Obiettivi e metodi di ricerca
3. Il disegno di ricerca
Nonostante, come detto, si siano utilizzate due edizioni differenti de la
Repubblica, dal momento che queste si riferiscono alla stessa testata di appartenenza,
si può dire che il tema della salute durante l’emergenza rifiuti sia stato trattato attraverso un’analisi longitudinale, cioè un tipo di analisi condotta su una sola fonte. Questa tipologia è d’altronde preferita quando l’arco temporale in esame è relativamente ampio (Sturloni 2009), come nel nostro caso (1º gennaio 2004 - 31 dicembre 2008).
Per quanto riguarda gli estremi dell’arco temporale elenchiamo di seguito alcune motivazioni che ci hanno condotto alla scelta, cominciando dall’estremo sinistro. Il 2004 è l’anno in cui hanno luogo diversi episodi di protesta eclatanti, come i due grandi blocchi ferroviari di marzo a Villa Literno (NA) e di giugno a Bellizzi (SA), che spezzano in due l’Italia, e che sono causati dalla reazione al progetto di apertura
di discariche ventilati dal Commissariato (al settembre 2004, si conteranno trentotto blocchi di varia entità3).
Sempre nel 2004 inoltre la giornalista K. Senior e il sedicente ricercatore del CNR A. Mazza pubblicano sulla prestigiosa rivista britannica di medicina The Lancet
Oncology un reportage4 che farà scalpore sui mass media e che mette in relazione la
presenza di discariche in una zona circoscritta della Campania e la possibilità di sviluppo di patologie tumorali, usando l’espressione (che si rivelerà mediaticamente molto appetibile) di “Triangolo della morte” per designare l’area compresa tra Nola, Acerra e Marigliano. Questo studio incontrerà fin dalla sua pubblicazione forti critiche da parte della comunità degli epidemiologi, e rappresenterà l’inizio di un’animata discussione che avrà luogo sulle pagine della rivista E&P dell’Associazione Italiana di Epidemiologia nei mesi e negli anni successivi.
Nel 2005 la Protezione Civile commissiona a Organizzazione Mondiale della Sanità, Istituto Superiore di Sanità e Istituto di Fisiologia Clinica del CNR uno studio epidemiologico riguardante l’impatto sulla salute umana del trattamento dei rifiuti, di cui nel luglio 2007 vengono presentati a Napoli i risultati (Martuzzi et al., 2009).
In quella stessa occasione Guido Bertolaso dichiara di voler proseguire questo lavoro, e nelle settimane successive verrà commissionata dalla Regione Campania un’imponente indagine epidemiologica, lo studio Sebiorec (Studio Epidemiologico Biomonitoraggio Regione Campania), allo scopo di «misurare l’assorbimento di sostanze inquinanti (come diossine e metalli pesanti) nel sangue e nel latte di un campione di popolazione residente in 16 comuni campani»5. Lo studio, che ha visto
come partner locali l’Osservatorio Epidemiologico della regione Campania, il Registro Tumori dell’ASL Napoli 4 e cinque tra le ASL della Regione Campania, avrebbe dovuto produrre i suoi risultati alla fine del 2009, ma è ancora in corso al momento della stesura di questo lavoro (novembre 2010). Ci è dunque sembrato poco utile, in mancanza dei risultati finali dello studio e non potendo quindi seguire la loro trattazione da parte dei media, continuare la nostra analisi oltre il 2008, anno che
3 Bertolotto, E. (2004), Acerra contro l’inceneritore prepara la marcia su Roma. la Repubblica Napoli, 12 settembre 2004, p.2.
4 Senior, K., & Mazza, A. (2004), Italian “Triangle of death” linked to waste crisis. The Lancet
Oncology, 5(9): 525-527 (disponibile in rete: http://www.sciencedirect.com).
5 Fonte sito web ASL Caserta (www.aslcaserta1.it/portale/Portals/0/doc_pub/Sebiorec.pdf, accesso effettuato il 3 novembre 2010.
segna inoltre il picco massimo di attenzione mediatica alla tematica "salute e rifiuti in Campania".
L’analisi quantitativa ha preso in considerazione i seguenti parametri d’indagine: andamento temporale delle pubblicazioni; tipologia dei testi pubblicati (articoli, notizie, commenti, interviste, aperture); gerarchia dei testi nell’impaginazione (prima pagina, seconda pagina, ecc.). Per andamento temporale delle pubblicazioni s’intende il conteggio del numero di testi pubblicati da ogni testata per mese e anno. Nel corso dell’analisi si distinguerà tra testi brevi, classificandoli come "notizia" (testi di lunghezza inferiore alle 300 parole) e testi di lunghezza ordinaria (dalle 300 parole in su), classificandoli come "articoli". Tra questi ultimi inoltre si opererà la distinzione secondo la tipologia in interviste (dialogo fatto di domande e risposte tra un giornalista e un esperto o opinion leader), commenti (testi non narrativi scritti da autori degli articoli, esperti o opinion leader), articoli (tutti gli altri testi di lunghezza ordinaria che non appartengano ai primi due tipi). Infine si classificano come aperture gli articoli che iniziano in prima pagina.
Per quanto riguarda le unità di analisi, per il nostro lavoro abbiamo cercato i testi che contenessero le parole "Campania" e "rifiuti" in modalità AND, e le parole "tumore/i", "veleno/i", "cancro", "malattia/e", "salute" in modalità OR. Adottando la modalità di ricerca avanzata disponibile sull’archivio in linea de la Repubblica, inoltre, appare un elenco di sezioni del giornale in cui è possibile confinare la ricerca (es. politica interna, cronaca, commenti, Napoli): nel nostro caso abbiamo esteso la ricerca a tutte le sezioni dell’edizione nazionale e all’edizione Napoli.
Per quanto efficace sia la procedura di ricerca automatica dei testi per parole- chiave è necessario, come secondo passo dell’analisi, usare degli ulteriori metodi di controllo precauzionali manuali. Infatti uno degli inconvenienti che si sono presentati ha riguardato la duplicazione del numero di testi rilevati: soprattutto per quanto riguarda il primo degli anni di analisi, il 2004, il numero di testi trovati dalla ricerca automatica superava il numero effettivo di oltre il 40% (145 occorrenze contro le 85 della seconda stima) e tale problema di ripresentava, benché in misura molto minore, per altri due anni in esame. Una terza selezione è stata necessaria per minimizzare, come accennato in precedenza, i problemi di natura semantica delle parole-chiave.
Merita infine alcune riflessioni la giustificazione dei criteri di scelta delle parole- chiave: senza dubbio si potrebbe ritenere ingiustificata la mancanza tra le parole- chiave del termine "Napoli" che, per ovvie ragioni istituzionali, politiche e demografiche, si trova a essere la città-simbolo dell’emergenza. L’ipotesi di aggiungere "Napoli" tra i criteri di ricerca, tuttavia, avrebbe condotto a un corpus di oltre mille testi da esaminare, eccedendo in termini quantitativi le finalità di una tesi di master, ma costituendo senza dubbio una valida ipotesi di lavoro per una tesi dottorale. Un discorso differente va invece fatto per i termini "inceneritore/i" e "termovalorizzatore/i": una ricerca di prova per parole-chiave, successiva alla prima, è risultata in un gruppo di testi formanti un sottoinsieme proprio dei testi già trovati nel corso della prima ricerca.
L’analisi qualitativa si concentra invece sull’identificazione dei vari attori sociali che hanno preso parte al dibattito, effettuata mediante un’analisi delle fonti esplicite e sulla classificazione dei frame giornalistici identificati nei testi in esame, al fine di analizzare la tematizzazione attuata da la Repubblica della problematica della salute durante l’emergenza campana. Analizzare i frame significa quindi, parafrasando Sturloni (2009), frazionare la rappresentazione della realtà fornita, nel caso, da la
Repubblica, per mettere in luce le tematiche dominanti nel dibattito sulla salute
offerte dal quotidiano all’opinione pubblica italiana.
Per la classificazione degli argomenti trattati nei testi, abbiamo selezionato i seguenti codici, riportati negli allegati I e II:
Tab. 1 Frame selezionati per la classificazione dei testi analizzati Frame selezionati
traffico nord-sud emergenza politica
ecomafia rassicurazioni
salute roghi
inceneritore imprese rifiuti indagini
esempi virtuosi proteste disagi turismo
comunicazione con la popolazione intervento
magistratura alternativericerca rifiuti
tossici/pericolosi istituzionalescontro emergenzagestione popolazioneignoranza solidarietà alle
popolazioni coinvolgimento società civile iniziative
popolari inquinamento
ambiente discariche abusive assuefazione/