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Oggi si richiede sempre più, a beneficio dell’ambiente e del risparmio, la disponibilità di mezzi di trasporto collettivi, possibilmente pubblici e a un prezzo contenuto per l’utente.

Nella nostra provincia, il TPL soddisfa solo il 7% dei bisogni di mobilità dei cittadini.

Per il futuro, per tutelare l’ambiente, occorre sostituire molti dei mezzi di trasporto dell’APAM e allargare ulteriormente qualità e quantità dei servizi, una necessità che deve tuttavia confrontarsi con le risorse disponibili.

Il trasporto ferroviario è la criticità della mobilità in provincia di Mantova.

L’unica rete che ha in programma una vera riqualificazione è la FER (Regione Emilia Romagna), sulla linea Ferrara –Sermide – Suzzara – Parma.

La situazione delle reti ferroviarie lombarde, soprattutto nella tratta principale Mantova – Milano, di competenza della Regione Lombardia è, ormai, insostenibile per gli utenti. L’Amministrazione Provinciale chiederà un impegno formale alla Regione Lombardia, monitorato dalla costituzione di un tavolo permanente con una rappresentanza degli utenti.

Per il progetto di metropolitana leggera Mantova – Verona, è stato già predisposto un piano di fattibilità da parte della Provincia di Mantova, che prevede una spesa compatibile con la realtà e su cui si avvierà un confronto con Regione Lombardia. Il collegamento con Verona rappresenta infatti un tema prioritario per lo sviluppo del territorio mantovano, garantendo anche il collegamento con l’Aeroporto Catullo che rappresenta un tassello di primaria importanza anche per la crescita del turismo nel territorio mantovano. Per questo è di primaria importanza garantire un collegamento, inizialmente anche su gomma, anche in considerazione dell’importante piano di investimenti in corso che determinerà un’importante crescita dei flussi di traffico.

Occorre un impegno e una pressione forte, collegiale, da esercitare presso la Regione Lombardia per ottenere un’ulteriore riqualificazione della tratta Verona – Mantova – Milano, per il buon funzionamento della quale occorrono almeno un paio di collegamenti veloci, un’azione altrettanto efficace nei confronti della Regione Veneto, per quanto riguarda la metropolitana leggera. Infine, è necessario pensare a un collegamento veloce con la TAV di Reggio Emilia.

Per le opere stradali occorre distinguere tra la rete autostradale e la rete provinciale tenendo presente che occorre sempre coniugare il soddisfacimento di esigenze di mobilità con problemi ambientali, risparmio del suolo e disponibilità economiche. E’, quindi, necessario compiere delle scelte strategiche.

Per le autostrade occorre una stretta interazione con Autobrennero per accelerare i tempi della terza corsia. La realizzazione dell’autostrada Mantova – Cremona va approfondita in sintonia con le comunità locali, in relazione con i principi di salvaguardia del territorio con particolare riferimento al Parco del Mincio ed in sinergia con il tratto del Tibre da Parma a Bozzolo.

L’Amministrazione Provinciale si impegna ad un confronto con il territorio sulle opere infrastrutturali, con particolare riferimento al Piano Triennale delle Opere Pubbliche.

Rete stradale provinciale. Per quanto riguarda la rete stradale provinciale, occorre fare delle scelte e darsi delle priorità. E’ necessario operare, tra l’altro, per il completamento della tangenziale di Mantova, per il sottopasso di Cerese, per la riqualificazione della Goitese, attraverso la tangenziale di Goito e per il completamento dell’asse dell’Oltrepò. E’ necessario continuare nella medesima direzione anche per quanto concerne la prevenzione degli incidenti stradali, laddove, in questi ultimi dieci anni, si è raggiunto l’obiettivo di una riduzione della mortalità del 50%. Infine, occorre implementare la rete cicloviabile provinciale, per altro già molto estesa.

La rete stradale di competenza Provinciale è composta da circa 800 Km di strade appartenenti al demanio provinciale dagli anni 60 e da oltre 300 Km di strade trasferite dallo Stato a seguito del decentramento avvenuto con il D.Lgs 112/98 e la L.R. 1/2000.

Nonostante le diverse opere realizzate negli ultimi anni, la suddetta rete presenta ancora delle evidenti e notevoli esigenze di sviluppo inteso soprattutto come riqualificazione organica dell’esistente, con la realizzazione di alcune varianti e di alcuni nuovi tratti stradali sia per favorire lo sviluppo socio economico delle aree interessate sia per migliorare la sicurezza degli utenti con l’adeguamento dimensionale delle strade e con la adeguata manutenzione delle stesse oltre all’eliminazione progressiva del traffico pesante dai centri abitati e con la conseguente riduzione dell’inquinamento atmosferico.

Risulta pertanto necessario perseguire diverse opere, molte delle quali già concertate con le comunità locali:

• Rotatoria tra SP 15 e SP 19 nei comuni di Monzambano e Volta Mantovana

• Rotatoria tra ex SS 420 e SP 56 in Comune di Marcaria

Tali opere risultano inserite nel Programma Annuale 2011 della Provincia di Mantova ma in attesa della effettiva copertura finanziaria derivante da alienazioni di beni dell’Ente.

• Riqualificazione S.P. 17 “ Postumia” in comune di Redondesco, in comune di Goito ed in Comune di Roverbella

• Riqualificazione della S.P. 30 in Comune di Roncoferraro

• Completamento della Strada della “Calza” con la variante in Comune di Casaloldo

• Rotatoria tra SP 17 e SP 23 in Comune di Goito

Le quattro opere soprariportate sono inserite nel Piano Opere Pubbliche della Provincia e previste nelle annualità 2012 e 2013; anch’esse necessitano della effettiva copertura finanziaria derivante da alienazioni di beni dell’Ente.

Inoltre si pone particolare attenzione allo stato di conservazione dei ponti stradali interferenti con corsi d’acqua, ferrovie e strade per i quali è necessario effettuare idonei monitoraggi e verifiche statiche al fine di garantirne la sicurezza al transito ed agli eventi alluvionali.

Infrastrutture strategiche. La Provincia di Mantova si colloca in un contesto geografico di confine, non solo con altre Province Lombarde ma anche con altre

Regioni quali l’Emilia Romagna ed il Veneto. Pertanto lo sviluppo delle principali reti stradali deve compiersi in un ambito di conoscenze e di condivisione con i predetti territori al fine di programmare collegamenti strategici di ampio raggio e compatibili con la programmazione dei “vicini”.

La Provincia di Mantova è interessata dalla realizzazione di due autostrade a tutt’oggi in fase di programmazione: Il collegamento Tirreno Brennero, quale arteria di connessione tra il nord Italia (Brennero) ed il mar Tirreno (Porto di La Spezia) ed il collegamento transpadano del quale fa parte il tratto Cremona Mantova, quale connessione est-ovest tra il Piemonte ed Il Veneto e quale integrazione del Corridoio strategico europeo n° 5. Inoltre sono da considerare gli effetti sicuramente positivi derivanti dalla Costruzione della terza corsia dell’Autobrennero e dalla costruzione della Cispadana a sud della Provincia.

Sarà cura di questa Amministrazione seguirne l’iter di realizzazione e condividere con il territorio le varie soluzioni progettuali ancora da definire.

Per quanto riguarda le opere viarie principali di maggiore rilevanza e strategicità, di concerto con i Comuni interessati e con la Regione Lombardia, e compatibilmente con le risorse economiche disponibili si affronteranno le seguenti infrastrutture:

• CITTA’ DI MANTOVA: Completamento del sistema Tangenziale a sud Est del capoluogo tramite l’individuazione di un tracciato compatibile con il territorio e con lo sviluppo urbanistico esistente. L’opera risulta finanziata dal Piano economico per la costruzione dell’Autostrada Regionale CR-MN.

• Realizzazione del sottopasso di Porta Cerese funzionale alla mobilità urbana. L’opera è inserita nel Protocollo d’Intesa per la Riqualificazione e il Potenziamento del Sistema Viabilistico delle Province di CR e MN sottoscritto il 13.02.2003 e finanziata per un massimo di € 10 ML dal concessionario autostradale CR-MN, per € 05 ML da RFI, e per un importo massimo di € 10,15 ML dalla Regione Lombardia (attualmente da reperire).

• Verifica e valutazioni in merito al miglioramento della viabilità ad Ovest di Mantova

• RIQUALIFICAZIONE DELLA EX 236 “Goitese”. Tangenziale di Guidizzolo Opera interamente finanziata da Regione Lombardia e dallo Stato - Tangenziale di Goito. E’ stato redatto il progetto definitivo ma l’opera risulta condizionata dal blocco dell’Autostrada TI. BRe ed è finanziata parzialmente per circa il 50% dalla stessa concessionaria, da Regione Lombardia e dalla Provincia di MN. Resta da reperire la parte di risorse mancanti per oltre 50 ML di €.

• RIQUALIFICAZIONE PO.PE – Completamento della Tangenziale sud di Quistello. Serve il reperimento delle risorse per realizzare il 3° lotto e per la realizzazione della variante sud-Ovest di Poggio Rusco quali opere prioritarie per dare funzionalità all’Asse PO.PE. (15 Ml. di €)

• GRONDA NORD DI VIADANA E CASALMAGGIORE – Lotto di completamento tra S.P: 59 e Area produttiva Fenilrosso. Da reperire le risorse per un importo di 6/7 ML. di €.

Le Reti. Al fine di ridurre il deficit infrastrutturale occorre incrementare i collegamenti della rete provinciale alle principali dorsali di viabilità nazionali ed europee, promuovendo il rafforzamento della rete ferroviaria locale, in direzione nord con Milano e Verona e sud con Parma e Reggio Emilia.

Valorizzazione dell’intero sistema fluviale a supporto del porto di Valdaro.

Continuare nell’azione di sviluppo della mobilità sostenibile ed ecocompatibile a partire dal ruolo di Apam. Ottimizzazione dei collegamenti provinciali da e per la periferia, con un piano di miglioramento delle reti stradali di competenza

dell’amministrazione provinciale. Alcuni impegni già avviati che dovranno trovare realizzazione, come ad esempio il completamento l’ampliamento del raccordo ferroviario al porto di Valdaro a Mantova e della nuova piattaforma nell’area industriale della Valadro Spa sulla base del nuovo progetto cofinanziato dalla Regione Lombardia al Comune. In questa prospettiva occorrerà promuovere maggiori connessioni con le imprese industriali che vogliono utilizzare il trasporto merci ferroviario riverificando la fattibilità dei raccordi di distretto industriale. Sul versante delle infrastrutture di rete-navigazione occorre completare i lavori effettuati in collaborazione con Regione Lombardia finalizzati allo sviluppo delle infrastrutture portuali di Valdaro (ampliamento raccordo ferroviario, costruzione 2° lotto e progettazione preliminare 3° lotto del porto fluviale) e realizzare i nuovi investimenti come la costruzione di un nuovo capannone granaglie, due novi capannoni in ferro per incrementare le opportunità di logistica alle imprese. Per svolgere l’attività di sviluppo della logistica e di rete verrà continuata la ricerca di cofinanziamenti sui fondi comunitari assieme al Coordinamento della navigazione Interna del Nord Italia ed alle altre Province utilizzando il supporto dell’Agenzia della Logistica della Lombardia (soc. in house con Cremona, Bergamo e Brescia). Il sistema portuale mantovano, e Valdaro in particolare, rappresentano una peculiarità mantovana su cui poter innestare una politica di attrazione degli investimenti, definendo in linea con quanto stanno facendo altre Regioni strumenti di incentivazione per le imprese che si insediano e che utilizzano il ferro e/o l’acqua come modalità di trasporto merci, riuscendo quindi a valorizzare gli investimenti fatti in questi anni.

Manutenzioni stradali. In un periodo, come quello attuale di contrazione e tagli delle risorse, diventa quanto mai strategica la capacità che l’ente locale esprime di ottimizzare le risorse economiche e umane di cui dispone, non solo per garantire la realizzazione di nuove opere infrastrutturali necessarie per lo sviluppo del proprio territorio, ma anche e soprattutto per perseguire una gestione efficiente del patrimonio esistente. A seguito della cessione, a far data dal 01/10/2001, della quasi totalità delle strade statali ANAS presenti nel territorio mantovano, la Provincia ha attualmente nel proprio demanio stradale circa 1134 km di rete viaria destinata ad accrescersi ulteriormente in futuro.

L’obiettivo da perseguire è quello di offrire un sistema di gestione delle strade provinciali il più efficiente ed efficace possibile, attraverso l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse interne all’Ente (maestranze interne, suddivise in 8 reparti stradali, che provvedono alla vigilanza, agli interventi in economia diretta di manutenzione ordinaria, a garantire un servizio di pronto intervento e reperibilità 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno), e dell’utilizzo di forme di gestione esternalizzata di alcuni lavori, servizi e attività, con una particolare attenzione alle problematiche della sicurezza ed al contenimento della spesa.

Sicurezza Stradale. La volontà di ridurre il numero e gli effetti dell’incidentalità stradale nel proprio territorio ha spinto la Provincia di Mantova, già da alcuni anni, ad avviare una efficace politica per migliorare la sicurezza stradale. Il risultato registrato della diminuzione della mortalità del 50% induce a proseguire mettendo in campo una strategia multisettoriale che prevede da un lato l’utilizzo di strumenti di monitoraggio che consentono di individuare tempestivamente la presenza di fattori di rischio e le priorità su cui intervenire per raggiungere crescenti livelli di sicurezza, dall’altro lato una costante attività di promozione della cultura della sicurezza stradale tra la popolazione ed in particolare tra le fasce di essa tradizionalmente più a rischio.

Tali azioni dovranno coinvolgere un’ampia rete di soggetti locali impegnati, a più livelli e con diverse vocazioni e competenze, a promuovere la sicurezza stradale in un’ottica di sinergia e sussidiarietà.

Mobilità sostenibile. La Provincia di Mantova ha individuato nel Piano dei Percorsi e delle Piste Ciclopedonali, un utile strumento di pianificazione in grado di incentivare la mobilità ciclistica e pedonale ai fini turistici, scolastici e

lavorativi e in grado di connettere le principali risorse del territorio attraverso la costruzione di una rete ciclabile provinciale.

La necessità di costruire una rete provinciale di piste e percorsi ciclopedonali è legata al raggiungimento di obiettivi generali condivisi da perseguire e da assumere, sia nelle fase di definizione della rete, sia nelle successive fasi di determinazione delle scelte, dei progetti e degli interventi da realizzare; tali obiettivi generali si identificano nella continuità, sicurezza, riconoscibilità e attrattività degli itinerari e dei percorsi individuati e si declinano in obiettivi strategici finalizzati ad incentivare la mobilità ciclistica e pedonale, d’ambito urbano ed extraurbano, a fini turistico-ricreativi e quotidiani.

In particolare vi è l’obiettivo strategico di sviluppare la mobilità sostenibile in quanto l’uso della bicicletta come forma alternativa di mobilità, mettendo in sicurezza il traffico ciclistico, crea un modello di organizzazione della mobilità nelle aree urbane e nei collegamenti intercomunali, che privilegia percorsi sicuri e diretti. Fondamentale per il raggiungimento di tale obiettivo sarà il costante confronto e le sinergie che si sapranno attivare con i Comuni, con i Parchi e, più in generale, con le associazioni e con tutti i soggetti che a vario titolo pongono in essere iniziative sul territorio.

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