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OSSERVATORIO PROMETEIA

n. 108

L

o scorso aprile la Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica sulla

“Renewed Sustainable Finance Strategy”, che si inserisce nel più ampio progetto del Green Deal.

A due anni dall’Action Plan che ha finora improntato le azioni regolamentari della Ue, l’aggiornamento della strategia sulla finanza sostenibile si prefigge tre (ambiziosi) obiettivi:

rafforzare le fondamenta degli investimenti sostenibili attraverso la creazione di un quadro abilitante con strumenti e strutture più efficienti;

aumentare le opportunità per i cittadini, le istituzioni finanziarie e le aziende di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente adottando soluzioni sostenibili;

assicurare che i rischi ambientali e climatici siano gestiti e integrati nelle istituzioni finanziarie e nel sistema nel suo complesso, e che al contempo siano considerati anche i rischi sociali.

Le tematiche su cui la Commissione ha richiesto un feedback erano molteplici: reporting non finanziario e dati Esg, classificazioni, standard e label di sostenibilità, eventuali azioni e ulteriori regolamentazioni necessarie per aumentare il contributo della finanza sostenibile agli obiettivi definiti con il Green Deal.

La consultazione si è chiusa il 15 luglio avendo ricevuto risposte da più di 400 organizzazioni tra investitori istituzionali, asset manager, istituti finanziari, service provider, studi legali, Ong, esponenti del mondo accademico, autorità pubbliche, associazioni di categoria e altri stakeholder.

Numerosi attori rilevanti del mercato, tra cui le European Supervisory Authorities (ESAs- EBA, ESMA ed EIOPA), l’ECB -Eurosystem e Eurosif1 hanno risposto alla consultazione ed è emersa una convergenza su diversi punti, che probabilmente

1 European Sustainable Investment Forum: associazione paneuropea dedicata alla promozione della sostenibilità attraverso i mercati finanziari che opera in partnership con i Sustainable Investment Forum (SIF) nazionali, tra cui il Forum per la Finanza Soste-nibile di cui Prometeia è socia.

costituiranno alcune delle priorità della nuova strategia europea:

Garantire dati Esg accessibili, affidabili, di qualità e comparabili anche attraverso la creazione di uno spazio comune, una

“Piattaforma europea di dati Esg” aperta al pubblico (non solo agli investitori ma anche a ricercatori, autorità, …) dove le imprese possano caricare i propri dati finanziari e non finanziari, accessibile gratuitamente per aumentare la trasparenza, abbassare le barriere e i costi;

Elaborare standard minimi per le metodologie di calcolo di score e rating Esg per favorire la comparabilità delle analisi e la trasparenza e istituire una vigilanza sui data provider;

Definire benchmark Esg europei robusti e affidabili dal punto di vista metodologico che coprano non solo gli aspetti ambientali/climatici (E) ma anche gli aspetti sociali (S) e la corporate governance (G);

Elaborare standard europei per i Green Bond basati sulla tassonomia che siano rigorosi ma non eccessivamente onerosi per gli emittenti;

Prevedere incentivi per emittenti e investitori di/in strumenti di finanza sostenibile, inclusi green bond o titoli SDG linked, per favorirne la diffusione e aumentarne la portata;

Definire una tassonomia anche per le attività

“brown” e “social”, cioè una classificazione in base agli impatti negativi sull’ambiente e agli impatti sociali per consentire una mappatura dei portafogli più completa;

Introdurre etichette di sostenibilità (ecolabel) per i prodotti finanziari per migliorare la trasparenza e aiutare investitori e risparmiatori nelle scelte di investimento;

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Anteo

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Applicare il criterio di proporzionalità agli adempimenti legati alla disclosure Esg sia per gli investitori sia per le imprese e prevedere eventuali regimi “semplificati” per le Pmi;

Adottare un approccio flessibile che eviti una “over regulation” della finanza green che potrebbe disincentivare l’innovazione di questo segmento di mercato anziché favorirne la crescita;

Allargare il focus a tutti i temi Esg (non solo quelli ambientali), per il contenimento della crisi Covid-19 e per consentire la “just transition”

definita dal Green Deal: non solo emissioni di anidride carbonica ma anche biodiversità, impatti sociali, crescita equa, digitalizzazione;

Allineare e armonizzare le regolamentazioni collegate tra loro, come la Direttiva 2014/95 sulla rendicontazione delle informazioni di carattere non finanziario delle imprese, il Regolamento 2019/2088 sulla Disclosure di sostenibilità, e la Tassonomia,anche a livello di timing per evitare sovrapposizioni e un aggravio dei costi per gli operatori finanziari;

Promuovere una convergenza regolatoria internazionale per prevenire frammentazioni regolamentari e favorire “idealmente” l’adozione di standard minimi omogenei a livello mondiale.

Il lancio della Renewed Sustainable Finance Strategy che traccerà la direzione dello sviluppo della finanza sostenibile europea (e non) nei prossimi anni è previsto per il quarto trimestre 2020.

Per gli ultimi mesi dell’anno sono previsti alcune ulteriori “appuntamenti” legati al processo regolamentare in corso nella Ue e significativi per gli investitori istituzionali.

A fine luglio la Covip ha emanato le linee guida per l’attuazione della Direttiva europea IORP II secondo cui i fattori Esg dovranno essere considerati nell’attività di gestione dei rischi sia a

livello di governo societario (corporate governance) sia in relazione alle politiche d’investimento e monitoraggio. Nella politica di investimento i fondi pensione dovranno indicare le modalità con cui tale politica tiene conto dei fattori Esg e potranno considerare anche il potenziale impatto delle decisioni di investimento su tali fattori (criterio della doppia materialità). Nel bilancio 2020 i fondi pensione dovranno indicare anche se e come hanno considerato i fattori Esg nella gestione delle risorse e nell’esercizio dell’azionariato attivo. A breve la Covip adotterà le istruzioni specifiche in materia di trasparenza (anch’esse oggetto di una pubblica consultazione conclusasi a metà maggio) indicando le modalità con cui le forme pensionistiche dovranno informare i potenziali aderenti sulla considerazione dei fattori Esg.

Entro fine anno è previsto altresì il recepimento a livello nazionale della Direttiva Shareholders’

Rights II (Dir. Ue 2017/828) che richiede agli investitori istituzionali di adottare e comunicare al pubblico la propria politica di impegno come azionisti e come essa sia integrata nella strategia di investimento ovvero di motivare in maniera chiara la scelta di non adempiere a tale obbligo (principio comply or explain).

Il 1° settembre si è infine chiusa la consultazione lanciata dalle sopracitate European Supervisory Authorities in merito agli Standard Tecnici di Regolamentazione (o Regulatory Technical Standard – RTS) per l’informativa di sostenibilità richiesta dal Regolamento 2019/2088. Tali standard definiranno i contenuti e le modalità con cui i partecipanti ai mercati finanziari e i consulenti finanziari dovranno provvedere alla disclosure Esg:

nelle prossime settimane le ESAs invieranno alla Commissione la versione finale degli RTS che sarà pubblicata entro il 31 dicembre 2020.

L’intento del legislatore europeo è orientare i flussi finanziari verso progetti, organizzazioni e settori in linea con gli obiettivi di sostenibilità dell’Unione e le regolamentazioni convergono verso l’integrazione delle tematiche Esg in tutte le attività core degli investitori istituzionali: nei processi decisionali

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Anteo

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Prometeia Advisor Sim

40 legati agli investimenti, nella strutturazione dei presidi e dei processi di gestione dei rischi, nella relazione con gli emittenti e nella comunicazione e rendicontazione periodica diretta agli aderenti.

Prometeia Advisor Sim in questi mesi sta affiancando i propri clienti nell’integrazione graduale dei fattori Esg all’interno dei processi organizzativi e di investimento con un approccio attivo e olistico che parte dalla definizione della Politica di Sostenibilità e della strategia fino alle attività di gestione e monitoraggio dei rischi.

Prometeia Advisor Sim ha altresì incrementato il proprio impegno per la promozione e la diffusione della finanza sostenibile rispondendo ad alcune delle recenti consultazioni pubbliche sulle tematiche Esg e svolgendo attività formative sui temi della sostenibilità dirette ai nostri clienti e collaboratori.

Stiamo partecipando ai gruppi di lavoro organizzati dal Forum per la Finanza Sostenibile e da giugno 2020 esprimiamo anche un Consigliere all’interno del Consiglio Direttivo del Forum.

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Anteo

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