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Constantin von Monakow

1.3 L'area germanofona 1 Otto Soltmann

1.3.4 Constantin von Monakow

Russo di nascita, Constantin von Monakow fu nondimeno una figura centrale nello sviluppo delle neuroscienze nell’area germanofona. Formatosi presso Hitzig,

di cui fu allievo e assistente, trascorse la propria carriera in Svizzera senza allontanarsi praticamente mai dalla sua alma mater, l’Università di Zurigo. Qui ebbe l’opportunità, malgrado difficoltà iniziali, di coniugare clinica e ricerca, tenendo a battesimo l’Hirnanatomie Institut; non è un caso che egli venga riconosciuto come un pioniere nello studio interdisciplinare del cervello: suo il merito di essere stato fra i primi a ricondurre i disturbi psichiatrici ad alterazioni patologiche del sistema nervoso, aprendo la strada a una loro sistematizzazione.56

Nel dibattito tra localizzazionisti e anti-localizzazionisti, von Monakow assunse una posizione peculiare, equidistante da entrambi i poli, nonché estremamente sofisticata per la temperie culturale dell'epoca. Egli suggerì infatti di concepire le facoltà che si cercava di individuare come il prodotto di un’elaborata

collaborazione di centri funzionali anche molto distanti da loro, un’idea – è evidente – in grado di integrare armonicamente le due teorie; in altre parole, sarebbe possibile localizzare sulla corteccia solo funzioni discrete e, in ogni caso, interconnesse tra loro. In questo senso andrebbero interpretate le prove di ripresa delle abilità cognitive: un danno cerebrale, per quanto grave ed esteso, non potrebbe mai coinvolgere tutti i centri che cooperano a una determinata funzione, la quale si potrebbe così ripresentare nel tempo, seppur indebolita. Del resto, l’esistenza di una Restitutionfähigkeit era ormai assodata e i dubbi riguardavano solamente la sua estensione e le modalità con cui essa si esprime. A riguardo, von Monakow presenta due possibili spiegazioni del fenomeno, nello specifico una sorta di neuro-genesi o di una riorganizzazione funzionale delle parti sane. La portata di queste conclusioni non può che lasciare stupiti, specialmente

considerando l’anno di pubblicazione (1897) della monografia in cui si leggono, la Gehirnpathologie 57:

Manche Autoren dachten hinsichtlich der Restitution an eine Neubildung von nervösen Elementen in der Umgebung des Rindendefectes und brachten die functionelle Besserung mit diesem Umstande in Beziehung. […] Von alledem ist aber nichts erwiesen. […] Anders verhält es sich mit einem weiteren Punkt, nämlich mit einem Umgestaltung und Erweiterung der Leitungs- und Uebertragungverhältnisse zwischen den zurückgebliebenen und nicht secundär entarteten Hirnteilen. In erster Linie muss an einen solchen Modus bei der Restitution gedacht werden, und zwar speziell an eine bessere Ausnützung sowohl von Ganglienzellengruppen in den tieferen Hirnteilen als in den nicht lädierten Rindenpartien. Ohne Zweifel ist dem Gehirn in diesem Sinne eine weitgehende Anpassungsfähigkeit an eventuelle Substanzlücken zuzuschreiben.58

Von Monakow si spinge persino oltre i limiti dell’istologia a lui contemporanea, cercando di capire come possa tradursi questa Anpassungsfähigkeit in termini anatomici e ipotizzando una germinazione (Auswachsen) di gruppi di neuroni a seguito di un aumento del loro utilizzo, con cui il cervello cerca di far fronte alle perdite subite, secondo un meccanismo, come nota Wiesendanger, davvero simile allo sprouting. Nel prosieguo della trattazione, troviamo il tipico riferimento ai casi d’afasia e la sostanziale conferma delle osservazione compiute da molti in precedenza (Broca in primis): presenza di un certo grado di riacquisto delle capacità, anche a seguito della totale dissoluzione della terza circonvoluzione frontale; grossa variabilità nella prognosi; importanza del fattore tempo nella restituzione della funzione.

57 C. von MONAKOW (1897). 58 Op. cit. pp. 209-210.

Al tema von Monakow dedica spazio anche nelle pagine di Die Lokalisation im

Grosshirn und der Abbau von Functionen durch kortikale Herde59, dove la

sopracitata Restitutionfähigkeit viene analizzata principalmente come risultato di

vicariamento (Vikariierung). Essenzialmente quanto già contenuto nella Gehirnpathologie viene ampliato alla luce del concetto di diaschisi, ovvero la

diminuzione dell’attività di aree anatomicamente separate ma funzionalmente correlate a quella in cui si è verificato il danno cerebrale. In un primo momento tali aree, che pure non presentano lesioni, subiscono una sorta di shock, una rottura del delicato equilibrio che sottende il regolare esercizio di una funzione. L’improvvisa perdita di coordinamento è responsabile dei notevoli handicap dei pazienti immediatamente dopo il trauma. Con il tempo, tuttavia, il sistema nervoso si riorganizza, consentendo il ritorno – mai totale – della funzione:

Fassen wir nochmals die Vorgänge, welche für die Wiederkehr verlorenen gegangener Funktionen bei kortikalen Herden in Frage kommen, kurz zusammen, so wären sie zu berücksichtigen Besserungen: a) durch Rückbildung des pathologischen Prozess; dadurch würden vor allem auch günstigere Bedingungen für den Rückgang der Diaschisiswirkung herbeigeführt; b) durch Überwindung der Diaschisis, sowohl derjenigen Formen, die durch den anatomischen Defekt als derjenigen, die durch den pathologischen Prozess veranlasst wurden, und c) durch bessere Ausnützung (Bahnung) ungeschädigt gebliebener Innervationswege, sofern diese mit den lädierten Strukturen gemeinsame Wirkungsstätten darstellen, ferner durch Hebung der Erregbarkeit innerhalb der von ihrer Umgebung abgetrennten Hirnteile, infolge Verbesserung der Zirkulation, Neueinübung, Bildung kollateraler Verbindungen mit der nächsten Nachbarschaft.60

59 C. von MONAKOW (1914). 60 Op. cit. pp. 60-61.

Con von Monakow, insomma, lo studio dei fenomeni di restituzione funzionale fece, almeno sulla carta, un sostanziale passo in avanti. Egli non si fermò alla constatazione della loro effettiva presenza né li giustificò appellandosi alla presunta equipotenzialità del cervello; al contrario provò, con i limitati mezzi allora a disposizione, a fornirne una descrizione e una spiegazione più precisa e meno ingenua, criticamente consapevole di pregi e difetti del modelli allora in voga. Fu un tentativo brillante, certamente oscurato dalla guerra allora imminente ma destinato a trovare conferma nel lungo periodo.

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