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Convergenze spazio/tempo e spazio/costo

Nel documento Ambiti e sistemi territoriali (pagine 55-59)

La ripresa dei traffici segna, sul piano geografico ed economico, la fine del Medioevo e il progressivo affermarsi, per secoli con incertezze e profondi divari sociospaziali, ma da diverse decadi con ritmi vieppiù sostenuti e modalità pervasive, di un duplice processo di convergenza nel campo dei trasporti delle merci e della comunicazione di informazioni: la convergenza spazio/costo di trasporto9, sia in termini oggettivi (assumendo costante il valore della moneta) sia soggettivi (in termini di quota del reddito disponibile), e la convergenza spazio/tempo di trasporto10 o di tempo necessario per l’invio e il ricevimento di un messaggio.

0 5 10 15 20 0 10 20 30 40 50 60 70

costo in A 1 costo in B 1 costo in A 2 costo in B 2 costo in A 3 costo in B 3

A B

Figura 32 Conseguenze nella

concorrenza spaziale della contrazione di tariffe di trasporto.

Commento nel testo

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In merito, sono disponibili numerose ricerche specifiche cui sarebbe possibile attingere, ma per cogliere il nocciolo del problema ci si può limitare al confronto tra i costi e i tempi, che i Regnanti di Spagna dovevano affrontare nelle loro comunicazioni con i Governatori delle colonie sudamericane, e

9 Circa la convergenza spazio-costo, si annota che essa è totale, dal punto di vista del consumatore, quando i costi sono costanti al variare della distanza e per qualsiasi distanza: in tal caso le risorse da movimentare, pur ubicate nello spazio fisico, diventano ubiquitarie nello spazio della localizzazione degli impianti produttivi. Un caso esemplare è quello delle tariffe postali: inviare una cartolina illustrata con la posta ordinaria ha costo uguale sia se è indirizzata al vicino di casa, sia ad un destinatario residente nel più lontano comune italiano rispetto al mittente.Considerazioni analoghe (entro certi limiti) vale per l'energia elettrica (il costo di distribuzione per i consumatori non dipende dalla distanza della centrale di produzione), l'acqua erogata dagli acquedotti, il gas di città e, in generale, per i prodotti distribuiti tramite condotte.

10 La convergenza totale spazio-tempo è un assurdo concettuale, sul piano teorico, in quanto presuppone una velocità infinita nei trasporti. Sul piano pratico, invece, nel quale si fa riferimento al tempo reale delle attività umane, gli esempi di alta convergenza sono numerosi: si pensi al trasferimento quasi istantaneo delle informazioni nelle comunicazioni telefoniche e radiotelevisive, o all’afflusso sul mercato di Milano dei prodotti ittici dei mari, italiani e non, con vettori tanto veloci da assicurare al consumatore milanese una varietà di pesce fresco di gran lunga superiore rispetto a quelli residenti nei centri marittimi del nostro Paese.

quelli di un ipotetico turista italiano che, tramite cellulare, comunica dall’Argentina o dal Cile con parenti o amici residenti in una qualunque località del nostro Paese.

Le conseguenze dei due processi possono essere rilevate da molteplici angolazioni, tutte concordi nel rilevare la loro importanza cruciale per spiegare i tanti risvolti della cosiddetta globalizzazione e della crisi, forse eccessivamente sottolineata, della distanza nell’interpretazione e rappresentazione del mondo attuale.

Per esplicitare, almeno in parte, queste valutazioni, si considerano due produttori dello stesso bene x localizzati in A e B, posizionati in linea alla distanza di 20 km, come illustrato in figura, che vendono a prezzi diversi: 10 Euro in A e 8 Euro in B:

a) se il costo di accesso è pari ad 1 Euro per km, il punto d’indifferenza (intermedio tra A e B)11 per il consumatore cade nel punto C1, distante 9 km da A e 11 da B;

b) se il costo si riduce a 0.2 Euro, il punto d’indifferenza migra in C2, che dista 5 km da A e 15 da B;

c) se il costo si riduce ulteriormente fino a 0.05 Euro, il punto d’indifferenza intermedio scompare del tutto e gli stessi consumatori residenti in A troveranno più conveniente orientare la loro domanda in B. Il produttore residente in A viene del tutto espulso dal mercato o finisce per diventare un produttore di nicchia per una parte dei consumatori residenti sulla linea in posizione retrostante rispetto ad A.

Generalizzando l’esempio e tenendo presente che, per notevoli volumi e ragguardevoli distanze, le tariffe di trasporto via mare sono più convenienti di quelle terrestri, e tra le modalità terrestri quelle su ferro sono meno onerose rispetto a quelle su gomma, e quest’ultime nei riguardi di quelle con trazione animale e muscolare, ben si comprende l’importanza dei vantaggi competitivi che assicurano alle più diverse attività gli scali marittimi, aerei e ferroviari, i caselli autostradali, i nodi stradali e, in genere, tutte le località con rottura e interscambio delle modalità e delle direzioni dei traffici.

Nel contempo, occorre sottolineare l’elevata gerarchizzazione funzionale tra le suddette località: due porti limitrofi e con retroterra di servizio comune sono differenziati sia dalla struttura e dall’organizzazione dei servizi a terra sia, e ancor più, dall’accessibilità dei natanti in termini di spazi di manovra e fondali. Pertanto, un risvolto cruciale della globalizzazione, dal punto di vista dei trasporti, risiede nella capacità di risposta dei nodi dei traffici alle tendenze verso il gigantismo nei volumi delle merci da trasportare, l’alta velocità, le crescenti esigenze di sicurezza delle merci e di protezione dai rischi ambientali legati ai trasporti, e all’adozione di tecniche e di supporti materiali (esempio: i container) nelle operazioni di raccolta, magazzinaggio (esempio: impianti frigoriferi per le derrate alimentari) e inoltro delle merci. Dal punto di vista funzionale e geografico queste tendenze nel loro imporsi a scala planetaria si traducono nella crescente somiglianza delle reti di trasporto regionali, ma anche nella crescente differenziazione

11 Sulla linea i punti d’indifferenza sono due: l’uno, in posizione intermedia tra A e B; l’altro, in posizione esterna, arretrata rispetto ad A. Per semplicità nel testo si considera esplicitamente soltanto il punto d’indifferenza intermedio.

degli ambiti territoriali locali sulla base dei livelli gerarchici e dell’integrazione dei nodi attivi negli ambiti medesimi.

Si procede ora a considerare un secondo aspetto, quello dei prezzi e delle tariffe di trasporto costanti al variare della distanza dai luoghi di produzione o dalla lunghezza dei tragitti. A tal proposito si prende in esame un sistema territoriale isolato costituito da un insieme di 20 consumatori, equispaziati di 5 km su una strada rettilinea, e di un produttore che vende il bene x nel punto A (vedi figura) al prezzo di 20 Euro lasciando ai consumatori l’onere del costo di accesso, pari a 2 Euro per km. In queste condizioni il consumatore residente in A ha un costo complessivo di 20 (il prezzo alla fonte), mentre il consumatore residente a 50 km da A deve sostenere un costo complessivo di 120 (di cui 100 per l’accesso) sicché, se non vi sono ostacoli allo spostamento, i consumatori tenderanno a migrare verso A per beneficiare dei minori costi di acquisto originando fenomeni di concentrazione e di agglomerazione.

Figura 33 Passaggio da costi complessivi variabili con la d a costi complessivi costanti.

istanza Commento nel testo

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Si supponga, a questo punto, che il produttore decida di accollarsi gli oneri di trasporto e di riversarli sui consumatori come aliquota invisibile (ed impercettibile da parte dei consumatori) del prezzo complessivo, fisso qualunque sia la distanza e pari al costo medio complessivo dell’insieme dei consumatori secondo la precedente ipotesi: 72.38 Euro.

-60 -40 -20 0 20 40 60 80 100 120 140 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 km Eu ro Ct 1 Ct2 Differenze A

In questa situazione i vantaggi e gli svantaggi derivanti dalla posizione geografica dei consumatori rispetto ad A perdono completamente di significato, ma sottintendono un fatto di grande rilevanza sociale ed economica: le posizioni periferiche beneficiano di costi minori, controbilanciati dai costi maggiori imposti alle posizioni centrali. In termini molto generali si può asserire, alla luce di questo esempio, che la perequazione sociale si paga con l’ingiustizia spaziale; inoltre, il venir meno dei vantaggi di posizione può innescare vistosi fenomeni di rilocalizzazione delle residenze e delle attività produttive. Infatti, il termine consumatore nel contesto di queste note non si riferisce esclusivamente alle famiglie, al contrario include anche le imprese, industriali e di servizi, allorquando si

rivolgono al mercato per l’acquisto di beni e servizi necessari al raggiungimento delle loro finalità.

Nel documento Ambiti e sistemi territoriali (pagine 55-59)