• Non ci sono risultati.

Il Documento di Piano

Nel documento PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (pagine 78-82)

add etti

PRIMA ATTUAZIONE PGT

8 IL PGT DI QUINGENTOLE

8.3 Il Documento di Piano

La versione definitiva del Documento di Piano del Comune di Quingentole recepisce e sviluppa in scala più dettagliata (1:10.000) quanto già indicato nella proposta di DdP condivisa (scala 1:25.000), sia per quanto riguarda gli ambiti di trasformazione residenziale, sia per quanto riguarda quelli per insediamenti produttivi.

Mantova

Vengono inoltre recepite le indicazioni del PTCP di Mantova con particolare riferimento a quanto indicato nelle Linee guida metodologiche – Allegato D3 – Contenuti minimi dei PGT.

8.3.1 Lo scenario strategico di piano

Lo scenario strategico del Documento di Piano del Comune di Quingentole applica in maniera più dettagliata gli indirizzi strategici dei PGT coordinati illustrati al precedente capitolo 7.

Il DdP recepisce anche le prescrizioni indicate dal PTCP riguardanti i temi del paesaggio, della difesa del suolo, delle infrastrutture della mobilità e degli ambiti destinati all’attività agricola di interesse strategico; tali temi sono stati sviluppati in modo più dettagliato nella fase di predisposizione del Piano delle Regole, attraverso la redazione di cartografie tematiche e di specifiche normative, facendo riferimento a quanto indicato dall’art.10 della L.R. n.12/2005; si è quindi operata un’operazione di “feed-back” per la messa a punto finale del DdP, indicando le tematiche derivate dal PdR stesso.

A livello strategico, in coerenza con gli obiettivi e le azioni della pianificazione generale, gli obiettivi di riferimento per la messa a punto del Documento di Piano di Quingentole sono stati:

 la “fisiologica” transizione dal PRG vigente al nuovo strumento, da attuare con il minimo possibile di alterazioni rispetto all’impostazione originaria, complessivamente condivisibile, dello strumento vigente

 la valorizzazione degli elementi paesaggistici, legati in particolare alla presenza del fiume Po e delle sue aree golenali (ove viene perseguito il recupero di un migliore standard di naturalità), nonché alla presenza di un “paesaggio agrario” caratterizzato dalla tradizionale attività agricola e dalla presenza di importanti manufatti di bonifica idraulica ;

 la salvaguardia degli ambiti agricoli in modo da garantirne la conservazione come ricchezza non riproducibile;

 la tutela del sistema idrico e delle zone umide, delle emergenze vegetazionali e degli elementi geomorfologici;

 la tutela dei beni culturali e del paesaggio, anche con riferimento alla componente storico- culturale.

Questi elementi sono stati inseriti in una “Carta condivisa del Paesaggio”, di cui al punto precedente, che costituisce la base per la redazione della Carta della sensibilità paesaggistica, avente carattere prescrittivo.

Il PGT recepisce inoltre le indicazioni derivanti dai piani settoriali di livello sovraordinato vigenti alla data della sua approvazione; si è in particolare verificata la coerenza con i piani e programmi di livello regionale e provinciale.

Si è infine tenuto conto delle valutazioni di compatibilità e delle indicazioni di criticità evidenziate dal Rapporto Ambientale della VAS nonché dalla risultanze della VIC, recependo nella normativa di PGT, in termini di prescrizioni, gli accorgimenti da adottare e le misure di mitigazione e/o compensazione da prevedere per i nuovi ambiti di trasformazione.

8.3.2 Le determinazioni di piano

Dalle indagini demografiche svolte non sono emerse particolari indicazioni sulla presenza di fabbisogni abitativi pregressi o insorgenti tali da giustificare consistenti espansioni del tessuto urbano consolidato.

Pur in presenza di un numero di residenti pressoché costante negli ultimi anni, si è verificata comunque una discreta tendenza verso la costruzione di nuove abitazioni, tale da giustificare l’inserimento nel PGT di alcuni ambiti di espansione residenziale di limitata estensione; bisogna soprattutto considerare che la presenza di una discreta offerta insediativa può incentivare

Mantova

l’insediamento sul territorio di nuove famiglie, condizione inderogabile per il mantenimento in loco di un efficiente sistema di servizi comunali (scuole, attrezzature sportive, biblioteche, ecc.).

La localizzazione delle nuove espansioni si pone l’obiettivo di accorpare tali ambiti all’edificato esistente, sia verso est che verso ovest, recuperando parzialmente edificazioni sparse o di tipo lineare che si sono sviluppate in anni recenti.

Per quanto riguarda invece gli ambiti destinati ad insediamenti produttivi, si è preso atto che le aree messe a disposizione dal PRG sono state rapidamente edificate, confermando l’esistenza di una discreta domanda per questo tipo di edificazione; il PGT, prendendo atto di quanto già previsto dal PRG previgente, prevede limitate espansioni anche per questo tipo di ambiti, collocandole però (a differenza di quanto previsto dal PRG vigente) in continuità rispetto all’ambito consolidato destinato agli insediamenti produttivi.

Il dimensionamento complessivo dei nuovi ambiti di trasformazione rientra nei limiti indicati dal PTCP – VEDI TABELLA – perseguendo in tal modo l’obiettivo della minimizzazione dei consumi di suolo; per gli ambiti di maggiore estensione si è infine prevista la possibilità di realizzazione per stralci successivi, in modo da garantire uno sviluppo ordinato e coerente del tessuto urbano consolidato e una possibilità di sviluppo nel tempo che può andare oltre rispetto alla durata quinquennale del DdP.

1. TUC E DIMENSIONAMENTO SECONDO IL PTCP

2. PREVISIONI INSEDIATIVE DI compensazione ecologica preventiva, garantendo in questo modo adeguate condizioni di sostenibilità ambientale.

In sede di VAS, a questo proposito, è stata segnalata la problematicità del comparto sito a ovest, che risulta localizzato a distanza inferiore a quanto prescritto da un allevamento intensivo di suini. Prendendo atto di tale segnalazione la normativa specifica relativa a questo ambito è stata opportunamente integrata, nel senso che le opere di mitigazione/compensazione devono essere preventivamente concordate con ASL, e devono avere come obiettivo primario la

“difesa” del nuovo insediamento rispetto ai possibili effetti inquinanti.

Per quanto riguarda infine gli obiettivi di riqualificazione urbanistica, paesistica e ambientale essi sono stati oggetto di specifici approfondimenti nella fase di messa a punto del Piano delle Regole.

8.3.3 Le politiche di intervento per i sistemi funzionali

Il PGT di Quingentole si è attenuto pienamente a quanto indicato per i diversi sistemi funzionali nella fase di predisposizione del PGT condiviso, secondo quanto illustrato al precedente capitolo 7.

Mantova 8.3.4 L’individuazione degli ambiti di trasformazione

Nella tavola del Documento di Piano sono state evidenziate le aree facenti parte del tessuto urbano consolidato, differenziandole in base alla destinazione prevalente (residenziale, produttiva e terziaria), demandando ulteriori approfondimenti alla messa a punto del Piano delle Regole; sono state inoltre riportate le aree destinate a servizi e attrezzature d’uso pubblico sviluppate poi nello specifico nel Piano dei Servizi.

Gli ambiti di trasformazione individuati comprendono tre comparti con destinazione prevalentemente residenziale e due comparti con destinazione prevalentemente produttiva;

mettendo a disposizione tali aree per possibili espansioni l’amministrazione comunale di Quingentole conferma le strategie di sviluppo dell’edificato esistente già indicate dal PRG vigente; l’inserimento di queste aree nel Documento di Piano non produce però, come stabilito dalla L.R. n.12/2005, effetti diretti sul regime giuridico dei suoli; esse potranno essere considerate edificabili solo dopo l’approvazione di specifici piani attuativi, da predisporre seguendo le indicazioni riportate nelle apposite schede delle Norme Tecniche di Attuazione.

I comparti residenziali sono localizzati a ridosso del tessuto urbano consolidato: i due ambiti posti a ovest dell’abitato hanno la funzione di collegare l’edificato esistente con la grande area d’uso pubblico che si è sviluppata in prossimità della sede municipale e delle scuole; quello posto a est ha invece la funzione di consentire lo sviluppo dell’edificato esistente in questa direzione, confermando l’orientamento delle espansioni più recenti, con l’obiettivo di garantire un miglior accorpamento delle nuove aree rispetto all’edificato storico; non viene invece confermata la localizzazione dell’area destinata a PEEP lungo vicolo Roma.

I comparti per insediamenti produttivi si pongono anch’essi come completamento degli insediamenti già esistenti, confermando l’ubicazione di tali aree lungo la strada per Quistello e San Giacomo delle Segnate: il comparto n.4 era già previsto dal PRG previgente, mentre il comparto n.5 è di nuovo inserimento.

8.3.5 Previsioni prevalenti di livello sovracomunale

Il territorio di Quingentole, a differenza di altri comuni dell’Oltrepo, non è interessato da progetti di livello sovracomunale per la realizzazione di nuove infrastrutture viabilistiche, per cui non sono previste particolari fasce di salvaguardia.

Di particolare rilevanza risulta invece la presenza della rete verde di primo e secondo livello, grazie alla presenza del fiume Po, con le sue aree golenali ricche di potenzialità ambientali, e i canali di bonifica: l’intero territorio comunale risulta infatti attraversato dal canale di bonifica Mantovana Reggiana e dall’ultimo tratto del canale Sabbioncello, individuati come aste dei corridoi ecologici di secondo livello.

L’abitato di Quingentole risulta inoltre prossimo alla ZPS IT20B0501, il cui vincolo specifico riguarda l’isola Mafalda e gli ambiti immediatamente circostanti; le trasformazioni previste dal PGT vengono per questo sottoposte a Valutazione di Incidenza.

Per quanto riguarda la tutela paesaggistica, per tutti gli ambiti di trasformazione viene richiesta la formazione di fasce alberate sui margini verso la campagna, in modo da mitigare l’impatto dei nuovi insediamenti rispetto al territorio agricolo circostante; per tutti i nuovi interventi sono inoltre prescritte opere di compensazione ecologica preventiva.

Tutte le aree golenali del fiume Po ricadono in fascia A e B del PAI, mentre il resto del territorio comunale ricade interamente in fascia C; queste indicazioni vengono recepite sia nel Documento di Piano che nel Piano delle Regole, per il quale sono previste normative specifiche.

Mantova

Per quanto riguarda infine la componente geologica idrogeologica e sismica, è stato predisposto l’aggiornamento dello studio geologico, secondo quanto indicato dalla L.R.

n.12/2005, e ad esso fanno riferimento i diversi atti del PGT.

Nel documento PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (pagine 78-82)