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costo dei beni destinati alla rivendita (merci) e dei beni destinati alla produzione di beni o servizi (esempio: materie prime, semilavorati, materie sussidiarie);

Nel documento AGENZIA DELLE ENTRATE (pagine 57-61)

Enti e società controllanti

colonna 3 costo dei beni destinati alla rivendita (merci) e dei beni destinati alla produzione di beni o servizi (esempio: materie prime, semilavorati, materie sussidiarie);

colonna 4 costo di tutti gli altri acquisti ed importazioni di beni e servizi inerenti l’esercizio del-l’impresa, arte o professione, non compresi nei campi precedenti (esempio: spese generali, spe-se per l’acquisizione di spe-servizi, ecc.).

Rigo VA4 la casella deve essere barrata dai subfornitori che si sono avvalsi della facoltà di ver-sare trimestralmente l’IVA relativa alle operazioni di subfornitura in applicazione dell’art. 74, comma 5 (vedi circolare n. 45/E del 18 febbraio 1999).

Rigo VA5 la casella deve essere barrata dai curatori fallimentari e dai commissari liquidatori se il modulo si riferisce alle operazioni registrate nella parte di anno solare anteriore alla dichia-razione di fallimento o di liquidazione coatta amministrativa.

Rigo VA6 il rigo è riservato alle società di gestione del risparmio di cui al D.L. n. 351/2001 per l’indicazione, nel modulo relativo all’attività di ciascun fondo gestito, della denominazione nonché del numero identificativo attribuito dalla Banca d’Italia al fondo stesso (vedi anche istru-zioni al quadro VD).

SEZIONE 2 – Dati analitici – Coesistenza di più regimi speciali IVA – Casi particolari La presente sezione consente, in determinate ipotesi, ai soggetti che effettuano operazioni rien-tranti in più di un regime particolare di compilare un unico modulo. In particolare, tale possibi-lità è concessa ai contribuenti che, oltre a dover compilare una sezione del quadro VG, ab-biano effettuato anche:

– operazioni esenti meramente occasionali ovvero operazioni esenti esclusivamente previste ai nn. da 1 a 9 dell’art. 10, non rientranti nell’attività propria dell’impresa o accessorie ad ope-razioni imponibili;

– cessioni occasionali di beni usati, effettuate applicando il regime del margine.

Rigo VA20 la casella deve essere barrata se sono state effettuate operazioni esenti meramente occasionali ovvero esclusivamente le operazioni esenti previste ai nn. da 1 a 9 dell’art. 10, non rientranti nell’attività propria dell’impresa o accessorie ad operazioni imponibili, nell’ipote-si in cui il contribuente abbia compilato nello stesso modulo una fra le sezioni 1, 2, 4 e 5 del quadro VG. L’ammontare di tali operazioni esenti va riportato nel rigo VE33, mentre gli acqui-sti inerenti devono essere indicati nel rigo VF16.

Rigo VA21 la casella deve essere barrata se sono state effettuate cessioni occasionali di beni usati effettuate con applicazione del particolare regime del margine previsto dal D.L. n. 41/95, nell’ipotesi in cui il contribuente abbia compilato una fra le sezioni 1, 3, 4 e 5 del quadro VG.

Per il calcolo del margine complessivo lordo e per il riporto dei dati nel quadro VE si rimanda alle istruzioni per la compilazione del prospetto C contenute nell’Appendice alla voce “Beni usati”. Si precisa che l’ammontare degli acquisti relativi a dette cessioni deve essere indicato nel rigo VF12.

È ammessa anche la contemporanea compilazione dei due righi nel caso in cui vengano ef-fettuate entrambe le tipologie di operazioni di cui ai righi VA20 e VA21, qualora il contribuen-te compili una delle sezioni 1, 4 e 5 del quadro VG. Per ulcontribuen-teriori chiarimenti in relazione alla coesistenza di più regimi speciali, consultare la corrispondente voce in Appendice.

SEZIONE 3 – Dati riepilogativi relativi a tutte le attività esercitate – Operazioni intracomu-nitarie, importazioni, esportazioni ed operazioni con la Repubblica di San Marino

La sezione deve essere compilata dai contribuenti che hanno posto in essere cessioni e presta-zioni intracomunitarie, acquisti intracomunitari, importapresta-zioni di beni, esportapresta-zioni ed operazio-ni con la Repubblica di San Marino

Rigo VA30 indicare il dato complessivo delle cessioni intracomunitarie di beni (colonna 1) e prestazioni intracomunitarie di servizi (colonna 2), al netto delle variazioni in diminuzione, an-notate nel registro delle fatture emesse (art. 23) o in quello dei corrispettivi (art. 24). Gli impor-ti indicaimpor-ti nelle predette colonne devono essere compresi nel rigo VE30.

AVVERTENZA: nei righi VA31 e VA32 della presente sezione vanno compresi anche gli ac-quisti intracomunitari e le importazioni di oro industriale, di argento puro, di rottami e al-tri materiali di recupero di cui all’art. 74, nonché gli acquisti intracomunitari e le importa-zioni di oro da investimento (esenti da IVA).

Rigo VA31 indicare il dato complessivo degli acquisti intracomunitari di beni, al netto delle variazioni in diminuzione, annotati sia nel registro di cui all’art. 23 o all’art. 24 che nel re-gistro degli acquisti (art. 25), indicando nella colonna 1 i corrispettivi degli acquisti intraco-munitari, compresi quelli non imponibili o esenti di cui all’art. 42, comma 1, del D.L. n.

331/1993 e nella colonna 2 l’imposta relativa agli acquisti imponibili anche se non de-traibile ai sensi dell’art. 19-bis1 o di altre disposizioni. Detti importi devono essere compre-si nel quadro VF nonché, ai fini della determinazione dell’imposta dovuta, nel quadro VJ.

Rigo VA32 indicare i dati complessivi relativi alle importazioni di beni risultanti dalle bollette do-ganali registrate nel periodo d’imposta. Nella prima colonna indicare i corrispettivi delle importa-zioni, nella seconda colonna l’imposta relativa alle operazioni imponibili anche se non detraibile ai sensi dell’art. 19-bis1 o di altre disposizioni. Gli importi indicati nel rigo devono essere compresi nel quadro VF nonché, per quanto riguarda le importazioni di oro industriale, argento puro, rottami e altri materiali di recupero, per le quali l’IVA non è assolta in dogana, nel quadro VJ ai fini della de-terminazione dell’imposta dovuta. Si evidenzia che nel presente rigo non devono essere compresi gli acquisti di beni provenienti dalla Repubblica di San Marino e dallo Stato Città del Vaticano.

N.B.: maggiori istruzioni sulle operazioni che devono essere comprese nei righi VA30, VA31 e VA32 sono contenute in Appendice alla voce “Operazioni intracomunitarie ed importazioni”.

Rigo VA33 indicare l’ammontare complessivo delle esportazioni di beni effettuate nell’anno, ri-sultanti dalle dichiarazioni doganali, di cui all’art. 8, primo comma, lettere a) e b), tra le qua-li sono ricomprese anche:

– le cessioni, nei confronti dei cessionari o commissionari di questi, eseguite mediante traspor-to o spedizione di beni fuori dal territraspor-torio dell’Unione Europea, a cura o a nome del cedente o dei suoi commissionari;

– le cessioni di beni prelevati da un deposito IVA con trasporto o spedizione fuori del territorio dell’Unione Europea (art. 50-bis, comma 4, lett. g) del D.L. n. 331/1993).

L’importo indicato deve essere compreso nel rigo VE30. Si evidenzia che nel presente rigo non devono essere comprese le cessioni di beni nei confronti dello Stato Città del Vaticano e di ope-ratori sammarinesi.

Operazioni con la Repubblica di San Marino

Nei seguenti righi vanno riportati i dati complessivi relativi agli acquisti e alle cessioni di beni effettuati nel 2003 da e nei confronti di operatori sammarinesi.

In particolare:

Rigo VA34 ammontare di tutte le cessioni di beni effettuate nei confronti di operatori sammari-nesi, da comprendere nel rigo VE30.

Rigo VA35 nel primo campo, deve essere indicato l’ammontare degli acquisti di beni provenienti da San Marino, compresi quelli non assoggettati ad imposta, per i quali l’acquirente nazionale abbia assolto i relativi obblighi ai sensi del 3° comma dell’art. 17. Ai fini della determinazione dell’imposta tale ammontare e l’imposta dovuta devono essere compresi nel rigo VJ1.

Nel secondo campo deve essere specificato l’ammontare degli acquisti di beni per i quali l’ac-quirente nazionale abbia corrisposto l’imposta a debito direttamente al cedente sammarinese.

Devono altresì essere compresi eventuali acquisti non assoggettati ad imposta in forza di spe-cifiche disposizioni, qualora sia stata adottata la procedura di cui al presente campo.

In entrambe le ipotesi gli importi indicati e la relativa imposta, ai fini della detrazione, devono essere compresi nel quadro VF.

SEZIONE 4 – Dati riepilogativi relativi a tutte le attività esercitate

Nel documento AGENZIA DELLE ENTRATE (pagine 57-61)