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delle Adaptive Markets Hypothesis: implicazioni ed evidenze empiriche

1. L’Efficient Market Hypothesis

L’Efficient Market Hypotesis, sviluppata da Fama negli Anni 60, basa le sue considerazioni sul concetto di efficienza informativa dei mercati, ovvero il mercato azionario è caratterizzato dall’assenza di asimmetrie informative e tutte le informazioni sono disponibili agli operatori di mercato, indistintamente.

Definito il valore reale come il prezzo di mercato, che tiene conto dell’influenza della domanda e dell’offerta del bene in questione e, definito il valore fondamentale, o fair

value, il valore o prezzo teorico di riferimento, allora: il prezzo dei titoli è espressione

del valore reale dei titoli e coincide, istante per istante, con il valore fondamentale. Ciò è dato dalla concorrenza tra gli operatori di mercato, che valutano correttamente ed equamente il prezzo delle attività scambiate e mantengono quindi l’efficienza del mercato. Tale teoria presuppone l’assenza di arbitraggi senza costi, ovvero non sono presenti opportunità di extra rendimento non utilizzate perché i titoli si aggiustano subito includendo ogni nuova informazione.

Quando l’investitore è razionale, considera il titolo come espressione del valore fondamentale, ovvero il valore attualizzato dei dividenti futuri con il tasso di sconto corretto del rischio . Definiti P36 t come il prezzo del titolo al tempo t, Dt come il

dividendo al tempo t, Det+1 come il dividendo atteso al tempo t+1 e Det+2 come il

dividendo atteso al tempo t+2, rt il tasso d’interesse al tempo t e ε come il premio per il

rischio, allora:

(9)

Blanchard O. (2000), Macroeconomia, Il Mulino.

Se l’investitore riceve una notizia positiva sul valore fondamentale del titolo, aumenterà il suo prezzo offerto, mentre se viene a conoscenza di una notizia negativa sul titolo, diminuirà la sua offerta e di conseguenza il prezzo. Qualora l’investitore, ad esempio, riceve una notizia positiva sui guadagni di un’impresa, allora si aspetterà che i dividendi aumentino e di conseguenza sarà disposto a vendere il titolo ad un prezzo maggiore, mentre se l’investitore volesse comprarlo, sarà disposto a pagare di più per l’acquisto del titolo.

Considerando le condizioni in cui il mercato efficiente esiste:

• le informazioni sui titoli sono complete, disponibili a tutti e a costo zero;

• i costi di transizione sono nulli;

• gli individui sono soggetti razionali e sono in grado di stimare il valore corretto dei titoli in merito alle nuove informazioni.

Un mercato è efficiente quando non è ammesso ottenere dei rendimenti maggiori attraverso l’acquisto e la vendita di titoli sulla base delle informazioni disponibili. Le informazioni, essendo per definizione, disponibili a tutti sono già integrate nel prezzo e soltanto eventuali soggetti, che hanno a disposizione informazioni aggiuntive, potrebbero ottenere un vantaggio dalle attività di compravendita. Tale teoria presuppone l’assenza di arbitraggi senza rischio, ovvero non sono presenti opportunità di extra rendimento.

Considerando che sia le aspettative degli investitori che i prezzi si basano sulle informazioni disponibili, allora il mercato è efficiente e le aspettative, dei soggetti razionali sul livello dei prezzi, rispecchiano le quotazioni dei titoli di mercato.

In base alle informazioni riflesse sui prezzi dei titoli finanziari, la letteratura propone 37

tre diverse forme di efficienza dei mercati: la forma debole, la forma semi-forte e la forma forte.

Frankfurter G. M. (2007), Market Efficiency cum Anomalies, or Behavioral Finance?, Homo Oeconomicus,

37

1. Si verifica la forma di efficienza debole quando: tutte le informazioni contenute nelle serie storiche dei prezzi, dei volumi di scambio e dei tassi d’interesse, vengono riflesse pienamente nel prezzo in un certo momento. Questa forma di efficienza del mercato prevede che non vi sia la possibilità, con nessuna strategia di compravendita, di ottenere un rendimento maggiore del rendimento di mercato, solo sulle informazioni racchiuse dalle serie storiche. Se le serie storiche avessero incorporato informazioni significative per la previsione dei prezzi futuri, queste sarebbe state a disposizione di tutti gli operatori di mercato.

2. Si verifica la forma di efficienza semi-forte quando: i prezzi riflettono sia le informazioni incorporate nelle serie storiche, sia le informazioni di carattere aziendale disponibili al pubblico, derivanti, ad esempio, dai bilanci degli stati patrimoniali e dai conti economici, dalle previsioni sugli utili o sui dividendi. Questa forma di efficienza di mercato prevede che i prezzi si riequilibrino subito a seguito delle nuove informazioni divulgate, impedendo la possibilità di guadagni superiori a quelli di mercato, sulla base delle sole informazioni storiche.

3. Si verifica la forma di efficienza forte quando: i prezzi riflettono sia le informazioni incorporate nelle serie storiche, sia le informazioni derivati dalle aziende e anche tutte le informazioni di tipo privato. In questo contesto di efficienza di mercato, i prezzi catturano le informazioni private degli investitori, evitando ogni possibile forma di profitto superiore a quello di mercato.

L’efficienza in forma forte implica l’efficienza in forma semi-forte, che a sua volta implica l’efficienza in forma debole (Figura 6). Aumenta la quantità delle informazioni divulgate nel mercato, rispettivamente nelle diverse forme considerate.

Figura 6: Forme di efficienza del mercato secondo EMH. Fonte: Elaborazione personale.

L’efficienza del mercato è rappresentata anche in riferimento agli atteggiamenti degli individui che operano all’interno:

• vi sono tutti operatori razionali, che valutano le caratteristiche di ciascun titolo sulla base dei prezzi fondamentali;

• vi sono alcuni operatori irrazionali, che scambiano le attività senza una determinata logica, ma senza che tale atteggiamento influisca sul livello dei prezzi, poiché le loro aspettative pur essendo diverse non sono correlate e, la somma delle loro operazioni

si annulla. Attraverso la presenza di arbitraggisti che identificano l’errore, il prezzo è corretto immediatamente e non subisce alterazioni.

• vi sono molti operatori irrazionali, che scambiano attività senza una determinata logica, ma non sono comunque in grado di influire sul livello dei prezzi, grazie all’intervento degli operatori più razionali.

In tutte le situazioni l’efficienza dei mercati è garantita e, viene impedita ogni operazione di modifica del prezzo.