-Allornatura: vi saria nel
mondo
Una solafamiglia, arbitro amore Reggerebbele cose, nè coperta Più di delitti si vedria la terra;Se fattoavessi d’un impero acquisto,
No,
nonsarei sìlieto.SCENA Vili.
Zambrino, e detto.
> ,
traccia appunto .Moveadite. M’ascolta Ubaldo. Il peso Della tua nimistà così m’opprime.
Che
piùnoi posso sopportar.Deh
, fine Abbia la guerra; ed or chetuttiamplesso Si dan di pace, deponiam noi pure Ognivecchio rancor; torniamo amici
,
Siam generosi: io t’offroil cor;vedrai...
Uba. (sen^a parlare parte ), * Zam.
Non
mi risponde quel superbo. Ei credeProvocarmi così, stolto! ed ignora
Che
tranquillo son iocome
unarupe.Odiar so bene,
ma
sdegnarmi?Ah
pensa.Odio verace erisoluto, è sempre Ospite breve in iracondo petto, .
Ed
eterno nelmio. Quasi arrossisco Di nemicosì debole.SCENA IX.
Rigo, e detto
Rie.
Zambrino.'
DigititpdbyGoogle
©
41Zam.Chim’interrompe?
Oh,
scusaRigo,altrove Stavailp^nsier.Perdemmo
l’opra,amico,
Noi sai? Matilde con Manfredi alfine
. Terminole querele; e tutto atterra Il bel prospetto dellanostra speme Questa pace importuna.
Rig. . Ilso pur troppo.
Or chefarem? Lanostra impresa avea
Di
scompiglio bisogno, e qui sontutte Chete lecose. Navigar conviene,E
non increspa il mar soffio divento;Iomi smarrisco, tei confesso,e temo.
Zam.Taci: arrossiscidi timorsì vile;
Queste sembianzecupide correggi,
E
prendi il primodignitosoaspetto D’un congiurato.Avrem
sedotto indarno Guelfoil duce dell’armi; e fra ipatrizi I piupossenti,g i primi?Avrem
profusi Tantosudor, tant’oro, e tante pene.Inutilmente? no: priache pentirsi Morir.
Rig.
Morremo,
e senzaprò.Zam.
L’uom
vilePiù d’unavolta
muor
pria di morire.Ed
unasola il coraggioso.Rig. E’ vano
L’ardir, se locoetempo manca,emezzo.
Zam.
Nè
l’un,nèl’altro mancherà. D’ undetto Lasciaeh’ io punga diMatilde il core: Lasciami ritrovar fra questo buioUn
raggio disospetto, una minuta Moribonda scintilla, e vedrai quantaFiamma
risveglio; lovedrai.Rig. Lo bramo;
Ma
non so qual rimorso...DigitlzedbyGoogle
42
Zàm. - Incortevivi-t
E
di rimorsi hai tema?Rie. Ioli disprezzo
Piùdi quest’aria chem’insulta il viso.
Ma
l’appressarsi del delitto...Zam. Ascolta.'
Fu
Fumana
viltà, chedi delitto Creò laprimailnome,*e l’alte imprese Disonorò. Risvegliati, castiga Questi audaci rimorsi; e dar ti piaccia Titol più bello ad unillustre ardire.Primo diritto indipendenza.
Empiamo
Sol diquesta il pensier, sì che nonabbia Del suo favor adarrossir fortuna.Vedi tutta di guerre, e di congiure Ardere Italia; e tantiaver tiranni Quante ha cittadi, e variar destino
Come
varia stagioni. Oggicomanda Chi ier fu servo, ed un Marcel diventa Ogni villan,che patteggiandoviene.Ed
incamgp
sìvasto neghittosiNoi,
d’una bellaambizion ripieni.Noi
d’un superbo languirem nei ceppi, D’ un che l’ira paterna avea proscritto?D’un
che sol fra ladroni, e masnadieri Sfiorò lagiovinezza, e di FaenzaS’alzò tiranno, la
man
lordo, e il viso Di sanguecittadin?Rammenta,
o Rigo,Il tuo valentegenitor, trafitto
„ Perla causapiù giusta. Egli morendo
Non
ti lasciò che l’odio,e lavendetta.Lo
vendicasti tu? respira ancofà L’assassindi tuo padre, e tu sei vivo?Rie.
Tu
m’infiammi, Zambritio. Ognituo detto E’ uno strale di foco. Il mio pensiero• i
i
DigitizedbyGoogle
43 Sento«lutarsi, e divenir sublime.
Ed,io potei dimenticarToftesa,
Ed
inulta lasciar i\ombra del padre?Oh
miavergogna! ademendar corriamo Questavii trascfiranza—
e, se vacillo, Passaci allaga tu medesirro il petto.Zam.
Or
$ìmi piaci, e di Zanibrinseidegno.Ma
sìbelle d’onor caldefaville é . ** /. ^ J#v •’ *- .*».
Non
-far cheghiacciodi viltàlesmorzi.Sarai codardo,se sarai pietoso. .<
Or t’invia nella,ipcca, e Guelfo trova; ,
Digliche-qui1’attendo, eche^di cosav Parlargli deggiod’importanza estrema
,
Tosto che bruna si faràla sera.
Rig.
Ho
l’ali al piè per ubbidirti.Zam. Addio; «
*
Ma
ritornaveloce.Un
altro incarcoMi
restaa darti. M’intendesti?Rig. Intesi, {parte)
Zam.
Una
selce ècostui,che nellevene * ~ Foco racchiude,ma
scoppiar noi vedi Se noi percoli. Einel calor molt’opra,,*Nè
la mentesamail’opra delbraccio;E
questo appunto si volea.Coraggio.Quellaè.la metta, e di Manfrediilcapo
Qui
m’ingombra la via: capo abbonito.Cedimiil passo; e tu prudenza
, posa
Sullemie labbra,enonlasciar,chefugga
Un
accento,unsospir,chemi
tradisca, (gjarte)Fine dell'
Atto
terzo.1
ATTO QUARTO
*
, . , i <
„
SCENA
I.* Za^vibrino
, Rigo.
* "
*'Zam.
V
jeni,libero parla; occhionon avviChe
quin’osservi. Di’:come
t’imposi,
Recasti il foglio? * '•
, Rig. ~ - -
Lo
recai fedele.Zam.Inparte loponesti, ove Manfredi Gettar vi possanell’entrar lo sguardo?
Rig. In guisa l’adattai, che per sè stesso Sipresenti allavista.
Zam. •
E
nonti videNessun?
Rig. Nessuno. Eralastanza intorno Taciturna,e deserta.
ZaM.
Uomo
tu seiRaro edegregio.Orpienohoilcordispeme.
Rig.
E
chesperarpuoitu, separte Elisa?Zam. Arcanoè questo, che Manfredi occulto Tienea Matilde, e ciòmi basta. Intanto,
• ’Pria che partacolei qualche tempesta Potria le coseintorbidar: quel foglio Ladesterà, che àirecasti.
Rig. - Bada
€he
poi Manfredi a penetrar non l’abbiac Badavi amico.Zam.
Non
temer. ManfrediDa
duesommi
difetti è posseduto*, Amore, edonestà. Quindi un fanciullo Ingannar lo potria.Nè
già vogl’ io .Trarloin ingannoxnèdi tanto hod’uopo;DigitizedbyGoogle
Trarlo mibasta inuncotal sospetto:
Inspirargli un timor contro Matilde
,
Lieve, e fugace. Annuvolargli ilvolto Per pochi istanti: e nullapiù.
Hig.
v
, .Non
veggoLe conseguenze.
2am. . ,
i. Levegg’io.
Ma
vanne Lasciami solo: àme
t’affida, e taci. • Kig.Nepur
per morteparlerò..
Lo
spero.RlG.
(parte.
Zam.
E
nondimeno, poichétratta a fineAvrem
quest’opra,latuatesta,ofolle, Fia laprimaavolar lungi dalbusto.Troppograve segretoellaracchiude,
E
stoltezza saria con sìgran peso Lasciartela sul collo. Or da quel foglioVediam
qual debbapartorirsi effetto. »Ecco l’effetto. CrederàManfredi
Che
la fiera Matilde occulto ordisca Tradimento ad Elisa. Essaall’incontro Crederàdi Manfredi il turbamentoUna
secondainfedeltà. SuperbaHan
Palmaentrambi, esubitanea.Quindi Sitemeranno, e taceran: piùfia *Cupa
la rabbia più sarannemici:Ed
eccoribellati, eccodivisiUn’altra volta i quori; ed ionel
mezzo
L’un contral’altroaizzerò, fintantoChe
l’ora arrivi d’agghiacciarli entrambiCon
questoferro.Un
giornosolo iochieggo,Ed
unsol giorno perZambrino èmolto.Ecco Matilde: di sfuggir sua vista
•
. Facciam sembiante; eilvolto1miosomigli Alfiormodesto, chenascondeilserpe(per partire)
-DigitizedbyGoogle
46
SCENA-
I I._ *«*•*'. <A ++* i • ri.
MatK.de, e detto
,..
-•<.
Mat. JL/ove
Zambrino?Zam. Ingran pensiermisembri»
E
date lungimi traea il rispetto.Mat. Tu
nel cormi
leggesti.Una possente Amarezza mi rode, e par cheT
alma Investigarne la cagionrifugga.Oh,
debole Matilde! era pur meglio Restarsi in guerra,chenudrir sospetti Piùdi mal certo lacerantie crudi.Zam.
Ma
chet’affligge?Non
possiediintero Del tuo consorteil cor? nonracquistasti Latenerezza sua. • 'Mat.
’ M’ascolta, e poi ‘.
Giudica tu. Son pochi istanti, in cerca
Men
venia di Manfredi. Entro sicura Nelle stanze segrete. Assisoil trovo,Non
soqual foglio d’unaman
tenendo.Coll1altrailmentotormentando, e gl’occhi Fissi ed immoti Sulla,carta.
Un
balzoFa
tostoalmiovenir; migettaun guardo;Chiudequelfoglio, e in cotal attoilchiude,
Che
timormostraed imbarazzo: s’alza.Io glisorrido incontro,ed unsorriso Ei miricambia ritenuto, e stretto.
Diventiam muti l’uno, e l’altro. Alfine
Non
so quante paroleioglidiriggo Vuote di senso, e fuor diloco.Alcune Ei ne risponde piùscomposte erotte.Che
mailo turbi,glidimando: eidice,Gravecuradistato. Ah! questaèdunque Unaragione? In quel
medesmo
puntoDigitizedbyGoogle
.* . 47 ...
Giunge Rodolfo,ediom’involo.Or dimmi:
Di Manfredi ripar giusto ilcontegnof
Reo
loritrovi, Od innocente?Zam. Iospesso
Pur volonrieri
mi
vorrei,Matilde,Non
aver occhio, non aver parole;Onde muto
su l’opre esserl’ altrui Del par checieco.Da
natura iotengo Lingua, chetroppoallacensura èpronta.Fosse 1’
uom
semprevirtuoso, e maiUn
traditor, no.mai.Mat.
Misera! dunqueManfredi
è
tal.Zam. ... Questonondico: il servo
Non
giudicailsuoprence.Mat.
Il tuosilenzioLo
giudica abbastanza.Ah
, sontradita.Quel suosmarrirsi,queltacer
,quelfoglio,
Ah,
quelfoglioèd’Elisa: un’altra volta Sicuramente l’hacolei sedotto.Zam.Sedotto?
Mat.
Sì: quelperfido l’adora-:Staccarsenenonpuò.
Zam. Noi puote?
Mat.
Il focoEgli nascose, enon Testinse: e vivo Tuttor mantiensinel suocor.
Zam
. Nel core?Mat.
Sì, nel cor di Manfredi.E
perchè vai L’eco rendendodelle mie parole?E
stupido tiresti,e sospettoso,
Simile ad
uomo
chenelcapo hachiusoUn
deformepensier, chelo tormenta?Con
queste tenebrose idee sepoltoChe
vuoi tu dirmi?DigitlzedbyGoogle
,
4-8 4 #
Zam.
Che
pensar; temereNon
dei che ti tradisca.Mat. E
chi?Zam. , Manfredi;
Nè
ched’Elisa egli arda più;nè ch’abbia Sìbasso il cor per ingannar la moglie.Mat.
Ingannarmi?Zam.
Tu
tremi, e ti scolori.Màt.
Ingannarmi Manfredi?Zam. '
Ah,
principessa!Guardati da sospetti; e bada il velo
Non
toccar che li,copre: essi lamano Mordono
sempre, chesvelarli ardisce;(E
svelati dan morte; ove* nascosiNè
scornoalcuno ti farian nè danno.Chi mi rubail tesor, finché iol’ignoro
,
Non
mirende infelice..Mat. E
argomentarne^Che
vuoi daciò? * Zam. - Nulla, Matilde, nulla.Mat.
Unamano
di ghiaccio il cormi serra.Zam.
Ma
nulla;vit’accheta... Incauto!iol’alma Intempesta ti posi; ed altro, il giuro/Eralo scopodelle mie parole.
Lascia ch’io parta. Se più resto,illabbro Potriadir cosa al miopensier contraria.
Addio,Matilde,Addio.
Mat.
Ferma: tu quindiPassonon moverai, se non riveli L’ orribile mistero.
.
Zam.
E
qual mistero?Mat. Non
m’irritarZambrino:hosìbollente Ilcor, che in furiami
fariaSalireUn
sibilo di vento.Zam*
Ah
t Sconsigliata!* 9
, . 49
Perchè
mi
tenti?Un
dolorosoacuto Pugnai tucerchi,chetisquarci.E
vuoi ' Ch’io nelcorte lospinga? Ioche.tuavita •Comprerei collamia? no;>sispietato Essernon posso.
Di
dolor morrai >Se un motto proferisco* • . .
Mat.
. iAh,
tu m’uccidiv
Crudel, tacendo.
Oh
dio! parla;finisciDi
lacerarmi. • •• * . <Zam. Ebben...
Ma
forzain petto Ti senti tu per questocolpo?Mat.
^
Ah,
parla:Trovar mortedovessialprimo accento, Parla, su parla.
Zam. Ubbidirò;
ma
pria*
Dimmi:
volesti tu, chesiad’Elisa Sospesala partenza?Mat.
Il condiscesi, *E
fatto nonl’avessi!Zam. *
Oh
,ben hai d’uopoDi
pentimento.Va,
-ritira/annullaLa
tua clemenza; fache tostoparta;Fa
cheratta s’involi, e sidilegui Questa nemica perigliosa.Un
nero Tradimento si tesse. : ~-Mat. Un
tradimento?Misera!
Zam. _Occultiritener qui pensa
Il tuo sposola druda.
Ad
ingannarti Ei n’hagiàmaechinata un’improvvisa, Finta partenza, e accortamente dato L’apparente comando.*Alnuovo sole Elisa tivedrai tolta dagliocchi.Tu
nefarai di ciòmerto a Manfredi;La
crederai lontana, e la nemica 4DigitizedbyGoogle
s°
Non
fiadistante,ched’unpasso; e l’aria Beveràche tu bevi.Mat.
Olà, Zambrino.Questa ò nera calunnia. Essernonpuote Si perverso Manfredi, e tu mentisci;
Ed
iniquo m’inganni, e non ti credo.Zam.Iosondunque tranquillo, ed hofinito^
E
così molta grazia averti deggio,
Che mi
risparmi il favellardi cosaChe
pur volea tacerti; ben ti scuso Seme
sospetti,enonManfredi.Or
dunque* D’altroparliam.
Mat.
Zambrino, essersinceroTu
dovresti, edonesto.Zam. Esser dovrei
Saggio piuttosto; e noncercarmi insulti„*
E
titolo d’iniquo, e mentitore.Mat.
Sullafronte venirfreddomi
sento Sudor di morte.Zam.
(
A
insinuarsi tutto Giàcomincia ilveleno.Oh,
gelosia, Stringilabenda,e sovrailcorl’aggrava.)Mat. Non
più:segui,finisci,edove,equando,
Da
chisapesti il tradimento? Parla,
Squarcia questo segreto: io vo’vederlo.
Contemplarlo,toccarlo.
• Zam. Eh,tu vaneggi.
M’
oltraggiastiabbastanza; e dibugiardo Io1’accusa noncompro a questo prezzo.Mat. No
, ticredo,prosegui. Io sondinuovoDunque
tradita? e qui rimansi ElisaA
tutte voglie di Manfredi?E
donde L’imparasti?Da
chi?Zam. «
Da
Rigo: e RigoDall’amico Rodolfo, acui di tutto
DigitizedbyGoogle
4
Fq
cpmmessa la cura.Mat.
1Ah
, scellerato!Ora comprendoio ben le tortuose <
Di Rodolfo, d’Ubaldo,e di Manfredi Conferenze segrete, ed il continuo Volardi messi, edicomandi. Or veggo Perchè poc’anzi si turbò l’infido;
Perchèvenne a implorar quellaribalda Pace, e perdono. Tennero di questo Tralor consiglio,e fabbricar gl’iniqui <
Sulla miafede il tradimento.
Oh
rabbia!*ZAM.Deh,
si v.eloce, e violentaall’iraNon
volar per pietà!Forse Manfredi Si cangiò, siravvide.Andiam
piùlenti: i Chi sa, se Rigomi parlò sincero!Ingannarmipotrebbe... Odi...
Tu
stessa Esamina Rodolfo. Esserti nota Fingid’Elisa la partenza:fingi * Stimarla vera; e s’ei l’afferma, e farlo Dovria, tien certo il tradimento allora;Allor consiglioprenderai.
Mat.
Si corri:Io vuo Rodolfo interrogar:dal labbro La veritàstrappargli, alla vendetta Abbandonarmi, e satollar di sangue L’anima sitibonda.
Zas*.;- (
Un
altro pocoStimoliam TPfeua rabbia, ed è compita).
Ascoltami, Matilde: io ti scongiuro.
Placa losdegno, e dell’altrui perfidia Sia maggiortua bontà,
ék
Mat.
‘ , ~Nòn
è più tempo.Chiama
Rodolfo.Zam. :
Deh,
non far...Mat
'• •- - - • Rodolfo,DigitizedbyGoogle
sa . , . * Dich’io, Rodolfo.
Zam. Disperati
, e truci Sono i tuoi detti, e di terror mi colmi.
Deh,
tei ripeto ancor, vinci te stessa,E
non voler delitti....SCENA III.
Manfredi,
e detti« ,
* * * » »ì .
Man. E
qual delittoTi comanda costei?
Jam. ( Signor...
Man
-.
:/
i Matilde...Questo foglio, cred’ io, di teragiona:
Leggi, e rispondi.
Zam.
(
Ah
son perduto!)Mat.
• „ Io nullaHo
dicomun
con te.Non
ti conosco:Nè
tirendo ragion del mio pensiero.Quando
fia tempolo saprai.(parte).
S
C E N A IV.
*Zambrino, Manfredi.
. •<, f
Zam.
(
R
espiraiMan.
Perfida donna!.... Accostai Zambrino Zam.Signor...Man.
Qual darti scellerataiucarco Volea Matilde?Zam. * £)e
h
,signor.Man.
' . Tradirla.Temi
tu forse?Non
intesi io stesso ,11 suotruce disegno,, e il tuo rifiuto?DigilizedbyGoogle
53 Zam. Tacer dunque
mi
lascia.IlmiosilenzioParla abbastanza; e più parlato avria
Il mio zelo poc’anzi, ela mia fede, S’era più tardo il tuovenir.
Man.
' ProseguiDunque
l’arringo, e testimone iostesso Del tuo zelosarò. Torni Matilde.Olà.
Zam.
Deh,
ferma.Ed
a qual fin?Man.
, 'ConvintaLa
vuo dinanzi a te del suodelitto:Vuo
che tu stessolaconfonda.Zam.
^
(Oh
stelle!Ma^
Alla sprezzata mia bontà degg’io )Una
vendetta alfin. Taccia il marito.;Parli il sovrano;
( vedendo Rigo ) Olà, Rigo: si tragga
A me
tosto Matilde... Ah,ferma! UbaldoA
tempo giunge; egliv’andrà.SCENA
V. ; , vUbaldo
,e detti.Uba.
(
Che
veggo?Con Manfredi costor? )
Man.
,Deh,
vola, Ubaldo,Teco
adducilaguardia;ealmiocospettoMena
Matilde. * .Uba. Violento
mezzo
Non
adoprar; che d’un’apertaforza Rovina aperta tifarai. MatildeNon
è talda soffrirla. Io l’ho scontrata In questo puntofuribonda: e temo Qualche nerodisegno.DigitizedbyGoogle
^
AN5f* ,*
Un
tradimento Ellaordisce ad Elis§: osserva, e leggi.Uba.Sulla vita, signor, veglia di'Elisa.
V
efra tuoi cari un suomortai nemico, F.laman
chefu chiesta ad un misfatto,Delperiglio t’avvisa. Altranon hai Miglior prova di questa?
Man.
,Ho
questeluci,E
questeorecchie, equi Zambrin,cheicenni Ne’ricusava; ed ioTintesi,io stesso.Uba.Che! di Matilde accusator Zambrino?
Zam.
Che
tisorprende,Ubaldo? Il suo disegno Doveaforse applaudir? Forse delTopra Prestarmi vileesecutor? *,Uba. « Stupisco
Che
tu fattononTabbia.Un
gran mistero Qui, signor,sinasconde; e sementitoNon
è quelfoglio, un traditorquistassi:Il traditoreè questi, enon Matilde.
Zam.
Tu
lo sarai,non io. Il tuo superbo Parlar mispoglia di riguardi,e spegne La sofferenza mia. Del tuo sovrano Ticito infaccia a palesarle prove Del tradimento mio.Uba. Le prove?
E
quandoVi fu bisognodi provarti iniquo?
Zam.
Tu
m’abborri, e nell’odioè posta tutta La tuasomma
ragion;ma
proveiochieggo,Non
insulti, e parole. Ancor di nuovoA
rivelar tisfido il mio delitto.Ui*v. Vii, tenebroso seduttor, se il volto Del tuo sovrano non tidesse ardije.
Un
sol detto passar non oseria Sul tremante tuo labbro. Io nondistinguoNo,
le tue trame: e chi’lpotria?nonlascia•DigitiZedbyGoogle
r
Uno
scaltro tuo parTorme
giammai Del suo delitto. Mondimeli t’appelloUn
frodolentem un traditor. Sul brando Stanle mie prove;e tu, s’haicuor, raccogli La disfida mortai, ch’ai pièti getto.Zam.
E
questa, e mille.( raccoglie, ilguanto
)
Man.
Olà! nessuno ardiscaNepur
l’elsa toccar di quelle spade.A
te, che-‘primo insultatorqui fosti ,A
temi
volgo Ubaldo.Io ti volea Più rispettoso, nell’ardita accusa Più conseguente.A
che»delitti apponi,
Se provarli non sai?
Uba. Perchè melvieti?
Uomo
son iodi spada,enon di toga;E
della spada laragion produco.Man.
Lungidagliocchi miei produrlaincampo Dunque
dovevi.Ove
il sovrano assiste,
Iviassiste la legge, e al mio cospetto
Non
dee la punta ragionar del brando.Ma
dritto, e verità. La tua conoscoPrivata gelosia.
Reo
ti rendesti . *D’un’aperta calunnia, e dell’oppresso Ioqui le veci assumo, e la difesa.
Uba. Ben tista la difesa. E’ de’potenti Questolostil,diquantihanservialfianco Proteggere, sprezzar, sempreil piùvile,
E
aver più caro chitradir sameglio..Man.
E
tu dunque chi sei,tu chela prima Parte ottenevi del miocor? Ben mostri,Ghe
n’eriindegno, e ch’io dovrei, superbo;Quigiudicarti su le tueparole.
Uba. DiZambrino ti fida: egli è modesto;
Eid’umiltade, e di rispettoabbonda,
E
unfurente son io. Ben losapea.DigitizedbyGoogle
sé •
„Chefavellar,sincero a chi comanda
,
E\
delitto,,chemai non siperdona.Man.
Guardie. - 9Zam Deh,
scusa il suosoverchio zelo:Noi condannar. Latuaclemenza,iostesso Intercedo per lui.
Uba.
Come?
ZambrinoIntercessor d’Ubaldo?
Ah
l’ira inpettoFa
scoppiarmi le vene.Anima
sozza La piusozza di quante ebrain delittiNe
;vomitò natura; e chenon valiNepur
la polve, chemi lorda il piede:Putredine di corte,e che pretendi?
Abbagliarmi, sedurmi?
Man.
« < ''< . IrreverenteSuddito altero, che damia clemenza
, Orgogliotanto, ed arroganza prendi, Obbliasti dinanzi achi favelli?
E
ch’io quipossocolpiegard’un guardo Fartelosovvenir?Uba. -
Tu
mel farestiDimenticarperquesta via.
Ma
troppo Il cord’Ubaldoètuo. T’amo
, Manfredi,
E
la morte m’afferriinquestopunto,
Se timentisco. Sì, fedel ti sono: