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3 4 Dossier Museo degli arrotin

3.5 Dossier Casa rurale del territorio

Data: 17.08.2018 Osservazione attiva

Tab. 3.11

Osservazioni Luogo Trinko/Trinco, Drenchia/Dreka - Valli

del Natisone.

Si trova all’altezza di m 738 s.l.d.. Secondo i dati ISTAT 2018 vi sono 9 abitanti. Il paese Trinco è uno dei paesi del Comune di Drenchia/Dreka, tra i Comuni “alti” delle Valli del Natisone proprio sotto il monte Kolovrat, dove si sono consumate sanguinose battaglie durante la Grande Guerra. Oggi si possono visitare le trincee nel museo all’aperto, il Kolovrat è anche una tappa del Pot miru / Il sentiero della

pace che da Log pod Mangartom

(vicino a Bovec), ripercorre i il fronte, i cimiteri ed altri monumenti alla Prima guerra mondiale fino a sconfinare a Redipuglia e proseguire fino ad Opicina.

Dopo la visita scendo a piedi tra le case arroccate. Benchè sia la settimana di Ferragosto noto solo due macchine e ben poche persone. Si ha davvero l’impressione di essere in un paese fantasma.

Sede museale Il museo è situato nell’ex scuola elementare che si trova sulla strada principale, mentre il paese è situato sotto di essa. Il museo occupa due grandi stanze e il corridoio.

La signora Marina del SMO mi informa che le chiavi si trovano presso la signora che abita nella casa accanto. Questa informazione non è segnalata nei materiali in mio p o s s e s s o . C h i a m o i l n u m e r o segnalato nel catalogo Zborzbirk, mi risponde un anziano signore che mi informa dove posso trovare le chiavi. Al mio arrivo la signora (tra i 70 e gli 80 anni) è proprio davanti casa, è molto riservata, mi risponde in dialetto. Subito mi porta le chiavi. Faccio un apprezzamento sulla bellezza del paese nella giornata soleggiata. Mi risponde che è più bello dall’altra parte, in Slovenia, perché qui non c’è gente. Le chiedo in quanti vivono oggi a Trinco: risponde in tre. Mi accompagna al museo, ma vuole andarsene subito. Le chiedo altre due informazioni, mi conferma che il museo è gestito dall’Associazione Pro Drenchia, che gli oggetti sono stati regalati dalle persone e che il museo è aperto da più di dieci anni. Le chiedo quanto traffico c’è, adesso d’estate, un paio di persone a settimana? Mi dice sì e no, dipende. Entrando nel museo si ha l’impressione che sia rimasto chiuso tanto tempo.

Collezione Beni materiali mobili legati alla vita nel paese, al lavoro contadino, alla quotidianità più recente, ma vi sono anche molti oggetti legati alla prima guerra mondiale. É disponibile anche una pubblicazione che raccoglie alcuni beni immateriali locali: nomi di piante e il loro uso, f u n g h i , t o p o n o m a s t i c a , microtoponomastica.

Una grande stanza del museo è dedicata alla Prima guerra mondiale ( a l c u n i o g g e t t i s o n o m o l t o interessanti: ad esempio gli strumenti usati dai medici), per il resto, nelle altre due stanze ci sono oggetti usati nella vita contadina, ma anche molti altri oggetti di diverso uso: televisori, radio, macchine da scrivere, scarpe, alcuni vestiti, orologi, ecc. Accanto ci sono delle pubblicazioni (tra le quali anche quelle del progetto Zborzbirk) e dei fascicoli (fogli plastificati), e v i d e n t e m e n t e p r o c u r a t i d a l l ’ a s s o c i a z i o n e , c h e approfondiscono le storie degli oggetti raccolti. Tra il materiale a disposizione c’è anche un libricino di Giorgio Zuppello, Drenchia. Aspetti

s t o r i c i e d a m b i e n t a l i ,

A m m i n i s t r a z i o n e c o m u n a l e d i Drenchia, 2000 accompagnato da una nota iniziale del sindaco Mario Zufferli. L’autore dei testi sembra essere un ricercatore amatoriale, che ha raccolto testimonianze sul territorio del Comune per riassumerle poi nel libro. Interessante notare il modo in cui parla dell’etnia degli abitanti di questi paesi. Infatti parla di una lingua atavica, di origini slave e «d’una ripresa vitalità etnica, conseguenza forse della recente dichirazione dello stato di minoranza da parte dell’Italia», ma non li definisce come sloveni. Dopo un capitolo dedicato al territorio e alla storia, parla delle Erbe eduli ed

officinali, delle quali riporta il nome in

dialetto, come pure quando parla dei

Funghi e della Toponomastica e M i c r o t o p o n o m a s t i c a . N e l l a

Tipologia Etnografico- storico. Sul tavolo dove è collocato il libro dei visitatori posso constatare che le date dei fruitori che hanno lasciato una firma sono molto distanti nel tempo. Ultima data 29.06.2018.

L ’ a p p a r a t o didascalico e l’esposizione

Il museo non è dotato di didascalie, ma ogni tanto sono esposti i fogli c o n l e d e s c r i z i o n i e l e contestualizzazioni fornite dalla Pro Loco. Ci sono anche molte foto.

Si vede che anni fa la mostra è stata preparata con cura: la maggior parte degli oggetti sono conservati in teche oppure appessi su pannelli secondo gli argomenti. Nel corso degli anni e in seguito all’aggiungersi di oggetti, probabilmente non hanno potuto mantenere il rigore iniziale. Nelle stanze sono oggi presenti anche alcuni oggetti che evidentemente la Pro Loco usa per i propri eventi (alcuni vassoi) o riunioni (dei fascicoli sui tavoli, ecc.).

Nome Museo

Casa rurale del territorio Sede

Ex scuola, Trinco, Drenchia Telefono/e-mail

333641475 – 0432 721130

[email protected]

Orario di Apertura

Visita previo appuntamento Anno istituzione

Anni ’90

Proprietà delle raccolte

Privati (Associazione pro Drenchia)

Tipologia istituzionale (statale, di ente locale o altro ente territoriale, privato, università) Privato (Associazione pro Drenchia)

Titolo di uso della sede (di proprietà, affitto, comodato, altro) Comodato d'uso con il Comune di Drenchia

Esistenza di uno statuto o di un regolamento No

Esistenza di inventario/catalogazione

Sì, disponibile online sul sito http://zborzbirk.zrc-sazu.si Esistenza di direttore riconosciuto

No

Attività (educative)/ iniziative/ progetti in programma Saltuariamente

Norme di sicurezza Sì

Adesione a SIMBDEA (SI/NO) e formazione di una rete tramite mailing list No

Quali sono le emergenze/preoccupazioni percepite

Il museo è situato in uno dei Comuni meno abitati delle Valli del Natisone con soli 113 abitanti. Non ha un responsabile e non sembra ci siano volontari disposti ad occuparsene attivamente Osservazioni

Il museo registra poche visite all’anno, sembra essere rimasto un po’ cristallizzato nel tempo Tab. 3.12: SIMBDEA

Fig. 3.9, Esterno Casa rurale, Trinco, foto LT.