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Sicilconad nasce a Dicembre del 1973 con il nome di Coop. Mercurio S.c.a.r.l., come magazzino di soli 90 metri quadrati in provincia di Trapani, per volontà di un gruppo di Alimentaristi del luogo, con l’unico scopo di sviluppare l’associazionismo econo- mico tra imprese commerciali, acquistare e vendere ai propri soci e svolgere qualsiasi attività intermediaria a favore degli stessi per l’approvvigionamento delle merci che formavano oggetto della loro attività.156

L’anno successivo si associa al Consorzio Nazionale Dettaglianti Conad.

Sicilconad oggigiorno è una cooperativa della distribuzione organizzata che insieme alle altre cooperative Nordiconad, Conad centro nord, commercianti indipendenti as- sociati, Conad del Tirreno, PAC200A, Conad Adriatico, Conad Sicilia, compongono il consorzio nazionale Conad.

Il patto di adesione è costituito da un contratto che prevede un insieme di diritti:

 la disponibilità e la possibilità di utilizzo dei marchi CONAD, CONAD super- store, CONAD ipermercato, CONAD city, margherita CONAD, sapori e din- torni CONAD;

 un’area territoriale di competenza, in cui le altre cooperative che aderiscono al consorzio nazionale dettaglianti Conad non possono aprire punti di vendita;  il servizio di fornitura merci ai punti di vendita

 la disponibilità dei prodotti a marchio (La quota del prodotto a marchio è il 27% nel 2014) e la loro fornitura;

 la fruizione delle iniziative promozionali a livello nazionale

Il consorzio nazionale dettaglianti riconosce alle cooperative la possibilità di acquista- re secondo quanto stabilito tra la centrale di acquisto/supercentrale di acquisto e indu- stria.

155 Per la stesura del seguente case study lr fonti utilizzate sono state principalmete le interviste al al Dottor Giovanni Anania,

direttore commerciale & marketing Sicilconad e al Dottor Dario Appini, direttore commerciale di Retail Italia

I punti di vendita sono in mano a privati imprenditori che costituiscono i soci della cooperativa Sicilconad.

Sicilconad è composta da 207 punti di vendita articolati principalmente su quattro format di vendita che sono CONAD city (piccoli supermercati), margherita CONAD (minimarket), CONAD (supermercati), e CONAD superstore (superstore). Sono inol- tre presenti 17 discount a marchio TODIS e un ipermercato a marchio CONAD iper- mercato.

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Nel corso del 2014 il giro d’affari è stato di 545 milioni di euro di vendite157.

Il territorio siciliano è diviso in due realtà. Nella Sicilia nord-occidentale, quindi l’area di Palermo e limitrofi, la competenza territoriale è nelle mani della cooperativa Sicil- conad, mentre la Sicilia sud-orientale è di competenza di un’altra cooperativa che si chiama Conad Sicilia.

Dall’intervista al Dottor Giovanni Anania, direttore commerciale & marketing Sicilco- nad, emerge che tutt’ora è in corso e è in stato avanzato un progetto che prevede, entro la fine del 2015, la fusione tra le due realtà per creare una unica cooperativa.

Tra gli obiettivi del progetto di fusione vi è quello di una ampia ristrutturazione della logistica esistente attualmente.

Il funzionamento logistico è centralizzato in alcuni CEDI suddivisi per categoria mer- ceologica, che funzionano secondo la modalità hub and spoke: con questa organizza- zione si ha la dislocazione dei magazzino presso i CEDI, su cui confluiscono i flussi logistici in entrata, provenienti dal produttore e quelli in uscita destinati verso i vari punti di vendita . Il grosso vantaggio dell’uso dei CEDI sta nel poter aggregare la do- manda dei vari punti di vendita di una certa zona, con l’intento di conseguire economie di scala nella gestione del magazzino e ottimizzando i costi di trasporto-consegna dal produttore al magazzino e dal magazzino al punto di vendita.

Attualmente i CEDI presenti in Sicilconad sono: un magazzino generi vari e un ma- gazzino salumi e latticini su Partinico, un magazzino salumi e latticini su Capaci, che gestisce sempre salumi e latticini ma con una attenzione particolare per il ‘freschissi-

mo’, un magazzino surgelati conto terzi, un magazzino delle bevande e un magazzino Todis per i discount.

La mancanza di un CEDI per l’ortofrutta e uno per le carni (che saranno i primi che dovranno essere aperti dopo la fusione) evidenzia una carenza strutturale.

La conseguenza di che ne scaturisce è il problema della elevata ri-fatturazione (oltre il 30%), cioè l’ortofrutta e le carni sono attualmente consegnate ai punti di vendita dai produttori, visto che l’assenza di strutture non dà la possibilità a questi ultimi di con- segnare ad un CEDI centrale. Tutto ciò causa perdite di controllo, di marginalità (in quanto altri fanno un servizio al tuo posto) e di efficienza logistica.

Le tempistiche dall’invio ordine da parte del punto di vendita fino alla ricezione della merce sono A per B, cioè il punto di vendita che oggi invia l’ordine riceve la merce il giorno successivo.

Per la gestione dell’ordine in Sicilconad non è previsto il riordino automatico, in quan- to mancano alcuni presupposti che risultano essere indispensabili per implementare ciò, come avere la giacenza in tempo reale del punto di vendita. Inoltre, siccome Sicil- conad è una azienda della distribuzione organizzata, è presente il fenomeno dell’infedeltà. Ciò rappresenta una grossa differenza tra distribuzione organizzata e grande distribuzione. Nella GD i CEDI e i punti di vendita sono tutti in mano ad uno stesso soggetto economico, nella DO invece la proprietà dei punti di vendita è degli associati, che sono quindi imprenditori mentre i CEDI sono in mano alla cooperativa di cui fanno parte (Sicilconad in questo caso).

L’infedeltà sta nel fatto che la merce che gli imprenditori venderanno ai clienti nei punti di vendita sarà acquistata per la stragrande maggioranza dai CEDI, però delle quote rilevanti di acquisti sono fatti fuori, non esiste un obbligo di acquisto esclusivo. Nel caso in cui un rappresentante di un grossista offre una partita ad un prezzo partico- larmente favorevole, può essere acquistata e messa in vendita. Non risulta quindi con- veniente per Conad e per le altre imprese della distribuzione organizzata dotarsi di un sistema di riordino automatico, perché ciò non permetterebbe di rifornirsi da un forni- tore diverso dal CEDI.

Per fare l’ordine al fornitore sono quindi presenti diversi strumenti, il più diffuso è un piccolo terminale, che il dipendente riesce a tenere in mano. Se passando tra gli scaffa-

li si accorge che c’è uno scompartimento vuoto, con il terminale leggerà il codice a barre riconoscendo l’articolo, a quel punto basterà digitare la quantità.

Terminato il giro tra gli scaffali del punto di vendita il terminale dovrà essere messo in una master che provvede a spedire l’ordine. Il magazzino dei punti di vendita, così fa- cendo non viene preso in considerazione perché sono estremamente piccoli, per sfrut- tare al massimo la superficie di vendita. Nel poco spazio a disposizione in magazzino vengono tenuti prevalentemente i prodotti ad altissima rotazione e ad altissima volu- minosità (acqua, bevande e prodotti in cellulosa).

La seconda modalità con cui gli imprenditori facenti parte di Sicilconad fanno gli or- dini è un portale a cui il punto di vendita può collegarsi. Grazie a esso sarà possibile visualizzare i prodotti e scegliere cosa comprare.

Per ciò che riguarda la contrattazione con i fornitori, Conad aderisce a una centrale di acquisto che si chiama Conad, la quale a sua volta aderisce a una supercentrale euro- pea che si chiama Cora.

I prezzi dei prodotti in Sicilconad possono essere esaminati a vari livelli. Il prezzo di acquisto che Conad stabilisce con i fornitori deriva dai contratti che la centrale di ac- quisto e le supercentrali concludono. Tutte le otto cooperative che aderiscono al con- sorzio nazionale Conad avranno diritto di fare i loro acquisti dai fornitori secondo i prezzi e le modalità stabilite da Conad nei contratti conclusi dalle centrali e supercen- trali di acquisto.

Il guadagno della cooperativa (Sicilconad nel nostro caso) sarà costituito dalla diffe- renza tra il prezzo a cui quest’ultima vende ai dettaglianti che la costituiscono (definito prezzo di cessione) e il prezzo di acquisto stipolato dai contratti tra Conad e le centrali, supercentrali di acquisto. Il guadagno di Conad riguarderà le vendite dei prodotti a marchio fatte in ognuno dei punti vendita delle otto cooperative. Si tratta di una parte rilevante sul totale del guadagno visto che i prodotti a marchio risultano essere circa il 30% del totale dei venduti.