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IL DECRETO “DESTINAZIONE ITALIA”

Nel documento Il concordato preventivo con riserva (pagine 32-35)

Il Decreto “Destinazione Italia” introduce una serie di interventi urgenti non solo in ambito fallimentare ma tratta anche di tariffe elettriche e del gas, della riduzione dei premi RC auto e dello sviluppo della digitalizzazione delle imprese. I provvedimenti vengono introdotti con la Legge n. 9 del 21 febbraio del 2014 a seguito delle modifiche avvenute nel Decreto Legge n. 145 del 23 dicembre 2013, interessa soprattutto le imprese in crisi e i casi di prededuzione dei crediti sorti durante il concordato preventivo con riserva.

Uno degli ultimi interventi sulla Legge Fallimentare è contenuto del c.d. decreto “Destinazione Italia” che evidenzia la mancanza di una posizione da parte del legislatore nella scelta dei valori ritenuti privilegiati nella soluzione dell’impresa57. La normativa precedente mirava alla

protezione del patrimonio del debitore già dalla presentazione della domanda, con l’obbligo di integrare la proposta con i documenti necessari in un momento futuro, favorendo l’imprenditore e la continuità aziendale58. “Destinazione Italia” aspira a limitare il rischio in

57 NARDECCHIA G., le novità del decreto Destinazione Italia in Il Fallimento 4/2014. 58 LO CASCIO G., il punto sul concordato preventivo in ll Fallimento 4/2014.

ambito di stabilità degli effetti dei rapporti compiuti dal debitore in crisi dopo il deposito della domanda, analizza ex art. 161, comma 6, l. fall., che limita la prededuzione dei crediti e comporta perplessità agli operatori di mercato che hanno individuato nel procedimento un metodo per la continuità aziendale59.

Il Decreto si sofferma ad osservare la ripartizione dei crediti, argomento trattato nell’articolo 111 della Legge Fallimentare, definisce le caratteristiche per riconoscere i crediti ripartibili. Vengono definiti prededucibili solo se soddisfano determinate ipotesi contenute in una particolare normativa, articolo 111-bis della Legge Fallimentare60, crediti sorti in singolari

occasioni o a seguito di procedure previste dalla legge.

Il c.d. “Decreto Sviluppo” ha sempre voluto tutelare entrambe le parti introducendo anche il vantaggio della prededuzione per crediti maturati a seguito del deposito della domanda di concordato preventivo in bianco. Sono crediti che a prescindere dall’esito della domanda rimangono soggetti a tale beneficio, interessano crediti sorti durante l’amministrazione ordinaria o straordinaria del debitore trattati nell’art. 161 comma 7 della l. fall. ed altri sorti da finanziamenti consentiti di cui art. 182-quinquies. Nella situazione migliore la domanda presentata dall’imprenditore viene accettata e si passa alla fase successiva, l’inizio della procedura e il riconoscimento della proposta. Da questo momento tutti i crediti che saranno

59 STANGHELLINI L., il concordato con continuità aziendale in Il Fallimento 4/2013.

60 Art. 111-bis l. fall. Disciplina dei crediti prededucibili: I crediti prededucibili devono essere accertati con le

modalità di cui al capo V, con esclusione di quelli non contestati per collocazione e ammontare, anche se sorti durante l'esercizio provvisorio, e di quelli sorti a seguito di provvedimenti di liquidazione di compensi dei soggetti nominati ai sensi dell'articolo 25; in questo ultimo caso, se contestati, devono essere accertati con il procedimento di cui all'articolo 26.

I crediti prededucibili vanno soddisfatti per il capitale, le spese e gli interessi con il ricavato della liquidazione del patrimonio mobiliare e immobiliare, tenuto conto delle rispettive cause di prelazione, con esclusione di quanto ricavato dalla liquidazione dei beni oggetto di pegno ed ipoteca per la parte destinata ai creditori garantiti. Il corso degli interessi cessa al momento del pagamento.

I crediti prededucibili sorti nel corso del fallimento che sono liquidi, esigibili e non contestati per collocazione e per ammontare, possono essere soddisfatti ai di fuori del procedimento di riparto se l'attivo e' presumibilmente sufficiente a soddisfare tutti i titolari di tali crediti. Il pagamento deve essere autorizzato dal comitato dei creditori ovvero dal giudice delegato. Se l'attivo e' insufficiente, la distribuzione deve avvenire secondo i criteri della graduazione e della proporzionalità, conformemente all'ordine assegnato dalla legge.

realizzati in futuro non godranno dell’art. 184 l. fall61, ma saranno soddisfatti secondo le

modalità determinate dalle parti62.

I crediti antecedenti alla registrazione invece continuano ad essere classificati prededucibili e tutelati dall’articolo 184 della Legge Fallimentare.

La Legge n. 9 del 21 febbraio 2014 denominata “Destinazione Italia”, attraverso art. 11, comma 3-quater si interessa dei crediti prededucibili deliberando nuovi limiti. La riforma ridimensiona articolo 111 della Legge Fallimentare, precedentemente trattato e riformato nel corso degli anni, il quale indica l’opzione di dedurre i crediti sorti in seguito alla corretta presentazione, entro i limiti eventualmente prorogati, del piano e della documentazione. La disposizione viene riformata imponendo un limite rilevate ai crediti prededucibili sorti dopo l’approvazione di un concordato in bianco, lo scopo è di circoscrivere il beneficio per i professionisti ritenuti responsabili per gli abusi di tale procedimento. In verità la novellazione ha colpito tutti questa tipologia di crediti legittimamente sorti nella prima fase del concordato con riserva e non solo determinate categorie. Diventa quasi un pericolo instaurare un contratto con il debitore nella fase della domanda, perché chi cede beni o presta servizi ad un’impresa entrata in concordato preventivo non ha più la sicurezza di riottenere la somma dovuta di cui il comma 7 dell’articolo 161 l. fall., perché il beneficio inizia ad operare solo dopo l’apertura della procedura di concordato emanata dal tribunale con il decreto citato nell’art. 163 l. fall. (ammissione alla procedura). In caso negativo, nel quale non venga riconosciuta alcuna domanda di concordato con riserva tutti i credi sorti in questo arco temporale non godono di alcuna garanzia e probabilmente non saranno soddisfatti.

La nuova norma risulta dannosa per tutti i creditori, i quali dovrebbero essere tutelati dalla legislazione italiana, si evidenzia l’inutilità normativa in quanto è stata creata per limitare l’abuso di diritto persuadendo i professionisti a consegnare la domanda di concordato in

61 Art. 184 l. fall. Effetti del concordato per i creditori: Il concordato omologato è obbligatorio per tutti i creditori

anteriori alla pubblicazione nel registro delle imprese del ricorso di cui all'articolo 161. Tuttavia essi conservano impregiudicati i diritti contro i coobbligati, i fideiussori del debitore e gli obbligati in via di regresso. Salvo patto contrario, il concordato della società ha efficacia nei confronti dei soci illimitatamente responsabili.

62 FILOCAMO F., la prededucibilità dei crediti nel concordato preventivo e negli accordi di ristrutturazione dei

beni, in Il Fallimento 2013, Il pagamento integrale e alla scadenza dei crediti successivi non costituisce effetto della natura prededucibile, quelli non qualificati da nessuna disposizione vengono definiti di fatto prededucibili.

bianco. Durante l’evoluzione normativa molti tribunali italiani hanno deciso di adottare diversi principi per non riconoscere la prededuzione ai professionisti, come fatto dal tribunale di Firenze e la Cassazione stessa emanando la sentenza n. 7166/2012.

Non dobbiamo dimenticare i creditori che avevano un rapporto commerciale con il debitore durante il periodo della domanda di concordato e continuano ad averlo nella fase successiva, godono di una prededuzione di fatto nel concordato, saranno dunque soddisfatti alle scadenze stabilite e il credito sarà assolto anche in caso di prossimo fallimento63.

Nel documento Il concordato preventivo con riserva (pagine 32-35)