• Non ci sono risultati.

L’opera lirica La Ciociara di Marco Tutino, come già introdotto precedentemente, è stata allestita nel novembre 2017 al Teatro Lirico di Cagliari in una coproduzione con la San Francisco Opera.

Esponendo di seguito in cosa consista questo genere di accordo e quali siano i vantaggi a cui mirano gli enti che lo intraprendono, vorrei collocare l’opera in esame all’interno di questo ricco e variabile quadro.

Esistono molteplici forme di coproduzione ed ogni accordo viene stipulato di per sé secondo modalità specifiche a seconda degli intenti e delle necessità dei soggetti che vi aderiscono. In generale, a prescindere dalle particolarità del caso, intraprendere una coproduzione significa unire le proprie risorse, economiche e organizzative, col fine di realizzare un progetto creativo, non solo in un’ottica di risparmio ma di reciproca convenienza. Il vantaggio è quello di migliorare la produttività attraverso una ripartizione dei costi e dei rischi associati nonché il potenziamento delle risorse artistiche e umane a disposizione. Questo è particolarmente utile per la produzione di grandi allestimenti, rendendone meno gravosa la realizzazione con la possibilità di aumentarne la risonanza allargandone il bacino di utenza. Ciò può avvenire sia su un piano territoriale circoscritto, sia a livello internazionale e può trattarsi di un accordo bilaterale o multilaterale.

Si differenzia dalla mera collaborazione (per la quale ad esempio possono essere forniti materiali di scena già in possesso di un dato teatro ad un altro a fronte di un corrispettivo),

42

perché dietro vi è un più impegnativo coinvolgimento a livello di know how e risorse umane ed è compresa una serie di vantaggi collaterali. Non è infatti da trascurare l’aspetto relativo alla visibilità della quale possono beneficiare una o più strutture a seguito della produzione di un allestimento di grande interesse che, con i mezzi a disposizione del singolo ente non sarebbe stato possibile realizzare e rappresentare presso le proprie sedi. Da sottolineare poi il ritorno di immagine che può conseguire dall’affiancare in una produzione un ente che goda di conclamata notorietà.

La partecipazione economica al progetto può avvenire in maniera paritetica o differenziata, tenendo conto dei mezzi economici, tecnici e delle capacità organizzative dei vari partners, e commisurata in genere al livello di coinvolgimento nelle scelte intraprese52.

Le modalità degli accordi di coproduzione sono variabili e particolari dello specifico caso e la gestione dello stesso è influenzata dal numero e dal genere di enti che vi aderiscono, dalla loro distribuzione territoriale, nonché dalla complessità della produzione. Esistono casi in cui la coproduzione viene definita a monte da più enti che decidono pertanto, a partire dall’idea creativa, di collaborare o casi in cui esiste un azionista di riferimento a cui altri enti coproduttori, ritenendo il progetto valido, decidono di affiancarsi, partecipando a parte dei costi per poter beneficiare del prodotto artistico finale presso le proprie sedi. Molti sono i casi in cui oltre alla partecipazione economica si opera una condivisione effettiva delle proprie risorse, tecniche e artistiche, mettendo a disposizione i propri spazi e le proprie maestranze, coordinandosi sinergicamente con gli altri produttori. Il tipo di accordo più frequente nello spettacolo dal vivo relativamente ad una coproduzione, spesso è invece quello di cofinanziare il progetto, senza un coinvolgimento di tipo organizzativo o la condivisione di maestranze e materiale tecnico53.

A prescindere dalle peculiarità dell’accordo, ogni coproduzione deve però necessariamente essere mossa da intenzioni comuni di arricchimento artistico e culturale. Si ricerca dunque una stima reciproca, un’unità di intenti sul piano artistico e dei

52 Gallina M., Organizzare Teatro, Produzione, distribuzione, gestione nel sistema italiano, Milano, Franco Angeli, 2004 [1 ed. 2001], pp. 224.

53 Argano L., La gestione dei progetti di spettacolo. Elementi di project management culturale, Milano, Franco Angeli, 2011 [1 ed. 1996], pp. 173.

43

contenuti, una compatibilità a livello organizzativo e prospettive di crescita e di ampiamento dei pubblici affini.

Perché ciò possa realizzarsi sul piano pratico è essenziale che si fondi su programmi ben definiti per quanto concerne la ripartizione dei costi, responsabilità e impegni nonché per la pianificazione di questi nel tempo. Devono essere definiti i vincoli operativi a cui sono sottoposti i partners, i limiti decisionali degli stessi, le modalità in cui verranno conferite le quote dovute e le procedure di reciproco controllo54. Fa parte dei doveri a cui gli enti aderenti sono vincolati il fare sempre menzione dello stato di coproduzione del prodotto o dell’evento artistico, atto che d’altra parte può essere annoverato tra i benefici legati al miglioramento della propria immagine.

I contratti di coproduzione devono essere accompagnati da una documentazione che si rivela di primaria importanza per stipulare l’accordo: come le rispettive lettere d’intenti, il budget di produzione, il programma artistico e di pianificazione, la descrizione del progetto, i rider tecnici55.

Quando l’accordo intrapreso è di tipo internazionale, oltre alle impellenze proprie di una produzione, andranno considerate le specificità tecniche logistiche, legislative e amministrative56 caratteristiche di un rapporto di questo tipo. Superare l’ostacolo organizzativo e, se vogliamo, culturale e linguistico, presuppone pertanto una forte motivazione e richiede capacità organizzative di alto livello.

Nel caso specifico, il Teatro Lirico di Cagliari è subentrato tramite un accordo con la San Francisco Opera, produttrice nel 2015 dell’allestimento de La Ciociara presso la sua sede, e il Teatro Regio di Torino, teatro nel quale avrebbe inizialmente dovuto svolgersi la prima europea. Questo è avvenuto tramite il corrispettivo di una porzione delle quote atte a coprire una parte dei costi già sostenuti in passato dalla San Francisco Opera per la realizzazione del primo allestimento. Ciò ha permesso di acquisire la possibilità di riproporlo nel 2017, presso i propri spazi e con la partecipazione dell’equipe artistica statunitense.

54 Ibidem 55 Ibidem

56 Gallina M., Organizzare Teatro, Produzione, distribuzione, gestione nel sistema italiano, Milano, Franco Angeli, 2004 [1 ed. 2001], pp. 232.

44

Sono state spedite le scenografie ed il materiale di scena come l’attrezzeria e i costumi. Su questi il Teatro Lirico di Cagliari ha poi svolto un lavoro autonomo, sempre attraverso la guida della San Francisco Opera per operazioni come l’adattamento delle scenografie alle dimensioni del palcoscenico o la creazione di nuovi costumi, e ha intrapreso spese ulteriori per attuare la messa in scena o munirsi dei mezzi tecnici idonei alla realizzazione dell’allestimento. Il lavoro per l’allestimento al Teatro Lirico di Cagliari è stato poi svolto con le proprie maestranze tecniche ed il proprio personale organizzativo, adempiendo agli accordi con La San Francisco Opera relativamente a determinati standard tecnici e operativi, oltre che qualitativi.