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Ma,ciòchevoistessomi di-te,cioè che ilsignor conte Edoardoeralà,che voi aveste la{ionia di acconsentire...

Mar.

Enullapiù?yoi mentite,locomprendo,egliavrà raccontatodelleistorie, tuttefandonie,.e ciò nel .mo-mentoincui iomisforzavadidistruggeregli ostacoli chesiopponevanoallavostraunione.

Eug

(scorgendoEdoardo)IlsignorEdoardo!

SCENA ULTIMA.

Edoardo.e detti,poi Danieledariformatocomenell'atto primo

, conlacassa.

Edo.(entrando,chehainteseleultime parole del

mar-chese) Sì,caraEugeuia

,nonvisono piùostacoli. I

motivipercui egliesitava, mifuronospiegatida lui stesso,(vedendoloimbarazzato)

Ma

che avete?

que-sta agitazione... .

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48x DANIELEIt fÀlitfiURO

Dan.(dalfondodasè) Mio Dio!eccoli quatulli!

Eào.(ad Eugenia)Chetemete voiancora?Siete orfa-na,loso:voinonavetefamiglia,

ma

la mia vedendo splendereinvoi tanta nobiltàd’animo, di sentimenti edistinte virtù,andrà orgogliosadiadottarvi, (al

mar-chese) Digrazia,signore,cercatevoidipersuaderla, cheormai...

Mar.

Cioè... signorconte, iolo credeva... comevoilo sperava... ma...(pianoad Eugenia) Ancoraunavolta, chevihadettoDaniele?

Dan. (deponendo iltamburoper terra)È permesso?

Mar.

Ah

!

Dan

.(avanzandosi,esalutando alla militare) Presen-teDanieleIChevolete da lui?

Mar.(conducendolòsuldavanti)Chevoglioeh, disgra-ziato ?..quandohai forsecompromesso tutto collatua indiscretezza?(arrestandosieguardandoilsuo abita)

Ma

che èmai?

Dan.

Ah

i;voi guardateil mioabito,èvero? (a tut-tiche lo guardano sorpresi) Ciò visorprende? Vi diròlaragione...Mi sono sforzatoinvano ad abituar-mia quelloprocuratomi dalsigaor maire; edinfatti non miandava troppoa sangue. Così andai qui vicino alcastello,ove rinvennialcunimieiantichicamerata, ed ancheiimiomaggiore, quello chemi aveva

parla-*fo questa mattina per arruolarmisottolesue bandiere, e che avevarifiutato, perchèin quel momento non sapeva ancora come voi altri vi sareste combinati.

(guardando Eugenia)

Ma

ora chevilascio...

Bug. Chedite mai?Lasciarmi?

*

Dan.

(vivamente) Coi vostro sposo,ilsignorEdoardo,

cheproteggerà,che viamerà, voinon avetepiù bisognodi

me,

dinessuno,ioparto,(piano al

mar-chese)Edella saniente.

Bug. Daniele!

Edo.(con calore

.)Davvero,camerata,tu penseresti ad abbandonarci?

Mar.(vivamente)Forse ne ha lesueragioni.

Dan. Laragioneèquesta

;v’eralàuna'vcntinadi vec-chi amici, chemi pregavano ad unasola voce; cdil

maggiore mi prometteva cheallaprimaoccasionemi

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AITOSECONDO. 49 avrebbe raccomandatoalcolonnelloperiacroce.

Nou me

Thannodata,abbenchèI

1abbiaguadagnatadue o trevolte;per

me

questononbasta.Io l’avrò,ne so-nosicuro,'poichévoicomprendete...lacroce... cava-liere dellalegion d’onore; ciò innalza un

uomo,

e quandotocca agli Invalidi,c selapongonosulsuo ca-pollo fileu,onero,non importa! allora quell’uomo puòalzarelasuafrontedavantia tutti,ancheadun aggiuntodelmaire.(guardandoGirodeau) Gir.

Come

sarebbeadire?*

Dan.(fissando il marchese) Fosseancheunmarchese.

(adEugenia)Nonè vero?...(vedendolatristae pen-sosa)

Ma

voi non miascoltale,signorina,voivi af-fliggete.

Oh

!-sì,ho avuto torto,avreifattomeglio ad eseguireilmio primo progetto;

ma

partireseuza rivedervi... *

Bug. Voinonl’avrestevoluto?

Dan.

Voluto?...si...forse...

ma

bisognavapoterlo...non c’ècaso...ilcuore...è ilcuore chenon miregge...

(da sè) Averla ritrovata,epoi...

Ah

I

Mar.(appressandosi alui

,epiano)Bravo!sono con-tentodivoi!...

Dan.

(Sì?ed iopure!)(sisente fuorirumoredi tam-buri) Battonodi già!.

Eug. Cheèdunque? v

Dan.

É

il...perchè aveva dimenticatodidirvi... che ò

appunto oggi,anzi subito,cheilreggimento...

Edc. ^

D

^iele?

./ -Dan. Addio, madamigella. Signorcomandante,pensate

qualchevoltaalpoveroDaniele,cheforsegiammai...

(condolore)Mio Dio!...(rianimandosi)

Oh

si., più tardi,nonèvero?viritroveròfelici.(* tamburi bat-tono;siripone inmezzo)Signorcomaudaute, mada-migella, opiuttostosignoracontessa... poichéè

come

fostegià...

Edo.

Oh

sicuramente!

Dan.(almarchese) Altrimenti il camerataed io ritor-neremo...(mostra iltamburo)afarequi dentrodei rolliditamburo...Luogidavoimi chiamaildovere...

voi miavetepromessolasuafelicità,espero.

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SO , DANIELE ILTAMBURO, ATTOSECONDO.

Elio. Si,te logiuro, caro Daniele,io manterròlamia

> promessa. - -

-Dan. Son contento.(fa

un

passo perandarsene esi arresta)

Bug.

(

fissandolo)Quantoè oppressodaldolore1 Edo.

Tu

seimoltotriste;desideri da

me

qualche cosa? Dan.Io?

(guardando Eugenia)

Ah

!*..

ma

noi...ionon osoI...

Edo.(comprendendo) Abbracciare la contessa? (pren-dendoglila

mano

percondurlo verso Eugenia) Vie-ni,vieni,iotelopermetto.

Dan.(lasciandosi fuggireungrido digì oja)

Ab

1 (ab-bracciaEugenia,stringela

mano

ad Edoardo,espri

menda

il suocontentoelasuàemozione.Girodeau èintenerito,csisoffiail naso,ilmarcheseè esta-tico.I tamburi battonodifuorilamarcia. Daniele prendeiltamburo,stringenuovamentela

mano

ad Edoardo,siallontana, ed arrivatoalfondo con sfor-zoguardando Eugenia,esprime

un

gestodiaddio

, eparte battendo lamarciaches»sente per di den-tromentrecala latenda)

FINE.

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