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La valutazione ha un’evidente finalità formativa e concorre, attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascuno al miglioramento dei livelli di conoscenza ed al successo formativo di tutti, considerati i livelli di partenza. La valutazione è equa, coerente con gli obiettivi di apprendimento stabiliti nel PTOF e nelle programmazioni di classe e disciplinari, trasparente, volta a promuovere lo sviluppo integrale della persona ed a modificare la situazione di partenza.

Si valuta:

Il processo di apprendimento Il rendimento scolastico Il comportamento

Valutare, pertanto, significa:

accertare il bagaglio di esperienze, competenze e interesse degli alunni per orientare la programmazione scolastica;

controllare i progressi degli alunni;

esprimere un giudizio di valore su ciò che è stato appreso.

I cambiamenti che si sono succeduti in questi anni nelle indicazioni e regolamentazioni istituzionali sono stati, per il nostro Istituto, oggetto di discussione, condivisione, sperimentazione e confronto sulla verifica e sulla valutazione.

Le valutazioni che si attuano all’interno delle classi scolastiche e che riguardano i processi di apprendimento degli studenti sul piano delle discipline, delle abilità trasversali e delle competenze chiave, sono responsabilità dei singoli docenti di classe.

La costruzione di prove valutative in entrata e in uscita per la scuola primaria è stata inserita tra le priorità del Piano di miglioramento dell’istituto ed è nata da una duplice riflessione: la diffusione di una valutazione nazionale di sistema e il bisogno di competenze “valutative” per i singoli docenti e a livello di scuola.

Considerata l’importanza che assume la valutazione nel definire e orientare il processo formativo, il nostro Istituto ha affidato ai Dipartimenti disciplinari il compito di approfondire la riflessione sugli elementi di novità contenuti nel DL 67/aprile 2017. Sono stati elaborati i descrittori di voto disciplinari per la Scuola secondaria, parametri valutativi globali per l’attribuzione dei voti in decimi. In questo modo viene garantita obiettività e trasparenza alla valutazione degli studenti e vengono uniformate, per quanto possibile, le deliberazioni dei consigli di classe.

Per facilitare l’acquisizione delle competenze, agli studenti è indicato il miglioramento da conseguire, attraverso una partecipazione attiva ai processi di apprendimento e l’autovalutazione delle proprie prestazioni.

LA NUOVA VALUTAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA

Con l’Ordinanza n.172 del 04-12-2020 e con le Linee Guida e le Indicazioni operative 2020 i voti numerici vengono sostituiti da restituzioni descrittive dei livelli apprenditivi, che rispondono a logiche formative e supportano anche l’autovalutazione degli alunni.

Dalla lettura delle Linee Guida, l’Istituto si è indirizzato verso una valutazione che sottolinei il miglioramento, la progressione degli apprendimenti e lo sviluppo complessivamente raggiunto, affiancando la valutazione DELL’ apprendimento alla valutazione PER l’apprendimento, capace di combinare correttamente:

Nel curricolo d’Istituto sono individuati gli obiettivi di apprendimento oggetto di valutazione periodica e finale. Gli obiettivi sono riferiti alle Indicazioni Nazionali con particolare attenzione agli obiettivi disciplinari e ai traguardi di competenza. (Ordinanza prot. 172 del 04 -12-2020)

I macro obiettivi del nostro Curricolo d’Istituto rappresentano adeguati indicatori di valutazione, in quanto descrivono manifestazioni dell’apprendimento in modo sufficientemente specifico ed esplicito da poter essere osservabili. Contengono, inoltre, sia il processo cognitivo che gli alunni devono mettere in atto, sia il contenuto disciplinare al quale l’azione si riferisce.

Nel rispetto delle direttive ministeriali, l’Istituto descrive le competenze in termini di responsabilità e di autonomia, considerando le risorse conoscitive degli alunni e i loro processi cognitivi, ritenendo altrettanto determinante la misurazione e la ridefinizione dell’insegnamento.

I dipartimenti disciplinari hanno provveduto a una rilettura delle Indicazioni Nazionali del 2012, ad un’ulteriore valutazione dell’osservabilità delle competenze presenti per ogni disciplina nel Curricolo d’Istituto. Hanno effettuato modifiche negli aspetti che potevano rendere maggiormente significative le competenze, declinandole in obiettivi di apprendimento osservabili e definiti classe per classe.

Hanno quindi provveduto alla compilazione di una rubrica descrittiva dei livelli di competenza (AVANZATO, INTERMEDIO, BASE, IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE) per ogni disciplina e per ciascuna delle cinque classi, attraverso l’utilizzo delle quattro dimensioni prescrittive fornite dalle Linee Guida.

Così come viene evidenziato nelle Indicazioni Nazionali, ogni studente ha diritto ad un percorso scolastico unitario, organico e completo, che valorizzi le competenze già acquisite e riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ogni scuola.

Un ambito molto importante della continuità riguarda gli insegnanti ed è costituito dalle pratiche che permettono di costruire linguaggi comuni e riconoscibilità nell’uso di linguaggi specifici, per favorire il passaggio di informazioni utili alla programmazione didattica e ad una efficace presa in carico educativa.

I docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria hanno prodotto una scheda di passaggio di informazioni costruita su parametri valutativi globali. I descrittori di livello nella valutazione dei campi di esperienza sono uno strumento che, affiancato al colloquio previsto nel passaggio a settembre/ottobre, fornisce tutte le informazioni che sono ritenute indispensabili per la gestione delle classi nella scuola dell’ordine superiore.

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE (PAGELLA)

Nel documento di valutazione quadrimestrale per la scuola secondaria sono presenti le seguenti voci.

La valutazione analitica delle singole discipline che si riferiscono agli indicatori (obiettivi) inseriti nella scheda. Tale valutazione, sulla base del livello di raggiungimento degli obiettivi programmati, viene espressa, secondo l’ordinamento vigente, con voto numerico in decimi, riportati in lettere nei documenti di valutazione. L’Istituto ha redatto documenti utili a favorire la comunicazione scuola/famiglia dove viene esplicitata la corrispondenza DESCRITTORI/VOTO per ogni disciplina.

Il giudizio globale (in base al D. Lgs. 62/2017) che viene redatto facendo riferimento alle voci della seguente tabella:

GIUDIZIO GLOBALE SCUOLA SECONDARIA

L’alunno/a ha frequentato in modo regolare

L’interesse e l’attenzione durante le lezioni sono stati

costanti discontinui

settoriali scarsi Le conoscenze e le abilità acquisite nelle

varie discipline risultano

complete abbastanza complete essenziali non adeguate

La capacità di elaborare e utilizzare le

Il giudizio del comportamento.

Il documento di valutazione quadrimestrale per la scuola primaria, elaborato dall’Istituto (Ordinanza Ministeriale 4/12/2020) è più approfondito e personalizzato e permette alla scuola di condividere con gli alunni e le famiglie una valutazione non più selettiva, ma formativa.

Nella scheda di valutazione, vengono riportati, come richiesto dalla normativa:

la disciplina

gli obiettivi di apprendimento significativi, oggetto di valutazione

il livello

una legenda che descrive i livelli in base alle dimensioni di apprendimento.

I docenti valutano, per ciascun alunno, il livello di acquisizione dei singoli obiettivi di apprendimento individuati nella progettazione annuale e appositamente selezionati come oggetto di valutazione periodica e finale.

A questo scopo sono individuati quattro livelli di apprendimento:

livello avanzato livello intermedio livello base

livello in via di prima acquisizione (Linee Guida 2020)

I livelli di apprendimento saranno riferiti agli esiti raggiunti da ogni alunno in relazione agli obiettivi di ciascuna disciplina.

Le valutazioni saranno collegiali e quindi accurate e attendibili, perché rappresenteranno il concorso di punti di vista differenti, condivisi da docenti che hanno potuto osservare l’azione degli alunni in situazioni e in contesti diversi.

La valutazione viene accompagnata da un giudizio discorsivo che descrive l’adeguatezza del modo di lavorare dell’alunno, le capacità e le caratteristiche individuali, i progressi effettuati e il percorso svolto rispetto alla situazione di partenza.

DIMENSIONI DELLA VALUTAZIONE: SCUOLA PRIMARIA

Così come espresso dalle Linee Guida Dicembre 2020, i livelli si definiscono in base a quattro dimensioni, così delineate:

a) l’autonomia

b) la tipologia della situazione (nota o non nota) c) le risorse mobilitate per portare a termine il compito d) la continuità nella manifestazione dell'apprendimento.

La crescita avviene attraverso la trasformazione delle conoscenze in applicazioni pratiche e quindi in sapere; la valutazione della conoscenza come consapevolezza e comprensione è quindi fondamentale, così come l’utilizzo di un registro comunicativo pertinente. In quest’ottica, diventa opportuno completare la descrizione dei livelli con l’integrazione di due nuove dimensioni di valutazione per le classi 3-4-5:

✔ la conoscenza degli argomenti

✔ l’uso dei linguaggi specifici.

Le descrizioni vengono collocate su livelli crescenti di padronanza, documentando conoscenze e abilità via via più complesse anche in rapporto a contesti e condizioni più articolate.

LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

La valutazione del comportamento in base al D. Lgs. 62/2017, sarà espressa con giudizio sintetico e non più con voti decimali, per offrire un quadro più complessivo sulla relazione che ciascuna studentessa o studente ha con gli altri e con l’ambiente scolastico.

Facendo riferimento alla seguente rubrica:

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO – SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA INDICATORI

LIVELLI RESPONSABILE ADEGUATO ESSENZIALE NON

ADEGUATO

Le Indicazioni nazionali del 2012 prevedono che la certificazione delle competenze avvenga “al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che

verranno adottati a livello nazionale” e che sono accompagnati dalle “Linee guida per la certificazione delle competenze” (ultima revisione gennaio 2018).

La certificazione delle competenze è redatta in sede di scrutinio finale, assume un significato formativo-orientativo, non sostituisce la valutazione disciplinare, ma la accompagna e la integra, presupponendo autonomia e responsabilità. Indica, inoltre, come ogni singolo alunno sia in grado di applicare gli apprendimenti acquisiti nell'ambito delle singole discipline, all'interno di un più globale processo di crescita individuale.

La certificazione è competenza del Team/Consiglio di classe in sede di scrutinio ed è quindi frutto di una operazione e decisione di tipo collegiale.

L’Istituto utilizza il documento ministeriale per la certificazione delle competenze.

LA VALUTAZIONE DI IRC O ATTIVITÀ ALTERNATIVE

La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative, per gli studenti che si avvalgono di tali insegnamenti, viene espressa mediante un giudizio sintetico riferito all'interesse manifestato e ai livelli di apprendimento conseguiti.

ESAME DI STATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno e tiene conto dei seguenti indicatori:

- progressi nell’acquisizione delle conoscenze e delle competenze disciplinari rispetto ai livelli di partenza;

- interesse dimostrato;

- impegno e partecipazione alle attività proposte;

- capacità/attitudini personali;

- preparazione conseguita e traguardi raggiunti;

- spirito critico e senso di responsabilità.

VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI

Il tema della valutazione degli alunni stranieri si inserisce nel più ampio quadro della valutazione degli apprendimenti allo scopo di assicurare il diritto all’eguaglianza delle opportunità formative per tutti gli studenti e il diritto a ricevere una valutazione equa e commisurata alle loro reali potenzialità.

L’Istituto concorda nel ritenere che “i tempi dell’apprendimento non devono necessariamente coincidere con il termine dell’anno scolastico” e fa riferimento alle LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA E L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI (febbraio 2014)

Nell’ottica formativa della valutazione vengono considerati indicatori comuni e indispensabili alla valutazione:

● il percorso scolastico pregresso

● la motivazione ad apprendere

● la regolarità della frequenza

● l’impegno e la partecipazione alle diverse attività scolastiche

● la progressione e la potenzialità di sviluppo nel percorso di apprendimento.

La personalizzazione della valutazione si esprime anche attraverso la predisposizione di prove di verifica diverse, oppure uguali ma con modalità di risposta diversificate, coerenti con il livello di padronanza della lingua italiana.

VALUTAZIONE ALUNNI CON BISOGNI SPECIALI

La valutazione degli alunni con BES sarà coerente con gli interventi e i percorsi pedagogici e didattici programmati nei PDP e dovrà essere effettuata sulla base di criteri personalizzati e adattati all’alunno, definiti, monitorati e condivisi da tutti i docenti del team di classe.

La valutazione per gli alunni con disabilità certificata sarà strettamente correlata al percorso individuale, non farà riferimento a standard qualitativi e/o quantitativi, ma al grado di maturazione e di autonomia raggiunto globalmente dall’alunno e al conseguimento degli obiettivi educativi individuati nel PEI.

ALUNNI CON DISABILITÀ Scuola primaria

Il documento di valutazione viene utilizzato in modo funzionale al progetto educativo-didattico predisposto per ogni alunno. Sarà indirizzato a valorizzare e valutare le potenzialità, i punti di forza ed i progressi in relazione al PEI, i cui obiettivi, proprio perché personalizzati, devono essere valutati con una scheda altrettanto individualizzata. Vengono utilizzati i quattro livelli di apprendimento:

avanzato

intermedio

base

in via di prima acquisizione

che vengono definiti in base alle seguenti dimensioni:

il grado di autonomia con cui l’alunno affronta un compito/competenza

la prestazione in contesto nuovo, noto, noto ma diverso

la continuità nella manifestazione dell'apprendimento.

Scuola secondaria

La modalità di verifica e la valutazione degli alunni disabili viene concordata tra i docenti curricolari e i docenti di sostegno in base al PEI redatto secondo la normativa vigente (LEGGE 104), e condivisa con famiglia e servizi.

La valutazione degli alunni con disabilità, nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore, è riferita alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato ed è espressa con voti in decimi; la valutazione del comportamento, in conformità alle nuove disposizioni introdotte dal D.Lgs. 62/17, è espressa con un giudizio sintetico.

Gli alunni con disabilità, al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado, sostengono prove d’esame formulate coerentemente agli obiettivi definiti nel PEI; esse vengono valutate in base al grado di raggiungimento di tali obiettivi.

Gli alunni che, in base a quanto stabilito dal PEI, non sostengono l’esame di stato al termine della scuola secondaria di primo grado, ricevono un attestato di credito formativo che permette l’accesso alla scuola secondaria di secondo grado.

La certificazione delle competenze

La certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado, laddove necessario, è accompagnata da una nota che illustra il rapporto tra gli enunciati delle competenze chiave del modello nazionali e gli obiettivi specifici del PEI.

ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA)

Per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento, adeguatamente certificati, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle d’esame, tengono conto delle specifiche situazioni di tali alunni, ossia dei loro punti di debolezza e punti di forza, al fine di far leva su questi ultimi; nello svolgimento delle attività didattiche, nelle prove di verifica e nelle prove d’esame sono pertanto adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei, e definiti nel Piano Didattico Personalizzato (PDP).

ALUNNI CON ALTRI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

Nella valutazione degli alunni per i quali è stata prevista una programmazione personalizzata (PDP), sulla base di una diagnosi clinica o di considerazioni didattiche formulate dal team di docenti o dal Consiglio di classe, la scuola attua modalità di valutazione coerenti con quanto definito nel PDP, salvaguardando gli obiettivi minimi di competenza attesi. Le prove di verifica vengono dunque formulate in modo modulare, con modalità varie, che favoriscono l’espressione dei diversi stili cognitivi. Viene inoltre favorito, in fase di verifica, l’utilizzo proficuo degli strumenti compensativi. La valutazione tiene conto anche del grado di autonomia e di competenza nell’utilizzo di tali strumenti.

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