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La Scuola è un tema di assoluta rilevanza, lo è sempre stato e lo è a maggior ragione nella situazione di particolare criticità che essa sta vivendo nel nostro paese e nei nostri territori a seguito del rilevante taglio alle risorse imposto dalla Riforma Gelmini.

Innanzitutto esiste la criticità generale dell’innalzamento del numero degli alunni per classe. Esistono molti classi che hanno fino a 32-35 alunni con conseguente disagio nella didattica e problemi nella sicurezza. A ciò si aggiunge un generale aumento della popolazione scolastica dalla scuola dell’infanzia alla secondaria superiore che impone un aggiornamento e adeguamento delle strutture. Un dato specifico della nostra provincia, è la notevole presenza di alunni stranieri, di prima e seconda generazione (17,6%

complessivi, ma in alcune scuole arrivano al 40%).

Il taglio agli enti locali, in generale rischia di cadere pesantemente anche sul Piano al Diritto allo Studio approntato dai comuni per le scuole del loro territorio.

Sarà fondamentale, al di là delle sue specifiche competenze, e delle sue specifiche azioni in proposito, il ruolo di regia e coordinamento dell’ente provinciale. Sarà suo obbiettivo dare concretezza e piena realizzazione al principio di sussidiarietà, secondo quello che è il dettato del titolo V della Costituzione Italiana. ai principi di trasparenza, non discriminazione e pari opportunità. La pianificazione strategica verrà costruita anche in funzione dell’affermazione delle pari opportunità tra donne e uomini, individuando il mainstreaming di genere come approccio rispondente al perseguimento delle finalità istituzionali provinciali.

Condizione di qualità scolastica. Deve essere ribadita in primis, la necessità del mantenimento, della valorizzazione e del potenziamento del territorio provinciale, espressa dalle singole scuole, dagli enti locali e dalla provincia il cui apporto è stato determinante. Molto significativa è stata la dotazione strutturale delle scuole superiori messa in campo dall’amministrazione provinciale nell’ambito della città e del territorio provinciale. Sarà compito della progettualità a venire l’eventuale individuazione di nuovi bisogni in relazione al mutamento dei flussi della popolazione scolastica e quindi la previsione di un

ulteriore piano di investimenti, che dovranno essere calibrati su priorità attentamente considerate.

Riteniamo necessario salvaguardare i piccoli plessi sul territorio provinciale, considerati presidio di comunità.

Nell’ambito dell’edilizia scolastica superiore l’intendimento è di completare la riorganizzazione dei poli scolastici esistenti per ciascun distretto, razionalizzandone le dotazioni per valorizzarne le possibilità di sviluppo secondo la vocazione del territorio d’insediamento. Le possibilità d’investimento saranno attentamente valutate in relazione ai sempre più stringenti obblighi di bilancio, dovuti al rispetto dei parametri di stabilità finanziaria stabiliti dal Governo, per cui attenta e costante sarà la ricerca di finanziamenti con specifiche progettualità attraverso la partecipazione a bandi pubblici e privati.

Nei vari distretti provinciali si prevede di potenziare le strutture scolastiche, con ampliamenti o nuove costruzioni ed impianti sportivi (palestre) nei territori di Suzzara, Viadana, Castiglione D/S, Asola ed Ostiglia.

La progettualità sarà rivolta al risparmio energetico ed al massimo utilizzo delle fonti di energia rinnovabili.

Gli investimenti per impianti sportivi punteranno a raggiungere il duplice obiettivo di garantire gli standard normativi per gli istituti scolastici di competenza della Provincia e fornire nuove strutture ad uso delle società sportive e delle comunità locali negli orari extrascolastici.

Sarà attentamente valutata anche la possibilità di potenziare l’indirizzo alberghiero, presso l’istituto Bonomi-Mazzolari di Mantova, e a Gazoldo degli Ippoliti.

Nel contempo l’Amministrazione garantirà il mantenimento delle strutture nelle condizioni di sicurezza ed efficienza raggiunte negli ultimi dieci anni con significativi investimenti su un cospicuo numero di edifici, molti dei quali ereditati da altri Enti in condizioni precarie e di degrado.

Sport. Altro tema importantissimo del progetto educativo provinciale. L’ente ha compreso l’importanza di tale aspetto nel complesso delle politiche giovanili.

Il progetto GIOCOSPORT è stato un progetto di eccellenza in tale ambito: il coinvolgimento dei 70 comuni della provincia in un’azione efficace e coerente ne è stato l’esito significativo. L’attività sportiva nel corso del mandato dovrà orientarsi a sostenere le attività motorie e lo sport in ambito scolastico;

promuovere ed incentivare lo “sport per tutti” inteso come servizio di utilità sociale rivolto a migliorare la qualità e gli stili di vita ed a perseguire il benessere psico-fisico del cittadino; promuovere e sostenere iniziative, progetti e programmi sportivi - associativi che puntino alla conoscenza del territorio e all’integrazione con l’ambiente; sviluppare iniziative che garantiscano ai diversamente abili, fisici o mentali, il diritto ad uno sviluppo individuale, di rieducazione e di integrazione sociale e di solidarietà; cooperare con gli altri soggetti del sistema sportivo provinciale per l’adozione di azioni e attività comuni rivolte a favorire, anche nel territorio mantovano, l’inclusione dell’immigrato e l'educazione dell'accoglienza e dell'intercultura.

Educazione permanente. In coerenza con un’idea di scuola come Long Life Learning, la provincia sosterrà l’azione di educazione degli adulti in tutte le forme possibili e attuando una molteplicità di interventi, volta alla promozione personale, professionale e civica delle persone in un’ottica di pari opportunità

nelle scelte formative in quanto più elevati livelli di istruzione sostengono la partecipazione, l’occupazione e la permanenza nel mercato del lavoro delle donne e il tipo di scolarità e di formazione contribuisce a rafforzare quei meccanismi di segregazione occupazionale e professionale su cui le politiche di pari opportunità nei luoghi di lavoro devono intervenire. In coerenza con il Memorandum sull'apprendimento poi su tutto l'arco della vita attiva - Conferenza Europea, Lisbona 2000 - si tratta non semplicemente di ampliare l’offerta formativa ma elevare la qualità della formazione e di accrescere la flessibilità del sistema nel suo complesso per garantire a ciascuno la possibilità di personalizzare il più possibile il proprio percorso formativo.

Trasporto pubblico. Solo l’anno corrente ha evidenziato qualche criticità in relazione ad un’attuazione della normativa nazionale (nuovi orari – Riforma Gelmini). Il progetto provinciale per il prossimo quinquennio dovrà rispondere ai nuovi bisogni socio-economici e alla possibilità di nuove direttrici di flusso.

Piano scolastico provinciale, dovrà essere pensato in relazione ad un’attenta analisi dei territori: vocazione produttiva, opportunità presenti e criticità, tradizione scolastica. E’ opportuno che la Provincia sostenga iniziative di orientamento atte ad informare studenti e famiglie in ordine alle opportunità offerte dai territori.

Il Piano provinciale dei servizi di istruzione e formazione di secondo ciclo andrà definito a partire da una attenta analisi dei territori, dei fabbisogni espressi, delle vocazioni produttive, delle opportunità offerte e delle tradizioni scolastiche e formative, in relazione ai risultati che si intendono conseguire con la programmazione delle politiche territoriali.

I sistemi dell’istruzione e della formazione professionale dovranno progressivamente integrarsi in un unico sistema d’offerta per dare risposte più efficaci a adolescenti e giovani e offrire loro le basi per l’inserimento nel mondo del lavoro e per una cittadinanza attiva.

L’elaborazione del Piano provinciale vedrà coinvolti in un processo di programmazione partecipata i diversi soggetti coinvolti. Compito della Provincia sarà poi articolare e riarticolare in maniera coerente con le novità normative e contemperando gli equilibri del territorio il piano di dimensionamento ottimale provinciale.

Orientamento scolastico e professionale. Le attuali trasformazioni del mercato del lavoro hanno significativamente modificato le caratteristiche del servizio di orientamento.

In un mercato del lavoro sempre più dinamico e caratterizzato per le persone dall’esperienza del cambiamento: da un settore all’altro, da un “posto” all’altro, da una qualifica ad un’altra (come emerge dal Rapporto Lavoro 2010 dell’Osservatorio provinciale mercato del lavoro) non si tratta più di focalizzare l’attenzione sui momenti decisionali di passaggio (dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado e dalla scuola secondaria di secondo grado all’università o al mondo del lavoro) bensì su più occasioni.

Gli interventi orientativi devono diversificarsi e mirare a promuovere il successo formativo e a combattere la dispersione scolastica, a migliorare l’occupabilità e ad aumentare la consapevolezza durante le transizioni. Ne deriva pertanto che l’orientamento deve essere reso disponibile con modalità flessibili e lungo tutto l’arco della vita professionale dei lavoratori.

Date queste premesse occorre passare dalla logica dei progetti alla logica del sistema dell’orientamento, proponendo politiche integrate tra istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità e trasversali a diversi ambiti di intervento e che coinvolgano una molteplicità di soggetti portatori di interesse.

La Provincia intende pertanto assumere le Linee strategiche provinciali di indirizzo dell’Orientamento e attivare una rete provinciale per l’orientamento fino a giungere ad un Piano pluriennale d’azione di politiche integrate.

Università. Sostegno della Provincia alla Fondazione Università di Mantova, in quanto opportunità significativa di completamento della propria formazione per i giovani e le famiglie del territorio mantovano, nonché opportunità di crescita per le realtà economiche e produttive della provincia. Importante il sostegno ad azioni di continuità didattica fra scuole superiori e università in una prospettiva di valorizzazione delle differenze di genere nell’educazione attenta alle specificità femminili e maschili nell’apprendimento. Mantenimento e consolidamento delle sinergie con gli atenei attuali e ascolto delle rappresentanze studentesche. La Provincia, in quest’ambito, in sinergia con le azioni già sviluppate all’interno dei distretti a livello di politiche giovanili e del lavoro, mira allo sviluppo di interventi territoriali in collaborazione con il Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, tramite la sperimentazione di progetti tematici da attivare in rete con i corsi di dottorato attivati dall’

Università.

Formazione Professionale. Fondamentale risulta essere il sostegno alla formazione professionale, fondato su un efficace raccordo delle istituzioni scolastiche col mondo economico e con le associazioni di categoria e a progetti di alternanza scuola-lavoro in un’ottica di mainstreaming e valorizzazione delle differenze di genere nei processi di insegnamento e apprendimento. Nelle scelte di istruzione si ripropongono stereotipi di genere che hanno un impatto sulle future chanches di accesso al mondo del lavoro. L’amministrazione, inoltre, si impegna a sostenere le iniziative di formazione professionale delle botteghe artigiane.

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