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e le responsabilità degli operatori

Nel documento INCONCRETO n.82 (pagine 50-54)

Antonella Marrollo, Componente del Consiglio Direttivo ATECAP.

in

CONCRETO82

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cazione va attuata secondo le disposizioni normative.

Antonella Marrollo, nel rappresentare la po-sizione dei produttori di calcestruzzo, ha sottolineato il profondo cambiamento che la categoria sta vivendo.

L’obbligo di certificare gli impianti, così come impongono le Norme Tecniche, ha richiesto e richiederà ancora un impegno notevole a tutta la categoria.

L’Associazione da parte sua ha avviato in passato e continuerà con ancora maggio-re impegno ad avviamaggio-re azioni finalizzate a promuove la qualificazione del settore della produzione di calcestruzzo preconfezionato attraverso il supporto continuo nei confronti degli associati, la promozione della collabo-razione fra le diverse categorie, la diffusione delle Norme Tecniche per le Costruzioni. Antonella Marrollo ha poi portato all’atten-zione dei presenti un aspetto dell’attuale si-tuazione normativa che richiede una rifles-sione e la cui condivirifles-sione è fondamentale ai fini della reale qualificazione.

Attualmente è previsto un periodo di coesi-stenza fra le Norme Tecniche per le Costru-zioni (d.m. 14/01/2008 e d.m. 14/09/2005) e le normative precedenti (fra le quali il d.m. 09/01/1996) che terminerà il 30 giugno 2009.

Partendo dal presupposto che la certifica-zione FPC è uno strumento per garantire maggiore qualità si ritiene che la stessa pos-sa anzi debba essere richiesta anche per un’opera progettata con le vecchie norme. In questa direzione è positivo il fatto che la legge di conversione del decreto c.d. “mille-proroghe” stabilisca l’immediata applicazio-ne delle Norme Tecniche per le Costruzioni per tutta un serie di opere cosiddette

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CONTINUA

L’EVOLUZIONE

BetontWIN

Gestione degli impianti di produzione del calcestruzzo.

PrecastWIN

Per l’automazione degli impianti di prefabbricazione.

BetonCAVE

Emissione dei documenti accompagnatori Gestione della marcatura CE a norma UNI.

Concrete 2000

Commissioni. Personalizzazione dei listini e la conseguente valorizzazione delle bolle di consegna.

I Nostri Software

meccanizzazioni moderne & sistemi s.r.l.

automazione dei processi produttivi industriali

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“strategiche” come edifici pubblici, autostrade, acquedotti, ecc..

Per queste opere deve essere richiesto da subito un calcestruzzo proveniente da un im-pianto certificato ai sensi del d.m. 14/01/2008.

Se l’obiettivo principale delle Norme Tecniche per le Costruzioni è la garanzia della sicu-rezza delle opere e se la qualità del prodotto è uno dei presupposti principali per raggiun-gere questo obiettivo, perché aspettare il termine del periodo di coesistenza? Perché non estendere a tutte le opere di qualsiasi entità o rilevanza la richiesta di materiali certificati?

L’ATECAP propone, in ogni caso, per tutte le opere edili ed infrastrutturali la im-mediata applicazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni per ciò che riguarda il calcestruzzo a prescindere dalle interpretazioni che possono essere effettuate in merito alla data di entrata in vigore di tali disposizioni.

Al termine del suo intervento Antonella Marrollo ha illustrato le proposte e le richieste che l’Associazione intende rivolgere alle diverse categorie coinvolte: ai produttori di calcestruz-zo preconfezionato, alle committenze pubbliche e private, ai prescrittori, alle imprese di costruzione, ai direttori dei lavori e ai collaudatori, alla Pubblica Amministrazione.

“La qualificazione può realizzarsi concretamente solo con la collaborazione di tutti i soggetti”, Al fine di evitare il rischio di una “dequalificazione” della certificazione

FPC tutti gli operatori coinvolti devono svolgere scrupolosamente e con coscienza il loro compito.

Infine Antonella Marrollo ha anche ricordato che occorre “cambiare prima di essere co-stretti a cambiare” e ha concluso il suo intervento evidenziando che la certificazione FPC per la produzione di calcestruzzo con processo industrializzato è una gran-de opportunità di crescita per l’intero settore.

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A due anni dall’avvio dell’attività sul territorio da parte de-gli Area Manager di Progetto Concrete si contano circa 4000 visite effettuate presso progettisti, imprese di co-struzione, uffici tecnici della pubblica amministrazione. 2500 sono gli incontri del solo anno 2007. I progettisti risultano i soggetti più visitati e anche i più interessati all’aggiornamento, ma l’azione di Progetto Concrete si sta indirizzando anche verso le imprese di costruzione, rispondendo in questo modo alla domanda di informazio-ne tecnica determinata anche dalla prossima entrata in vigore definitiva delle Norme Tecniche per le Costruzioni. Fino ad oggi Progetto Concrete ha reso possibile una più approfondita conoscenza del panorama nazionale della prescrizione che è risultato spesso disattento, con una cultura tecnica non sempre adeguata e caratterizzato da un’insufficiente consapevolezza del proprio ruolo nel con-testo più ampio del settore delle costruzioni.

Di contro è emersa anche un’ampia disponibilità a correg-gere questa impostazione avvalendosi della competenza degli Area Manager al fine di un aggiornamento e di un supporto nell’applicazione delle Nome Tecniche per le Costruzioni. Andrea Bolondi, Coordinatore di Progetto Concrete nonché Vice Presidente dell’ATECAP, ha proseguito il suo intervento illustrando le considerazioni emerse durante la conferenza stampa del 16 aprile 20081 .

Tale evento ha visto protagonisti quattro testimonial di eccellenza che, attraverso la propria esperienza personale, hanno fornito importanti spunti di riflessione in merito a Progetto Concrete, alla sua effettiva valenza al fine di diffondere gli strumenti per una corretta pre-scrizione del cemento armato: Giuseppe Mancini, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, Luca Tironi di Thetis SpA, la

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