Le relazioni con i media
4.3 Le diverse tipologie di media
La gamma vastissima di tipologia di media che attualmente abbiamo a disposizione risponde solo in parte a una scelta di marketing da parte degli editori che tendono a intercettare un pubblico sempre più vasto e specializzato negli interessi. Molti media, infatti, sono anche il frutto delle caratteristiche peculiari delle notizie, della loro deperibilità, e dell’opportunità di un approfondimento, nonché del servizio peculiare per cui sono predisposti
Comunicazione
Internet Relazioni con i
media agenzie radio e TV quotidiani periodici Marketing
4.3.1 Le agenzie
Costituiscono l’elemento meno visibile, ma forse il più importane per la “nascita” delle notizie. Sono loro, infatti, che trasmettono a tutti i media le informazioni fondamentali divise secondo argomenti a cui, di solito, dedicano il lavoro di uno o più redattori specializzati.
Le agenzie lavorano 24 ore al giorno, se consideriamo anche le notizie che provengono dall’estero. I giornalisti che seguono gli eventi sul territorio mandano un primo flash alla loro agenzia con la noti- zia asciutta e senza approfondimenti. Se la notizia è importante, al giornalista vengono chieste ulte- riori informazioni e l’agenzia farà altri “lanci”.
Chi decide tutto questo è un redattore interno che sta al desk e riceve il flash, lo controlla e lo invia a tutti gli abbonati dell’agenzia: altri media, di diversa tipologia, che usufruiscono di questo servizio a pagamento.
La quantità di lavoro è imponente. In Italia esistono agenzie “universalistiche” che seguono notizie di ogni tipo organizzate per redazioni – esteri, politica, economia, sport, spettacoli, cultura, ecc. – e agenzie spe- cializzate su argomenti specifici che possono essere di tipo “verticale” - economia, politica o sport soprat- tutto – oppure “orizzontale” e cioè legate al territorio e all’informazione che lo riguarda e che, molto pro- babilmente, non avrebbero la visibilità necessaria se fossero inserite in una scala gerarchia di valutazione che riguarda tutta la penisola.
Come è facile intuire, è proprio quest’ultimo tipo di agenzia a costituire un referente necessario e indispen- sabile per il lavoro dell’ufficio di relazioni con i media del GAL.
In linea generale, i giornalisti delle agenzie sono il principale alleato dell’ufficio di comunicazione perché lo aiutano a diffondere in modo rapido, completo e qualificato la notizia che si intende divulgare.
4.3.2 I quotidiani
Anche i quotidiani sono, di norma, organizzati per sezioni; le redazioni sono infatti divise per temi (eco- nomia, cronaca, politica, esteri, cronaca locale, sport, spettacoli, cultura, ecc.).
Responsabile di queste sezioni è un caporedattore o un caposervizio che, prima, si coordina con la dire- zione e con i suoi colleghi di pari grado delle altre redazioni, poi, attribuisce incarichi, disegna la pagina (pronto a “smontarla” se notizie di grande portata ne mettono in discussione la scaletta di priorità già definita) e stabilisce un programma di lavoro.
Questo genere di attività prevede una forte coesione interna fra i redattori di una testata giornalistica che non possono permettersi di non presentare nessuna notizia e, ancor meno, ritrovarsela due volte in due diverse sezioni del giornale. Pertanto, nella giornata tipo di un giornalista sono previste due riunio- ni: una al mattino, per valutare la scelta dei contenuti, il rilievo che meritano e il taglio degli articoli; l’altra il pomeriggio, per effettuare un nuovo controllo e, eventualmente, modificare qualcuna delle scelte già fatte.
Una volta prodotti gli articoli, sono altri redattori che scelgono i titoli e le foto eventuali.
Dopo una giornata di costante revisione dei testi e rimessa in discussione di scelte e priorità, il quotidiano acquista la forma e i contenuti che i lettori possono acquistare la mattina successiva.
I giornali costituiscono una delle forme di informazione più diffuse e consolidate. Nonostante in Italia la loro diffusione sia minore rispetto ad altri paesi europei, anche nel nostro Paese i quotidiani godono di un numero consistente di lettori che si possono calcolare da un minimo di quattro a un massimo di undici per copia venduta. Non solo perché il quotidiano che entra in famiglia, di solito, viene letto dagli altri compo- nenti, ma anche perché è uso comune leggere il giornale in posti pubblici. Pensiamo ai quotidiani messi a disposizione dai gestori di bar, alberghi e negozi di barbieri, ma pensiamo anche al “passaparola” intorno a determinati articoli che può avvenire nei luoghi di lavoro, all’università o in circoli e associazioni.
4.3.3 I periodici
Distribuito su un tempo molto maggiore, una settimana o un mese, il lavoro nei periodici non è molto dissimile da quello dei quotidiani. Cambia radicalmente però il modo di valutare, presentare e approfon- dire la notizia.
I periodici infatti sentono meno di un quotidiano il problema della scottante attualità. La freschezza della loro informazione è stata già bruciata dall’intervento di radio, televisioni, internet e quotidiani. La noti- zia che si sceglie, di solito, è una notizia “nota” ma che viene valutata meritevole di un approfondimento che spesso è corredato da una robusta sezione di foto e immagini.
Questo rimanda immediatamente alla necessità da parte dell’ufficio di relazioni con i media del GAL di dotarsi di un buon archivio fotografico per aiutare i giornalisti ad allestire un pezzo significativo e coe- rente.
L’organizzazione interna di un periodico non differisce di molto da quella di un quotidiano. Sono però diversi i tempi di stampa e le modalità di allestimento del giornale.
Nei periodici non si parla di pagine quanto piuttosto di “segnature”, blocchi di otto pagine che vengono allestiti secondo un criterio di priorità che favorisce le notizie di più lunga durata, come quelle legate agli spettacoli e alla cultura e, cronologicamente, lascia in fondo le notizie di attualità.
Meno frequente è la pubblicazione del periodico, più alto sarà il distacco dalla notizia di attualità che si rende necessario. Un settimanale, infatti, si muove ancora sull’eco delle notizie dei quotidiani, un mensile invece ne può decisamente fare a meno.
Per questo motivo è molto facile trovare i media specializzati nella categoria dei mensili piuttosto che in quella dei settimanali. Si tratta di giornali dedicati esclusivamente a un pubblico femminile o maschile, oppure di specializzazioni in turismo, enogastronomia, moda, tempo libero, salute e benessere e cosi via. I periodici, soprattutto mensili, sono un interlocutore molto importante per il GAL, in quanto permettono approfondimenti che altrove non sarebbero possibili nonchè la pubblicazione di articoli che danno conto della complessità dell’intervento e della missione strategica dell’associazione.
Proprio perché si occupano di notizie che non deperiscono nell’arco di pochi giorni, i periodici hanno tempi di durata piuttosto lunghi e spesso sono conservati dai propri lettori.
4.3.4 Radio e televisioni
Le radio e televisioni nazionali e locali hanno organizzazioni redazionali simili a quelle dei quotidiani e per l’ufficio di relazione con i media del gal assumono una importante rilevanza strategica.
In via preliminare, è importante per il suddetto ufficio studiare e conoscere bene il palinsesto dei pro- grammi tematici che rappresentano un’opportunità da non lasciarsi sfuggire, infatti ogni network radiofonico o televisivo, prevede programmi a tema che, quando non sono di puro intrattenimento, riguardano tematiche specifiche tra le quali le iniziative dei GAL possono trovare uno spazio adeguato di visibilità: il turismo, l’enogastronomia, i prodotti tipici, l’agroalimentare, le tradizioni e la cultura del territorio, forse anche lo sport, l’economia.
Il ragionamento vale specialmente per radio e televisioni locali, ma non deve essere tralasciata la dimensione nazionale di alcuni interventi o di alcuni fenomeni.
4.3.5Internet
Anche se per molti aspetti internet può essere assimilato a tutti gli altri media presi in esame, in realtà esso si distingue per la qualità delle notizie fornite che possono essere, freschissime e di stretta attua- lità, come accade per i quotidiani o le agenzie, oppure informazioni su temi monografici e selezionati (i portali, ecc.) che comunicano in modo molto simile a quello che caratterizza i media specializzati. Ma internet presenta anche un’altra particolarità: può essere un media controllato e prodotto diretta- mente dall’emittente, ovvero dai GAL.
Il sito del GAL, contiene allo stesso tempo elementi di informazione, di marketing, di comunicazione e di relazioni con media. Si tratta di elementi rappresentati in modo esplicito, per esempio attraverso l’applicazione di pulsanti che aprono finestre su determinate funzioni – la rassegna stampa, i comuni- cati, l’archivio ecc. – oppure in modo implicito attraverso le scelte che caratterizzano il modo di pro- porsi di un ente e di entrare in relazione con il proprio pubblico di riferimento.
Pertanto, il rapporto dell’ufficio di relazioni con i media del GAL si misurerà con la diversa tipologia degli interlocutori: se si tratta di entrare in relazione con siti che danno notizie e informazioni, si com- porterà come se avesse a che fare con un quotidiano; se invece si tratta di produrre comunicazione sul prorio sito, si coordinerà con il resto dell’ufficio comunicazione e marketing.
Internet possiede una forza rilevante in termini di diffusione della notizia. Ma proprio perché vi si può trovare di tutto un po’, l’utenza lo usa con un criterio selettivo che rimanda ai media già accreditati la cui reputazione è indiscussa: è per questo che i siti web dei quotidiani sono tra i più visitati e consultati.
Internet è anche un formidabile strumento di relazione con l’utenza, per la sua facilità d’uso, la com- pletezza delle informazioni e la capacità di stabilire una relazione. Allora è una questione che riguar- da il marketing e la comunicazione e a cui l’ufficio di relazioni con i media può dare un suo contributo.