Uffici
Considerando l’edificio come uffici i costi causati dai danni indiretti sono stati valutati riferendoci alle stesse tre situazioni ipotizzate nel caso di edificio adibito a scuola.
6.8.1 Prima Situazione
Nella prima situazione (di danni molto limitati all’edificio) si pu´o supporre che il si- sma abbia danneggiato solo edifici particolarmente vulnerabili ma che abbia lasciato praticamente indenne la maggior parte delle strutture della localit´a.
In questo caso come nel caso di scuola, si ´e ipotizzato l’affitto di un altro edifi- cio da adibire a uffici per il periodo necessario alle riparazioni. Qui come nel caso di condominio si ´e ipotizzata una situazione protratta per 6 mesi.
Come nel caso della scuola per stimare il costo di affitto si ´e usato il portale del- l’Agenzia delle Entrare, Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI). Nella situazione specifica si ´e fatto uso della “Banca dati delle quotazioni immobiliari” che pu´o essere visionata al sito [17].
Anche qui si ´e preso come parametro quello relativo al comune di Aulla, distante 15 km da Bagnone e visibile in allegatoE. Il valore di locazionee/mq x mese ´e compreso fra il valore minimo di 4,5e ed il valore massimo di 6,5 e.
Si ´e ipotizzato come valore il minimo che ´e sembrato pi´u realistico. Si ´e quindi assunto come valore 4,5e.
Si ´e per´o ritenuto ragionevole ipotizzare una riduzione di superficie, per la soluzione temporanea, pari al 10 %
Quindi il costo per affittare per 6 mesi un edificio da usare come uffici, ´e pari a:
4, 5 e/(mq · mese) · 2.250 mq · 0.9 · 6 mesi = 54.675 e (6.18)
6.8.2 Seconda Situazione
La seconda situazione si ha quando, a causa di un sisma con periodo di ritorno pi´u impor- tante, le riparazioni sono pi´u lunghe ed onorose ma ancora conviene riparare l’edificio.
In questa circostanza si ´e ipotizzato che l’entit´a del sisma sia tale da danneggiare una buona parte degli edifici della zona.
Per quantificare il danno siamo andati a considerare l’affitto di un immobile da adibire ad ufficio, in una zona non colpita gravemente dal terremoto per tutto il tempo necessario ai lavori di riparazione.
Per farlo abbiamo ipotizzato un andamento lineare fra i danni diretti subiti dall’edif- cio ed il tempo necessario alle riparazioni.
Utilizzando una proporzione con il massimo danno diretto della situazione uno ripa- rabile in 6 mesi, che era stato quantificato in 2,5 % e il valore di danno indiretto della situazione uno pari a 54.675e.
Si ottiene una proporzione quindi da cui si ricava il valore economico del danno indiretto.
La proporzione ´e la seguente, in cui x ´e il danno indiretto per la situazione due:
danno diretto: x = 2, 5 % : 54.675 e (6.19)
6.8.3 Terza Situazione
Nella Terza situazione siamo nel caso in cui si hanno molti danni e/o il crollo di porzioni di struttura tali che si ´e raggiunto un costo degli interventi per le riparazioni che equivale all’attuale valore dell’immobile. Conviene perci´o ricostruire nuova l’intera struttura.
In questo caso il danno indiretto ´e pari all’intero costo di ricostruzione dell’edificio, che ´e stato calcolato nel paragrafo precedente6.11.
In questo caso, di edificio adibito ad uffici, il valore dei danni per cui si passa dalla situazione due, in cui conviene riparare, alla situazione tre, in cui conviene ricostruire tutto l’edificio, ´e lo stesso che nel caso di condominio ed ´e pari al 48,98 % come descritto nel dettaglio nel paragrafo6.6.3.
Capitolo 7
Risultati
La valutazione dei costi per ogni danneggiamento subito ´e stata fondamentale per andare a costruire le curve PAM per l’edificio oggetto del presente lavoro di tesi.
Queste nuove curve sono state comparate fra loro e con quella che si ottiene dall’uti- lizzo delle Linee Guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni.
7.1
Curva PAM di Danno Diretto
La prima curva PAM che abbiamo costruito ´e quella in cui sull’asse delle ordinate, as- se y, ´e abbinato ad ogni punto il solo danno diretto. Quest’ultimo sempre espresso in percentuale rispetto al costo di ricostruzione.
Le curve cos´ı prodotte, una per ogni direzione in cui ´e stata realizzata la pushover, sono riportate nell’immagine seguente7.1. Nella stessa immagine ´e anche inserita, come strumento di comparazione, la curva che si ottiene dalle Linee Guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzoni (curva in rosso) :
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 0 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 0,07 0,08 0,09 0,1 Pe rd ita e co no m ic a (% CR )
frequenza media annua di superamento λ=1/TR
Perdite edificio vuoto
Gruppo 1 +Fx+Mx Gruppo 1 +Fx-Mx Gruppo 1 -Fx+Mx Gruppo 1 -Fx-Mx Gruppo 1 +Fy+My Gruppo 1 +Fy-My Gruppo 1 -Fy+My Gruppo 1 -Fy-My Gruppo 2 +Fx+Mx Gruppo 2 +Fx-Mx Gruppo2 -Fx+Mx Gruppo 2 -Fx-Mx Gruppo 2 +Fy+My Gruppo 2 +Fy-My Gruppo 2 -Fy+My Gruppo 2 -Fy-My Curva sismabonus
Figura 7.1: PAM Considerando Solo il Danno Diretto
Il PAM, per il solo danno diretto, si ottiene andando a calcolare l’area sottesa dalla curva con area maggiore.
Questa impostazione ´e sicuramente a favore della sicurezza poich´e si va a considerare la condizione pi´u sfavorevole fra quelle analizzate.
In un edificio come questo occorrerebbe valutare se tale assunzione non sia eccessi- vamente cautelativa.
Infatti vi ´e una netta differenziazione di comportamento nell’applicazione dei carichi dalla direzione x alla direzione y nei risultati della pushover. Questo ´e dovuto ad una distribuzione dei telai in pianta (visibile in figura1.7) che va a conferire una resistenza molto elevata nella direzione x e relativamente modesta nella direzione y.
Il rischio quindi ´e di andare ad ipotizzare per le molte direzioni in cui potrebbe es- sere sollecitata la costruzione in caso di sisma un comportamento peggiore del reale. Si avrebbe come conseguenza una classificazione eccessivamente bassa.
Nonostante questa considerazione, l’area calcolata come da formula5.2ed assumen- do la condizione pi´u sfavorevole ´e pari a:
P AM = 1, 73%
Questo valore appena calcolato risulta significativamente inferiore rispetto al valore calcolato con le Linee Guida nel paragrafo5.2e mostrato in figura5.21infatti il dato era del 2,10 % contro l’attuale 1,73 %.