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18.9 - CREDITI D’IMPOSTA

Nel documento Modello REDDITI 2019 Periodo d imposta 2018 (pagine 118-122)

E PROVENTI DI FONTE ESTERA, RIVALUTAZIONE DEI TERRENI

18.9 - CREDITI D’IMPOSTA

Nel rigo RN23 va indicato il credito d’imposta (art bonus) per le erogazioni liberali per gli interventi di ma-nutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cul-tura di appartenenza pubblica, delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione e per la realizza-zione di nuove strutture, il restauro ed il potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo. Il credito è riconosciuto anche per le erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi (art. 1 del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla decreto-legge 29 luglio 2014, n. 106).

Il credito di imposta spetta anche per le erogazioni liberali effettuate:

– a favore del Ministero per i beni e le attività culturali per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali di interesse religioso presenti nei Comuni di cui all’art. 1 del citato decreto-legge, anche appartenenti ad enti ed istituzioni della Chiesa cattolica o di altre confessioni religiose, di cui all’art. 9 del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;

– per il sostegno dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, dell’Opificio delle pietre dure e del-l’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (art. 17, commi 1 e 2, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229).

Il credito è riconosciuto, inoltre, per le erogazioni liberali per il sostegno delle istituzioni concertistico-orche-strali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione (art. 5, comma 1, della legge 22 novem-bre 2017, n. 175).

ATTENZIONE il credito d’imposta relativo alle erogazioni liberali effettuate da soggetti titolari di reddito

d’impresa va esposto nel quadro RU. 118

Istr uzioni per la compilazione

Le erogazioni liberali per le quali è riconosciuto il credito d’imposta non danno diritto alle detrazioni di cui all’art. 15, comma 1, lettere h) e i) del TUIR. Le detrazioni spettano, invece, per le erogazioni liberali che non rientrano nella disciplina del credito d’imposta, come ad esempio l’erogazione per l’acquisto di beni culturali.

Il credito d’imposta spetta, nel limite del 15 per cento del reddito imponibile, nella misura del 65 per cento delle erogazioni liberali effettuate.

Il credito di imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo ed è utilizzabile in diminuzione delle im-poste sui redditi. La parte della quota annuale non utilizzata è fruibile negli anni successivi ed è portata in avanti nelle dichiarazioni dei redditi.

In particolare, nel rigo RN23 va indicato l’ammontare del credito maturato nel periodo d’imposta oggetto della presente dichiarazione da imputare ai soci, corrispondente al 65 per cento delle erogazioni liberali ef-fettuate nel periodo d’imposta.

Nel rigo RN24 va indicato il credito d’imposta (school bonus) per le erogazioni liberali in denaro destinate agli investimenti in favore di tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino l’occupabilità degli studenti (art. 1, commi da 145 a 150, della legge 13 luglio 2015, n. 107).

Per istituti del sistema nazionale di istruzione si intende istituzioni scolastiche statali ed istituzioni scolastiche paritarie private e degli enti locali.

ATTENZIONE il credito d’imposta relativo alle erogazioni liberali effettuate da soggetti titolari di reddito d’impresa va esposto nel quadro RU.

Il credito d’imposta non è cumulabile con altre agevolazioni previste per le medesime spese e spetta nella mi-sura del 50 per cento delle erogazioni effettuate nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 di-cembre 2017.

Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. Le spese sono ammesse al credito d’im-posta nel limite dell’importo massimo di euro 100.000 per ciascun periodo d’imd’im-posta.

In particolare, nel rigo RN24 va indicato l’ammontare del credito maturato nel periodo d’imposta oggetto della presente dichiarazione da imputare ai soci, corrispondente al 50 per cento delle erogazioni liberali ef-fettuate nel periodo d’imposta.

18.10 PROSPETTO DA RILASCIARE AI SOCI O ASSOCIATI

Sulla base dei dati risultanti dalla presente dichiarazione, la società o associazione deve rilasciare a ciascun socio o associato un prospetto da cui risultino la ragione sociale, la sede, il codice fiscale e il codice di attività desumibile dalla classificazione delle attività economiche (ATECO 2007), nonché l’eventuale iscrizione all’al-bo delle imprese artigiane.

Nel suddetto prospetto devono essere indicati:

1) i dati identificativi del socio o associato;

2) il reddito (o la perdita) dichiarato agli effetti dell’imposta personale nei righi da RN1 a RN12; in caso di perdita va precisato se trattasi di perdita in contabilità ordinaria, ovvero se trattasi di perdita in conta-bilità semplificata e, in entrambi i casi, se trattasi di perdita utilizzabile in misura piena ai sensi del com-ma 2 dell’art. 84 del TUIR. Con riferimento ai redditi fondiari, si precisa quanto segue.

• Qualora non spetti l’esclusione dalla formazione della base imponibile ai fini dell’IRPEF prevista dal-l’art. 1, comma 44, della legge n. 232 del 2016, va comunicato:

– al socio persona fisica che non detiene la partecipazione in regime di impresa, il reddito dominicale imponibile, il reddito dominicale non imponibile e il reddito agrario imponibile, tenendo conto degli importi indicati nel rigo RN4, rispettivamente nelle colonne 1, 1-bis e 1-ter, e di quelli indicati nel qua-dro RO, sezione II, campi 15 e 16;

– al socio diverso da persona fisica e al socio persona fisica che detiene la partecipazione in regime di impresa, il reddito agrario imponibile (tenendo conto dell’importo indicato nel rigo RN4, colonna 1-ter e di quello indicato nel quadro RO, sezione II, campo 16) e il reddito dominicale imponibile, quest’ultimo determinato tenendo conto dell’importo indicato nel rigo RN4, colonna 1, e di quello

in-dicato nel quadro RO, sezione II, campo 15. 119

Istr uzioni per la compilazione

• Qualora spetti l’esclusione dalla formazione della base imponibile ai fini dell’IRPEF prevista dall’art. 1, comma 44, della legge n. 232 del 2016, al socio va comunicato il reddito dominicale non imponibile e il reddito agrario non imponibile, tenendo conto degli importi indicati nel rigo RN4, rispettivamente nelle colonne 1-bis e 1-quater.

Relativamente ai redditi dei fabbricati, inoltre:

• al socio persona fisica che non detiene la partecipazione in regime di impresa va comunicato il red-dito dei fabbricati imponibile e il redred-dito dei fabbricati non imponibile, tenendo conto degli importi indicati nel rigo RN6, rispettivamente nelle colonne 1 e 1-bis e di quello indicato nel quadro RO, se-zione II, campo 14;

• al socio diverso da persona fisica e al socio persona fisica che detiene la partecipazione in regime di impresa va comunicato il reddito dei fabbricati imponibile, determinato tenendo conto dell’importo in-dicato nel rigo RN6, colonna 1, e di quello inin-dicato nel quadro RO, sezione II, campo 13;

3) la quota percentuale di partecipazione agli utili spettante al socio o associato;

4) le quote delle riserve di cui al rigo RN10 costituite prima della trasformazione da società soggetta all’IRES in società di persone, imputabili ai singoli soci;

5) qualora la società sia “di comodo” e/o detenga partecipazioni in società di comodo, le quote di reddito minimo di cui all’art. 30 della legge 23 dicembre 1994, n. 724, risultanti dal rigo RN13, nonché l’am-montare delle perdite non compensate risultante dal rigo RN14; va precisato se trattasi di perdita in con-tabilità ordinaria, ovvero se trattasi di perdita in concon-tabilità semplificata e, in entrambi i casi, se trattasi di perdita utilizzabile in misura piena ai sensi del comma 2 dell’art. 84 del TUIR;

6) le ritenute d’acconto e le imposte pagate all’estero, indicando separatamente quelle effettivamente pa-gate da quelle figurative imputabili al singolo socio o associato. Al fine di consentire al socio di fruire del credito d’imposta per i redditi prodotti all’estero è necessario indicare: l’anno di percezione del reddito estero, l’ammontare del reddito prodotto in ciascun Stato estero e la relativa imposta pagata con riferi-mento alla quota di partecipazione del singolo socio. Va indicata, altresì, l’imposta del periodo di com-petenza il cui pagamento avverrà a titolo definitivo entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al primo periodo d’imposta successivo (art. 165, comma 5, del TUIR). Si precisa che le imposte figurative derivano da redditi prodotti nel territorio di Stati esteri sulla base di una apposita clausola con-tenuta nelle convenzioni bilaterali contro le doppie imposizioni. In questi casi, se gli Stati esteri hanno esentato in tutto o in parte tali redditi, ai soci spetta il credito per l’imposta estera come se questa fosse stata effettivamente pagata;

7) distintamente per ciascun soggetto non residente cui la società partecipa:

• i dati indicati nei campi 1, 2 e 3 dei righi RS21 e RS22 del quadro RS;

• la quota di reddito attribuibile al socio o associato di cui ai righi da RM11 a RM14;

• le quote delle imposte pagate all’estero in via definitiva dai soggetti non residenti sul reddito prodotto nell’anno d’imposta 2018 assoggettato a tassazione separata;

• le quote delle imposte pagate all’estero in via definitiva dai soggetti non residenti sul reddito prodotto negli anni di imposta precedenti assoggettato a tassazione separata;

• le imposte pagate all’estero sugli utili distribuiti che non concorrono alla formazione del reddito (per l’importo degli utili occorre fare riferimento agli importi esposti nel campo 4 dei righi RS21 e/o RS22 del quadro RS);

8) i crediti d’imposta spettanti;

9) le quote degli oneri deducibili dal reddito complessivo del singolo socio, ai sensi dell’art. 10, comma 3, del TUIR;

10) le quote degli oneri per i quali è riconosciuta a ciascun socio una detrazione d’imposta ai sensi dell’art.

15, comma 3, del TUIR, dell’art. 83, commi 1 (solo per le erogazioni effettuate nei confronti delle asso-ciazioni di promozione sociale) e 5, del d.lgs. n. 117 del 2017 e dell’art. 1, comma 4, del d.l. 31 di-cembre 1996, n. 669, convertito dalla legge 28 febbraio 1998, n. 30, nonché le spese sostenute per i canoni di affitto di terreni agricoli entro il limite di 80 euro per ciascun ettaro preso in affitto e fino a un massimo di 1.200 euro annui, per le quali è riconosciuta una detrazione del 19 per cento in favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali (decreto-legge n. 91 del 2014, art. 7);

11) le spese sostenute per la realizzazione degli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualifi-cazione energetica degli edifici di cui all’art. 16-bis del TUIR per le quali è riconosciuta al socio una de-trazione ai fini dell’IRPEF nella misura del 50 per cento (art. 16, comma 1, del D.L. n. 63 del 2013);

12) le spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica di cui al comma 2 dell’art. 16 del decreto-legge n. 63 del 2013, per le quali è riconosciuta al socio una

detra-zione ai fini dell’IRPEF nella misura del 50 per cento; 120

Istr uzioni per la compilazione

13) le spese sostenute per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche di cui ai commi da 1-bis a 1-septies dell’art. 16 del decreto-legge n. 63 del 2013, per le quali è riconosciuta al socio una detra-zione dall’imposta lorda;

14) le spese sostenute per interventi di efficienza energetica di cui all’art. 14 del D.L. n. 63 del 2013 per le quali è riconosciuta al socio una detrazione dall’imposta lorda;

15) la quota di redditi soggetti a tassazione separata, di cui al rigo RN11 del quadro RN, evidenziando la tipologia di reddito individuata nelle singole sezioni del quadro RM. Si ricorda che l’art. 1, comma 3, del d.l. n. 669 del 1996 ha previsto un versamento a titolo di acconto pari al 20 per cento delle imposte dovute sui redditi soggetti a tassazione separata, ai sensi dell’art. 17 del TUIR, effettuato direttamente dai soci o associati in quanto redditi non soggetti alla ritenuta alla fonte. Pertanto, detti redditi devono essere separatamente indicati per ciascun socio;

16) il criterio di determinazione del reddito adottato dalla società (art. 56 o art. 66 del TUIR);

17) la quota di reddito di lavoro autonomo imputabile all’attività di ricerca e di docenza ed imponibile in ca-po all’associato nella misura prevista dall’art. 44 del d.l. n. 78 del 2010 nonché la quota di reddito per il quale spettano in capo al socio o associato i benefici previsti dall’art. 16 del d.lgs. 14 settembre 2015, n. 147, nei confronti dei lavoratori che rientrano in Italia;

18) la quota di reddito relativa alle indennità spettanti per la cessazione di rapporti di agenzia delle società di persone che, per effetto dell’art. 17, lett. d), del TUIR, sono assoggettati a tassazione separata;

19) la quota dei crediti d’imposta non usufruiti dalla società dichiarante. Tali crediti devono essere esposti dal socio nella propria dichiarazione nel quadro RU del modello REDDITI 2019;

20) l’ammontare del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio eccedente quello utilizzato in dedu-zione dal reddito d’impresa o trasformato in credito IRAP (rigo RN21);

21) l’ammontare del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio utilizzato in deduzione dal reddito d’impresa;

22) l’ammontare dei proventi e dei costi derivanti dall’attività di noleggio in forma occasionale di imbarca-zioni e navi da diporto assoggettati all’imposta sostitutiva di cui al comma 5 dell’art. 49-bis del d.gs. n.

171 del 2005; di tale importo i soci devono tenerne conto ai fini del calcolo dell’acconto relativo all’im-posta sul reddito;

23) l’ammontare della detrazione per investimenti in start-up a vocazione sociale e/o in start-up innovative nonché in PMI innovative per i quali è prevista l’agevolazione di cui all’art. 29 del d.l. n. 179 del 2012 (rigo RN17, col. 25);

24) l’ammontare della detrazione per investimenti in start-up a vocazione sociale e/o in start-up innovative non più spettante, in caso di decadenza dalla agevolazione;

25) le eccedenze di deduzioni residue, distinte per periodo di formazione, per investimenti in start-up inno-vative, trasferite alla società dichiarante a seguito di operazioni straordinarie (rigo RN19);

26) le eccedenze di detrazioni residue, distinte per periodo di formazione, per investimenti in start-up inno-vative, trasferite alla società dichiarante a seguito di operazioni straordinarie (rigo RN20);

27) gli importi della plusvalenza unitariamente determinata e di quella sospendibile o rateizzabile, a seguito del trasferimento della residenza all’estero ai sensi dell’art. 166 del TUIR;

28) l’ammontare del reddito esente prodotto nelle ZFU evidenziato nell’apposito prospetto del quadro RS, nonché l’ammontare delle eventuali perdite indicate nelle colonne da 5 a 10 del rigo RS134 e riportate nel rigo RN14;

29) l’ammontare del credito d’imposta riconosciuto per le erogazioni liberali a sostegno della cultura (Art bo-nus), indicato nel rigo RN23;

30) con riferimento al credito d’imposta di cui all’art. 3 del decreto legislativo n. 147 del 2015, le imposte assolte dalla società partecipata estera sugli utili maturati durante il periodo di possesso della partecipa-zione. Al fine di consentire al socio di fruire del credito d’imposta è necessario indicare: l’anno di con-seguimento degli utili e/o di realizzo delle plusvalenze, l’ammontare degli utili conseguiti e/o delle plu-svalenze realizzate relativi alle partecipazioni nella controllata estera e le relative imposte assolte dalle stesse con riferimento alla quota di partecipazione del singolo socio. Va indicata, altresì, l’imposta del periodo di competenza il cui pagamento avverrà a titolo definitivo entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al primo periodo d’imposta successivo (art. 165, comma 5, del TUIR);

31) l’ammontare del credito d’imposta riconosciuto per le erogazioni liberali destinate agli investimenti in fa-vore di tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione (School bonus), indicato nel rigo RN24;

32) l’ammontare deducibile delle liberalità in denaro o in natura erogate a favore delle ONLUS, delle orga-nizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale di cui all’art. 83, comma 2, del d.lgs. n. 117 del 2017, indicato nel rigo RN16, colonna 1;

33) il totale delle spese per gli interventi relativi al c.d. Bonus verde per le quali spetta la detrazione d’imposta del 36 per cento di cui all’art. 1, commi da 12 a 15, della legge n. 205 del 2017, indicati nel rigo RN17,

colonna 9. 121

Istr uzioni per la compilazione

19. QUADRO RO - ELENCO NOMINATIVO DEGLI AMMINISTRATORI

E DEI RAPPRESENTANTI E DATI RELATIVI AI SINGOLI SOCI

Nel documento Modello REDDITI 2019 Periodo d imposta 2018 (pagine 118-122)

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