4 ANALISI DEL MERCATO CINESE DELLE MACCHINE AGRICOLE
4.1 Il settore cinese della meccanica agricola
4.1.2 Dal 1950 al 2004
Prima del 1950, in tutta la Cina, esistevano solo 36 fabbriche dedicate alla produzione di attrezzi agricoli, con appena 4.000 dipendenti in totale. All’inizio del decennio i provvedimenti presi con la riforma agraria iniziarono a dare i loro frutti: in poco meno di dieci anni le aziende agricole diventarono 276 e i dipendenti superarono i 123.000. 145
È proprio all’inizio degli anni Cinquanta che in Cina prende avvio la meccanizzazione agricola. In questi anni, infatti, nascono le prime fattorie statali e vengono importati i primi macchinari dagli USA, dalla Gran Bretagna e successivamente dall’Unione Sovietica. Tra il 1947 e il 1957 sono ben 16.750 le macchine e i componenti che arrivano in Cina.146
Sono soprattutto i macchinari di produzione sovietica ad avere successo e a togliere prestigio alle macchine agricole americane Ford, essendo molto più robuste e
144 Ibidem, pp. 159-161.
145 Jiaping YUAN, The Status of China’s Agricultural Machinery Industry and the Prospects for
International Cooperation, “Agricultural Engineering International: the CIGR Journal of Scientific
Research and Development”, marzo 2005, p. 2,
https://cigrjournal.org/index.php/Ejounral/article/view/612/606.
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adatte per dimensioni agli immensi terreni cinesi: una sola seminatrice poteva coprire un intero campo.147
Mentre gli anni cinquanta si stavano quindi concludendo nel pieno del boom rivoluzionario, la Cina sentiva sempre più l’esigenza di possedere delle proprie basi produttive per i macchinari agricoli. È così che nel 1959 nasce la prima fabbrica specializzata nella produzione di trattori: la China First Tractor Group Co. (oggi sussidiaria del Gruppo YTO Group Corporation148).
A causa delle riforme statali, che prevedevano un rapidissimo sviluppo del mercato in tempi molto brevi, gli anni sessanta sono stati caratterizzati da fasi alterne: da un periodo di contrazione del mercato agricolo prima, e da una fase di boom produttivo poi. Questa crescita anomala del settore, che ha causato una riduzione generale delle fabbriche pur mantenendo alto il tasso produttivo, è proseguita anche nel decennio tra il 1970 e il 1980. 149
La grande riforma dell’economia avviata in Cina nel 1978 ha segnato profondamento il settore agricolo cinese. La riforma agraria, iniziata in quell’anno nella provincia di Anhui, è alla base di profondi cambiamenti che hanno riguardato sia il mercato dell’import-export, sia la liberalizzazione dell’agricoltura, con il passaggio dalla gestione collettiva della terra da parte dei comuni ad un sistema di gestione familiare. Si registra che nel triennio 1978 – 1980 l’agricoltura costituisse il 30% del PIL nazionale e, sulla base dei dati del Secondo Censimento Nazionale dell’agricoltura del 2006, l’attuazione della riforma abbia portato alla nascita di oltre 200 milioni di piccole aziende a conduzione familiare. 150
L’attuazione della riforma cambia di fatto anche le modalità d’acquisto dei macchinari e la loro tipologia: se in precedenza questi venivano comperati dal governo per essere utilizzati nelle fattorie statali, quindi si trattava in prevalenza di macchine di
147 William HINTON, Buoi di ferro. La rivoluzione nell’agricoltura cinese, Torino, Einaudi, 1972, pp. 192-
193.
148 Società cinese produttrice di macchinari agricoli e per l’edilizia. Famosa per le sue attrezzature agricole,
oggi è considerata il più grande produttore di trattori della Cina.
149 Jiaping YUAN, The Status of China’s Agricultural Machinery Industry and the Prospects for
International Cooperation, “Agricultural Engineering International: the CIGR Journal of Scientific
Research and Development”, marzo 2005, p. 2,
https://cigrjournal.org/index.php/Ejounral/article/view/612/606.
150 Roberto FANFANI,Roberto Fanfani: Sviluppo economico e zone rurali in Cina, “Inchiesta”, 166, ottobre
-dicembre 2009, pp. 83-90, http://www.inchiestaonline.it/cina-politica-lavori-diritti/roberto-fanfani-
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grosse dimensioni, successivamente venivano acquistati direttamente dai contadini locali, ed erano per lo più piccoli trattori e macchinari ad uso domestico. In fig. 32 si può notare come nel 1980 abbia inizio questa inversione e come nel corso degli ultimi decenni questa tendenza, che riflette i cambiamenti previsti dalla riforma, si sia mantenuta costante nel tempo.151
Figura 32 – Tendenze e valori della vendita di trattori e macchinari agricoli tra il 1962 e il 2002, (Jiaping YUAN)152
Come anticipato, il 1978 è un anno importante anche per quanto riguarda le attività di import-export. La “Beijing 12 foreign agricultural machinery exhibition” tenutasi a Pechino in quell’anno, ha segnato un punto di svolta per il commercio e le relazioni di cooperazione con entità straniere in Cina. In seguito all’esposizione, infatti, le aziende straniere produttrici di macchinari agricoli hanno iniziato ad entrare nel mercato cinese e i valori dell’esportazione e dell’importazione delle macchine sono cresciuti rapidamente. Tra il 1978 e il 1996, solo nelle fattorie statali dello Heilongjiang, sono state importate oltre 4.000 unità tra macchinari, attrezzi agricoli e componenti.153
L’importazione non si limitava al solo macchinario: per la prima volta venivano introdotti in Cina i primi dispositivi tecnologici di produzione estera per le macchine agricole domestiche. Dal 1978 al 1990 sono 100 i contratti di collaborazione che lo stato
151 Jiaping YUAN, The Status of China’s Agricultural Machinery Industry and the Prospects for
International Cooperation, “Agricultural Engineering International: the CIGR Journal of Scientific
Research and Development”, marzo 2005, p. 2,
https://cigrjournal.org/index.php/Ejounral/article/view/612/606.
152 Idem. 153 Ibidem, p. 6.
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cinese firma con aziende estere per l’immissione nel mercato nazionale di tecnologie per i macchinari agricoli. Mentre le prime joint-venture nel settore della meccanica agricola nascono nel 1990. 154
È nel corso di questo decennio che i provvedimenti presi per lo sviluppo delle zone rurali portano all’eliminazione totale delle tasse sull’agricoltura nel 2003 ma anche all’introduzione di politiche agricole simili a quelle attuate negli Stati Uniti e nell’Unione Europea. Tra queste, il sostegno ai prezzi agricoli, il sostegno diretto al reddito degli agricoltori e il sostegno all’introduzione di mezzi tecnici. 155
In risposta a queste riforme il reddito degli agricoltori cresce rapidamente, nello specifico tra il 1978 e il 1984 con un tasso annuo del 15,9%, per poi subire un arresto tra il 1985 e il 1990 con un tasso di crescita pari al 4,2%. La ripresa avviene solo nel quinquennio tra il 1993 e il 1997, per poi arrestarsi nuovamente tra il 1998 e il 2001. 156 L’ingresso della Cina nel WTO (World Trade Organization), l’11 dicembre 2001, ha rappresentato per il Paese l’occasione perfetta per immettere i suoi macchinari agricoli nel mercato internazionale e per intensificare le attività di importazione ed esportazione dei macchinari avviata dopo il 1978. L’apertura della Cina ai mercati esteri ha fatto sì, infatti, che si creassero sempre più possibilità e opportunità per le aziende straniere di commerciare macchine agricole e di stringere accordi di cooperazione con le aziende cinesi. Gradualmente, infatti, sempre più aziende internazionali hanno visto nel mercato asiatico della meccanica agricola un grandissimo potenziale in cui investire, conoscendo bene la necessità cinese di appoggiarsi a macchinari importati mancando di un’avanzata tecnologia in campo agricolo. 157
154 Ibidem, p. 10.
155 Roberto FANFANI,Roberto Fanfani: Sviluppo economico e zone rurali in Cina, “Inchiesta”, 166, ottobre
-dicembre 2009, pp. 83-90, http://www.inchiestaonline.it/cina-politica-lavori-diritti/roberto-fanfani-
sviluppo-economico-e-zone-rurali-in-cina/.
156 Yuneng DU, Bo SUN, Bing FANG, The Review and Reflection of Chinese New Agricultural Subsidy System, “The Canadian Center of Science and Education (CCSE), Journal of Politics and Law”, 4, 1, marzo
2011, p. 132, http://www.ccsenet.org/journal/index.php/jpl/article/view/9598.
157 Jiaping YUAN, The Status of China’s Agricultural Machinery Industry and the Prospects for
International Cooperation, “Agricultural Engineering International: the CIGR Journal of Scientific
Research and Development”, marzo 2005, p. 6,
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