6. Il bilancio sociale nelle anp
6.1 Dal bilancio d’esercizio al bilancio sociale nelle anp
6.1 Dal bilancio d’esercizio al bilancio sociale nelle anp
Il bilancio sociale si presenta come strumento di rendicontazione che consente di valicare i confini della contabilità prettamente economica e di condividere con i propri stakeholder anche aspetti caratteristici della azienda (missione, va‐
lori, assetto istituzionale e organizzativo), i risultati sociali e l’impatto ambienta‐
le della gestione.
La comunicazione dei risultati di gestione da parte delle anp risente di due criti‐
cità fondamentali:
• pubblicizzazione del documento;
• definizione e codifica della struttura e del contenuto del bilancio di esercizio.
Le aziende non profit costruiscono la propria reputazione nell’ambiente attra‐
verso il perseguimento stesso della mission (caratterizzata da etica e socialità), attraverso il rapporto quotidiano ed il dialogo con i propri stakeholder e la col‐
lettività. Il tema della trasparenza e della accountability viene in molti casi vis‐
suto dalle anp con una certa “autoreferenzialità”; la rilevazione e rielaborazione delle informazioni relative ad aspetti economici, finanziari e patrimoniali della gestione sono vissute come procedure interne alla azienda, di cui non viene data rilevanza comunicativa esterna.
“Non è da tutti accettato che per gli enti non profit, forse ancor più che per le imprese, la reputazione aziendale, quale elemento di sintesi, costruito con il fare quotidiano, ma, anche, mediante la realizzazione di condizioni di comunicazione e trasparenza nei confronti dell’ambiente esterno, rappresenti una fondamenta‐
le risorsa economica di carattere immateriale di evidente valenza strategi‐
ca.”(Propersi A., 2004)
In materia di disposizioni contabili per le anp, la normativa presenta evidenti la‐
cune. I tentativi di colmarle hanno prodotto stratificazioni di norme dal conte‐
nuto generico indirizzate a specifiche categorie di organizzazioni nella maggior
parte dei casi con finalità fiscali137. La normativa civilistica non prevede infatti, specifichi obblighi contabili per molte categorie di anp138. Per la redazione di bi‐
lanci d’esercizio solo negli ultimi tempi l’Agenzia per le Onlus139 ed il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti140 hanno cercato di produrre risposte alle criticità emerse dalla adozione dei criteri di rendicontazione delle imprese per le anp. Ferma restando l’opportunità di creare un sistema di pubblicità della comunicazione strutturata dei risultati economico‐finanziari delle diverse anp, regolamentato dalla normativa, è evidente come vi siano significative difficoltà di definizione di un modello univoco di rendicontazione delle anp, che non sia mutuato da quello previsto per le aziende for profit.
Nei capitoli precedenti si è sottolineato come differenze fondamentali in termini di operazioni di gestione aziendale141, complessità della gestione stessa142, signi‐
ficato e misurazione del reddito rendano inadeguati i sistemi informativi e l’informativa di bilancio tipici delle aziende for profit.
Il bilancio di esercizio è il nucleo fondamentale dell’informativa ai terzi, che si pone l’obiettivo di fornire una immagine veritiera e corretta dei risultati eco‐
nomico‐finanziari e la fotografia della situazione patrimoniale della azienda.
Le informazioni economico‐finanziarie‐patrimoniali contenute nel bilancio di esercizio non sono sufficienti a comunicare il reale “valore” della anp e l’impatto del divenire della sua attività nell’ambiente.
137 Cfr. Elenfanti M., 2000, 2008, ; Colombo G. M. e Setti M., 2006, Colombo M. e Stitz G., 2003, etc.
138 Sono previsti specifici obblighi civilistici solo in caso di esercizio di attività commerciale. Al‐
cune categorie tra cui le Onlus, le Odv, le ONG, le fondazioni riconosciute e le fondazioni banca‐
rie, l’impresa sociale, le cooperative sociali e gli enti lirici hanno l’obbligo di redigere il bilancio di esercizio.
139 Linee guida e schemi per la redazione dei bilanci di esercizio degli enti non profit maggio 2008.
140 Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ha elaborato nel 2002 il Documento di pre‐
sentazione di un sistema rappresentativo dei risultati di sintesi delle aziende non profit, nel qua‐
le vengono esaminate le caratteristiche degli enti non profit ed elaborati gli schemi di bilancio per rappresentare i dati della gestione sotto il profilo economico, patrimoniale, finanziario.
141 Processi operativi, caratteristiche degli input e degli output e difficoltà di una loro misura‐
zione/valorizzazione, etc.
142 Distinzione tra gestione caratteristica volta al soddisfacimento di bisogni sociali e gestione accessoria volta al perseguimento di risultati economici positivi; criticità relative al persegui‐
mento di equilibri parziali: economici, finanziari, monetari, patrimoniali; difficoltà di valutazione della economicità, efficienza ed efficacia della gestione.
Le ragioni di tale inadeguatezza143 sono da ricondursi prevalentemente a144:
• finalismo sociale, inteso come benessere della collettività o di una parte di essa, generalmente le anp si rivolgono a fasce “deboli” della collettività (bambini, anziani, malati) ed operano in mercati in cui collaborano o si sosti‐
tuiscono alle istituzioni pubbliche nella erogazione di servizi ad elevato con‐
tenuto etico, sociale, solidaristico;
• elevato contenuto valoriale delle attività prestate, queste risultano difficil‐
mente traducibili in valore economico sia che si tratti di input (ad esempio il lavoro volontario), sia che si tratti di output (ad esempio: la solidarietà, la fi‐
ducia, il benessere, l’inclusività sociale, il rispetto dell’ambiente, etc.), o di impatti sociali ed ambientali indiretti;
• reputazione e fiducia da parte della comunità verso questa tipologia di a‐
ziende; l’assenza (o limitazione) alla distribuzione degli utili, la massimizza‐
zione del benessere piuttosto che del profitto, i valori etici, religiosi o mutua‐
listici portano la collettività a legittimare tali aziende ad operare nell’ambiente (anche in settori particolarmente delicati);
• sistemi di governance che presentano specifiche differenze rispetto a quello delle imprese (ad esempio l’assenza di specifici interessi proprietari, ruolo fondamentale di controllo sociale esercitato dalla collettività sull’operato della anp);
• sistemi di finanziamento, le anp di tipo erogativo dipendono in maniera si‐
gnificativa da atti di liberalità (donazioni, lasciti), mentre quelle di tipo pro‐
duttivo sono vincolate al finanziamento da parte di istituzioni pubbliche nell’ambito di specifici servizi (contratti di appalto, etc.).
Le sfide collegate al bilancio sociale “prima di essere problemi di metodo e di tecniche di rendicontazione, sono problemi che riguardano il modo di governare e di gestire gli istituti produttivi – siano essi imprese, organizzazioni non profit,
143 Cfr. Matacena, 2002; Propersi, 2004, Hinna L., 2002, 2005
144 Cfr. cap. 1.2.
enti pubblici territoriali – e le relazioni con i molteplici interlocutori.” (Coda V., 2002).
Le criticità relative alle strategie ed alla definizione dell’orientamento strategico di fondo di un azienda si riflettono direttamente sul bilancio sociale. Intrapren‐
dere un percorso di rendicontazione sociale e la realizzazione della fase conclu‐
siva di redazione e pubblicazione del bilancio sociale stimolano le aziende ad in‐
terrogarsi sull’origine delle propria esistenza nell’ambiente e sul proprio posi‐
zionamento attuale, sullo scopo che persegue, sulle strategie da porre in atto al fine di realizzarlo, sui valori che ne ispirano la azione quotidiana. L’azienda è spinta a definire e condividere elementi intrinseci al proprio divenire e che ten‐
de a dar per scontato; per costruire questo percorso logico occorre assumere una visione di lungo periodo. Senza un orientamento deciso al tema della re‐
sponsabilità e della accountability, senza strategie precise e lungimiranti, il bi‐
lancio sociale e tutto il percorso da cui deriva corrono il rischio di trasformarsi in strumenti inutili, puramente promozionali, destinati ad essere abbandonati nel momento in cui non sono più in grado di produrre i benefici attesi.