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Nell’ordinamento tributario serbo la legge ZPDPL specifica quali sono le spese per le quali è riconosciuta la deducibilità, in che misura e come queste vengono rilevate in conto economico. In particolare, sono deducibilile spese sostenute per il pagamento dei salari e degli stipendi chevengono riconosciuti per l'importo addebitato nelle spese di gestione secondo quanto stabilito all’art. 9 ZPDPL 52, il TFR maturatoe le prestazioni in denaro effettuate al momento del pensionamento dei dipendenti o della cessazione del rapporto di lavoro che sono riconosciuti come costo nel periodo d'imposta in cui sono versatiai sensi dell’art. 9 bis ZPDPL 53, gli accantonamenti a lungo termine per il ripristino delle risorse naturali, dei fondi di garanzia e dei depositi, altri fondi a lungo termine richiesti in conformità alla legge, riconosciuti come costo nel periodo in cui sono eseguiti gli accantonamenti, secondo quanto stabilito dall’art. 22 ter ZPDPL 54, e gli interessi maturati, esclusi quelli relativi al pagamento posticipato di tasse e di altri oneri pubblici, ai sensi dell’art. 22 ter ZPDPL 55.

Secondo quanto disposto dall’art. 22 della ZPDPL 56 le spese riconosciute ai fini fiscali sono le imposte, i contributi pagati per l'assicurazione sociale obbligatoria, le tasse e le altre spese sostenute nel periodo d'imposta e legate al risultato d’esercizio.

L’art. 7 bis 57 della ZPDPL stabilisce che non sono riconosciuti ai fini dell’applicazione delle variazioni fiscali i costi che non possono essere documentati, le rettifiche del valore dei crediti di un soggetto con i debiti da questo dovuti, le donazioni ed i contributi dati ad organizzazioni politiche, gli omaggi destinati ad una c.d. parte correlata, ai sensi dell’art. 59

74 ZPDPL 58, nonché gli interessi per ritardato pagamento di imposte, di contributi ed altre funzioni pubbliche ai sensi dell’art. 19 par. 1 ZPDPL 59, i costi dei procedimenti condotti dinanzi all'autorità competente, le multe e le sanzioni imposte dalle autorità competenti, gli interessi di mora applicati e pagati tra parti correlate secondo quanto previsto dall’art. 19 par. 2 ZPDPL 60 e, infine, i costi in genere non sostenuti per svolgere l’attività di business, se non altrimenti disposto dalla legge fiscale serba.

L’art. 15 della ZPDPL61 individua un elenco di spese la cui deduzione è limitata ad una quota stabilita per legge; in particolare, le spese sostenute per scopi sanitari, educativi, scientifici, umanitari, religiosi, sportivi, per la protezione dell'ambiente, nonché le donazioni alle istituzioni di assistenza sociale sono deducibili per un importo massimo pari al 5% dei ricavi totalia condizione che il pagamento sia avvenuto a favore di persone giuridiche che operano per il conseguimento di tali scopi e che utilizzano il denaro ricevuto esclusivamente per il conseguimento degli scopi sopra indicati; le spese sostenute per investimenti nella cultura, comprese le imprese cinematografiche, sono deducibili per un importo massimo pari al 5% dei ricavi totali; le quote associative di sindacati e di associazioni devono essere rilevate come costo deducibile fino a concorrenza dello 0,1% dei ricavi totali; mentre le spese di pubblicità e di propaganda sono deducibili fino al 10% dei ricavi totali e le spese di rappresentanza fino allo 0,5% del totale dei ricavi.

Nel sistema fiscale italiano, similmente a quanto previsto nel sistema fiscale serbo, sono stabilite delle limitazioni alla deducibilità di alcune spese, quali, ad esempio, le spese di rappresentanza, che sono deducibili per una percentuale massima del 75% della spesa sostenuta, rispettando altresì il limite percentuale dei ricavi realizzati, così come modificato dall'art. 9 D.lgs. n. 147/2015, del 1,5% fino a 10 milioni di euro di ricavi e proventi della gestione caratteristica, dello 0,6% oltre 10 milioni ed entro 50 milioni di euro e dello 0,4% oltre i 50 milioni di euro; mentre le spese per mezzi di trasporto sono deducibili nella misura

75 del 20% ovvero del 80% per i veicoli utilizzati da agenti e da rappresentanti di commercio e del 70% per i veicoli dati in uno promiscuo ai dipendenti per la maggior parte dell'anno; invece, le spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e riparazione sono deducibili nel limite del 5% del valore dei beni ammortizzabili presenti all'inizio di ciascun esercizio e l'eccedenza è deducibile per quote costanti nei cinque esercizi successivi ai sensi dell’art. 102 c. 6 del TUIR.

Nel sistema fiscale italiano l'ultimo comma dell'art. 109 del TUIR prevede due ipotesi di indeducibilità: per le remunerazioni derivanti datitoli e strumenti finanziari indicati all'art. 44 per la quota che, direttamente o indirettamente, determina la partecipazione ai risultati economici della società emittente, di altre società del gruppo o dell'affare in relazione al quale gli strumenti finanziari sono stati emessi; nonché per quelle derivanti da contratti di associazione in partecipazione e di cointeressenza disciplinati dall’art. 2554 c.c. qualora l'apporto sia diverso dall’apporto di opere e di servizi. Sono indeducibili, inoltre, il costo sostenuto per l’acquisto del diritto di usufrutto o di un altro diritto analogo su azioni o quote di società da cui derivano dividendi o altri utili imponibili al 5%,secondo quanto stabilito dal comma 8 dell’art. 109 del TUIR, nonché gli interessi di funzionamento, diversi da quelli di finanziamento, per gli immobili il cui reddito è determinato su base catastale ed i costi addebitati da imprese e professionisti che presentano la propria sede in un Paese a fiscalità privilegiata ai sensi del comma 6 dell’art. 96.

Il secondocommadell’art. 109 dispone che le spese e gli altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi, esclusi gli oneri fiscali ed i contributi di utilità sociale, sono deducibili solo se esclusivamente inerenti all’attività o a ricavi che producono reddito. La norma prevede anche la deducibilità di spese ed oneri specificamente afferenti a maggiori proventi accertati e non contabilizzati che concorrono allaformazione del reddito, qualora i costi sostenuti per produrli siano provati e non occultati.

In entrambi i sistemi fiscali sono deducibili le spese sostenute per realizzare opere o servizi a favore dei dipendenti, ai fini dell’educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e

76 sanitaria o culto, che possono essere dedotte per l’importo indicato dalla legge ed, in particolare, per un ammontare complessivo non superiore al 5‰ del valore delle spese per prestazioni di lavoro dipendente indicate nella dichiarazione dei redditi ai sensi dell’art. 100 comma 1 del TUIR nell’ordinamento tributario italiano e per un importo massimo pari al 5% dei ricavi ai sensi dell’art. 15 della ZPDPL nell’ordinamento tributario serbo.