SECONDA PARTE
CAPITOLO 4: E-BOOK READERS
5.1 Definizione di tablet.
Argomento di questo capitolo sarà il tablet, dispositivo in parte simile agli e-book readers, anche se con molte funzioni in più. Questo capitolo sarà organizzato in linea con il precedente: all'inizio verrà data una descrizione di cos'è un tablet, cercando di offrire vari punti di vista, per poi scendere nello specifico descrivendo alcuni esempi di questa tecnologia. Per iniziare conviene partire dalle due definizioni che Wikipedia da di questo dispositivo, per poi cercare di approfondire con altri pareri.
“Un "tablet puro", "tablet computer" o più semplicemente "tablet", è una delle varianti
dei tablet PC, caratterizzati da dimensioni compatte e che utilizzano come unico sistema di input uno schermo controllato da una penna o tramite dita invece che una tastiera e un mouse. Il loro nome deriva dalla forma di tali dispositivi che assomiglia a quella di una tavoletta utilizzata per la scrittura. Non essendo dotati di tastiera, questi dispositivi utilizzano in genere una tastiera virtuale su schermo (quando strettamente necessario)”211:
una definizione molto breve questa che si può trovare nella versione italiana dell'enciclopedia
208 Cha [2012]. 209 Heater [2012b]. 210 Heater [2012b]. 211 Wikipedia [2013m].
elettronica. Vengono delineate le caratteristiche basilari che un dispositivo deve possedere per poter essere chiamato tablet: dimensioni compatte, nessun dispositivo di input a parte lo schermo (generalmente touch). Più precisa risulta essere la prossima definizione:
“a tablet computer, or simply tablet, is a mobile computer with display, circuitry and
battery in a single unit. Tablets are equipped with sensors, including cameras, microphone, accelerometer and touchscreen, with finger or stylus gestures replacing computer mouse and keyboard. Tablets may include physical buttons, e.g., to control basic features such as speaker volume and power and ports for network communications and to charge the battery. An on-screen, pop-up virtual keyboard is usually used for typing. Tablets are typically larger than smart phones or personal digital assistants at 7 inches (18 cm) or larger, measured diagonally”212.
Un tablet, secondo questa definizione, è un computer portatile con schermo, circuiti e batteria in un singolo dispositivo. Al suo interno sono presenti anche fotocamera, microfono, uscita audio. Lo schermo generalmente è touch e va a sostituire tastiera e mouse. Possono esserci dei bottoni fisici per alcune funzionalità basilari (di solito è presente il pulsante per l'accensione e quelli per regolare il volume del dispositivo). Come dimensioni sono molto simili agli e-readers, schermi da 7 pollici o più (l'iPad della Apple è 10 pollici). In linea con quest'ultima definizione è anche Carmitchel:
“i tablet computer hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni. Grazie a tablet di
grande diffusione come l'iPad, i computer sottili con schermo touchscreen sono diventati la soluzione prescelta da molti utenti, poiché offrono una straordinaria esperienza durante la navigazione sul Web o quando viene utilizzata una delle migliaia di app specializzate. […] La maggior parte dei tablet utilizza uno speciale sistema operativo progettato per sfruttare al massimo l'interfaccia touch; ciò conferisce al tablet la bella sensazione interattiva che lo rende divertente e utile. Un buon sistema operativo è una parte importante di un ottimo tablet computer. Tra i sistemi operativi più diffusi, ricordiamo la versione Honeycomb di Google Android, le versioni mobile di Windows 7 e XP e iPad OS di Apple. Tutti questi sistemi operativi hanno vantaggi e svantaggi specifici e tutti offrono app store proprietari che espandono le funzionalità dei tablet. Le app comprendono di tutto, da giochi a elaboratori di testo specializzati e persino strumenti musicali. In generale, le app utilizzano il touchscreen del tablet per offrire un'esperienza che l'utente non potrebbe avere con un computer tradizionale”213.
In questo caso viene dato molto peso al sistema operativo inserito nel tablet (vengono elencati i vari OS, Android, Windows): un buon tablet, per funzionare a dovere e per riuscire a sfruttare a pieno le sue caratteristiche e potenzialità, deve avere al suo interno un sistema operativo che riesca a far rendere al meglio il dispositivo, che riesca a sfruttare tutte le componenti e le applicazioni che sono installate. Le stesse applicazioni (chiamate anche app, termine ormai entrato nel linguaggio di tutti i giorni) rivestono un ruolo molto importante per un tablet, a volte determinando anche un aumento del numero delle vendite (la Apple è diventata famosa anche grazie alle sue app). Qualche anno fa, quando ancora i tablet non erano così diffusi come lo sono ora (anche se già presenti in commercio), venivano così descritti da Roncaglia:
“i cosiddetti 'tablet', computer in commercio ormai da diversi anni e che possono
essere utilizzati anche come una tavoletta, in verticale o in orizzontale. Dal nostro punto di vista, il vantaggio dei tablet risiede soprattutto nel fatto che possono essere usati anche lontano da una scrivania, ad esempio in poltrona, senza bisogno di appoggiarsi a un piano di lavoro. Anziché attraverso una tastiera, con un tablet si
212 Wikipedia [2013n]. 213 Carmitchel [2013].
interagisce attraverso una sorta di penna, proprio come se si trattasse di un quaderno”214.
Roncaglia, nel 2010, descrive in tablet in maniera non molto diversa da come si trovano oggi in commercio: l'unico punto che è radicalmente diverso dalla realtà attuale è l'uso di penne per interagire con il dispositivo, sostituito dagli schermi touch che permettono di fare tutto con le dita, senza strumenti aggiuntivi. Sempre Roncaglia, proseguendo la sua analisi di questa tipologia di computer, elenca alcuni punti che, secondo lui, sarebbero fondamentali per l'evoluzione dei tablet negli anni a venire:
“l'idea è dunque quella di creare dispositivi che siano: a) multifunzione, un po' come
uno smartphone di ultima generazione; b) di dimensioni e forma comunque adatte alla lettura (ma anche alla visualizzazione di un video, o alla scrittura): più o meno la dimensione di un libro o di un quaderno, e comunque più grandi di uno smartphone; c) basati su display touch screen ad alta risoluzione e di alta qualità”215.
Tre caratteristiche, quelle auspicate da Roncaglia, che si possono ritrovare in ogni tablet in commercio: sono dispositivi multifunzione, delle dimensioni di un libro (7 pollici) o di un quaderno (10 pollici), con schermi touch ad alta risoluzione. In breve, l'identikit di un qualsiasi tablet reperibile in un negozio di elettronica. Lo stesso Roncaglia, come già successo per gli e-reader, racconta, in breve, la storia di questi dispositivi, che hanno subito una forte evoluzione nel corso degli anni: evoluzione che ha colpito proprio queste tre caratteristiche. I vari modelli che si sono susseguiti sono stati sempre più multifunzionali, sempre più compatti e leggeri, con schermi sempre migliori e con sempre meno pulsanti, fino ad arrivare al touch screen216. Basti pensare anche a ciò
che scriveva Sala nel 2001 a riguardo: si parlava di PDA (Personal Digital Assistant) e palmari come computer in miniatura, compatti, multifunzionali (calendario, rubrica agenda e blocco note le funzioni previste allora), predisposti per un eventuale collegamento alla rete217. L'ipotesi di schermi
a colori era addirittura vista quasi come se fosse fantascienza218, nonostante le grandi innovazioni
che già in quegli anni venivano fatte (raccontate molto bene da Roncaglia219).
“Cambiando le dimensioni dello schermo i tablet sono diretti concorrenti dei lettori ad
inchiostro elettronico anche per lettura di svago, permettendo però di leggere anche riviste a colori, di vedere video e immagini a colori, oltre a poter fare moltissime delle operazioni che si svolgono normalmente con un computer. Come su un computer è possibile fruire di applicazioni multimediali ed interattive (i famosi enhanced e-book) con alcune peculiarità del mezzo, come la capacità di far reagire alcuni elementi sullo schermo all'inclinazione data alla tavoletta, oltre che ovviamente al tatto di specifici elementi”220:
molto più recente, questa definizione di Cavalli del 2012 da qualche altro spunto sull'argomento, evidenziando alcune differenze con i lettori dedicati di libri elettronici. Lo schermo a colori è la cosa che viene subito notata, grande differenza rispetto agli schermi ad inchiostro elettronico degli e-reader che non permettono la visualizzazione dei colori. Altra grande differenza è la multifunzionalità dei tablet, che permettono di avere tutte le funzioni dei computer in dispositivi dall'ingombro molto ridotto: la lettura di libri diviene così solo una delle possibilità offerte e non la principale o unica ragione d'essere del dispositivo. Vengono nominati anche gli enhanced e-books,
214 Roncaglia [2010], p. 118. 215 Roncaglia [2010], p. 119.
216 Roncaglia [2010], p. 75-87 e 111-122. Si rimanda a questi due paragrafi per un approfondimento dell'argomento. 217 Sala [2001], p. 65.
218 Sala [2001], p. 66.
219 Roncaglia [2010], p. 75-87. 220 Cavalli [2012], p. 102.
app particolari che possono essere tranquillamente definite dei veri e propri libri interattivi: il testo viene integrato con giochi vari (puzzle, di logica e simili), che devono essere superati per poter proseguire la lettura, ma anche con video o suoni legati e complementari al testo del libro. Multifunzionalità è anche la parola d'ordine anche per Mauri, che descrive così i tablet:
“la caratteristica principale dei tablet è la loro multifunzionalità. Si tratta di prodotti
versatili, ricchi, adottabili per lo svolgimento di svariate attività virtuali. A differenza dell'e-reader, che permette quasi esclusivamente la lettura e a essa è dedicato e orientato, il tablet da la possibilità di navigare nel web, giocare, ascoltare musica, guardare i film, scrivere testi. Per certi versi è più simile a un computer portatile o a uno smartphone che a un libro”221.
Mauri, inoltre, evidenzia un'altra importante differenza con gli e-readers: lo schermo è retroilluminato. Caratteristica molto importante che rende questi dispositivi indipendenti da una fonte di luce esterna: possono essere utilizzati anche al buio, senza bisogno di illuminazione. Il rovescio della medaglia è, secondo la stessa Mauri, il fatto che una retroilluminazione tende a stancare l'occhio, diminuendo il tempo di utilizzo del dispositivo; inoltre rende lo stesso tablet scomodo da usare in determinati contesti come all'aperto e in particolari momenti della giornata, dove la retroilluminazione diventa un disturbo222. Dalle descrizione prese in esame si possono
estrapolare alcuni punti fondamentali per riassumere quelle che sono le caratteristiche essenziali di un tablet:
1- la forma è simile a quella degli e-readers, anche se i tablet sono più grandi: generalmente hanno le dimensioni di quaderni (26 x 18 cm);
2- il peso è contenuto, si tratta di dispositivi più leggeri di un computer portatile (ma più pesanti di un e-reader);
3- lo schermo è retroilluminato, possibilmente ad alta definizione, da 7 o 10 pollici, touch screen;
4- sono dispositivi con una memoria relativamente ampia, memoria che molte volte è espandibile con microSD;
5- la batteria non dura molto a lungo, hanno circa 10 ore di autonomia;
6- sono dispositivi multifunzionali, con cui poter fare molte cose diverse, dalla lettura alla scrittura, navigazione in rete e visione di video.
Sul mercato di tablet se ne possono trovare di molti modelli e marche differenti, più o meno costosi: in generale, però, queste sono le caratteristiche che li accomunano tutti.