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Le principali linee guida della finanza comportamentale per la correzione degli errori finanziar

fedeltà tra banca e cliente 4 La consulenza finanziaria

1. Le principali linee guida della finanza comportamentale per la correzione degli errori finanziar

L’approccio comportamentale, negli ultimi anni di studi, ha fornito le risposte per la soluzione degli errori comportamentali degli individui nelle scelte d’investimento. Il processo chiamato debiasing, è un processo messo in atto per la riduzione degli effetti delle euristiche, degli errori emotivi e dei bias compiuti dagli investitori durante un qualsiasi processo di decisione finanziaria. Assieme al debiasing, assumono grande rilevanza per la correzione degli errori finanziari l’educazione finanziaria, la consulenza in materia economico-finanziaria e il ruolo delle istituzioni come garanti della trasparenza e diffusione dell’informazione finanziaria.

Tuttavia, i percorsi di educazione finanziaria sono di difficile strutturazione poiché altrettanto difficile è veicolare nel migliore dei modi dei concetti complessi e articolati come, ad esempio, il rischio d’investimento.

Secondo uno studio di Ekwall e Shanker (2000) le persone ricordano solo il 10% di 64

quello che leggono, il 20% di quello che sentono, il 35% dei dati che vedono, il 54% di quello che insieme ascoltano e vedono, il 71% di quello che ripetono e quasi il 90% di quello di cui parlano e praticano.

Un primo passo verso la correzione degli errori più ricorrenti è capire le cause profonde degli errori commessi. Per l’apprendimento, l’esperienza risulta estremamente significativa per la comprensione di un fenomeno. Di conseguenza, risulta più semplice determinare la causa dell’errore, qualora l’individuo faccia riferimento a situazioni prettamente personali, ovvero vissute in prima persona (importante è il feedback dei fenomeni osservati). 65

Ekwall e., Shanker J. (2000), Ekwall/Shanker reading inventory, Boston, Allyn & Bacon, p. 10-12.

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Lejarraga (2010) ha dimostrato che l’esperienza migliora la comprensione di eventi complessi. In un

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esperimento riguardo la frequenza dei giorni di pioggia in diverse città, è stata data ad un gruppo la probabilità di precipitazioni per diverse città, mentre al secondo è stato permesso di verificare di persona e, più volte, le condizioni meteorologiche nelle varie città. Il risultato è stato che il secondo gruppo ha dato un risultato più attendibile del primo. Lejarraga, T. (2010), When experience is better than

Ad esempio, è estremamente funzionale giudicare con distacco e con occhio critico i punti di riferimento utilizzati per capire se continuano ad essere validi strumenti, oppure devono essere aggiornati, soprattutto quando si parla di overconfidence. L’eccesso di sicurezza può essere causa di diversi errori e porta all’esaltazione delle proprie doti d’investimento, anche quando queste sono minime, tanto da sopravalutare le opzioni favorevoli e sottovalutare quelle sfavorevoli.

L’àncora risulta altro elemento da analizzare in modo distaccato, cercando di capire se rappresenta ancora un adeguato sistema di misurazione o, anche in tal caso, è necessario rinnovarlo.

Il dubbio è quindi uno strumento efficace per mettere in discussione, ogni volta, il nostro punto di vista, capendo se le scelte fatte e il punto di vista utilizzato nel farle siano corretti.

L’istruzione finanziaria ha un ruolo fondamentale per l’utilizzo corretto delle nozioni finanziarie e la valutazione delle scelte, tanto quanto il processo di debiasing per la correzione degli errori per un migliore comportamento. Ai fini dell’istruzione, è riconosciuto che un processo di apprendimento chiaro e veloce porta a riscontri immediati assieme ad una significativa riduzione degli errori comportamentali. Tuttavia, a causa della natura delle scelte finanziarie, il processo di apprendimento risulta lento e complesso da capire per la mente umana, soprattutto quando è difficoltoso cambiare le idee già pregresse o, comunque, derivanti da altri errori cognitivi. Sono innumerevoli i fattori che determinano i prezzi dei titoli nel mercato, tanto che l’investitore non ha certezza neanche ex post delle scelte compiute. A causa delle euristiche, in ogni situazione che l’investitore avrà di fronte, tenderà ad attribuire a se stesso il pregio della scelta fatta e la colpa ai mercati sfavorevoli. Se un investitore volesse, ad esempio, verificare la buona riuscita di un investimento azionario dovrebbe aspettare anni perché il suo esito è verificabile solamente dopo mesi o anni. Alla fine, è difficile l’interpretazione del risultato ottenuto, se attribuibile alle buone doti finanziarie oppure a congiunture favorevoli dei mercati. In questo modo, l’investitore non ha chiarezza e certezza delle sue scelte d’investimento e le procedure di debiasing risultano lente e di ardua applicazione.

Ad accompagnare l’investitore nelle scelte finanziarie entra in gioco una figura esterna, il consulente finanziario, che aiuta gli investitori ad avere una visone d’insieme delle scelte da prendere. Il consulente finanziario, come lo descrivono Kahneman e Riepe (1998), ha il compito di aiutare l’investitore ad attuare delle 66

decisioni ponderate secondo i suoi propositi, raggiungendo le proprie ambizioni, evitando di commettere errori cognitivi e imprudenti, ampliando la visione globale delle scelte e migliorando la rendita. In tal modo, istituendo con la propria clientela un rapporto stabile e duraturo. Nel percorso d’investimento e nel raggiungimento degli scopi dell’operatore singolo, è indispensabile individuare in primo luogo le aspirazioni del cliente, i tempi e i mezzi per raggiungerle, al fine di limitare i cambiamenti di strategia durante il processo d’investimento, precludendo gli obiettivi stabiliti. Fondamentale è il rapporto che si instaura tra il consulente e l’investitore, poiché l’interesse è reciproco per entrambe le parti.

Infine, un altro ruolo importante è assunto dalle istituzioni finanziarie, che hanno lo scopo di limitare i comportamenti opportunistici degli intermediari dei mercati sugli investitori.

Purtroppo gli investitori sono spesso troppo legati allo stato corrente delle cose e anche la semplice opzione di uscire dal mercato o cambiare intermediario non risulta di facile attuazione; limitato dallo status quo, l’individuo non ricerca soluzioni migliori ed è anzi riluttante a cambiare la situazione attuale.

Considerando ad esempio, il cambiamento delle condizioni contrattuali di conto corrente e sui depositi, difficilmente si recede dal contratto per cercarne uno migliore. Come osservato da De Meza et al (2008), l’inerzia è infatti il motivo del successo 67

commerciale di tutte quelle offerte che garantiscono condizioni molto favorevoli per il periodo iniziale del contratto, ma che si modificano a discapito del cliente qualche anno dopo o al momento della chiusura del contratto.

Kahneman D., Riepe M. W. (1998), Aspects of Investor Psychology, The Journal of Portfolio

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Management, p. 52-65.

De Meza D., Irlenbusch B. e Reyniers D. (2008), Financial Capability: A Behavioural Economics Perspective,

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Le istituzioni dovrebbero garantire sia un giusto rapporto di trasparenza tra intermediario ed investitore, sia la libertà di scelta dell’investitore . Perciò, assume 68

particolare rilevanza per la finanza comportamentale, la trasparenza delle informazioni sui prodotti finanziari, al fine di renderle utili al consumatore ed evitare che gli intermediari finanziari o le banche, acquisiscano vantaggio dagli errori dei clienti.

In conclusione, è importante quindi, creare una giusta aggregazione di educazione finanziaria, di regole istituzionali chiare ed efficaci e una consulenza finanziaria studiata su misura del cliente.

Con questo si intende che, basandosi sulle linee guida della finanza comportamentale, è importante in primo luogo l’investor education, al fine di favorire la diffusione di almeno una sufficiente cultura finanziaria nelle scelte d’investimento e una percezione degli errori comportamentali commessi. In secondo luogo, l’intervento istituzionale deve essere fonte di una politica di trasparenza sulle caratteristiche dei prodotti e sulle modalità di utilizzo disponibili per tutelare i consumatori/investitori. In terzo luogo, i servizi di consulenza finanziaria, adeguati alle conoscenze in materia finanziaria dell’investitore e delle sue aspettative future, rendono completo in tal modo, il processo di correzione delle irregolarità negli investimenti.