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2. Il caso delle politiche di Social Housing

3.1. Il disegno generale della ricerca

Dal punto di vista del disegno generale, la presente ricerca ha affrontato, innanzitutto, la questione degli strumenti più idonei alla valutazione delle politiche pubbliche e sociali al fine di fornire elementi utili non solo per la formulazione di giudizi sull’attuazione delle politiche e sulla possibilità di reindirizzarle, ma anche per tenere conto di quegli interventi più circoscritti che inevitabilmente vanno a costituire la politica permettendone la sua realizzazione concreta.

I primi passi sono consistiti nella ricostruzione del dibattito accademico attorno alla questione della valutazione delle politiche complesse. A tal fine, è stato necessario anche analizzare e adottare una definizione di politiche di social housing (Capitoli 1. e 2.1.). In seguito, si è proceduto ad una ricostruzione del quadro normativo dell’housing, sia in ambito internazionale ed europeo, che a livello nazionale per quanto riguarda la situazione italiana. Tale fase è stata utile a contestualizzare il diritto alla casa come diritto fondamentale dell’uomo e a rimarcare la necessità di azioni di valutazione di politiche, soprattutto quando queste mirano alla tutela di quei diritti necessari a garantire un livello di vita dignitoso come, appunto, la casa (che, come si è visto precedentemente, costituisce anche una precondizione alla realizzazione degli altri diritti), la salute, l’istruzione e il lavoro (Capitolo 2.2.).

La fase successiva ha riguardato la ricostruzione del contesto europeo dal punto di vista quantitativo e numerico al fine di fornire informazioni sulla condizione abitativa e su quale tipo di politiche attuano i paesi europei. Per quanto riguarda l’Italia, si è anche proceduto a fornire elementi quantitativi per definire l’ordine di grandezza del fenomeno nel nostro paese (Capitolo 4.).

Una volta ricostruito e definito il contesto generale delle politiche complesse e della loro valutazione e il contesto specifico di quelle riguardanti il social housing, si è passato ad una fase più innovativa: la realizzazione di una systematic review e di una metanalisi

(Capitolo 5). La systematic review è una tecnica di raccolta dati che permette di collezionare in modo comprensivo, trasparente e ripercorribile gli studi riguardanti un determinato argomento oggetto di indagine. La metanalisi è un insieme di tecniche che vengono applicate per analizzare i risultati ottenuti dagli studi raccolti tramite systematic review. Le tecniche di metanalisi possono essere qualitative – come nel caso della metanalisi narrativa – o quantitative – come nel caso della meta-regressione. La scelta di applicare un tipo di metanalisi piuttosto che un altro dipende dal ricercatore e dagli interrogativi ai quali deve fornire una risposta. L’utilizzo di una tecnica, tuttavia, non pregiudica l’utilizzo dell’altra, e tuttalpiù può rafforzarne la portata. In alcuni casi, come quello della presente ricerca, si può trarre vantaggio dalla combinazione e dall’integrazione di tecniche appartenenti al versante qualitativo e qualitativo dell’analisi, permettendo una maggiore comprensione del fenomeno oggetto di studio.

Attraverso la systematic review è stato possibile: selezionare in maniera comprensiva21 gli studi e le valutazioni sulle politiche abitative e la riduzione del disagio abitativo attraverso specifici criteri di inclusione e di esclusione; individuare i principali gap negli studi con contenuti valutativi sul social housing; sistematizzare le teorie e le pratiche esistenti sul tema; integrare informazioni provenienti da una pluralità di fonti per la successiva realizzazione della metanalisi. Per la realizzazione della revisione sistematica si è deciso di seguire il protocollo PICOC, la cui adozione può essere considerata ideale nel campo del policy making poiché permette di individuare elementi centrali come la popolazione di riferimento, il tipo di intervento e l’outcome considerato.

Per quanto riguarda la metanalisi, come già accennato, si è seguita la strada dell’integrazione tra tecniche qualitative e quantitative. Si sono inizialmente organizzati in una matrice casi per variabili gli oltre 1200 effetti (o coefficienti o, meglio, meta- effetti) riportati dai 15 studi selezionati attraverso la systematic review per permettere la loro elaborazione statistica. L’analisi con meta-regressione ha seguito le linee guida del MAERnet adottando il protocollo di Stanley et al. 2013. Si è scelto di applicare una meta- regressione poiché si tratta dello strumento migliore per sintetizzare i risultati quantitativi

degli studi e che permette di operare inferenza statistica. La meta-regressione è stata svolta con il supporto del software statistico STATA.

Uno dei principali vantaggi della meta-regressione è che permette di recuperare anche piccoli studi con scarsa significatività statistica, oltre che a individuare eventuali fonti di distorsione che caratterizzano gli studi sull’impatto delle politiche di social housing. Ciò è importante perché escludere o non considerare un piccolo studio potrebbe non comportare un problema in sé, se preso singolarmente, ma se tale esclusione si ripete anche a causa di particolari caratteristiche di tali studi, il rischio di commettere, allora, un errore sistematico non trascurabile aumenta in modo esponenziale. Includendo, invece, anche i piccoli studi, la meta-regressione permette di recuperare significatività statistica e di individuare le principali fonti di distorsione.

I risultati della meta-regressione sono stati interpretati alla luce di un’ulteriore metanalisi narrativa svolta sui testi inclusi nell’analisi. Con il supporto di una griglia interpretativa ogni studio è stato analizzato e ne sono stati individuati gli elementi centrali utili ad una maggiore comprensione dei risultati ottenuti con la meta-regressione.

L’esplorazione di tali tecniche di rilevazione e di analisi ha rivestito un ruolo fondamentale nella presente ricerca proprio per verificare la possibilità di valutare politiche complesse con strumenti più efficaci di quelli normalmente utilizzati. In effetti, le systematic review e le metanalisi stanno assumendo sempre maggiore rilevanza nella pratica del policy making, come testimoniano alcuni network dedicati alle evidence-based policy and practice (per citarne uno tra tutti: The Campbell Collaboration22), soprattutto negli USA e in ambiente anglosassone.

Tuttavia, il passaggio ulteriore che si vuole compiere in questa sede, è quello di sfruttare le potenzialità di queste tecniche applicando la systematic review e la metanalisi alla valutazione delle politiche complesse. Nel caso delle politiche di housing, ciò ha permesso non solo di recuperare risultati provenienti da tipi diversi di azioni e interventi che fanno parte della più generale politica abitativa, ma ha anche permesso di recuperare

le diverse dimensioni dell’housing che, nel presente caso, vanno a costituire la complessità del fenomeno seppur in forma schematizzata.

La proposta e la sfida metodologica più generali consistono nel considerare revisioni sistematiche e metanalisi come strumenti legittimi per il raggiungimento di tale scopo, proprio per la loro capacità di sintetizzare interventi e dimensioni diversi che fanno capo a una stessa politica e risultati che esulano dagli obiettivi attesi di un intervento circoscritto, che altrimenti non saremmo in grado di valutare unitariamente. In altre parole, metanalisi e systematic review permettono di cogliere aspetti diversi di uno stesso fenomeno e informazioni di varia natura che non saremmo in grado di cogliere analizzando un singolo studio o intervento o anche analizzando più studi singolarmente poiché, in tali casi, mancherebbe il momento fondamentale della sintesi. Questo è il contributo principale che si vuole apportare al dibattito metodologico sulla valutazione delle politiche complesse.

A seguito dei risultati della metanalisi che, tra le altre cose, hanno messo in evidenza una carenza importante di studi italiani basati sulle tecniche di regressione, si è deciso di approfondire le politiche abitative italiane attraverso lo studio dei documenti e del materiale prodotto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso incontri formali con tecnici e rappresentati del MIT per la condizione abitativa in Italia, e, infine, attraverso l’analisi quantitativa dei dati nazionali di monitoraggio raccolti dal MIT e resi disponibili in formato open data sul portale del Ministero riguardanti una delle misure più importanti delle politiche abitative: il programma di recupero e razionalizzazione dell’edilizia residenziale pubblica (il cosiddetto ex articolo 4 del Piano Casa).

Il database del MIT ha permesso di elaborare in forma statistica dati provenienti dal monitoraggio di oltre 5600 interventi di recupero di edilizia pubblica con il supporto del programma di analisi Spss. Le tecniche di analisi utilizzate sono state – oltre ad una esplorazione dei dati a livello monovariato e bivariato – l’analisi della varianza e modelli di regressione logistica (Capitolo 6).

La breve descrizione delle fasi della ricerca ha messo in evidenza come per affrontare la complessità delle politiche di social housing è stato necessario ricorrere a una pluralità di strumenti che ha permesso la costruzione di una base empirica in grado di fornire elementi

utili per la formulazione del giudizio valutativo del ricercatore. In tale prospettiva l’aspetto che ha giocato un ruolo centrale per la combinazione delle varie tecniche impiegate è stato il superamento della distinzione tra approccio quantitativo e qualitativo, a favore dell’adozione di un approccio integrato. Proprio tale strategia di ricerca ha permesso l’impiego di tecniche ancora poco utilizzate nelle scienze sociali, in particolare nella ricerca sociale e valutativa italiana.

Schematicamente le principali tappe del disegno della ricerca sono state:

• Analisi/revisione (nell’accezione di rassegna) della letteratura esistente e del dibattito accademico in corso (scoping review) finalizzata a individuare gli aspetti delle politiche di social housing oggetto della systematic review;

Realizzazione di una systematic review al livello europeo sulle valutazioni effettuate in ordine alle politiche del social housing;

• Meta-analisi e analisi narrativa applicati al database e ai documenti ottenuti attraverso la systematic review;

• Focus sulle politiche abitative italiane attraverso interviste al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’analisi dei dati di monitoraggio dell’attuazione del Piano Casa.

Per ciò che concerne la dimensione spazio-temporale dello studio, si è deciso di limitare al periodo 2000-2018 le fasi di systematic review e metanalisi, delimitando territorialmente l’analisi al continente europeo. Nel capitolo 5 si vedranno in profondità le motivazioni di tale scelta rispetto ai confini attribuiti a questa fase dello studio.

Per ciò che riguarda, invece, il focus sulle politiche abitative italiane si è deciso di limitare l’analisi a partire dall’anno 2008, anno in cui una serie di fattori esogeni ed endogeni hanno portato alla completa riarticolazione delle politiche di social housing.