v i » ,
.
Ste.Ilsignorcoole di Treceychiedediparlare asua eccellenza. , > .
Eug.
Oh
cielo!Mar.IlsignordiTreceyaParigi?
Gir.Nonpuò essere,nonpuòessere!... avrebbe
dun-que saputo?... . . ' /.
-Mar.Per baccot VIsarestemailasciatosfuggirealcun
molto,che... ,
Gir.
Oh
Ivipare,alui davanti?...Iovigiuro...Mar.(aStefano)Ehi?dite ebenonvisono.
Sto.Giihannogiàdetto Ucontrario.
Mar.Chisiè permesso?...
Ste.Ionouloso,signore,
ma
ilsignorconteèlà.Afar. (Cospetto!lononposso senza commettere un'in-civiltà...)Fateloentrare.(Stefano via)Infede mia, vo-gliofinirla!*.,mancava anchecostui{
SCENA
IV.* Edoardoa detti.Edo.(vedendoEugenia)AhIeccolaqui!
Mar.(andandogliincontrocotigentilezza)Signor con-te, posso- sapere il motivo che miprocura l’onore
divedervi? .
Edo.(salutando) Vengo, signor marchese,alagnarmidel
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32 DANIELE ILTAMBURO
procedere indegnodiquesr'uomo.(segnando Girodeau) Mar.Del signor Girodeuu?.,, cheviha egli fallo?
Gir.(adEdoardo)Signore,ilmio dovere...
Edo. Voi eravaie lasolapersona «he poteva disporre della
mano
dimadamigella Eugenia,voi mi avevate dato no appuntamento onderispondere alladomanda - che viavevafatto...Mar.(con sorpreso)Come,signore?
fido. Si,signormarchese,(aGirodeau)(Non èvero for-sechequesto appuntamentonon era cheun’astuzia ' miserabileperdividermi ancoraunavoltadacoleiche amo,e pertrascinarlalungida
me?
Mar.(severamente a Girodeau)Sarebbepossibile! Si-gnor Girodeau,voidimenticaste iutalmodoJc coa-venienzeeiriguardidovutialsiguordiTrecey? -Gir.(sorpreso)Ma,signormarchese?... ^
Mar. Silenziot
Non
eravi dunque altromezzo perfar conoscerealsgnor conte, chequantunqueapprezzando l’onoreeh’eivoleva farea madamigella,povera or-fana,gliostacolichesifrapponevano aU’adempiraeulode’suoivoti... , <
Edo.
Come,signore,nonposso dunquesperare?... que-stoè un decisorifiuto. ' \ >.•Mar.(vivamente
)
Dicui,madamigellaneconosce i
mo-tivi.Sedessinonlesembrano5sufficienti,ellaè per-fettamentelibera e padronadi sè stessa.
Edo.(adEugenia) Madamigella? ' ;.
Eug.(commossaeturbata) SignorEdoardo!...
Edo. VoiI'avete inteso:davoisoladipendelamia fe-licità.Ditemi cheaccettate|amia mauo,ilmio nome, venesupplico1...Unaparolasolo, di grazia!
Eug.NonIoposso. ,
"•
Edo. Eugenia?
Eug.(dasè) Orribilecontrasto! >
Edo. Voi tacete?Di chetemete?
Eug.(dasè) Ionon temo che ilsuo disprezzo. Ah.!...
piuttosto lamorte!,
Edo.
Ma
infine? •• \Eug. Nonm’interrogated’avvanlaggio.
Edo.Evoi mi amate?...emi rispondeteintal
modo
? avete forse ceduto a dei consigli,adelle minacele?(guardandoilmarcheseeGirodeau)
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ATTO SKCONDO. 33 Piar.
Ah
,signore,che pensate voi mai?madamigella,compiacetevididirgli...
Eug.No,credetemi, quinonc’èvioienza alcuna.Signor Edoardo,seèvero chemiannate...sevisono cara
, viscongiuro perlamiatranquillità,per lavostra, ve oc supplicodi nuovo;rinunciate aliamiamano,di*
meuticalemi per sempre.
Elio.Dimenticarvi?No:voilosperateinvano. Qualun-que sianogliostacolichesifrappongonosaranuo su*
perati, eforseuagiorno...
Eug. GiammaiI - , . ,
Edo.
Giammai?
••Eug.Addio, Edoardo,dimenticatevideliapovera Euge-nia!
Edo. Non-v’ha dunque speranzaalcuna?(condolore) Voimifoggile?Voiche tanto
amo? Ah!
vedetela miadisperazione,ilmiocordoglio. Addiodunque, ad-diopersempre.Eug. Eglimilasciaepersempre.
Oh
cielo!tuche vediilmioaffannoabbipietà dime!
Mar.(Jaaè)Cisonoalfineriuscito!nonv’èpiùda te-mere, edimieiprogettisonoassicurati.
Gir.(dasè)Ecco.fatto:nonvi sono più legami;egliè riuscitonel suointento.-
-Edo.Bisognadunquerinunciareal vostroamore?
Eug.Canrellatedalvostro cuoreperfinolamia memoria.
Edo.(dasèpartendo)Ellaha pronunciatalamia sen-tenza:non mirestapiùchelamorte, (esce)
SCENA
V. ,Daniele edetti. .'
'
. • '
\ .'
.4
Dan.
(compariscedal/‘ondo, edicequalcheparolaal-•l'orecchiód’Edoardoche parte)
Mar.(congioja)Eccomenesbarazzato.
Non
siperda un istante,esi vadaascriverealladirettricedel ritiro.(esceadestra con'Girodeau) -. *i
Dan. É
dunqueper chiuderlain unritiro ?Ab
Iseciò fosse!... (urtaconcollerainuna
sedia) Eug.Ah
!(scuotendosi)Fior
.Dramm,
on. IV. Voi.V. 3 •DigitizedbyOooglc
34 -1 DANIRLE ILTAMBURO
Dan. Nonabbiatepaora, signorina, soo’io.Scusale,
ma
nonho potuto trattenermi sentendo... sarebbe possibi-le ?Voivi avreste acconsentito?...oppure vi avreb-bero obbligata per forza?Eug.No, signor Daniele.
Dan.
No?
Sarestestatavoi?*..Oh
perdonate, signorina.Se vihodomandatoquestofuperchèilvedermi sepa-ratodavoiprima d'aver potutosapere...(da aè)
Ah!
seTosassi.
Eug.Anchea
me
dispiacequesto Separazione,ma
ionon miallontanodovoisenzaringraziarvi.(Daniele la fis-sa)Voisietestatocosìbuonoconme
durante questo viaggioIDan.
Voi lo credete?... Ah,madamigella,sesapeste quanta consolazione mi arrechino queste vostre pa-role!...Eug.Passaretuttaquestanotte cosifredda,impiegando tutte levostre cure per
me
enonprendereuaistantesolodiriposo?- ' •
Dan. Riposo,voidite?quandovoistessae poi queiral-trogalantuomodi Girodeau,cheinluogodiconsolarvi, eralà su) suoletto
, che ancorchésiavessevoluto chiuderunocchio, l’avrebbeimpeditoilforterussare cb’eifaceva?...e dormirequando voi vegliavate im-mersa nell'affannoe nelle lagrime? Siateperò tran-quilla,voinon midovetenulla.
Eug
.Nonimporla:ioavreivoluto dimostrarvilamiari-conoscenza. .- •
Dan. Se nonè checiò,nulladi piùfacile.
Eug.Chepossofare?
Dan. (abbassandola voce) Rinunciarediandaredove sivuol condurvi.
Eug.
£
impossibile:d’altronde voi v’ingannate;lungi daltemere questostato; l’avreisceltodante stessa*Dan.
E
duuque?Eug.(da tè)
È
il solo che mi contiene. (sospirando)• Allorchénonsi hannouèparenti,uèamiciche s’in-teressano per noi...Dòn. Ches'interessano?
Ah,
signóra, òvero che sono solamente duegiornicbésono con voi^ed bofattocosipoco... V
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ATTO8RCONOO. 35 Eug.Voi avete ragione,iosonoingiusto.Voi,Daniele,
conoscendomiappenamiavete datotanteprove d'at-taccamento...
ma
scusatemi,abituatacomesonodalla mia infanziaanon vedermi circondataclicdastranieri, dacuori indiiTerenti, poiché,mio malgrado,equasi cheilcuoremi dicessechequello stessochesidiceva miopadre...
Oh
sì! m'ingannavano,iononhomai provatoperluicheuuafredda confidenza,unosterilesentimento. ;
Dan.(dasò)Locreilo bene;un Girodeau!
Eug.Quantevolteho pianto!quante volte misono rim-proveratala miaindifferenza,dicendo, clicsemio pa-dre uonera per
me
tenero quanto quellodelle mio compagne,eraperchèionouloamavaabbastanza, io ne chiedevaperdonoaDio,ma
ora...Dan.PoverafanciullaI • - .
Eug.Si; iosouosolaal
mondo
!ma
in mezzoallamia disgrazia è perme
un granfavore quello diessere ammessain una casarispettabile.Dan. Unacasarispettabile?
Ma
voi non sapetedunque checosasia unritiro?...Chiusafraquattromura, con delleporteferratee grossicancelli...(con calore)e voi andreteaseppellirvi?...voigiovine ebella, fatta per vivereinmezzoalgranmondo, brillare in mezzo allasocietàper esserefelice,formare1’altrui delizia, edin luogodituttoquesto...tuttiedue perché an-ch’egli...iol'ho bene osservalo quaudo uscivadi quiio preda alla suadisperazione che«glisarebbe capacedi qualche eccesso.Eug.
Oh
cielo!Dan.Zitto; egliviamatanto... Iove neprego, signo*
rida,nonviandate.Se potestecomprenderequale af-fanno provoiostesso!
Eug.(guardandolo consorpresa) Voi?
ma
perchètanto interesseperme
?Dan. Ciòvisorprende,loveggo.
Ma
se un’idea,una speranza che ho dajeri concepita;se fosse verol».Ah
Ivoinon comprendereste.Eug.Checosa?
Dan. Attendete,Voi dicevatechesiete sola almondo.
fc(guardandola fissa)Ebbene,so voi v’ingannaste,se vifosse qualcuno...
36 , DANIELEILTAMBURO Bug.(con premura)
Oh
cielo!voi potreste?...Dan.Adagio; nonv'illudeteancora:potreiingannarmi anch’io,edalloraperdereiunasperanza, un presenti-mentocheilmiocuoreislessom’ispira,eciò sareb-bedi moltodonno edispiacereanche pervoi.
Eug.Nonimporta:se voisapetequalchecosasull’
es-sermio,parlate. '
.
Dan. Primadi tutto, voi stessa non avete alcuna rimem-branzadellavostra infanzia?...Don virammentale...
perchèCiòmi opterebbe, pensateci bene.
Bug.
É
tantotempo...eluttociòchepotessi direèco--sìvago,cosiconfuso...
Dan. Rispondete: primadiandareincollegio,primadel
< signorGirodeau nonaveteconosciuto altrepersone
;
abitasteio alcunaltroluogo? '
Eug.Si, inunacampagna,inunapiccolacasa circondata dagiardiniovevieranomolti Gori; poiuna brava’don-na,lamiabuonanutrice.
Dan.
E
nessunaltro?Bug. Unavoltasoltanto...una vecchiasignora...
Dan. (consorpresa)
Ah
!...Ebbene?(coninteresse) Bug.Si:orame
ne sovvengo;avevaun’aria cosìbuo-na, cosi rispettabile,così nobile...
(movimentodi Da-niele)Ellamiprendeva spessosullesue ginocchia,e miGssavacon grandeinteresse: molte volte mi di-cevasospirando: Figliamiai...miapovera Gglia!...
Ah
ioveggo ancoraisuoilineamenti^parmi d’averla davantiagliocchi!Dan.Proseguile!(guardandola concrescenteinteresse) Bug.Poituttoaduntrattosiponevaapiangere dirotta-mente;iopurel’abbracciavateneramente, esiccome ella diceva sorridendo,chelemie carezze la conso-lavano,lastringevaancor più strettamente.almio cuo-re, e piangevacon lei.
Dah. Chebravadama!e poi?
Bug.
Un
giornomipresefralesuebraccia,dicendomi:‘Povera ragazza!ionontidimenticheròmai1...quando saraigrande,sarai ricca efelice!...
ma
neli’abbando-narmiellaavevaun’ariacosìtriste, sìraelauconica...Io voleva cherestasse,piangevo, pregavo,edella fe-cedi lutto pertranquillarmi,promettendomidi
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