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Crisi finanziaria e aiuti di Stato concessi alle Banche dagli Stati membr

3.1 Quadro generale sugli aiuti concessi dagli Stati

La crisi finanziaria ha causato un gravissimo turbamento dei mercati finanziari dal 2008 ed ha richiesto un corposo intervento delle istituzioni europee al fine di tentare di ridurne i pregiudizievoli effetti economici e sociali. Gli aiuti di Stato al settore finanziario, pertanto, hanno rappresentato un meccanismo fondamentale per ristabilire la fiducia nei mercati e riuscire ad arginare la profonda crisi globale. Gli effetti della crisi hanno contribuito ad indebolire i mercati finanziari anche durante gli ultimi due anni, ma, di pari passo, gli Stati membri hanno continuato a supportare le banche attraverso la concessione di numerose misure di sostegno. Oltre a tale copioso impegno da parte dei Paesi membri, la Commissione europea, dal canto suo, ha contribuito a fornire assistenza all’economia reale attraverso l’elaborazione di un Quadro di riferimento temporaneo, ovvero una disciplina ad hoc creata per far fronte alla delicata situazione di crisi sistemica.

Tra il 1° Ottobre 2008 e il 1° Ottobre 2013 la Commissione ha preso più di 400 decisioni di autorizzazione di misure di sostegno al settore finanziario57. Nel periodo 2008 – 2012, il volume globale di aiuti utilizzati per ricapitalizzazioni e misure di “asset relief” è stato di 591,9 miliardi di Euro (4,6% del PIL dell’Ue). Le garanzie e le altre forme di supporto alla liquidità hanno raggiunto il loro massimo livello nel 2009 con un ammontare di 906 miliardi di

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Rif. all’ultima versione dello State aid Scoreboard pubblicata dalla Commissione il 20 Dicembre 2013, reperibile sul sito internet:

http://ec.europa.eu/competition/state_aid/scoreboard/financial_economic_crisis _aid_en.html

Euro (7,7% del PIL dell’Ue). La Commissione sottolinea come i dati numerici elaborati indichino che l’intensità della crisi economico-finanziaria si è gradualmente indebolita in molti Paesi europei: nell’anno 2012, infatti, l’ammontare complessivo degli aiuti al settore finanziario è sceso a 534,5 miliardi di Euro (4,14 % del PIL dell’Ue).

Nel 2009 l’ammontare complessivo delle garanzie sulle passività ha raggiunto gli 835,8 miliardi di Euro (7,1 % del PIL dell’Ue), valore che rappresenta il picco più alto durante gli ultimi 5 anni. Da quel periodo in poi, il volume complessivo delle garanzie concesse è andato progressivamente diminuendo in tutta l’Unione, arrivando ad un ammontare complessivo di 492,3 miliardi di Euro nel 2012 (3,8 % del PIL dell’Ue). Nel frattempo, le banche e gli altri istituti finanziari hanno dovuto rimborsare ai Governi le remunerazioni previste per le garanzie utilizzate. I dati dell’Eurostat58 mostrano come nel periodo 2008-2012 i Paesi membri abbiano ricevuto 32,9 miliardi di Euro in remunerazioni delle garanzie prestate.

Come abbiamo avuto modo di vedere, la ricapitalizzazione è la seconda tipologia di strumento maggiormente utilizzata per supportare il settore finanziario, dopo le garanzie sulle passività. Nell’arco di tempo che va dal 2008 al 2012 gli Stati membri hanno concesso un ammontare complessivo di 413, 2 miliardi di Euro (3,2 % del PIL dell’Ue nel 2012) per misure di ricapitalizzazione. Secondo i dati della Commissione, i quattro Paesi che hanno supportato maggiormente le banche nazionali attraverso iniezioni di capitale durante questi anni sono il Regno Unito (82 miliardi di Euro), la Germania (64 miliardi di Euro), l’Irlanda (63 miliardi di Euro) e la Spagna (60 miliardi di Euro). Alcune istituzioni finanziarie beneficiarie di una ricapitalizzazione all’inizio della crisi hanno già iniziato a rimborsare l’entità di aiuto ricevuto.

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L’Ufficio Statistico dell’Unione Europea (Eurostat) è una Direzione Generale della Commissione europea che raccoglie ed elabora dati dagli Stati membri a fini statistici, promuovendo il processo di armonizzazione della metodologia statistica tra gli Stati membri.

Secondo i dati dell’Eurostat, a tal proposito, i governi comunitari hanno ricevuto 92,1 miliardi di Euro in remunerazioni relative a ricapitalizzazioni e misure di “asset relief” (e misure di sostegno alla liquidità diverse dalle garanzie) durante gli ultimi 5 anni.

Oltre allo strumento delle garanzie sulle passività, alcuni Stati membri hanno messo a disposizione delle banche e delle istituzioni finanziarie in difficoltà misure di sostegno alla liquidità a breve termine. Tale tipologia di aiuti ha raggiunto la cifra massima di 70,1 miliardi di Euro nell’anno 2009, per poi scendere fino ai 42, 2 miliardi di Euro nel 2012. A tal proposito, la Commissione rileva che non molti Paesi europei hanno utilizzato questo strumento e, quindi, concesso aiuti diretti al settore finanziario. La Spagna e l’Olanda sono gli Stati che hanno beneficiato di più della metà del volume complessivo degli aiuti di tal specie nell’anno di picco massimo di erogazione.

La tabella seguente è stata creata sulla base dei dati riguardanti gli aiuti di Stato elaborati dalla Commissione e resi pubblici a fine Dicembre. L’ammontare delle misure di sostegno agli istituti finanziari è stato suddiviso nelle quattro tipologie di aiuti previsti dalle Comunicazioni della Commissione: le ricapitalizzazioni, le forme di garanzia in generale, le misure di “asset relief” e le altre misure di sostegno alla liquidità diverse dalle garanzie. È stato indicato, quindi, Stato per Stato, l’importo di aiuto ricevuto e la percentuale di PIL dell’Unione europea dell’anno 2012, a cui corrisponde quello specifico importo.

La Commissione sottolinea in modo chiaro come i dati forniti nello scoreboard sugli aiuti di Stato derivino dalle informazioni provenienti dagli stessi Stati membri sulla base del Regolamento 794/2004 e della disciplina generale dell’art. 107 paragrafo 1 del TFUE. Gli stessi Stati membri analizzano gli aiuti di Stato accordati dai propri Governi alle istituzioni finanziarie sulla base di specifiche metodologie in linea con le Comunicazioni sugli aiuti di Stato al settore bancario.

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