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L’organismo di certificazione

Nel documento Il marketing territoriale (pagine 72-75)

L’organizzazione del marchio collettivo

3.7 L’organismo di certificazione

L'Organismo di certificazione avrà il ruolo di verificare e certificare la rispondenza delle produzioni agroali- mentari aderenti al marchio e al disciplinare di produzione, verificandone pertanto la completa e corretta attuazione.

Il sistema di controllo per effettuare la certificazione di prodotti agroalimentari prevede il rispetto delle fasi descritte nel grafico seguente.

Il richiedente presenta la domanda di certificazione

Lorganismo di certificazione verifica la completezza della documentazione

L’organismo di certificazione effettua prove di tipo e nomina il gruppo di valutazione

L’organismo di certificazione effettua la visita di valutazione presso il richiedente

L’organismo di certificazione esamina la pratica Documentazione completa? Delibera certificazione di conformità Prove di tipo soddisfacenti?

Non conformità sostanziali?

Il richiedente adegua la documentazione Il richiedente intraprende azioni corretive Il richiedente intraprende azioni corretive L’organismo di certificazione richiede il supplemento d’istruttoria no no si si no no

Il licenziatario si impegna a sottoporsi ai controlli previsti dalla licenza d’uso del marchio e dovrà for- nire le informazioni necessarie alla identificazione del richiedente e dell’attività svolta. Per i prodotti già sottoposti a un regime di certificazione (DOC, DOCG, IGT, DOP, IGP, prodotti biologici), l’Organismo di certificazione sarà quello già designato per il mantenimento di questi segni distintivi.

L’Organismo di certificazione dovrà contestualmente assumersi l’impegno, attraverso specifica dichia- razione al rispetto di tutte le prescrizioni contenute nel Regolamento d’uso del marchio, ivi inclusa l’immediata comunicazione di ogni eventuale difformità o irregolarità ostativa alla certificazione e all’uso del marchio.

Tale Organismo di certificazione, dopo la concessione della certificazione di conformità del prodotto, eseguirà un'attività di sorveglianza e controllo sia sulla produzione sia sul sistema qualità del licenzia- tario, secondo le medesime modalità applicate durante la prima ispezione per il rilascio della certifica- zione di conformità.

Modalità di controllo sulla conformità ai disciplinari

Il piano annuale di controllo viene elaborato sulla base di: - periodicità delle attività di produzione;

- situazioni contingenti all'interno della filiera; - selezione ciclica dei produttori;

- esigenze particolari del prodotto (es. prove di tipo).

Il piano annuale contiene l'individuazione dell’Organismo di Certificazione incaricato della specifica attività di controllo, le date e le frequenze dei controlli.

L’attività di controllo consiste in una fase iniziale di preparazione, cui segue l’esecuzione della verifica e la redazione di un rapporto finale.

Fasi della verifica

1 Preparazione I responsabili della verifica, in collaborazione con il produttore, definiscono le atti- vità e le modalità di controllo in accordo ai contenuti del disciplinare e i tempi di esecuzione. Verificano le liste di controllo integrandole eventualmente in caso di particolari esigenze.

2 Esecuzione Questa fase viene condotta utilizzando le liste di controllo predisposte, le quali costituiscono un utile promemoria per i membri del gruppo, senza limitare l'esten- sione della verifica. Il gruppo può anche scindersi nel corso della verifica, esami- nando parallelamente varie zone della filiera, in funzione delle relative compe- tenze. Il responsabile del gruppo di controllo ha, comunque, il compito di coordi- nare l'attività.

L'attività di controllo consiste nel riscontro dell'evidenza oggettiva della confor- mità degli aspetti esaminati al Disciplinare.

Le risultanze devono essere documentate e circostanziate in dettaglio.

Al termine, il gruppo di controllo si riunisce con i responsabili delle aree della filie- ra interessate, per discutere e valutare i risultati emersi e per concordare eventua- li azioni correttive.

3 Rapporto finale Sulla base dei risultati e delle azioni correttive individuate il responsabile del gruppo di controllo redige il rapporto che deve contenere:

- luogo e data della verifica, - nominativi delle persone contattate, - descrizione delle non conformità emerse,

- indicazione per la risoluzione di tali rilievi (raccomandazioni e/o richieste di azioni correttive),

- data di scadenza concordata per l'attuazione delle azioni correttive. Il rapporto sarà archiviato presso l’Ufficio Marchio, a disposizione del Comitato Tecnico, dell’Organismo di Certificazione e dell’Ente Terzo che seguirà lo stato di avanzamento delle azioni cor- rettive intraprese fino alla loro conclusione.

Modalità di controllo sull’applicazione del marchio

Per favorire la coesione dei partecipanti all’iniziativa e assicurare un’affidabilità complessiva del siste- ma, si prevede che l’Organismo di Gestione disponga anche di una procedura di controllo sulla utiliz- zazione del marchio, quindi sul comportamento dei licenziatari.

Questa tipologia di controllo è quindi destinata a rispondere a una casistica specifica quale, ad esem- pio:

- un licenziatario che produca e commercializzi anche prodotti non sottoposti a marchio, come i pro- dotti non provenienti dal territorio definito;

- la visibilità e la correttezza della comunicazione nella fase di distribuzione;

- la comunicazione istituzionale e commerciale che i licenziatari possono realizzare per sostenere l’uso del marchio;

- l’uso del marchio o la sua citazione nelle etichette, nelle controetichette, sugli incarti, sulle confe- zioni;

- più in generale: la corretezza delle informazioni fornite al consumatore sull’origine geografica, le caratteristiche intrinseche della qualità del prodotto, la tipicità, la connessione con la cultura gastronomica del territorio richiamato.

La procedura di realizzazione del controllo sull’uso del marchio prevede le seguenti fasi di sviluppo dell’attività

Fasi della verifica

1 Preparazione L’Organismo di Gestione predispone il piano annuale di controllo "Marchio", che viene elaborato sulla base di:

- aree geografiche, - punti vendita,

- volume di prodotto immesso sul mercato, - andamento vendite.

Il piano annuale contiene l'individuazione degli enti/persone responsabili della specifica attività di controllo, mentre le relative date e frequenza sono determina- te sulla base delle esigenze individuate.

I documenti necessari per condurre l'attività di controllo sono: - elenco prodotti, quantità e relative etichette,

- elenco punti vendita.

2 Esecuzione L'attività di controllo presso il punto vendita consiste nel verificare che i prodotti presenti con il marchio siano presenti nell'elenco prodotti, l'etichetta sia conforme all'originale e le quantità siano quelle dichiarate.

3 Rapporto finale Sul rapporto finale devono essere riportati tutti i punti vendita controllati, i pro- dotti e le relative anomalie.

L’Organismo di Gestione del Marchio, potrà essere sottoposto dall’Organismo di Certificazione alla vigi- lanza sul rispetto delle procedure di certificazione e di uso del marchio.

Nel documento Il marketing territoriale (pagine 72-75)

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