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LA DESCRIZIONE DELLA MUSICA A STAMPA FRA ISBD(PM) e AACR

Ho anche un fiore

Non registriamo i fiori – disse il geografo

Ma perché? Il fiore è la cosa più bella nel mio pianeta Non li registriamo – disse il geografo – perché sono effimeri.

Antoine de Saint-Exupéry

ISBD(PM) 1980 e ISBD(PM) 1991

La second revised edition di ISBD(PM), International Standard Bibliographic

Description for Printed Music (da ora citata PM2) è pubblicata dall’editore Saur

nel 1991, a undici anni di distanza dalla prima (da ora citata PM1), che risale appunto al 1980, edita direttamente dall’IFLA. La revisione di PM1 inizia informalmente alla IAML Annual Conference di Como del settembre 1984 a cura del Joint Working Group on ISBD(PM) che, nel luglio 1987, diffonde un

final draft, approvato poco dopo dalla Sezione Catalogazione dell’IFLA. L’in-

troduzione è di Heinz Lanzke, responsabile dello IAML Project Group on ISBD(PM) e non più del Joint Working Group on ISBD(PM). PM2 armoniz- za la normativa alle revised editions di ISBD: dà una maggior consistenza alle definizioni e alle convenzioni, prende in esame esplicitamente la registrazione di caratteri differenti da quelli latini, assegna un significato più preciso al segno di uguale, include un maggior numero di esempi.

PM2 presenta un glossario (0.2) più ricco di PM1, 48 contro 32 definizio- ni; le nuove sono, tuttavia, 17, in quanto una viene eliminata, e perciò resta pro- pria di PM1: Accompanying material; Common title; Cover title; Dependent ti-

tle; Generic term; Main series; Monographic publication; Multi-level description; Numbering; Parallel edition statement; Plate; Prescribed punctuation; Prescribed source of information; Section title; Sub-series; Sub-series designation; Sub-series statement. PM2 definisce meglio il titolo in considerazione della variegata casi-

stica costituita da antologie, raccolte e collezioni, dedica maggiore spazio al trattamento della serie, precisa la definizione di plate number e statement of re-

sponsibility; omette invece la definizione di avant-title. PM2 0.5.1 tratta in mo-

maggiore attenzione alla trascrizione di simboli non alfabetici e non numerici, caratteristici di alcune edizioni musicali; precisa le modalità di integrazioni da parte del catalogatore (con riferimento a AACR2 1.1B1 ultimo paragrafo e AACR2 1.1F9). Innova l’area uno: 1.1.2.5 stabilisce, ad esempio, che «il titolo proprio può includere indicazioni sulla tonalità, numero, data di composizione e mezzo di esecuzione, quando il titolo consiste di un termine generico» (evi- dente l’adeguamento a AACR2 5.1B2), mentre PM1 1.1.7 seconda parte li con- sidera parte del titolo proprio se lo precedono tipograficamente, e comple- mento del titolo se lo seguono. PM2 1.1.2.9 chiarisce che il titolo proprio può consistere nel titolo di una sezione, di un supplemento o di una parte se ha una valenza propria, ovvero se il titolo della sezione, del supplemento o della parte possano essere dissociati dal titolo comune o dal titolo della pubblicazione principale. PM2 1.2.2 prevede la possibilità di introdurre anche la formulazio- ne “musica a stampa, Braille”. PM2 1.2.4 prescrive di registrare l’indicazione generale del materiale subito dopo il primo titolo quando una pubblicazione contenga più opere e sia priva di un titolo complessivo, mentre PM1 1.2.5 pre- scrive di indicarla dopo l’ultimo titolo nel caso di più composizioni di un uni- co autore, e dopo l’ultima formulazione di responsabilità nel caso di più opere di autori diversi. PM2 1.4.4.5.2 stabilisce di trascrivere un complemento del ti- tolo relativo a più opere del medesimo compositore dopo i titoli a cui si riferi- sce e di trascrivere un complemento del titolo relativo a più opere di più com- positori nell’area delle note. PM2 1.4.4.6.3 prescrive di registrare un titolo co- stituito da un termine generico e da una tonalità, da un numero, da una data di composizione o di esecuzione – ciascuno di essi formulato in lingue diverse – nella lingua del termine generico in quanto parte del titolo proprio; PM1 trat- ta queste notizie come complemento del titolo. PM2 1.5.2.2 è più chiaro di PM1 1.5.6 circa la registrazione di una formulazione di responsabilità in cui

non vi compaia alcun nome di persona o ente.1

I termini musicali utilizzati per l’area tre si ricavano dal documento, a dif- ferenza da quelli registrati in area cinque, ripresi dall’appendice C (List of re-

commended specific material designation). PM2 3.1.1 afferma che ulteriori chia-

rimenti circa l’indicazione specifica della musica a stampa possono essere regi- strati in nota.

PM2 5.4 ritiene obbligatoria la descrizione del materiale di accompagna- mento. Gli esempi di 5.4.2 non hanno – rispetto a PM1 – l’indicazione dell’or- ganico degli strumenti a cui è destinata la partitura, notizia che invece è di no- tevole interesse.

PM2 7.1.5, note sulla formulazione di responsabilità, risponde con mag- giore compiutezza alle esigenze della musica a stampa. PM2 considera il plate

number un elemento autonomo e non aggiuntivo, come si deduce dalla secon-

da e quarta esemplificazione.

PM2 propone più livelli di descrizione nell’appendice: a) unità fisicamente separate di una pubblicazione in più volumi; b) oggetti fisicamente separati di supplemento o di accompagnamento ad un’altra pubblicazione.

PM2, appendice C, ha due limiti: 1) l’esiguità del numero delle definizioni, pur raccomandate da IAML; 2) la mancanza degli utili examples selected by

members of the Joint Working Group, presenti come appendice II in PM1.

AACR2 e AACR2R

AACR2 (1978) e AACR2R (1988) presentano lievi varianti di dettato. AACR2R, capitolo 5, prevede l’area tre, l’area della presentazione musicale, as- sente da AACR2. L’area è, tuttavia, facoltativa e di funzione ancora incerta per- ché le informazioni di sua pertinenza si trovano spesso unite a formulazioni re- gistrate in altre aree, uno e cinque in particolare. AACR2R 5.1B formula in mo- do più chiaro la normativa sul titolo proprio, dà maggiore risalto al mezzo di esecuzione, alla tonalità, alla data di composizione (novità) e al numero d’ope- ra (5.1D), notizie importanti, soprattutto quando le note musicali sono formu- late in più lingue. AACR2R modifica l’esempio di 5.1D1 e propone un paralle- lismo limitato alla sola formulazione delle note musicali (AACR2 prescrive il parallelismo dell’intero titolo), accentuando così la loro importanza:

Konzert Nr. 1 für Klarinette und Orchester, Es-Dur [IGM] = Eb major = mib-majeur

AACR2R 5.2B1 elimina dall’area uno Ed. for 2 pianos e Ausg. für 2 Klaviere, considerandole informazioni da registrare in area tre, in quanto precisano un carattere particolare di quella musica. AACR2R aggiunge il punto 5.4C2 che ri- guarda documenti non pubblicati, diffusi come materiale di lavoro, ovvero di- stribuiti senza i crismi dell’ufficialità; la norma stabilisce di non registrare il luo- go di pubblicazione o distribuzione e di non usare l’abbreviazione convenzio- nale s.l. 5.5B3 invita a precisare se l’opera sia in Braille oppure in altra forma tattile, sempre che ciò non sia stato dichiarato in precedenza (indicazione ge- nerale del materiale compreso). 5.7B19 prescrive di registrare sempre il nume- ro editoriale, mentre lo stesso punto di AACR2 ne prevede la registrazione so- lo in caso di assenza del numero di lastra.

Esemplificazioni

Otello : dramma lirico in quattro atti / versi di Arrigo Boito ; musica di Giu- seppe Verdi ; riduzione di Michele Saladino. – Canto e pianoforte. – Milano [etc.] : Ricordi, [1887?]. – 1 spartito (364 p.) ; 27 cm. – Sul front.: Prima rap- presentazione: Milano, Teatro alla Scala, 5 febbraio 1887. – Sul verso del front.: Stampato in luogo di manoscritto. – Num. di lastra: 51023.

Sei sonate per violoncello e pianoforte Op. 16 / Giambattista Cirri ; elaborazio- ne di Ettore Bonelli. – [Partitura e parte]. – Padova : Zanibon, c1960. – 1 par- titura (10 p.) ; 34 cm + 1 parte (4 p.). – Num. ed.: 4305.

Concerto in La maggiore per violino solo, archi e continuo / P. Nardini ; elabo- razione e cadenze di Cesare Barison. – Trascrizione per violino e pianoforte. – Milano : Carisch, c1970. – 1 partitura (38 p.) ; 34 cm + 1 parte (8 p.). – Num. ed.: 21848.

Keyboard music of the late Middle Ages in Codex Faenza 117 / American In- stitute of Musicology ; edited by Dragan Plamenacˇ. – Neuhausen-Stuttgart : Hanssler, 1972. – 1 partitura (xxxvii, 133 p.) ; 35 cm. – (Corpus mensurabilis musicae / Armen Carapetyan ; 57).

Quattro quartetti per violino, viola, violoncello e chitarra VIII, X, XIV, XV / Niccolò Paganini ; a cura di Anna Maria De Chiara. – Roma : Istituto italiano per la storia della musica, 1980. – 1 partitura (376 p.) : facs. ; 36 cm. – (Edizio- ne nazionale delle opere di Niccolò Paganini).

1È certamente un’operazione rozza, giustificabile nel caso in cui una biblioteca non abbia

alcun interesse a conservare il documento nel suo insieme, ritenuto ingombrante o inutile. Non è, poi, detto che una biblioteca produca ritagli stampa: essi possono trovarsi per vari motivi fra le sue raccolte o possono essere acquistati da agenzie specializzate.

XI

LA CATALOGAZIONE