Per degrado si intende il progressivo deterioramento, più o meno evidente, dell’integrità fisica o dell’efficienza prestazionale dell’organismo edilizio o di una sua parte.
La disciplina preposta allo studio del degrado è la patologia edilizia, spesso intesa come sinonimo di degrado, guasto o anomalia.
La conoscenza del processo che porta ad uno stato patologico consente, da un lato, di risalire dal guasto al difetto che l’ha generato, dall’altro di individuare i criteri di intervento più idonei adottare per riportare l’elemento tecnico sui livelli di prestazione programmati.
Per una corretta tecnica di manutenzione è necessario individuare, attraverso un’indagine diagnostica, gli agenti e le azioni che generano come effetto il guasto. Generalmente gli agenti che portano all’invecchiamento naturale coincidono con quelli che portano ad un degrado patologico, tuttavia la sequenza concatenata e combinata di azioni ed effetti che portano al guasto sono molto diversi. Va sottolineato, in ogni caso, il fatto che un difetto è in grado di attivare un guasto solo quando stimolato dallo specifico agente a cui è sensibile; non è detto infatti che la presenza di un prodotto difettoso sia di per sé sufficiente ad accelerare il processo di invecchiamento. Errori di progetto, di costruzione, di gestione e di manutenzione, dai quali derivano i difetti, possono accentuare in termini di velocità e intensità l’evoluzione di anomalie.
Come detto precedentemente, un guasto può essere connesso ad un difetto solo in presenza di un agente che lo scateni. Dunque, in generale, l’evolversi del degrado può essere schematizzato nel seguente modo19:
18Di Giulio R., La manutenzione programmata, in “Manuale di progettazione edilizia”, vol.6, Hoepli, Milano, 1995
19Rejna M. (a cura di), Modificazioni patologiche in edilizia, Epitesto, Milano, 2005
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Figura 26. Schema dell'evoluzione del degrado. Rielaborazione dalla fonte: Rejna M. (a cura di), Modificazioni patologiche in edilizia, Epitesto, Milano, 2005
Pertanto gli agenti provocano determinati effetti, in grado di generare guasti mediante le proprie azioni e il deterioramento del componente edilizio avviene quando è presente l’agente a cui il componente stesso è vulnerabile. Per poter intervenire tempestivamente e porre rimedio all’inadeguatezza della soluzione tecnica, è necessario conoscere tutti gli agenti in grado di modificare le prestazioni dell’organismo edilizio.
La tabella seguente, riassume tutti gli agenti che possono causare fenomeni di degrado.
Natura degli agenti
Origine
Esterna all'edificio Interna all'edificio
Atmosfera Terreno Imposti dall'uso Conseguenza della progettazione
AGENTI MECCANICI
Peso Carichi da neve e da pioggia
Spinta del terreno e spinte idrostatiche
Carichi di
esercizio Carichi permanenti
Forze e deformazioni
imposte
Pressione del ghiaccio, dilatazioni
termiche e igroscopiche
Cedimenti e scivolamenti
Sforzi di manovra, punzonamento
Ritiro, forze e deformazioni
imposte Energia
cinetica Vento e grandine - Impatto,
strofinamento Colpi d'ariete
Vibrazioni e rumori
Rumori di: vento, tuoni, aerei, esplosioni, traffico e
macchinari
Terremoti, vibrazioni dovute al traffico e ai macchinari
Rumori e vibrazioni dovuti
a musica, danza ed apparecchi
domestici
Rumori e vibrazioni dell'edificio o dei
suoi impianti
49 AGENTI
ELETTROMAGNETICI
Irraggiamento Irraggiamento solare
e radioattività -
Lampade, irraggiamento,
radioattività
Superfici radianti
Elettricità Fulmine Correnti
vaganti -
Elettrostaticità e distribuzione
elettrica
Magnetismo - - Campi magnetici Campi magnetici
AGENTI TERMICI
Temperatura Irraggiamento solare
e convezione Conduzione Riscaldamento e irraggiamento
Superfici radianti e di distribuzione Escursione
termica
Irraggiamento solare
e convezione Conduzione Riscaldamento e irraggiamento
Superfici radianti e di distribuzione
AGENTI CHIMICI
Acqua e solventi
Umidità dell'aria, condensazioni e
precipitazioni
Acqua di superficie e acqua di falda
Proiezioni d'acqua, condensazioni,
detergenti e alcool
Acque di distribuzione, acque di scarico e
infiltrazioni
Ossidanti Ossigeno, ozono, ossido d'azoto
Potenziali elettrochimici
positivi
Disinfettanti e candeggianti
Potenziali elettrochimici
positivi
Riduttori - Solfuri
Agenti di combustione e
ammoni
Agenti di combustione e
potenziali elettrochimici
negativi
Acidi Acido carbonico e acido solforico
Acido carbonico e acidi presenti
nell'humus
Aceto, acido citrico e acido
carbonico
Acido solforico e acido carbonico
Basi - Calce
Soda caustica, potassio e idrati
d'ammoniaca
Soda caustica e cementi
Sali Nebbie saline
Nitrati, fosfati, cloruri
e solfati
Cloruro di sodio Cloruro di calcio e solfati di gesso Sostanze
neutre Polveri neutre Calcare e silice
Grassi, oli, inchiostri e polveri neutre
Grassi, oli e polveri neutre
AGENTI BIOLOGICI
Vegetali e
microrganismi Batteri e semi
Batteri, muffe, funghi
e radici
Batteri e piante domestiche
Polveri e resti organici Animali Insetti e uccelli Roditori Animali
domestici
Polveri e resti organici
AGENTI UMANI - - Persone
Progetto da sistema, procedure di installazione e manutenzione Tabella 3. Agenti in grado di modificare le prestazioni dell'organismo edilizio. Fonte: ISO 6241:1984
Sotto l’azione di un agente scatenante, il degrado attivato da un difetto, ancor prima della comparsa del guasto, può essere registrato attraverso la comparsa di anomalie visibili e/o comportamentali percepibili solo attraverso l’uso di sensori o strumenti di indagine. Pertanto il rilievo delle anomalie visibili o misurabili è un momento estremamente importante per l’analisi del degrado e durante la fase di diagnosi è possibile giungere alle seguenti conclusioni:
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- L’anomalia visibile evidenzia direttamente il difetto dell’elemento su cui compare. Ad esempio le microfessurazioni nella malta di allettamento, che provocano la perdita di impermeabilità dello strato.
- L’anomalia visibile evidenzia indirettamente l’esistenza di un difetto attivatore di un guasto.
Ad esempio il deposito disomogeneo di polvere e muffe all’intradosso di una copertura, in corrispondenza dei travetti (zone più fredde), dovuto alla non uniformità della temperatura superficiale (fenomeno di termoforesi).
- L’anomalia visibile evidenzia indirettamente un guasto che riguarda strati interni e non visibili. Ad esempio lo stato di guasto nelle membrature impermeabili delle coperture (fenomeno di stillicidio).
- L’anomalia visibile esprime direttamente il guasto e indirettamente l’esistenza di un difetto in strati non visibili. Ad esempio la fessurazione di una membrana impermeabile sovrapposta ad un giunto di accostamento tra pannelli isolanti, che evidenzia uno stato tensionale anomalo generato dalle deformazioni differite dei materiali.
In conclusione, si può dire che ancor prima della comparsa di guasti veri e propri è possibile valutare fin da subito gli opportuni interventi di manutenzione preventiva da eseguire.