Proposta per il Centro della Fondazione Carlo Levi a Torino115
La Fondazione Carlo Levi cerca, fino dove eà possibile, di differenziare i vari centri cercando di sposarli alle diverse cittaà che li ospitano. Per questo eà sembrato giusto raccogliere a Matera l’aspetto politico dell’opera del Maestro. A Matera c’eà la grande tela Italia ’61: la vita e la morte di Rocco Scotellaro dipinta su una tela di 21 metri; ci sono giaà tutti i disegni politici fatti per i giornali diretti da Carlo Levi o ai quali collaborava nell’immediato dopoguerra; e tutti i quadri di soggetto politico-sociologico, oltre alla parte politica della sua biblioteca.
Firenze, cittaà adulta, e dove Levi ha vissuto gli anni duri della guerra e della Resistenza, dove ha avuto tanti contatti umani e dove i turisti vanno soprattutto per visitare i musei antichi e moderni, sembra il luogo piuà adatto a raccogliere una vasta parte dei ritratti, quei ritratti che Carlo Levi ha sempre dipinto, cominciando da giovane coi volti dei familiari per poi allargare il suo orizzonte a quelli degli amici e degli incontri piuà eccezionali.
Ai centri ospiti delle Universitaà: Urbino, Bari, etc. e quindi visitate soprattutto dai giovani, un’antologica rimane la scelta migliore.
Seguendo questo criterio, a Torino, la cittaà che lo ha visto nascere e dove eà nata la sua arte e si eà formata la sua personalitaà, trova il suo posto il lavoro fatto nei primi quindici anni: dal 1919 fino al tempo dei «Sei di Torino», quest’ultimo periodo compreso. Una scelta in qualche modo fatale, quella che si fonda meglio con la sua “cara cittaà”.
Per fortuna non eà troppo difficile raccogliere un notevole numero di quadri di quell’epoca, quadri oltretutto eccezionalmente belli. Di quel tempo ci sono anche numerosi disegni, validi artisticamente e documentari per la storia della pittura di Carlo Levi.
Relazione sulla Fondazione Carlo Levi116
La Fondazione Carlo Levi eà stata costituita il 26 giugno 1976, per iniziativa di Linuccia Saba, erede testamentaria del Maestro.
Con decreto del Presidente della Repubblica, il 6 febbraio ’79 la Fondazione eà stata eretta in Ente Morale.
La Fondazione si eà formata ponendosi alcuni fini essenziali:
- la conservazione e la tutela di un nucleo fondamentale di opere di pittura e di grafica di Carlo Levi;
- la conservazione e l’ordinamento di tutto il materiale riguardante l’opera letteraria, di tutto il materiale bibliografico documentario e della biblioteca dello stesso Levi;
- l’organizzazione di mostre e manifestazioni di cultura in Italia e all’estero, per diffondere e approfondire la conoscenza dell’opera e del pensiero del Maestro;
- la cura di un catalogo generale delle opere di pittura;
- la cura di un piano editoriale per la pubblicazione dell’opera letteraria dispersa e inedita; - infine, la promozione di iniziative di cultura, premi per giovani pittori, borse di studio, etc.
---
Il patrimonio della Fondazione è costituito da oltre mille opere, di pittura e grafica, donate da Linuccia Saba: tra esse molte fra le più significative del Maestro. Una selezione di tali opere è esposta in permanenza nella sede provvisoria della Fondazione, in via del Vantaggio, 7 (Piazza del Popolo), a Roma.
---
La Fondazione, in armonia con i propri fini programmatici e per superare l’idea statica di “museo”, ha dato vita a diversi Centri autonomi assegnando ad ognuno di essi una parte del proprio patrimonio artistico.
Sono giaà operanti:
- il Centro di Ferrara, presso il Museo Civico, Palazzo Massari, dotato di 46 opere; - il Centro di Bari, presso l’Universitaà, dotato di 36 opere;
- il Centro di Urbino, presso l’Universitaà, Facoltaà di filosofia, dotato di 39 opere.
Hanno particolare importanza, nel cammino della Fondazione, la prossima inaugurazione dei Centri di Firenze e di Matera.
La sede di Firenze, «Museo del ritratto di Carlo Levi», accoglie l’opera ritrattistica: circa 200 tele, testimoni, attraverso i visi di scrittori, artisti e politici illustri non solo italiani, dell’apertura di Carlo Levi sul mondo contemporaneo.
La Sede di Matera, ricordando l’importanza che la Lucania ha avuto nella vita e nelle opere del Maestro, basta pensare a Cristo si eà fermato a Eboli e la grande tela (21 metri per 3 ½) Italia ’61 ispirata alla vita e alla morte di Rocco Scotellaro, saraà dedicata all’opera politica: quadri, disegni, manifesti, scritti, la biblioteca politica-sociologica, etc.
Ognuno di questi Centri autonomi saraà dotato anche di materiale documentario.
La Fondazione eà aperta ad accogliere ogni proposta fatta da Regioni, Comuni, Enti culturali, etc. relativa alla costituzione di nuovi Centri in ogni parte d’Italia.
L’attivitaà della Fondazione, nei primi anni di vita, eà stata notevole malgrado le comprensibili difficoltaà. Sono state organizzate grandi mostre culturali:
1977
- Firenze: Mostra del ritratto in Orsanmichele. Erano esposti 200 quadri e pubblicato un catalogo illustrato con l’introduzione di Carlo Lodovico Ragghianti e alcuni scritti dell’Autore.
- Firenze: Mostra di disegni, Palazzo Medici-Riccardi (contemporanea alla precedente. Anche questa con catalogo illustrato presentato da Antonio del Guercio).
- Acqui Terme: Mostra antologica, Palazzo «Liceo Saracco» (catalogo illustrato con introduzione di Luigi Carluccio).
- Urbino: mostra antologica, Universitaà. (Numero unico con scritti di Carlo Bo, Paolo Cinanni, Aldo Marcovecchio).
- Ferrara: Mostra dei monotipi, Palazzo dei Diamanti. (Catalogo illustrato, con introduzione di Giovanni Gromo).
1978
- Treviso: Mostra dei monotipi, Ca’ de Noal (catalogo illustrato).
- Aliano: Mostra per il Premio di pittura «Carlo Levi», patrocinato dalla Fondazione. - Savona: Mostra dei dipinti di Alassio, Fortezza Priamar (catalogo illustrato). - Taranto: Mostra di disegni e opere grafiche. Catalogo illustrato.
- Monza: Mostra antologica (per la settimana degli emigranti), Arengario.
- Certando: Mostra di opere ispirate al mondo contadino lucano (catalogo illustrato, con scritti di Antonio del Guercio, Aldo Marcovecchio, Giovanni Amendola).
- Montecatini: Mostra antologica, Azienda Autonoma di cura e soggiorno (catalogo illustrato).
La Fondazione ha in programma l’organizzazione di una grande mostra a Mosca e altre città dell’U.R.S.S., per la quale sono in corso i contatti con le autorità culturali sovietiche.
---
A cura della Fondazione è uscito Il coraggio dei miti, a cura di Gigliola De Donato, edito da De Donato.
Inoltre il Quaderno a cancelli, opera postuma, a cura di Linuccia Saba e Aldo Marcovecchio, edito da Einaudi.
La Fondazione eà retta da un Consiglio di amministrazione formato da sei a nove componenti, che durano in carica un quinquennio.
Attualmente i consiglieri sono: Signora Linuccia Saba, presidente, Roma Prof. Paolo Cinanni, Roma
Prof. Antonio del Guercio, Roma Prof. Francesco Lo Perfido, Ferrara Dottor Manlio Magini, Roma Dottor Silvio Paschi, Milano Avv. Edoardo Pugliese, Roma Dottor Bruno Vasari, Torino
Tutte le cariche sociali della Fondazione sono gratuite.