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La creazione e l’affermazione del “modello” dei sistemi, nel nostro caso quello culturale e quello turistico, ha caratterizzato l’azione di governo della Provincia di Mantova negli ultimi 10 anni. L’aggregazione dei musei, delle biblioteche, dei teatri, dei circuiti musicali, dei territori Matildici e rivieraschi del Po, degli uffici turistici formano oggi una rete coordinata di servizi e attività diffusa su tutto il territorio provinciale, che ha dato risultati eccellenti quali una programmazione coordinata, l’attivazione di economie di scala, l’accrescimento della forza propositiva e contrattuale del territorio (che la Provincia ha potuto spendere in sede regionale e nazionale), l’attivazione di connessioni virtuose tra cultura ed economia, tra sapere, accoglienza e filiera produttiva territoriale.

Il naturale sbocco dell’attuale modello dei sistemi culturali e turistici lo individuiamo nella creazione di un sistema provinciale integrato: un sistema capace di moltiplicare la valorizzazione delle eccellenze, dei servizi e delle attività culturali e turistiche e capace, allo stesso tempo, di connettersi con quello formativo ed economico.

Partiamo quindi da qui, da un “patrimonio” che è nostro, risultato delle scelte che abbiamo compiuto, e da qui proviamo a costruire un nuovo orizzonte.

Per farlo ci sembra necessario riformulare, ampliandola, la nostra tradizionale definizione del fare cultura, perché alle categorie che conosciamo dobbiamo aggiungerne altre: il valore della relazione, dello stare con gli altri, del fare comunità; la qualità della vita, l’attenzione alla persona e all’ambiente, la garanzia del libero accesso al sapere e la valorizzazione delle eccellenze;

infine, il piacere della condivisione.

Giovani. La Provincia può avere un ruolo importante sia per garantire ai giovani forme diffuse, agevoli ed efficienti di accesso ai servizi e alle attività culturali che per favorire la creatività giovanile, che andrà sostenuta attraverso la disponibilità di spazi e la valorizzazione delle nuove produzioni. In questo senso i giovani costituiscono un potenziale da non disperdere, un coagulo di energia positiva attraverso il quale tenere in vita la nostra società. Sui giovani, sulla valorizzazione della cultura del nostro tempo e sul rapporto cultura/economia/territorio pensiamo possano essere avanzati impegni importanti e nuovi per il futuro anche attraverso espressioni artistiche di qualità, coinvolgendo la struttura della Casa del Mantegna.

In questo senso potranno essere sviluppati modelli innovativi, quali ad esempio le residenze culturali, che possano coinvolgere reti di attori e di servizi, come il sistema museale, quello bibliotecario, il sistema dei distretti culturali oltre a permettere sinergie con Politecnico di Milano, Polo Territoriale di Mantova, relativamente all’ambito della valorizzazione dei beni culturali. Il territorio mantovano ha inoltre la grande risorsa dello spazio/laboratorio Santagnese10 di Mantova, esperienza di eccellenza nazionale a livello di creatività giovanile, la cui valorizzazione all’interno dell’accordo di partenariato siglato con il Comune di Mantova e la Camera di Commercio di Mantova consentirà di sviluppare le strategie ed i progetti di cui sopra con i principali stakeholders del territorio. L’obiettivo sarà anche quello di condividere il modello e le l’esperienze maturate all’interno di Santagnese10 con gli ambiti territoriali, al fine di sviluppare azioni analoghe nei singoli Distretti.

Promuovere la cultura scientifica ci sembra un altro elemento di novità sul quale vale la pena lavorare nei prossimi anni, per completare un binomio Università/Industria che in assenza di una cultura scientifica diffusa rischia di impoverirsi ed esaurirsi, facendo arretrare il nostro paese e il nostro territorio sul tema dell’innovazione.

La Provincia partecipa a due centri già attivi all’interno della Fondazione Università di Mantova e precisamente il CREFIS- Centro Ricerche Economiche sulle Filiere Suine ed il CRUIC – Centro di Ricerca Universitario sulla Impresa Cooperativa.

Coordinare la rete teatrale mantovana, gli eventi culturali e le attività di spettacolo

In un territorio che presenta una radicata tradizione teatrale e in cui, all’epoca di Isabella d’Este, è nato, innanzitutto, il teatro rinascimentale, in cui si sono formate numerose compagnie di comici dell’arte, tra le quali quella di Tristano Martinelli, il primo Arlecchino della storia, e in cui, caso pressoché unico, si è sviluppato, tra Cinquecento e Seicento, un fiorente teatro ebraico, esiste una tradizione di cui danno testimonianza i numerosi teatri pubblici e privati divenuti patrimonio dell’esperienza collettiva. Il coordinamento della rete teatrale, con l’obiettivo di avvicinare i giovani al teatro - a cominciare dall’età scolare - rappresenta un’azione che salda futuro e passato e che deve permettere di utilizzare al meglio gli spazi di aggregazione che il territorio offre utilizzando il teatro – tra fruizione e produzione- quale forma espressiva compiuta e dinamica di comunicazione ma anche in relazione all’offerta di spettacolo in spazi volti a essere luoghi di elaborazione e di rappresentazione di idee e di confronto.

L’opportunità di sviluppare un sistema teatrale territoriale offre inoltre l’opportunità di svolgere innovative modalità di gestione integrata dei servizi culturali con chiari risvolti col tessuto economico locale.

Nel campo della musica, con il progetto “Cittadella della musica”, a cominciare dalla volontà di operare un coordinamento di alcune realtà musicali è opportuno “fare sistema” in modo da coniugare esigenze e prospettive di

diverse modalità di comunicazione, per far parlare tra di loro i diversi attori, gli organizzatori, gli amministratori, gli sponsor. Il risultato finale di tale impegno può essere di grande rilievo.

Fare cultura all’interno della provincia deve infatti significare far diventare patrimonio dell’ente, di quanti sono chiamati a decidere e programmare, il raccordo tra eventi culturali e attenzione agli aspetti paesaggistici, alla presenza dei beni culturali, alla necessità di offrire occasioni, spazi di socializzazione e di crescita culturale con collegamento ad attività integrate legate ai percorsi enogastronomici, alle ciclabili, alle strade d’acqua, alle specificità produttive e di identità che caratterizzano il territorio.

Fare sistema significa perciò valorizzare e promuovere tutto quanto ha a che fare con la vivibilità e l’accoglienza, anche turistica, del Mantovano.

Fare sistema significa ancora aprirsi agli aspetti economici e di marketing e considerare la cultura una risorsa. Il binomio cultura e turismo diventa un mezzo per creare un gradimento da parte di quanti sono potenziali visitatori, potenziali utenti dei servizi, ma anche un mezzo privilegiato per accrescere il valore dei prodotti e delle attività umane con gli eventi di eccellenza che scandiscono l’attrattività della nostra zona.

Cultura del nostro tempo. In una città e in un territorio fortemente segnati dalla propria storia e dalla presenza di eccellenze artistiche di valore assoluto che ne sono una chiara espressione, l’attenzione alla cultura contemporanea sembra essere un elemento di discontinuità. Noi pensiamo invece che il passato e il moderno si debbano tenere, debbano dialogare, perché solo così saremo in grado di valorizzare la storia e renderla attuale e significativa. In questo senso pensiamo, ad esempio, alla funzione di carattere provinciale della Casa del Mantegna e alla rete di spazi e istituzioni provinciali (Suzzara, Viadana, Gazoldo degli Ippoliti, Quistello) che possono costituire un circuito, un piccolo sistema dedicato alla valorizzazione della cultura visiva del nostro tempo. Più in generale, la funzione della Provincia può essere quindi individuata in prospettiva di promozione di una cultura di genere nel sostegno a progetti culturali aventi questa specifica funzione.

Rete delle biblioteche mantovane. La rete delle biblioteche può offrire in tale contesto servizi di accesso all’informazione tramite strutture diffuse capillarmente in tutto il territorio provinciale e tramite collegamenti web. Oltre che al consolidamento dei servizi di rete attraverso la catalogazione, il prestito interbibliotecario e l’acquisto coordinato, verrà posta attenzione alla promozione della lettura nei confronti dei ragazzi e dei giovani, alla comunicazione tramite web in merito alle iniziative realizzate, alla promozione e alla conservazione della memoria storica e della identità culturale del territorio, all’inclusione sociale rispetto alla nuova popolazione migrante, alle implicazioni dei contenuti digitali e delle tecnologie web sui servizi, all’integrazione con i servizi museali, dello spettacolo e turistici, alla formazione degli operatori di biblioteca, alla promozione delle biblioteche come luoghi del sapere e spazi di socializzazione.

Il Sistema dei musei e dei beni culturali mantovani. Il Sistema museale, muovendosi nell’ottica di un sistema provinciale integrato, persegue l’obiettivo di sviluppare e valorizzare l’identità specifica dei territori, riconoscendo al museo il ruolo di centro di interpretazione del proprio territorio; il potenziamento dei servizi museali, attraverso l’azione di coordinamento del Sistema, con attenzione particolare agli ambiti della formazione degli operatori e della didattica, trasforma il museo in luogo dell’identità, in aula scolastica, in punto d’incontro, sviluppando rapporti sinergici con il mondo della scuola e con il mondo giovanile.

Cultura/economia/territorio. I due Distretti Culturali “Dominus” (Oltrepo) e

“Regge Gonzaghesche” (Mantova e Comuni gonzagheschi) costituiti, riconosciuti e sostenuti dagli enti locali, da Fondazione Cariplo e dalla Provincia saranno, nei prossimi tre anni, una importante e concreta occasione per sperimentare un percorso per noi nuovo nelle forme nelle quali si è venuto delineando: considerare la cultura quale occasione di crescita delle persone, dei patrimoni, dei servizi e delle economie dei territori. Un terzo Distretto culturale denominato “Colline moreniche del Garda”, già cofinanziato dal bando della Fondazione Cariplo del 2007 per la realizzazione dello Studio di Fattibilità Operativa (SdFO) del distretto in argomento, pur non essendo stato ammesso ai finanziamenti Cariplo per il sostegno alla sua realizzazione, rappresenta un’opportunità di potenziale valorizzazione della totalità dell´anfiteatro morenico gardesano. In un momento di crisi profonda come l´attuale è necessario promuovere iniziative che puntino al rilancio di questo territorio, ripensandone lo sviluppo in termini qualitativi e rivolgendosi all´entroterra delle colline moreniche che hanno conservato al meglio il loro pregio paesaggistico. Altre questioni si pongono alla nostra attenzione: il passaggio del sistema culturale da una funzione sostanzialmente distributiva ad una che comprenda il fattore della produzione (es. filiera del gusto); la valorizzazione del sistema dell’editoria mantovana – una eccellenza secolare che da Andrea Torresano, detto “l'asolano” (1451–1528) arriva alla figura di Arnoldo Mondadori (1889 – 1971) -, per cercare di declinare anche in questa forma le straordinarie opportunità rappresentata dal Festivaletteratura; la funzione di carattere sempre più provinciale che dovrà assumere il Conservatorio di musica di Mantova, dopo la realizzazione della Cittadella della Musica e oggi possibile punto di riferimento di un sistema educativo diffuso; l’opportunità di tornare a considerare il Teatro Sociale di Mantova un luogo strategico di programmazione e produzione teatrale/musicale/di danza attraverso la creazione di una Fondazione ad hoc. La Provincia continuerà a sostenere l’attività del Conservatorio di Musica acquisendo in proprietà dal Demanio Statale il complesso edilizio che ospita la “Cittadella della Musica” fornendo il proprio supporto tecnico, amministrativo ed economico per il completamento delle opere, così da recuperare e valorizzare appieno un complesso edilizio di rilevante interesse storico-monumentale, al fine di sviluppare ed incrementare le attività culturali nel territorio mantovano mediante l’offerta promossa dalla

“Cittadella della Musica” di sicuro rilievo sotto il profilo qualitativo e quantitativo, in funzione anche di una positiva ricaduta sul piano dell’attrazione e richiamo turistico dello stesso territorio mantovano.

Amministrazione efficace, efficiente,

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