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2 LA MACCHINA PER LA SEMINA

2.2 Caratteristiche generali e tipologie di macchine presenti sul mercato

2.2.1 Descrizione e funzionamento degli elementi costitutivi

Indipendentemente dalla tipologia, tutte le macchine per la semina possiedono alcuni elementi base riassumibili nei punti a seguire:

• Telaio portante. Può essere dotato o meno di ruote; nella versione portata, il telaio presenta nella parte anteriore una struttura per il collegamento all’attacco a tre punti della trattrice. Nel caso di seminatrice trainata, invece, il telaio è dotato di timone e occhione;

• Tramoggia. Generalmente ha forma troncoconica ed è destinata a contenere il seme. Nella parte inferiore presenta un agitatore costituito da uno o più alberi longitudinali a loro volta muniti di palette radiali. La funzione dell’agitatore è di rimescolare continuamente il seme, in modo tale da rendere uniforme l’alimentazione agli organi di distribuzione;

• Apparato distributore. I distributori, si trovano sotto la tramoggia e sono costituiti da cilindri che possono essere scanalati, ad alveoli o a palette. Questi cilindri si trovano all’interno di una camera di distribuzione. Nel caso delle macchine trainate, la trasmissione del moto agli organi di distribuzione deriva dal movimento delle ruote della seminatrice mediante specifici ingranaggi. Nel caso invece di macchine portate, questa deriva dalla presa di potenza;

• Organi di adduzione del seme al terreno. Ad ogni distributore fa capo un tubo di adduzione flessibile che ha la funzione di condurre il seme verso il solco tracciato in precedenza dagli assolcatori;

• Assolcatori o coltri. Servono ad aprire i solchi entro i quali cade il seme. Sono montati su dei bracci incernierati al telaio e sono spostabili lateralmente. In commercio esistono varie tipologie di assolcatori a seconda del terreno: a disco, a disco doppio, a falcione o a scarpetta e sono inoltre muniti di organi di regolazione;

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• Organi rincalzatori. Provvedono a richiudere i solchi nei quali è stato deposto in precedenza il seme. Si trovano dietro agli assolcatori e sono costituiti da pettini trasversali a denti flessibili nel caso di seminatrici a righe, o da ruote pneumatiche nelle seminatrici di precisione;

• Organi di regolazione. Consentono di variare la dose, la distanza sulla fila del seme e la profondità.

• Contaettari. Si tratta di un dispositivo accessorio di tipo meccanico o elettronico che viene fornito dalle case costruttrici e serve a rilevare la quantità di ettari seminati.

• Organi di comando. Controllano eventuali anomalie o malfunzionamenti della macchina.

• Organi di direzione. Ovvero segnafile e marcasolco. Hanno la funzione di facilitare la guida della macchina indicando sul terreno l’orma da seguire nei passaggi successivi al fine di mantenere uniformi le distanze tra le file (fig. 13). 55

Figura 13 – Funzionalità di un marcasolco, (Paolo BIONDI)56

55 ENAMA, Seminatrici, settembre 2003, p. 5,

https://www.enama.it/userfiles/sfogliabili/Pubblicazione/linee_guida/enama_sks-

lgs_17_2003_it_/files/assets/common/downloads/ENAMA%20-%20Seminatrici%20.pdf.

56 Paolo BIONDI, Seminatrici, Trapiantatrici, Università degli Studi di Viterbo, p. 23,

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2.2.1.1 Organi di regolazione

A fronte dell’importanza che rivestono nella funzionalità di una seminatrice, è opportuno approfondire quelli che sono i sistemi di regolazione. Come accennato precedentemente in uno dei punti riassuntivi, le macchine per la semina sono dotate di diversi meccanismi che permettono di regolare con precisione vari parametri. In questo modo, l’operatore è in grado di eseguire una semina perfetta e ottimizzata che rispetta i requisiti di ogni singola coltura e tipo di terreno. Gli organi di regolazione, che possono essere di tipo manuale, elettrico o completamente automatico, riguardano la profondità di semina, la distanza di deposizione del seme sulla fila e il sistema di distribuzione. 57

Particolarmente rilevanti sono gli organi regolatori che si riferiscono alla profondità di semina e al sistema di distribuzione.

La profondità di semina, infatti, può modificare in maniera incisiva il tempo di emergenza della plantula e determinarne quindi il suo sviluppo che può essere più o meno arretrato rispetto ad una pianta seminata alla giusta profondità. La profondità è in grado di condizionare anche la quantità di umidità con cui il seme entrerà in contatto, elemento indispensabile per la sua germinazione. Se la semina dovesse avvenire ad uno strato troppo superficiale, il seme si ritroverebbe in condizioni di aridità e l’errore non potrebbe essere corretto neanche da precipitazioni frequenti: il terreno in superficie si seccherebbe velocemente causando la morte della plantula. Anche il passaggio della seminatrice stessa potrebbe compromettere lo sviluppo della pianta in caso di semina troppo superficiale, infatti, un terreno costipato impedisce alla prima radichetta della plantula di emergere. 58

57 Nicolas NAUVA,Analisi delle prestazioni di un elemento di semina di precisione ad azionamento meccanico o elettrico, Università degli Studi di Padova, tesi di laurea, 2015 – 2016, p. 30,

http://tesi.cab.unipd.it/50726/1/Nauva_Nicolas.pdf.

58 Mattia CARRARO, Analisi delle vibrazioni per seminatrici di precisione, Università degli Studi di Padova,

tesi di laurea, 2016 – 2017, p. 8,

https://agroinnovationedu.imagelinenetwork.com/sitocommon/UserFiles/File/EDU/Tesi_Award_2017/Ca rraro_Analisi_vibrazioni_seminatrici.pdf.

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Gli organi regolatori riferiti al sistema di distribuzione sono i dischi, la depressione e il selettore. I dischi di semina sono dei piatti metallici rotanti di forma circolare che presentano una fila di fori perimetrali (fig. 14). Tra di loro differiscono per la forma del foro centrale, che permette di collegare il disco stesso al sistema di trasmissione e lo mantiene in rotazione, per il diametro esterno e per la forma di eventuali alette o sporgenze che hanno la funzione di agitare i semi nella zona in prossimità del disco. Il numero dei fori perimetrali e il loro diametro varia in base al tipo di coltura, in altre parole in base alla dimensione del seme da distribuire.59

Figura 14 – Varie tipologie di dischi per seminatrice, (Gaspardo)60

La depressione viene creata mediante un ventilatore centrifugo azionato dalla presa di potenza della trattrice. Affinché il livello di pressione venga regolato in maniera ottimale, è necessario che il motore del trattore raggiunga un determinato valore di velocità rotativa. A questo punto il livello di depressione si ottiene o agendo manualmente sulle bocchette di aspirazione del ventilatore o attraverso un sistema computerizzato ad attuazione elettrica. Ottenere la giusta depressione è di fondamentale importanza in quanto evita che si verifichino problemi al momento della distribuzione del seme, come ad esempio le fallanze. Naturalmente, il livello di depressione varia a seconda della tipologia di disco impiegato, quindi in base al numero e al diametro dei fori perimetrali e al tipo di coltura. 61

59 Nicolas NAUVA,Analisi delle prestazioni di un elemento di semina di precisione ad azionamento meccanico o elettrico, Università degli Studi di Padova, tesi di laurea, 2015 – 2016, p. 31,

http://tesi.cab.unipd.it/50726/1/Nauva_Nicolas.pdf.

60 Maschio Gaspardo S.p.A., Product, https://www.maschio.com/catalog/product/maximetro-30%22/it_IT.

61 Nicolas NAUVA,Analisi delle prestazioni di un elemento di semina di precisione ad azionamento meccanico o elettrico, Università degli Studi di Padova, tesi di laurea, 2015 – 2016, p. 32,

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Il selettore, invece, è un meccanismo la cui forma e dimensione varia in base al modello di seminatrice. Si trova a contatto con il disco di semina, di cui segue il moto rotatorio. Può essere costituito da una serie di perni in plastica collegati tra loro oppure più comunemente da una lama metallica dentellata a forma di mezzaluna (fig. 15). La sua funzione è essenzialmente quella di evitare che si verifichino doppie, in quanto va a rimuovere o “scansare” eventuali semi in soprannumero presenti nei fori. Ovviamente la sua regolazione dipende dalle dimensioni del seme e dei fori del disco. Infatti, quando i semi sono di forma regolare e i fori hanno dimensione ottimale, la sua funzione è praticamente nulla per cui viene posizionato su valori elevati. In altre parole, la sua apertura rispetto al disco di semina è massima. Questo perché i semi quando vengono aspirati vanno a “chiudere” completamente i fori, impedendo che altri semi si incastrino. Invece, all’aumentare della differenza di dimensione tra le sementi ed i fori, o nel caso di semi particolarmente irregolari, è necessario aumentare la chiusura del selettore. La regolazione del selettore è molto importante ai fini di un’ottimale distribuzione delle sementi, permette infatti di evitare non solo episodi di doppie, come spiegato in precedenza, ma anche episodi opposti, come le fallanze. 62

Figura 15 – Meccanismo selettore a lama metallica, (Nicolas NAUVA)63

62 Ibidem, p. 33. 63 Idem.

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