• Non ci sono risultati.

Discussione politica online/offline

CAP IV La ricerca: i risultat

4.6 Discussione politica online/offline

Il modello che vede la sfera pubblica strutturata in modo che il pubblico sia spettatore inattivo dei processi democratici è continuamente in discussione. La tendenza alla frammentazione dei mass media attraverso le nuove tecnologie di comunicazione (satellitari, cavo ecc), e l’aumento dell’interattività avrebbero messo in crisi il modello tradizionale centro-periferia dei media e della politica (Stratton 1997, pp. 253-75). La possibilità di aprire propri spazi sulla rete e di far conoscere le proprie idee e attività, sfruttando le connessioni che questa offre, ha determinato la nascita di nuove dimensioni per la discussione:

come le sinapsi si formano nel cervello, con le associazioni che diventano più forti attraverso la ripetizione o l'intensità, le connessioni nel web crescono organicamente come risultato dell'attività collettiva di tutti gli utenti del web (O’Reilly 2005).

Secondo Manuel Castells (2007) stiamo assistendo ad uno «spostamento storico della sfera pubblica dall’ambito istituzionale al nuovo spazio comunicativo». La crescita dell’ambiente comunicativo orizzontale permette alle élite dominanti di confrontasi con il resto degli attori sociali in maniera più agevole grazie al nascente ambiente della mass self communication89. È lo stesso ambiente dove si possono collocare anche le esperienze narrate dai tre partecipanti ai focus group, raccolte nel codice “Discute in rete”, come si può osservare nella fig. 20. L’affermazione della mass self communication costringerebbe a rivedere e integrare il modello delle arene pubbliche, così come è stato conosciuto e osservato finora, riproponendo il problema teorico ed empirico legato al ruolo dei media e del loro pubblico (Marini 2006 p. 113).

Ma è possibile che l’arena delle discussioni politiche e l’ambito delle contrattazioni sindacali, o anche più semplicemente le discussioni sull’organizzazione delle attività di una associazione di volontariato, si svolgano in rete? Sì è possibile, e anche in questa indagine sono state raccolte prove che confermano che questo avvenga anche in ambito locale.

89 Gianfranco Pasquino nella risposta contenuta nel n.° 101 di Reset (2007 p. 87) giudica il concetto espresso da Manuel Castells «a elevato contenuto emotivo e senza adeguato supporto empirico»

Fig. 20 Code family e quotations “discussione on line/off line”

<>

isa isa

Discute in rete

{3-3} non discute inrete {13-3}

Discussione on line/off line {0-2} [1:86][135] --- Mi è capitato di scambiare mail su questi argomenti… anche per preparare alcuni emendamenti che poi sono stati presentati… quindi c’è stata. [1:87][132] --- Signor D Democratici Io i forum i Blog, quando mi capita. [4:53][171] --- Signor C Uil Io ricordo che in occasione del primo Vday di Grillo, sono intervenuto nel blog di Grillo, per criticare alcuni aspetti del suo proclama. Ovviamente quando si entra in un ambiente già formato spesso e volentieri si fa come l’elefante nel negozio di porcellane… vengo subissato di attacchi. Attacchi allucinanti, io ho rilevato un minimo di qualunquismo… più che minimo era molto elevato in determinati personaggi… e ho posto solo un quesito: una volta abbattuta la casta, perché è una casta per carità e nessuno ne discute, nessuno ne può dubitare è una vera e propria casta, tutta la classe politica fatta fuori in questo modo, approvato tutto quello che dicete, che diceva lui… spiegatemi: come lo sostituiamo, cosa ne facciamo, a quel punto abbiamo abbattuto tutto il sistema, è il discorso della rivoluzione, che facciamo? Che fare dopo? Mi avevano massacrato… che ero intervenuto lì magari prezzolato dai partiti politici… per carità quello è uno degli elementi più negativi del… poi col secondo Vday si sono super… per carità…

[3:40][88] --- Signor E Sardisti Guardi sono la persona meno indicata… non passo serate o giornate intere seduto attraverso una scotola illuminata, a parlare con uno che non conosco che magari mi gira anche le balle. [3:48][114] --- Signor B Sardisti. Assolutamente mai … non conosco il computer… non so come sia fatto… già a malapena riesco a tenere il telefonino… non vado d’accordo neanche con il telefonino … a me piace molto vedere negli occhi la gente … parlarci, il contatto umano, il calore che ricevi… lo stare insieme a loro, parlare avere confronti scontri. [4:47][163] --- Signor D Uil No, questo lo facciamo durante il rapporto diretto con gli associati; almeno per quanto mi riguarda tutto ciò che è l’attività, a parte qualche comunicato che esprime disappunto rispetto ad un intervento ad un provvedimento della regione del governo, ehm situazioni insomma limite, in linea di massima il nostro intervento è di tipo diretto durante le assemblee nel rapporto diretto con le persone perché sappiamo che è quello più efficace.

[5:54][109] --- CORALE: No. No. No. …

sull’esperienza non è sempre positivo (vedi Uil). Ma il discorso è più complesso. Come si è visto a proposito delle quotations del codice “Internet non sostituisce il rapporto personale” alla comunicazione online manca qualcosa che la rende insoddisfacente. L’interazione con l’altro referente è ritenuta deludente: Internet è freddo [4:73; 1:121], impersonale, manca, appunto, il rapporto personale, manca la comunicazione non verbale, manca tutto il contesto offline, che è anche il luogo dove i problemi in discussione hanno origine. Online c’è sdoppiamento e forse anche, spesso, non sai con chi parli o chi ti legge o se, magari, qualcuno scrive utilizzando la tua identità90.

Comunque l’interlocutore avverte freddezza, insicurezza, è diffidente e qualche volta insoddisfatto dalla cultura politica che circola online [4:53].

Che siano le resistenze di una generazione non ancora socializzata alle meraviglie del web 2.0? Il punto è che i problemi affrontati dalla politica appartengono alla dimensione offline, e allora è nella realtà che gli individui sentono il bisogno di affrontarli; Pasquino, in risposta alle tesi di Castells, indica l’ambito principale della politica nelle:

«reti associative di persone, che non soltanto comunicano tra di loro, ma che si incontrano e si vedono, discutono e cercano di persuadere/si. Chissà, persino i partiti continueranno a costituire un elemento centrale di quella rete associativa che è la componente essenziale di quel tanto di democrazia che è possibile costruire, mantenere e migliorare» (2007 p.87).

Come lo stesso Castells (2001) ha affermato, non possono esistere rivoluzioni tecnologiche senza trasformazioni culturali; tutte le tecnologie hanno avuto bisogno di essere interiorizzate dalla cultura, così anche Internet ha ancora bisogno di essere elaborato per diventare l’arena del discorso politico.

La mass self communication troverà la sua collocazione – qualora non l’abbia già trovata – nell’ambito delle arene pubbliche; in quel caso, come hanno sostenuto Baungartner e Jones (1993), gli attori sociali e politici adotteranno le loro strategie di spostamento verso le arene più ricettive. Per le ragioni che sono state appena descritte, è discutibile l’affermazione che la mass self communication

90 Già nel 2005 è stata denunciata la presenza di falsi profili su My Space, creati all’insaputa di personaggi politici americani (Verar 2008) .

sia l’arena più agevole per il confronto politico. [1:121]

Signor A Democratici.

Oggi questo è imprescindibile… indefettibile questo mezzo di comunicazione. Oggi chi vuol fare politica non può fare a meno di Internet con tutte le varianti tecnologiche. Perché non c’è solo posta elettronica, c’è il sito web, poi ci sono anche altri sistemi. Però è chiaro che il mondo di Internet, per riallacciarmi al pensiero di D rimane impersonale rispetto al contatto con la gente che dovrebbe continuare ad essere la base della politica che noi, anche di recente abbiamo fatto un distinguo rispetto allo schieramento avverso, sottolineando che noi differentemente da loro ci piaceva ancora… come dire… sviluppare il contatto con la gente. Internet fondamentale imprescindibile però freddo.

[4:73] Signor D Uil

Anche secondo me è uno strumento passivo freddo… nel senso che manca la contestualità dell’informazione così in contemporanea. Se fosse una informazione come dire audiovisiva temporale: nello stesso tempo che ti viene data puoi

interagire… una sorta di grande fratello, allora l’informazione, secondo me sarebbe più efficace, però … c’è da dire che uno strumento freddo che sicuramente può servire per dare informazione e una sorta anche di

mobilitazione di appuntamenti ecc. però è uno strumento che io ritengo debba trovare una evoluzione. Concordo in larga massa con quello che diceva C perché è uno strumento pass… è attivo ma passivo allo stesso tempo. Manca

l’impossibilità (voleva dire “possibilità”) di interagire… a meno che non ci sia una sorta di possibilità di interagire con chi ti da l’informazione in quel

momento… però così com’è… non mi sembra molto… è sicuramente utile per trasferire in tempo reale documentazione informazione. Può essere utile per far spostare persone darsi un appuntamento, ma deve essere una cosa più legata ai soggetti che utilizzano quello strumento, perché coloro che non sono

raggiungibili da quello strumento non sarebbero mai comunque mobilitabili ecco… usiamo questo termine.

[6:9]

Signora E Anmic

No. non l'ho utilizzato. Sta diventando, pare, uno strumento Internet sta diventando il mezzo più usato, basti pensare a tutto quello che è successo con sul discorso di Grillo eccetera ... ha viaggiato tutta la faccenda via Internet ... no io lo utilizzo poco Internet per quanto riguarda la comunicazione

[6:10]

Signor F Anmic

Internet è più usato su altre cose che sull'informazione politica. È vero che su Internet sulla prima pagina... qualsiasi pagina apri c'è sempre in qualsiasi momento qualcosa di politico... ma passa in secondo piano. Internet si va cercare qualcosa di più ma non sulla politica. Sulla politica se uno vuole dare comunicazioni veramente, o a prendere informazioni sulla politica va più sulla stampa o sulla televisione.