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E chi fu quello

Nel documento G A L E O T T O MANFREDI (pagine 64-70)

-Dar però,dessi primamente,avviso

,

Che

al suonardella sesta anudaspada Assicuri la,rocca,e ratto scenda :

7

Aiquartieri,,alleporte,e .aduna ad una Tropchile teste già proscritte. Ilsonno

Eia

propino all’impresa.11,resto è:mio;

Ecco.Matilde. Corri..Ogni-

momento

E’ di prezzo

infima

;.o

E

chi fu quello

Mat,-.'.;.. j:

Che

involarsi mirai?

Zam. ..

<• - Rigo.

A

che vieni.

Sconsigliata Matilde? Il sol vederti : -

Può

valermila vita,, e tu losai;

E

questa è purela secondavolta

,

Che

inperiglio mi*sto.

Mat.

Finch’io respiro

Non

perirai, tei giuro.

A me

1’offesa

$5

Non

a te s'appartien.

Meco

tivieta Ognicolloquiò il crudo, e sobenio Perchèlovieta. Accusator ti tenie De’ tradimenti suoi*l’infametresca Tenermi occulta pertal

modo

eipensa;

« Ben locomprendo.

Zam. Io taccio.

Mat.

' -.Ho d’uopo io forse

Che

tu melnoti?,

me

sola intende

Il tiranno oltraggiar

, quando mi priva Dell’unicofedel, cheraddolcirmi Soleale pene, ed asciugarmi il pianto:

Ma

nesparsiabbastanza.Ord’ira inseno Il corcangiommi,edeicongl’occhiharotta Corrispondenza.

Zam.

Ah

principessa, il Cielo

M’

è testimon,che

mi

sgomentasolo De’tuoi mali il pensiero.In

me

sisfoghi Cc4e più vuol Manfredi, e

mi

punisca -D’aver svelato allatradita moglie

La

nuova infedeltà.

Sommo

delitto.

Che sommo

traditor mai non perdona.

Di

te.duoimi, infelice. Alla mia mente Funesto, e truce un avvenirs’affaccia ,

Che

fatremarmi il cor sul tuo destino.

Tu

delconsorte, tupersempre,o donna, Hai perduto l’amor.

Mat. Ma

non perduta

La miavendetta, ed iol’avrò; pagarla Dovessi a prezzo d’anima, e disangue.

, compital’avrò.

Zam.

Ma

d’unripudio

Meglionon fora tollerar l’affronto?

Mat.

Di ripudio cheparli?

Zam.

E

chi potria

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Campartene? non vedi? Ei per Elisa

D’amor

delira. Possederla inmoglie.

Abbi sicuro, chevi pensa; e due Capirne il letto maritai non puote.

A

scacciarne te poscia il suo dispetto Fiadi mezzi abbondante, edi pretesti.

L’odio d’entrambi, l’infecondo nodo, D’ un successor necessità

, gran possa Di forti amici, ebasterà per tutti

Di

Valentino l’amistà. Di

Roma

L’oracolo fia poimite, e cortese Intercessore Valentino. E’ceno

Il trionfo d’Elisa.

Mat.

Anzi lamorte.

Vien meco.

Zam.

E

dove? ' .

Mat.

*

A

trucidarla.

Zam. . Ignori

Che

Manfrediè conlei1L’hovist >iostessa Furtivoentrarvicol favordell’ombre*,

E

serrarl’uscio sospettoso, e cheto.

Avvicinai l’orecchio, e tuttointorno Era silenzio; e nullaintesi,e nulla

Di

più so dirti.

Mat. Ah,

taci! Ogni parola

Mi

drizza icrini: assaidicesti; basta

,

Basta così; nonproseguir... L’hai visto Tiistesso, non èver? Parla.

Zam. T’accheta

Oh

, taciutoEavessi!

Mat.

Ebben, ti prego.

Tiriamo unvelo.

Oh

dio!Spalanca,oterra,

Le voragini tue: quest’empiinghiotti Nel calor della colpa, e queste

mura

,

E

l’intera città; sorga una fiamma

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....

6

7

Che

li divori

,e

me

con essi, equanti Vi sonribaldi, che la fede osaro Del talamotradir.

Zam. ( Pungi, prosegui

Demone

tutelar, colmalatutta

E

testale cuordirabbia, e diveleno,

E

d’una crudeltà limpida, pura

,

Senza misura di pietà).

Mat

. Spergiuro

,

Barbaro, finalmente ioti ringrazio Della tuareità. Così

mi

spogli Di qualunque rimorso.

E

tu dal fodro Esciferro dimorte: a questa punta

La

mia vendetta raccomando. Il tuo Snuda Zambrino.

Zam. T’ obbedisco.

Mat.

Andiamo.

Zam.

Un

colpo...

Mat. E

mora.

Zam. E’ necessario.

Mat.

6 E’ giusto

Zam.Ei l’ha voluta.

Mat. E

l’abbia, e di marito

Lafedeimpari a mantener. Corriamo

Ad

assalirloneldelitto. Io sento

Che

l’ideamirapisce, enonIlo fibra.

Che

difocononsia. (perpartire

)

Zam.

Ferma

: qualcuno

Odo

appressarsi...E’ desso, elasua druda.

Donna

coraggio.

Mat.

Lasua druda?

Adunque

Il sangue d’ambedue.

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bS

.

SCENA' V

I.

*;* i .. v

Manfredi

, Elisa, e detti.

Mat.

*

Perfido, muori(loferisce) Zam. Muoritiranno.

(loferiscelasciandoilferro

, nelpetto )

.

Mat.

( avventandosi contro Elisa)

E

tu pur cadi indegna.

..s

CENA -V

II. *

Odo

ardo, Ubaldo, Guardie, e detti.

Odo.[trattenendola )

*•

T’arresta.

Eli. Aita.

Man.

( a Zambrinoforcandosi di ferirlo ) Traditor, nelpetto Riprenditi il tuo ferro. '

Uba.( dandogli altro colpo )

E

questo ancora Scellerato.

Zam.

Tu

vivi? Io tesperava Dell’odio mio mortai vittima prima.

Maledétto il destin, che ti protesse.

La tua vista m’arrabbia.

Uba.( alle Guardie ) Strascinatelo Altrove a vomitar l’anima rea.

Zam.Sì,

ma

priavendicato. Era innocente Il tuo sposo, Matilde. Era tradita

La

tua sposa, Manfredi. Iov’ingannai Entrambi,e solo per straziarvi tutti Svelo l’inganno.

Mat.

Ahi, misera, che feci?

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69 Zam.Sì,per strazio dì tutti: e vi potessi

Meco

tirar tutti.

(parte con le Guardie

)

Uba. / •/

;/ No

: piomba tu solo*

Nella casa*d’averno. Ivi di Rigo

L’alma infame raggiungi, e ti dispera.

Mat. Dove

, dove m’ ascondo!

Uba.

( saccostaaManfredi)

Ah

}

prence

mio

!

Man.

A

h; Ciro Ubaldo!

D’un

ingiusto amico,

Che

indegnamente t’oltraggiòricevi L’ultimofiato.

Mat. Ap

r hi',*o terra/

Man.

. '-Osserva:

Eccola

man,

che

mi

ferì la prima:

Guardala, io stesso conducea lontana Quell’innocente; e per te sol Matilde

,

Per te solo spietata, io m’affrettava D’allontanarla. <

Mat.

A me,

a

me

quel ferro,

Che

macchiaidelsuo sangue:ilferroohcrudi.

Rendetemiquelferro,om’uccidete.(nelV ultimo delladisperazione )

Man.

Frenatela, custodi. # •<.

Mat.

- .

A

piedi tuoi

Non

prego,

mio

signor, giudice mio,

E

non piùmioconsorte.

Ah

nonnegarmi.

Una

morte, cheimploro, e cheperprezzo Meritai di delitto. Iofui sedotta.

Questo solo vuodirti, una gelosa

Furia

mi

spinse, e troppo amor mi fece i

Scellerata,e crudel; sappi sol questo,

E

mi punisci,e tua pietà sia spenta

Con

chifutecodispietata,e ingiusta.

(colla testa alle sueginocchia )

Man. Leva il voltd,oMatilde.Ilmio perdono L’haineltuo pentimento: c tum’abbraccia,

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70

E

tu pur

mi

perdona. Anch’iot

1

offesi ,

E

vilmente, e primiero. Or dati pace

,

•Non piangere, Matilde; e se vedermi »

Vuoi contento spirar, poi? fine agli odj ControL’Elisa: fa d’amarla, e resti •.

Ogni sdegno sepoltoin un amplesso.

Bastiil miosangue a soddisfarti.

Mat.

<

Oh,

Elisa!

Eli.

Oh

, Matilde!

Uba.

Oh,

spettacolopietoso

Che

trar potrebbe dalleselci il pianto!

Man.

Or m'è dolce il thorir. Fedele Ubaldo,

Amico

generoso, il tuo coraggio Matildeassista, e laconforti. In essa Ilmiodritto proteggi; all’amor tuo...

A

te... la raccomando. (cade nellebraccia

. i di Ubaldo, e diOdoardo )

Mat,

‘.Oh

dio!

Uba. Manfredi.

Manfredi,..Ei piunonvive.Abbi pensiero

Tu

di Matilde, Elisa, enon lasciarla.

Accostatevi Ornici,e di voi.parte Il cadavere guardi, e lo componga.

L’altramisegua. Ingranperiglio èilfato Della cittade.Affarmi, all’armi,oprodi;

Risvegliati, Odoardo; animo, e petto:

Salviamla patria,evendichiam Manfredi,

Nel documento G A L E O T T O MANFREDI (pagine 64-70)

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