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DESCRIZIONE DELLO STATO DEI LUOGHI

Nel documento T R I B U N A L E D I B A R I (pagine 30-36)

11.1. Comune di Cassano delle Murge

Il complesso industriale oggetto di valutazione è quasi completamente sito sull’area della particella n. 47 del foglio di mappa n. 28: ivi insiste un insieme di capannoni industriali, edificati in epoche successive gli uni in adiacenza agli altri e perfettamente comunicanti tra loro; una palazzina uffici e servizi; uffici tecnici e residenza per il custode realizzati in adiacenza agli impianti produttivi, due cabine elettriche; pollaio; area di pertinenza e manovra; sull’area della particella n. 1264 dello stesso foglio di mappa vi è un parcheggio comunicante con l’area di pertinenza degli edifici sulla p.lla 47.

L’accesso alle aree è consentito tramite due cancelli carrabili posti lungo il lato sud-ovest dell’area, e cioè lungo la via Fornace e lungo la via Grumo. Il cancello più a nord reca all’area di pertinenza per mezzo di una rampa carrabile a doppia pendenza, realizzata allo scopo di evitare l’ingresso di acque in occasione delle forti piogge e degli allagamenti cui la zona è sporadicamente soggetta. L’area di manovra e pertinenza circonda l’intero insieme dei capannoni e consente l’accostamento dei mezzi agli edifici. L’area è interamente asfaltata.

Il parcheggio – deposito posto sull’area della particella 1264 è posto a nord-ovest dell’area di pertinenza ed è asfaltato e incluso nell’area recintata del complesso.

Gran parte dell’area produttiva è circondata da tettoie con struttura in metallo e tegumento in lamiera grecata, dotate di chiusure verticali perimetrali anch’esse in lamiera grecata. Lungo le chiusure perimetrali delle tettoie sono praticate ampie aperture carrabili, per lo più in corrispondenza delle analoghe aperture di accesso ai capannoni.

Il cancello (motorizzato, scorrevole) posto più a sud, su via Fornace, reca ad un parcheggio interno che consente a sua volta l’accesso alla palazzina uffici e, tramite alcune rampe di scale, alle altre aree di pertinenza. Il parcheggio è pavimentato con tavelloni in cls con finitura ad acciottolato fine. Tale parcheggio costituisce la copertura di un volume posto quasi interamente sotto la quota stradale di via Fornace (l’estradosso della copertura si trova a circa 30 cm al di sopra del piano di viabilità della strada), che ospita un vano tecnico adibito a cabina elettrica, oltre a locali per impianti tecnologici e deposito ed una infermeria. La struttura, oggetto di più domande di concessione in sanatoria prive di esito positivo (si rimanda al paragrafo 7.1 lettere E,K e parte finale), è oggetto di una ordinanza di demolizione o in alternativa di acquisizione da parte del Comune di Cassano delle Murge (cfr. allegato 15).

La palazzina uffici è costituita da una struttura in c.a. a copertura piana, con tompagnature in laterizio in parte intonacati, in parte rivestiti con tavelle (prospetto su via Fornace). Al piano rialzato la struttura ospita uffici con i relativi servizi igienici. Il piano interrato è adibito ad autorimessa ed officina. Lo stato di conservazione esterno della palazzina è discreto. In particolare è buono lo stato della parte di tompagnature rivestita con tavelle, mentre gli intonaci che rivestono la parete a nord-ovest sono in scarso stato di conservazione. Lo stato di conservazione interno è buono. All’interno la finitura delle pareti in laterizio è realizzata con intonaco e pitturazione in colore bianco. Gli infissi esterni sono realizzati in alluminio anodizzato laccato in colore bianco, cono parte superiore trasparente in vetrocamera e parte inferiore opaca realizzata con pannello melamminico. Nella stessa guisa sono realizzate le suddivisioni interne degli uffici (originariamente un unico open-space). La pavimentazione è realizzata con grés porcellanato di buona qualità, con un listello decorativo nella sala riunioni. Il riscaldamento degli uffici è affidato a ventilconvettori collegati all’impianto termico a fluido vettore, mentre l’illuminazione è affidata a plafoniere o lampadari o faretti a seconda degli ambienti. I vani interni sono privi di controsoffittatura.

I servizi igienici della zona uffici sono rivestiti in ceramiche di colore chiaro e dotati di sanitari in porcellana. Le porte di accesso ai servizi sono in legno.

Vi è una piccola parte degli uffici rimasta allo stato poco più che rustico (assenti le finiture e presenti gli infissi esterni) e non utilizzata. Tale parte è posta a

sud-est della palazzina ed è dotata anche di una rampa di scale esterna di accesso accessibile direttamente dall’area di pertinenza.

Alle spalle della palazzina uffici, rispetto alla via Fornace, si susseguono i vari corpi dei capannoni industriali realizzati nel corso degli anni.

Il corpo edificato con la licenza edilizia 65/75 è il primo alle spalle della palazzina uffici. Il corpo è stato realizzato in maniera lievemente difforme dal progetto presentato; si ricorda, tuttavia, che all’epoca non esisteva concessione a titolo oneroso (prima della legge n. 10/1977 “Bucalossi”) ma solo licenza edilizia.

La difformità non è stata contestata dalla P.A. in occasione della presentazione del progetto di ampliamento, che contiene il disegno della situazione reale. Il progetto dell’ampliamento in pratica era teso a realizzare (ed in effetti ha realizzato) un capannone ben più ampio di quello originario, inglobando anche la parte realizzata in eccesso rispetto all’assentito con il progetto originario. Il capannone così realizzato ha una forma di L compatta che è “incastrata”nella forma analoga della palazzina uffici. Comprende un corpo (a nord-ovest) costituito dai “vecchi uffici tecnici” al piano terra e dall’abitazione del custode al primo piano. Il corpo è realizzato con struttura in calcestruzzo armato e tompagnature in laterizio intonacate e tinteggiate in colore bianco. La scala che conduce dai vecchi uffici all’abitazione del custode è esterna e realizzata in c.a. con parapetto in muratura.

Le condizioni di manutenzione esterne sono mediocri, con il naturale conseguente invecchiamento delle finiture superficiali che ha portato all’ammaloramento diffuso dell’intonaco e della pitturazione esterna. Gli infissi sono in ferro con pannellatura in vetro per quanto riguarda la parte produttiva (portoni e finestre a nastro) mentre sono in alluminio anodizzato coloro oro nelle zone degli uffici e della residenza. Vi sono, infatti, nel blocco del primo capannone, gli originari uffici amministrativi ora adibiti ad uffici tecnici. L’interno degli stessi ha finiture mediocri e datate, con pavimentazione in piastrelle di ceramica e porte interne in legno. Le pareti sono intonacate e verniciate. Al piano superiore si trova l’abitazione del custode, realizzata con lo stesso livello di finiture degli uffici e dotata di un terrazzo – ballatoio di accesso (la scala in c.a. di accesso è esterna).

Il capannone posto ancora a nord-est rispetto ai precedenti edifici è stato realizzato come ampliamento agli stessi con concessione n. 112/84 e relativa variante. Si tratta di una struttura prefabbricata in calcestruzzo armato

precompresso e prefabbricato con pannellature in calcestruzzo armato vibrocompresso dotate di aperture in alto per l’illuminazione. La copertura è a falde lievemente inclinate ottenute mediante tegoli a doppia T in c.a., sostenuti da travi in c.a.p. Alcuni tegoli sono di tipo trasparente per consentire l’illuminazione naturale del fabbricato. Le condizioni di manutenzione del corpo appena descritto sono discrete - buone. Le strutture, a vista, non presentano particolari segni di ammaloramento oltre le normali conseguenze della vetustà. Lungo le pareti perimetrali di due lati del corpo appena descritto, vi sono tettoie di copertura con struttura in metallo e tegumento in lamiera grecata, peraltro protette lateralmente da analoga lamiera grecata su soli due lati. Le tettoie esterne sono state realizzate contestualmente all’ampliamento del capannone avvenuto con l’edificazione sui lotti 44-45-46 assentito con concessione n. 112/84. Le tettoie e le relative protezioni laterali, tuttavia, non erano comprese nel progetto. Ci si riferisca al paragrafo 7.1 lettera G per le considerazioni circa la difformità edilizia.

Al capannone appena descritto è addossato, in aggetto, un piccolo volume realizzato con concessione edilizia successiva, adibito a spogliatoio e servizi igienici. Realizzato con struttura in c.a., il gruppo servizi presenta all’interno condizioni di manutenzione molto scarse. E’ rivestito parzialmente in piastrelle ceramiche, pavimentato in gres ceramico, parzialmente privo di rivestimento interno.

Dotazione impiantisticadel complesso:

- Impianto antincendio con idranti e manichette, pompe gruppo di pressurizzazione e riserva idrica, gruppo elettrogeno; estintori;

- Impianto di pressurizzazione dell’aria mediante n. 3 compressori di cui uno motorizzato a scoppio e due elettrici

- Impianto rilevazione incendi

- Impianto di aspirazione fumi di produzione - Impianto elettrico

- Impianto di riscaldamento per le zone uffici-residenza - Cabine elettriche di arrivo e di trasformazione

- Rete dati cablata nella palazzina uffici

11.2. Comune di Brindisi

Il complesso industriale di proprietà della Giano Plastica S.r.l. e sito in Brindisi è Costituito da un ampio lotto di terreno su cui sorgono un capannone industriale ed una palazzina uffici e servizi comprensiva di residenza per custode. Il complesso include un secondo lotto di terreno, confinante con quello prima descritto, destinato anch’esso ad attività industriali.

Il lotto principale è definito in Catasto al foglio di mappa n. 80 , p.lla 988. Il lotto, recintato lungo tutto il perimetro (con vari sistemi di recinzione tra cui muretto in c.a. e griglia in acciaio zincato oppure muro di cinta o retina zincata), trae accesso dalla via G. Ferraris per mezzo di un cancello carrabile motorizzato realizzato in lamiera d’acciaio zincato. Nella zona a nord vi sono la cabina ENEL di arrivo e la palazzina per uffici-servizi, mentre nella zona a sud dell’ingresso trova posto il capannone per la produzione. Un’ampia zona di manovra e parcheggio e ubicata nella parte ovest del lotto, che a sua volta confina con il terreno incolto ed inedificato di cui alla p.lla 36 del foglio 80.

Costituita da due piani fuori terra oltre ad alcuni locali entro terra, la palazzina uffici ospita a piano interrato pompe antincendio, gruppo elettrogeno per antincendio, locale tecnico. Al piano terra ed in parte del primo piano, collegati con scala interna, vi sono gli uffici dell’Azienda mentre nella restante parte del piano primo (zona ad ovest) trova posto la residenza per il custode. La palazzina uffici è realizzata con struttura in c.a. e tompagnature in laterizio, intonacate e verniciate in colore bianco. Gli infissi esterni sono realizzati in alluminio anodizzato di colore nero e vetrocamere, dotati di zanzariere. L’abitazione del custode al piano primo è raggiungibile mediante una scala esterna in c.a. con parapetto in c.a. posta sul lato nord. All’interno della palazzina, al piano terra, trovano sede anche l’infermeria, la mensa e gli spogliatoi.

Le finiture interne degli uffici sono costituite da pavimentazione in grés, ad eccezione della scala pavimentata in pietra naturale, pareti intonacate in colore beige tenue, porte interne in legno. Il corrimano della scala è realizzato in acciaio verniciato a polvere color antracite. I servizi igienici sono pavimentati e rivestiti con piastrelle ceramiche di colore grigio. La reception è dotata di un bancone in muratura. L’illuminazione è affidata a plafoniere con tubi a fluorescenza. Il

riscaldamento, a ventilconvettori, utilizza fluido vettore di scambio con il raffreddamento dei macchinari per la produzione. L’accesso in copertura è consentito tramite una scala a pioli. Alcuni degli infissi esterni del piano primo sono dotati di sistema di oscuramento a veneziana.

Il capannone per la produzione, costruito in due fasi successive (prima costruzione ed ampliamento) è costituito da una struttura prefabbricata in calcestruzzo armato precompresso e prefabbricato, con altezza interna sotto trave di circa 6,5 m. La copertura, a falde multiple, è realizzata con tegoli a doppia T, con tegolo di colmo parzialmente trasparente per consentire una minima illuminazione naturale degli ambienti. L’illuminazione naturale maggiore avviene invece per mezzo di aperture quadrangolari poste a quota di circa 5 m lungo le chiusure perimetrali del capannone. Le chiusure di accesso (quasi tutte carrabili) del capannone sono realizzate in lamiera di acciaio e sono di tipo scorrevole. L’accesso in copertura avviene dall’esterno mediante scala a pioli in acciaio.

Lungo le pareti perimetrali, all’esterno, sono disposte le manichette antincendio e le lampade di illuminazione esterna a vapori di sodio.

L’altimetria del lotto è lievemente variabile, il che ha consentito di realizzare delle banchine di accostamento per autocarri lungo il lato est dell’edificio. Tali banchine, tuttavia, versano su un’area che pone notevoli difficoltà di manovra agli autocarri più lunghi.

Lungo il lato ovest dell’edificio sono disposti gli impianti: silos, impianti di raffreddamento per i macchinari, impianto di aspirazione fumi, cabina elettrica in aggetto al capannone.

All’interno del capannone l’impianto di illuminazione è realizzato mediante lanterne sospese a vapori di sodio. Una zona del capannone è suddivisa in due livelli: al piano terra vi è un’officina mentre al piano ammezzato trova posto un magazzino ricambi di modeste dimensioni. A parte il magazzino, l’unica altra suddivisione degli spazi è quella tra il corpo originario e l’ampliamento (ora

“magazzino” e “produzione”), per cui ne risultano spazi molto ampi completamente liberi da tramezzature.

Dotazione impiantisticadel complesso:

- Impianto antincendio con idranti e manichette, pompe gruppo di pressurizzazione e riserva idrica; estintori;

- Impianto di pressurizzazione dell’aria mediante compressori di cui uno motorizzato a scoppio e due elettrici

- Impianto rilevazione incendi - Impianto elettrico

- Impianto di riscaldamento per le zone uffici-residenza - Cabine elettriche di arrivo e di trasformazione

11.3. Comune di Sannicandro di Bari

Trattasi di terreno agricolo incolto, di forma allungata sito lungo una strada vicinale non asfaltata (terra battuta) di piccola larghezza. Il fondo è attiguo a uliveti ed un vigneto. E’ prossimo alla zona P.I.P. in corso di urbanizzazione (ma ancora quasi totalmente allo stato agricolo) ed è classificato dal P.R.G.C. vigente quale facente parte di una zona D1. La zona di appartenenza, tuttavia, non verrà urbanizzata nei prossimi anni. Il terreno non è recintato.

Nel documento T R I B U N A L E D I B A R I (pagine 30-36)

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