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L’opera, conservata presso la Biblioteca Civica di Verona (Ms. 1360 I-

II), fu donata nel 1869 da monsignor Giovan Battista Carlo Giuliari. Il ti-

tolo riportato da Giuseppe Biadego e Antonio Avena1è: Storia di Verona

dall’anno 1794 al 1800. Nel catalogo a schede della Biblioteca Civica di Ve-

rona, invece, essa è identificata come Vicende sofferte dalla provincia vero-

nese nel finire del sec. XVIIIe nel cominciamento del XIX: in assenza di tito-

lo esatto ed univoco, poiché il secondo richiama le parole dell’autore stes- so nell’avviso introduttivo e la sua volontà di presentarla come opera cro- nachistica e memorialistica, più che come opera storiografica, ad esso va la nostra preferenza. Il manoscritto è incompleto rispetto a quanto previsto dall’indice: infatti, la cronaca comprende avvenimenti che vanno dal 1794, anno dell’arrivo del conte di Lilla a Verona, alla fine del marzo 1799, ma

non vi sono che dodici pagine per l’epocaIV(che doveva trattare il perio-

do compreso tra la rottura della pace di Campoformido e l’armistizio di

Alessandria), mentre manca del tutto l’epoca V(avvenimenti dopo l’armi-

stizio di Alessandria).

Si tratta di un manoscritto cartaceo in 8°, in 2 tomi, rilegato in cartone semplice, in pessime condizioni per quanto riguarda la rilegatura. Il tomo primo ha dimensioni di centimetri 20 x 14; il tomo secondo di centimetri 20 x 14,7. Il solo primo tomo conserva carte di guardia impresse con mo- tivi floreali. La carta presenta filigrane di diversi disegni; quella utilizzata nell’avviso si mostra diversa dal resto dei quaderni, sia per filigrana sia per composizione. La scrittura è a piena pagina, con ampio spazio esterno per le note a margine ed i sommarietti scritti dall’autore.

La paginazione, generalmente a penna sull’angolo superiore esterno, quasi completamente di mano del De’ Medici, è continua per i due tomi

1 G. BIADEGO, Catalogo descrittivo dei manoscritti della Biblioteca Comunale di Verona, Ve- rona, Civelli, 1892, p. 456; G. BIADEGO, A. AVENA, Fonti per la storia di Verona, cit., p. 11.

da pagina 6 a pagina 402, pur con alcuni salti di numerazione e con inseri- mento successivo di carte non numerate; si riscontrano pure saltuari errori nella numerazione delle pagine, mentre quelle che avrebbero dovuto esse- re numerate 213-243 sono contrassegnate dalla ripetizione erronea dei nu-

meri 113-1432. Il manoscritto comincia dunque con pagina 6, contenente

l’indice, ossia l’argomento delle cinque “epoche” in cui l’opera doveva es-

sere suddivisa; Biadego3 ne dichiara strappate le tre carte iniziali che, in

realtà, risultano tagliate di netto. Il primo volume termina con pagina 189, cui dovevano seguire due carte bianche; alla prima di queste carte bianche è stato incollato, sicuramente dopo la legatura, l’avviso introduttivo (“Av- viso”) di due carte, di cui solo la prima scritta: tali pagine, chiaramente estranee alla successione numerica ed al corpo stesso del volume, sono l’in- troduzione all’opera e, probabilmente, sono state incollate in fondo per la presenza delle carte bianche finali. Nella presente edizione l’avviso è stato portato all’inizio, come introduzione, anche in ragione della sequenza di numerazione delle pagine, per cui il volume primo termina con pagina 189, ed il secondo inizia con pagina 190, indicando una successione continua.

Per quanto riguarda la fascicolazione, entrambi i tomi sono composti di quattro fascicoli ciascuno; il secondo tomo però contiene, cucito assieme, anche un fascicoletto di dimensioni minori con le “Annotazioni secrete al- la Memoria”.

Nel tomo I, il fascicolo iniziale è di 23 carte, in origine 26, mancante

cioè delle tre carte iniziali che risultano tagliate (i riscontri delle carte 46/47, 48/49, 50/51), numerate da pagina 6 a pagina 51. Il secondo fasci- colo è di 24 carte più 1 (scritta solo sul verso ed aggiunta tra le pagine 69 e 70), numerate da pagina 52 a pagina 99. Il terzo fascicolo è di 22 carte, numerate da pagina 100 a pagina 143. Il quarto fascicolo è di 26 carte, e le ultime 2 sono bianche e non numerate; la prima carta del fascicolo, scritta su entrambe le pagine, non è numerata ed è tra pagina 143 (ultima del fa- scicolo precedente) e pagina 145 (seconda carta, prima numerata del fasci- colo); dopo pagina 189, ultima pagina numerata, è incollato un foglio non paginato, piegato in 2 carte, contenente l’“Avviso”, scritto solamente sul recto/verso della prima carta. Per quanto riguarda la paginazione, inoltre, tralasciando di indicare le poche carte non paginate o con numeri di pagi- na di mano diversa, quando non comportino errori nella sequenza nume- rica, si segnala, oltre a quanto in precedenza descritto, che la numerazione di pagina 189 è ripetuta 2 volte.

CVIII UNA “LODEVOLE MODERAZIONE” E UNA “ONOREVOLE CONDOTTA”

2 Ciò ha indotto Biadego, ad esempio, a citare in modo erroneo alcuni passi della cronaca: cfr. la prefazione di G. Biadego ad Avvenimenti successi in Verona negli anni 1797 e 1798, con prefazione di G. Biadego e postille di B. Del Bene, Verona, Franchini, 1888 (Nozze Trevisani-Scolari), p. XVI-XVII.

Nel tomo II, il primo fascicolo, di 26 carte, è numerato da pagina 190 a

pagina 141 (ma si legga 241). Il fascicolo secondo è di 28 carte, numerate da pagina 142 (ma si legga 242) a pagina 296, che è la penultima del fasci- colo: l’ultima (che dovrebbe essere la 297) non è numerata, mentre la pri- ma del fascicolo seguente è numerata 297. Il fascicolo terzo è di 26 carte, numerate da pagina 297 a pagina 349. Il quarto fascicolo è di 25 carte (in origine 26) più 1, scritta sul solo recto e aggiunta tra le pagine 359 e 360: sul bordo dell’originaria carta 26, tagliata, si possono leggere alcuni carat- teri terminali delle parole in precedenza contenute, e risulta incollato un foglio, piegato in 2 carte, che prosegue la numerazione delle pagine del fa- scicolo, che va da pagina 350 a pagina 402.

Il tomo secondo riporta, come detto dianzi, la erronea numerazione 113-243 in luogo di 213-243; tra pagina 296 e pagina 297 vi è una pagina priva di numerazione ma facente parte della originale sequenza di fascico- lazione; la numerazione di pagina 333 risulta ripetuta, mentre sono state saltate le pagine 337 e 344. Il numero 359 è ripetuto per una carta incolla- ta successivamente, scritta sul solo recto, ed inserita tra le pagine 359 e 360; la numerazione di pagina 377 è ripetuta 2 volte.

Infine, in calce al tomo secondo è cucito un fascicoletto, di 18,5 x 12 centimetri, rilegato in cartoncino leggero di colore azzurro. Sul recto della copertina anteriore, in alto: “Al Signo”, seguito dal nome del destinatario, eraso in maniera illeggibile; sempre in alto, al centro, di mano del De’ Me- dici: “Annotazioni secrete”; al centro della copertina, in lapis rosso, “2142”. Sul verso della copertina, di mano sconosciuta: “Annesso al ms. 1360 (90.1)”; nel verso della copertina posteriore, in basso, in senso con- trario alla scrittura del testo: “Luglio 1800”. Il fascicoletto, che riporta le note indicate nel testo, è di 12 carte, scritte recto/verso solo sulle prime 5, ed ha come titolo interno, in testa alla prima pagina: “Annotazioni secrete alla Memoria”.