Quelle lagrimetue.
Non
m’assalireCon
armesitremenda;ose tusegui, E’consumatoilmiodelitto.IopossoCon
saldo pettodisfidar lamorte,
E
gl’ irati elementi, e delle cose L’universalruina:ma
vacillo,E
mi trema lo spirto, e si dilegua Nelvederchetupiangi,echeson’ io Lacagion deltuo pianto.Eli. * Ebben: perdona
Dell’incautomiocorl
1ultimo sfogo;
#
Tua
virtùmi
soccorre;edeccoasciutte Le miepupille.Or
tudiscortadunqueMi
provvedi, esivada.-Man. E
doveipassimDrizzarpensasti?
Eli. '
A Roma.
Iviramminga Porteròlamia dodia,everràmeco
De'benefizj tuoidolce,edeterna' La rimembranza. PasseròdaccantoA
quell’onde famose, a quell’ altere Molisuperbe, di cuitanto èil grido, Vi passerò daccanto, e neppurfia,Che
mi sovvengadi gettarvi unguardo*,
Vivròsolinga, sconosciuta,edaltra
Non
avrò compagnia, chelemie peneE
l’amormio...Che
dissi?ah!nonpensarlo,Amor
nongià,riconoscenza intendi.Man.
N
ulladiquestotu
mi
dei, chèsolo Abbonirmitudei.Ma
ticonforta;Nacqui
vicino, e gioveròlontano.Raggiungerattil’assistenza mia
^
Sulla riva delTebro; e sultuocapoVeglieràdiligenteil
mio
pensiero.Tipregointanto....
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3$
SCENA IV.
*.Zambrinq,
Matilde
in disparte, e detti.7.AM.('a Matilde
) (
(ju
ardali: l’orecchio Porgi attenta,edudrai.) ( si ritira
)
Eli. . Taci Manfredi:
Ladebolezzadelmiocorrispettaf
E
scordati/ d’ Elisa...Man.
Invanlosperi:L’
immago
tua vivrà dentro il mioseno.Fincheilgelodimortenonv’estingua L’ultimo spirto...
Mat.
( av vangandosi) Non-Seguir spergiuro.Che
t’ascoltalamoglie. 11guardoaterraAnime
ree,non abbassate: in fronte Alzatele-aMatilde; e su la guancia Dissipateilpallor,chevicoperse.Chiamarvideggiotraditorientrambi*
Ma
chiprima nonso.Ciascuno hascrittaV
empietànelsembiante, e fravoidueNon
distinguoilpiùreo.Man. Donna
furente.Chiticonduce? Perchè vieni ardita
Isegretiaspiar del tuo signore?
Donde
questa baldanza? ^Mat. Ah
,scellerato!Dunque
seitu,che mitradisciilprimo.Disonorde’mariti, ilpiù malvagio, IIpiùvile ditutti.
Man.
Olà: si parlaA
Manfredicosi*! non ti rammenti...Ma
ritiratiElisa.Max.
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Sedutrice proteina, edell’offesa Rendimiconto
.(savventa contro Elisa| Eli.(a Manfredi) Salvami.
Man.
(trattenendo Matilde)
Che
fai?Mat.
Rendimi contodell’offesa.Man.
’ Indietro,Furia d'averno, indietro.
Eli. Aita,ocieli!(parte)
Mat.
Vé, perfida,va pur:lamiavendettaT
arriverà, nè disarmatasempre Troverai questamano.Man. Un
sol capelloChe
tu letorca,o donna,un
sol capello Ticosterà lavita.Mat.
’A
te piuttosto.Tiranno,a te, che neperdesti ildritto Co' tradimenti tuoi.
Man. Tu
loperdestiAllaclemenzamia.Latuaferocia
A
incrudelirm'insegna,etu, logiuro,
Tu
nonhai più marito.(parte)Mat.
IlcielpercolaQualunqueti somiglia;esci,va pure Crudel,
ma
trema: l'innocenzamiaA
pesarmi
comincia,e d'un delitto Sentoilbisogno...Non
lasciarmi, ofuriaChe
nel pensiermi
mormori,sicorra Alla vendetta, esiraggiungaElisa,(parte)Fine dell’att§ secando,
m
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*
n
ATTO TERZO
1
SCENA
i,Matilde.
^Jon
ti bastad’avermi, empio, tradita,Che
d’unripudio ancor l'ontami giuri?Misera
me!
m’abbandonar già tutti.Mi
lasciantuttidesolate, e nulla Piùmi
rimane.Cena ii.'
ZAMBRINO, e DETTA.
£am. Ti
rimanZambrino,Volai tuocenno ad eseguir.
Mat. Deh
, fuggi,
Che
tu pur m’importuni,e gl’òcchiimeiNo,
chepiùnonvedrai!d’uomo
ilcospetto.Se m’ènegatodiveder Manfredi.
Oh
,Manfredi!m’abborri, emi
disprezza, Sii,qualbrami,infedel;ma
nonprivarmi Delpiacerdi seguirtianchenemico.,Sarotti ancella* senonvuoiconsorte:
Oblieròl'offesa, alla rivale Perdonerò, l’abbraccierò...l’indegna
Come
ingannommi!Come
scaltraseppe Vestirdi zeloiltradimento! edio, Iòl’abbracciava,e delmio
corlepene«I
ffiigitìzedbyGoogle
<2S
Leconfidava, e lachiamava amica
,
Ed
era la nemica.Ah,
vien Zambrino,Di
consiglio soccorri il mio disdegno.Anche tu m’abbandoni? 11
mio comando Non
adempisti?Non
ritorni asperso Di quel perfido sangue?Zam. Al tuo bisogno
Già
compro ho
ilbracciodisicario ardito,Che
anchesu1’ara inpien meriggioandrebbeA
guadagnarlasuamercè.T
1acheta.Vendicata sarai...
Mat.
* Sì, muoia: il primo Tradimento sia questo. Alcun delittoLa mano
ancqfnon m’imbrattò:ma
lode Alla fierezza delmiocor, l’ideaNon
mi sgomenta, e concepirlaio posso Senza ribrezzo. Cominciam dal sangue D’ unarivai superba,ed abbonita.Zam.
E
se Manfredi la difende?Mat.
Il ferroNessundistingua,eunbracciosolpunisca
Due
scellerati.Zam.
Che
di’ mai!rammenta Ch’unoètuosposo,echel’adori...Mat. Oh
dio!Purtroppo,eilcrudononvipensa.Eidona
Ad
altrail cor, che ame
donato avea.E
ame
bisognadiManfrediil core,E
morirò, se noi racquisto.Zam.( ironico )
A
lui•Vanne dunque sommessa, e l’amortenta Disìcaroinfedelconpianti, e preghi.
,
Mat.
Io piangere? io pregar chimi
tradisce?Chi mi discaccia,e l’onor
mio
calpesta,E
la mia^teuerezza?E
per chi poi? DìgitizedbyGoogle59 Perunaviiramminga, incuinon lodo
Che
la miseria: incui miseria è vintaDa
sconoscenza. Eh,siprosseguaintera La miavendetta, ediventiamcrudeli.Zam.Taci, Odoardosopraggiunge.
(Ilfrutto