla piattaforma Ethereum). Per concludere possiamo quindi affermare come Ethereum, partendo dalla logica di funzionamento del Bitcoin, stia cercando di fare un passo in avanti, fornendo la possibilità alle imprese di raccogliere fondi per le loro iniziative (piattaforma utilizzata per ICO e DAICO) e agli utenti di effettuare transazioni di ogni natura, non solo monetaria (Smart Contract). 2.4.2 Litecoin

Nata nel 2011 e creata da un ex dipendente Google, rappresenta in tutto e per tutto l’evoluzione del Bitcoin. In che senso? Il funzionamento di Litecoin segue, in toto, lo stesso iter di Bitcoin. È una criptovaluta che consente di effettuare

65 E proprio perché l’assenza di un intervento umano corrisponde anche all’assenza di un contributo

interpretativo lo Smart Contract deve essere basato su descrizioni estremamente precise per tutte le circostanze, tutte le condizioni e tutte le situazioni che devono essere considerate.

Fonte: https://www.blockchain4innovation.it/mercati/legal/smart-contract/blockchain-smart-contracts-cosa- funzionano-quali-gli-ambiti-applicativi/

61 transazioni anonime, senza limiti e veloci, con commissioni ridotte. Anche

Litecoin ha una natura deflattiva66. Allora qual è la sua peculiarità? Litecoin, a differenza del suo “fratello maggiore”67 ha un più veloce processo di estrazione dati, cioè le transazioni vengono convalidate in minor tempo, la costruzione di un blocco (che sappiamo avvenire in 10 minuti per Bitcoin) avviene in un tempo di 2,5 minuti. Perché? Il merito è dell’algoritmo alla base di Litecoin (algoritmo Script) che, senza scendere in tecnicismi, è più leggero e semplice da calcolare, a scapito di un processo meno rigoroso in termini di sicurezza (è possibile notare come esista nel mondo delle criptovalute un trade-off fra tempo di attesa e

livello di sicurezza). Il Litecoin può arrivare a raggiungere fino a 84 milioni di unità.

2.4.3 Ripple

Altra criptovaluta che ha riscosso un forte successo, con la particolarità di essere gradita in modo specifico dagli intermediari finanziari (in primis le banche, come Santander) ma anche dai grandi operatori telefonici e pure le istituzione accademiche (come il MIT di Boston). Questo particolare interesse è dato dal fatto che Ripple opera un cambiamento del modello blockchain (grande

differenza rispetto al Bitcoin), passando da un modello pubblico a un modello

66 Le caratteristiche teoriche delle criptovalute saranno analizzate nel capitolo susseguente.

62 privato,(il modello privato implica che Ripple è gestita da un’azienda privata) come si evince in figura.

Fig 2.5 “Modello pubblico e privato della blockchain”

Fonte: https://www.blockchain4innovation.it/wp-

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A differenza dello schema pubblico (utilizzato dalla criptovaluta Bitcoin) dove qualsiasi utente può partecipare al sistema, con Ripple solamente alcuni soggetti vengono invitati ad unirsi alla community . Quindi l’approvazione delle

transazioni non spetta alla maggioranza della rete bensì a un numero ristretto di soggetti che prendono il nome di Trusted. Questi soggetti rispettano alti

requisiti di governance, sono strutture conosciute e affidabili. Perché i grandi istituti finanziari vi accedono? Perché è meno costoso proteggere le

63 informazioni sensibili attraverso un sistema decentralizzato68, hanno fiducia nella struttura (perché formata da soggetti simili fra loro) ed inoltre è molto più difficile (in linea teorica) da intaccare. Tre motivi che rendono molto appetibile Ripple agli intermediari finanziari. Ripple ha quindi potenzialità immense, non è un caso infatti cha da Ottobre 2017 più di cento istituzioni finanziarie hanno iniziato ad utilizzare la tecnologia Ripple, ed altri progetti più ambiziosi sono già in programma69.

2.4.4 Dash

Nata nel 2014 sotto il nome di Xcoin (cambiato nel 2015), Dash rappresenta una delle dieci (osservando la capitalizzazione di mercato) criptovalute più

importanti attualmente esistenti. Anche questa valuta virtuale presenta una struttura decentralizzata e offre la possibilità di effettuare transazioni rapide ed economiche. La sua particolarità si nota nella struttura; il funzionamento

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