• Non ci sono risultati.

Capitolo 6 Razionalizzazione del processo di gestione e controllo degli scarichi industriali nel

6.4 Elaborazione dati scarichi industriali

Sulla base del quadro conoscitivo degli scarichi di insediamenti produttivi è stata effettuata un'attività di riorganizzazione dei dati aziendali (da fonte ASA S.pA.) disponibili in materia. Ciò ha portato ad un processo di allineamento tra i dati del settore commerciale9 e i dati relativi alle informazioni tecnico – autorizzative10.

L' analisi ha permesso di:

 identificare le attività con mancata corrispondenza tra i dati commerciali e quelli tecnici (criticità di allineamento);

 determinare lo stato autorizzativo delle attività (autorizzazioni scadute);

 individuare per ogni scarico industriale attivo l'impianto di depurazione a cui recapita (attività utile per la stima degli impatti in termini di carico inquinante gravanti sui depuratori).

Dall'attività di analisi svolta è emerso che su un numero di 403 servizi attivi totali, perciò con servizio di fatturazione attivo, 44 risultano non essere allineati allo stato tecnico – autorizzativo attuale (assenza di dati della pratica autorizzativa).

Le cause che possono aver generato tale disallineamento possono essere:  eventuale chiusura dell'attività e consequenziale cessazione del servizio;  voltura del servizio;

 cambio destinazione d'uso della risorsa (assimilazione acque reflue industriali ad acque reflue domestiche);

 cambio Ragione Sociale.

L'elaborazione dei dati relativi allo stato autorizzativo degli scarichi industriali ha fornito uno scenario di 130 attività con autorizzazione allo scarico scaduta. Di seguito alcune tabelle e grafici che forniscono un cruscotto sintetico della situazione autorizzativa attuale; in ordine vengono rappresentati:

9 . ID servizio: è il codice che permette di individuare gli scarichi industriali attivi. 10 . I dati tecnico – autorizzativi delineati sono:

 codice ID_industriali;  n. autorizzazione;  tipo di autorizzazione;  data scadenza autorizzazione;

 il numero totale e il numero per Comune delle attività sottoposte ad autorizzazione e delle attività con autorizzazioni scadute;

 il numero delle autorizzazioni suddivise per Comuni e Distretti;

 il numero delle autorizzazioni scadute suddivise per Comuni e Distretti;

 la percentuale delle autorizzazioni scadute sul totale delle autorizzazioni per Distretto11.

Tabella 7 – Numero totale e il numero per Comune delle attività sottoposte ad autorizzazione e delle attività con

autorizzazioni scadute.

Figura 3 – Suddivisione autorizzazioni per Comune.

Figura 5 – Suddivisione autorizzazioni scadute per Comune.

Figura 7 – Percentuale delle autorizzazioni scadute sul totale delle autorizzazioni suddivise per Distretto

I dati sopra rappresentati mostrano come il numero maggiore di autorizzazioni allo scarico attive sia localizzato nei centri ad alta densità antropica soprattutto dove risulta consistente la produttività industriale; i Comuni con più alto numero di attività industriali sono Livorno, Rosignano Marittimo, Piombino e Cecina. A livello di Distretto i territori con più alto numero di attività produttive sono Livorno Nord-Est, Bassa Val di Cecina, Val di Cornia e Isola d'Elba, mentre l'Alta Val di Cecina risulta meno interessata da queste; ciò conferma quanto anticipato nell'analisi socio-economica del territorio “Toscana Costa”, ossia i maggiori carichi inquinanti derivanti da attività di tipo industriale sono localizzati sulla costa.

Le autorizzazioni agli scarichi scadute, di conseguenza, sono maggiori nei luoghi sopra menzionati.

L'analisi dei dati delle autorizzazioni scadute rapportate alle autorizzazioni totali per distretto fornisce un indicatore significativo per quanto riguarda l'identificazione delle criticità maggiori. In particolare, le criticità più rilevanti le troviamo nel Distretto dell'Isola d'Elba dove il 70% delle autorizzazioni con servizio attivo risultano scadute.

Lo screening delle autorizzazioni scadute si prefigura come fase di avvio per un'indagine più approfondita volta a rilevare le inadempienze alle prescizioni autorizzative.

Una ulteriore analisi svolta sui dati forniti dal settore tecnico e commerciale è la suddivisione delle attività per carico di portata scaricata espresso in mc annui.

Ciò ha permesso di attestare che gli scarichi industriali maggiormente impattanti in termini di portate sono quelli sotto i 1000 mc/anno ossia quelli appartenenti ad attività di piccola taglia quali le PMI (Piccole e Medie Imprese) e microattività (distributori di carburante, campeggi, alberghi, officine etc).

Il grafico seguente fornisce la distribuzione delle attività per quattro range così suddivisi:

 portate minori di 1000 mc/anno;

 portate comprese tra i 1000 mc/anno e i 5000 mc/anno;  portate comprese tra i 5000 mc/anno e i 10000 mc/anno;  portate maggiori di 10000 mc/anno.

Figura 8 – Numero di scarichi industriali suddivisi per range di portata scaricata.

In ultimo, sulla base dei dati disponibili, è stata elaborata una suddivisione delle attività per macro- categorie. Le principali tipologie in cui sono stati raggruppati gli scarichi industriali sono le seguenti:

 impianti che scaricano principalmente acque meteoriche di dilavamento contaminate (AMDC) (es. distributori di carburante);

 autolavaggi e/o officine;

 impianti Pump & Treat;

 altre attività (es. stoccaggio rifiuti, lavorazione ferro).

Il grafico che segue rappresenta la suddivisione per categorie come descritta sopra.

Figura 9 – Percentuale di scarichi industriali suddivisi per tipologie principali.

Secondo la suddivisione di scarichi industriali per macro-categorie è possibile desumere che le attività che hanno maggiore incidenza sul territorio sono quelle che scaricano acque meteoriche dilavanti contaminate (quali distributori) seguite dalle attività turistico-ricettive (quali campeggi, villaggi vacanze, residence, grandi alberghi, etc). Tale scenario era alquanto prevedibile vista la natura territoriale della zona “Toscana Costa” prevalentemente di tipo marittimo-costiera.

6.4.1 Innovazione tecnologica per la gestione dei dati

Uno strumento per la corretta gestione dei dati è costituito dalla tecnologia digitale che vede sempre più affermare e sviluppare la propria posizione nell'ambito del servizio idrico.

In un contesto come quello attuale dove la digitalizzazione e l'informatizzazione sono le principali direttrici della quarta rivoluzione industriale (Industria 4.0), la tecnologia digitale risulta

indispensabile per una gestione efficiente di asset fisici, flussi di materiali e management dei processi.

Per l'appunto esistono innovative tecniche di gestione di grandi quantità di dati (Big Data Analytics), che consentono previsioni, predizioni e adattamenti real-time. Tali tecniche utilizzano la potenza di calcolo, la connettività ed il cloud sia come storage che come computing online dei dati da gestire.

A livello aziendale esistono dei sistemi informativi aziendali con integrate piattaforme condivise. I sistemi informativi sono costituiti da tutti i dati e le informazioni gestite all’interno dei processi aziendali, e dei metodi e degli strumenti impiegati per la loro gestione.

Per quanto riguarda i settori operativi, i sistemi informativi sono di tipo transazionale e a loro volta i sistemi transazionali si dividono in funzionali (ciascuna funzione ha il suo strumento per la gestione del lavoro) e di processi (il sistema informativo è pensato per coprire i processi aziendali in modo integrato).

Pertanto il processo di innovazione si pone l’obiettivo di rinnovare e migliorare l’organizzazione del lavoro e le modalità operative, per renderle funzionali ad una maggior efficienza di tutti i processi di business tra i quali rientra la filiera degli scarichi industriali.

Nonostante ciò il settore del servizio idrico integrato è ancora un settore relativamente “a bassa tecnologia” rispetto ad altri.

Risulta fondamentale orientare gli investimenti verso nuove tecnologie in quanto lo sviluppo delle stesse e di conseguenti nuove metodologie di lavoro può aiutare a recuperare efficienza consentendo l’incremento della qualità del servizio in tutti i settori (qualità dell’acqua, qualità dei reflui, qualità della misura, qualità commerciale ecc.). Per questo motivo è da molti auspicata l’introduzione di incentivi per le nuove tecnologie anche a livello tariffario.

6.4.2 Considerazioni

Il lavoro intrapreso ha visto il coinvolgimento dei vari settori aziendali, tra i quali il settore commerciale, il settore tecnico, ivi compreso il reparto del Sistema Informativo Territoriale (SIT) e definisce la procedura di scambio di dati con l'obiettivo di efficientare la comunicazione e la cooperazione sinergica tra i diversi settori coinvolti.

Come già visto l'evoluzione del processo iniziato consiste nell'implementazione di un sistema informatizzato (IT) che semplifichi e velocizzi la trasmissione dei dati tra i vari comparti.

Tuttavia il processo di informatizzazione delle informazioni non è realizzabile se dapprima non si strutturi nel modo migliore una solida comunicazione tra i reparti interessati.

Pertanto, affinché i dati utili possano essere schedulati in maniera metodica e razionale, è necessario che i settori aziendali di competenza si interfaccino sinergicamente. La trasmissione sempre aggiornata dei dati e la comunicazione efficiente porterebbero ad una corretta e ottimale gestione delle procedure tecnico-amministrative degli scarichi industriali.

Documenti correlati