• Non ci sono risultati.

La Nota del Ministero dell’istruzione prot. 388 del 17 marzo 2020 afferma che “…Ciascun alunno con disabilità, nel sistema educativo di istruzione e formazione italiano, è oggetto di cura educativa da parte di tutti i docenti e di tutta la comunità scolastica. È dunque richiesta una particolare attenzione per garantire a ciascuno pari opportunità di accesso a ogni attività didattica”.

Le differenze individuali degli alunni occupano un posto rilevante nel processo di insegnamento/apprendimento, per questo l’Istituto ha redatto un piano scolastico per la Didattica Digitale Inclusiva all’interno del quale la diversità viene accolta e valorizzata nell’ambito di un progetto educativo e didattico più ampio.

La progettazione e realizzazione delle attività a distanza, da parte di tutti i docenti, viene quindi modulata sulla eventuale presenza in classe di alunni con BES e sui rispettivi piani educativi individualizzati e piani didattici personalizzati.

Nella progettazione e nello svolgimento della didattica, i docenti curricolari, operando in stretta collaborazione con i colleghi di sostegno, tengono conto delle esigenze specifiche degli alunni disabili, con DSA e con altri bisogni educativi speciali.

Attraverso questo piano il nostro Istituto si attiva per favorire le specifiche esigenze di tutti quegli alunni più fragili per i quali non è sempre possibile la fruizione della didattica online senza l’aiuto di persone che faciliti la comunicazione.

INCLUSIONE E BISOGNI SPECIALI (BES)

IL GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI)

In seguito alla direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012, confermata dal D.Lgs 66/2017 e dal D. Lgs 96/2019, l’Istituto Comprensivo Pascoli ha istituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI). Esso comprende insegnanti dei tre gradi scolastici curricolari e di sostegno. Si occupa di supportare i docenti nell’attuazione dell’azione formativa e educativa rispetto agli alunni con bisogni educativi speciali, ossia alunni con disabilità, disturbi dell’apprendimento, disturbi evolutivi, ad alto potenziale, svantaggio sociale o culturale, adozione internazionale e non, che si trovino in ogni altra situazione, permanente o transitoria, che possa rallentare o rendere difficoltoso il processo di apprendimento.

GLI IMPEGNI DEL GLI

Il GLI sostiene l’azione inclusiva dell’Istituto lavorando per la creazione di una cultura dell’inclusività tra gli alunni di ogni età.

Si occupa di monitorare le risorse, gli spazi e i materiali dell’Istituto e il loro grado di fruibilità, definisce le modalità per l’utilizzo coordinato delle risorse, progetta e programma interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica, offrendo consulenza, formazione e raccolta di buone pratiche per la realizzazione di percorsi per la personalizzazione e l’individualizzazione, per garantire il successo formativo e il diritto all’apprendimento a tutti gli alunni.

I membri del GLI sono disponibili a incontrare e ascoltare le famiglie che, in via transitoria o meno, si trovino ad affrontare i bisogni speciali dei loro figli, al fine di concordare al meglio l’azione sinergica di scuola e famiglia.

Il GLI collabora con le istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio.

STRATEGIE PER L’ACCOGLIENZA, L’INSERIMENTO E L’INTEGRAZIONE DEL BAMBINO ADOTTATO

“Linee di Indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati” con nota n. 7443 del 18/12/2014 Nell’Istituto è presente una significativa presenza di bambini adottati. L’adozione comporta alcuni fattori di rischio e di vulnerabilità, debolezza, fragilità, che devono essere conosciuti e considerati per strutturare una metodologia di accoglienza scolastica in grado di garantire il benessere di tutti questi alunni sin dalle prime fasi di ingresso in classe. È importante che chi opera nella scuola sia in grado di strutturare un’accoglienza e una didattica che garantisca loro un inserimento sereno, cercando di armonizzare le loro storie e i loro vissuti con quelli del resto della classe.

L’Istituto promuove una rete di supporto, comunicazione, collaborazione fra scuola, famiglia, Servizi preposti e Enti Autorizzati, finalizzata alla creazione di un clima favorevole all’accoglienza e all’incontro, favorendo un atteggiamento positivo, di disponibilità all’ascolto dei bisogni e di collaborazione costante.

La scuola lavora sulle procedure di accoglienza:

amministrative e burocratiche (acquisizione della documentazione necessaria e verifica della completezza del fascicolo personale);

educativo-didattiche e relazionali (prima conoscenza dell'alunno e accoglienza all'interno della nuova scuola);

sociali (collaborazione tra scuola, servizi territoriali competenti ed eventuali associazioni operanti sul territorio).

É prevista l’attivazione di interventi specifici qualora si ravvisino difficoltà di apprendimento, tenendo contatti non solo con la famiglia, ma anche con i servizi pubblici o privati coinvolti.

È stato predisposto un protocollo d’accoglienza per definire compiti e ruoli del personale scolastico e per fornire indicazioni e strumenti utili, sia dal punto di vista organizzativo, sia didattico e relazionale, agli alunni adottati e alle loro famiglie, al momento dell’inserimento scolastico e durante i passaggi da un ordine di scuola all’altro. Esso prevede la presenza di un docente referente che si impegni a promuovere una rete di supporto, comunicazione, collaborazione fra scuola, famiglia, Servizi preposti e Enti Autorizzati e a individuare buone pratiche per l’inserimento scolastico del bambino adottato.

SCUOLA IN OSPEDALE (SIO) E ISTRUZIONE DOMICILIARE (ID)

Il DM 641 del 6 giugno 2019 ha adottato le “Linee di indirizzo nazionali sulla scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare”, che rappresentano un ampliamento dell’Offerta Formativa per garantire il diritto all’istruzione come diritto a conoscere e ad apprendere.

È di fondamentale importanza che ai bambini e ai ragazzi ricoverati vengano assicurate pari opportunità, promuovendo il diritto all’istruzione e garantendo il contatto con la realtà esterna;

l’Istituto si propone come luogo d’incontro, di partecipazione e di cooperazione con la famiglia e il personale sanitario.

Così come espresso nelle LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI SULLA SCUOLA IN OSPEDALE (SIO) E L’ISTRUZIONE DOMICILIARE (ID) annesse al Vademecum per l’istruzione domiciliare, la nostra scuola si impegna a:

a) garantire l’integrazione dell’intervento della scuola ospedaliera con quello della classe di appartenenza e con l’attività didattica di istruzione domiciliare dello studente;

b) contestualizzare il domicilio-scuola, in modo da garantire allo studente la massima integrazione con il suo gruppo classe;

c) diffondere la conoscenza delle opportunità offerte dalla scuola in ospedale e dall’istruzione domiciliare, considerato che potrebbe interessare, senza preavviso e con urgenza, qualsiasi contesto scolastico.

Come richiesto dalla Normativa, la scuola elabora un progetto relativo al percorso formativo da realizzare, con indicazioni su docenti coinvolti, ambiti disciplinari prioritari e ore di lezione previste.

Il servizio didattico offerto dovrà diventare parte integrante del processo terapeutico, contribuire al mantenimento e al recupero psicofisico degli alunni; dovrà altresì mantenere vivi i loro rapporti con il mondo scolastico e con il sistema di relazioni sociali, anche con l’utilizzo delle tecnologie e della didattica a distanza.

IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI) IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP)

L’inclusione scolastica è attuata attraverso la definizione e la condivisione del PEI (Piano Educativo Individualizzato) e dei PDP (Piano Didattico Personalizzato).

Per gli studenti con bisogni educativi speciali, i Consigli di Classe e i Team di Docenti dell’Istituto definiscono all’inizio di ogni anno scolastico un percorso individualizzato e personalizzato.

La formalizzazione di tale progetto educativo sotto forma di Piano Educativo Individualizzato (PEI) è prescritta dalla legge 104 nel caso di alunni con disabilità.

La formalizzazione di tale progetto educativo sotto forma di Piano Didattico Personalizzato (PDP) è prescritta dalla legge 170 nel caso di alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), mentre è lasciata alla discrezionalità e alla professionalità dei docenti nel caso di alunni con altri bisogni speciali: la scuola può infatti adattare la didattica ai bisogni individuali con modalità, strumenti e procedure informali che non sempre traggono vantaggio da una formalizzazione.

PEI e PDP vengono sottoscritti dalle famiglie, in un’ottica di condivisione degli obiettivi educativi, e specificano strategie, strumenti, criteri di valutazione e modalità utilizzate per agevolare il raggiungimento degli obiettivi formativi degli alunni.

IL PIANO PER L’INCLUSIVITÀ (PI)

Il Gruppo GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) redige un documento, il Piano per l’Inclusività (PI), che contiene le riflessioni emerse all’interno del gruppo in merito alla cultura dell’inclusività attuata dalla scuola. In esso si indica la rilevazione degli alunni con BES presenti nell’Istituto e lo stato dei bisogni educativi e formativi della scuola; vengono inoltre definite le modalità per l’utilizzo delle risorse e gli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica.

ALUNNI STRANIERI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Anche gli alunni stranieri possono essere alunni con bisogni educativi speciali. In tal caso, può essere prevista l’elaborazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), quando, in particolare in fase di prima alfabetizzazione, vengono definiti obiettivi, metodi e contenuti diversi per le discipline, e verifiche differenziate dal resto della classe.

Quando è possibile affrontare i contenuti delle discipline curricolari, ossia in fase di seconda alfabetizzazione, essi vengono opportunamente selezionati, individuando e semplificando i contenuti essenziali in modo da permettere il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Anche in questo caso può essere elaborato un PDP.

AZIONI E STRUMENTI ATTRAVERSO I QUALI LA SCUOLA PERSEGUE GLI OBIETTIVI DI INCLUSIVITÀ

- Accordo di Programma per l'inclusione scolastica delle persone con disabilità tra gli Enti della provincia

- Quaderno Operativo, protocollo d'intesa tra la Regione del Veneto e l'Ufficio Scolastico regionale per il Veneto per l'attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA

- Screening per DSA classe prima secondaria

- Attività di continuità dell'Istituto per gli alunni con L.104/92 - Vademecum per gli insegnanti di sostegno e curricolari dell'Istituto - Protocollo per l’inclusione

- Strategie per l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione dei bambini adottati

AREA DELLA VALUTAZIONE: DELL’ALUNNO, DELL’ISTITUTO

Documenti correlati