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Capitolo 7 Gli scarichi industriali nel contesto dell'Economia Circolare

7.3 Simbiosi industriale

Secondo una delle definizioni disponibili in letteratura il concetto di "simbiosi industriale" può essere così sintetizzato:

"la simbiosi industriale coinvolge industrie tradizionalmente separate e altre organizzazioni in una rete per promuovere strategie innovative per un uso più sostenibile delle risorse (compresi i materiali, energia, acqua, risorse, competenze, logistica ecc.). Attraverso la rete vengono identificate opportunità di business reciprocamente vantaggiose ed innovative e le organizzazioni condividono buone pratiche e conoscenze, innescando cambiamenti di processo e culturali".

Per "simbiosi industriale" si intende una strategia di ottimizzazione dell'uso delle risorse tramite la quale due o più industrie dissimili condividono delle risorse: il sottoprodotto di una diventa risorsa un'altra.

Secondo Chertow, la “Simbiosi Industriale” coinvolge industrie tradizionalmente separate con un approccio integrato finalizzato a promuovere vantaggi competitivi attraverso lo scambio di materia, energia, acqua e/o sottoprodotti. Tra gli aspetti chiave che consentono il realizzarsi della simbiosi industriale ci sono la collaborazione tra imprese e le opportunità di sinergia disponibili in un opportuno intorno geografico ed economico.

L’esperienza italiana delle aree industriali ecologicamente attrezzate (AEA), introdotte nell’ordinamento nazionale dall’art. 26 del D.Lgs. 112/1998 che le definisce come aree industriali “dotate delle infrastrutture e dei sistemi necessari a garantire la tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente”, costituisce un modello che si avvicina all’esperienza dei Parchi Eco-industriali. In tali aree la stessa norma impone la presenza di una gestione unitaria e stabilisce che “gli impianti produttivi localizzati nelle aree ecologicamente attrezzate sono esonerati dall'acquisizione delle autorizzazioni concernenti la utilizzazione dei servizi ivi presenti”. Tuttavia, si può notare che nel caso delle AEA l’obiettivo è principalmente quello di gestire in maniera unica ed integrata i servizi ambientali connessi con le attività industriali, anche al fine di semplificare gli adempimenti amministrativi per la gestione degli aspetti ambientali.16

Risulta fondamentale inserire nei programmi e nelle attività pianificatorie progetti di simbiosi industriale. Le iniziative di simbiosi industriale vanno previste, non solo per i grandi poli industriali o macroimprese, ma anche per quella categoria di piccole-medie imprese o microattività che rappresentano una fetta cospicua in termini di numero ma soprattutto di impatto sul territorio.

Conclusioni

La gestione efficiente degli scarichi industriali si pone nel campo di quelle azioni preventive volte alla tutela integrata e sinergica degli aspetti quali-quantitativi delle risorse idriche, al fine di perseguirne un utilizzo sostenibile, in grado di assicurare l’equilibrio tra la sua disponibilità naturale e i fabbisogni della comunità.

Inoltre una razionale gestione degli scarichi industriali ed una corretta programmazione infrastrutturale del servizio di fognatura e depurazione si integrano in maniera complementare; entrambe sono condizioni necessarie per consentire il perseguimento dei risultati richiesti in termini di benefici ambientali.

Nello specifico, il controllo e il monitoraggio degli scarichi industriali consente di migliorare la gestione degli impianti di depurazione in termini di efficienza funzionale e costi associati. Infatti il controllo razionale degli effluenti originati da attività produttive si pone come misura di prevenzione nei confronti di sversamenti anomali quali-quantitativamente inidonei ad essere supportati dagli impianti di trattamento. Infatti le acque reflue industriali hanno un forte impatto sugli impianti e una buona qualità degli stessi, derivante da una corretta applicazione di piani di monitoraggio e controllo, inciderebbe positivamente sulla funzionalità del depuratore recapitante con conseguente abbattimento dei costi di gestione.

Gli obiettivi di efficienza gestionale nei processi di controllo e monitoraggio presuppongono dialogo e collaborazione tra i vari stakeholders coinvolti, in particolare tra i portatori di interesse nazionali, regionali e locali, istituzionali e non, tra i quali: Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, AEEGSI (Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico), Regioni, ARPA, Autorità Idriche, Comuni, Gestori del Servizio Idrico Integrato, Consorzi, Associazioni di protezione ambientale etc; solo attraverso la sinergica cooperazione risulta possibile una razionale gestione degli scarichi industriali.

Sono necessari approcci partecipativi e multidisciplinari volti a promuovere politiche di sviluppo basate sull'uso efficiente della risorsa idrica attraverso comportamenti virtuosi di ottimizzazione di gestione delle acque reflue incentivando la creazione di nuovi modelli di business e di soluzioni innovative di collaborazione (tra imprese, cittadini ed istituzioni).

Pertanto la nuova frontiera degli scarichi industriali è rappresentata dai principi e dai drivers dell'economia circolare. Orientare i diversi attori coinvolti verso progetti ed iniziative di simbiosi industriale e collocare gli scarichi industriali in un ciclo virtuoso che prenda in considerazione il riuso, il riciclo dell'acqua di scarico, non più vista come refluo o scarto da smaltire bensì come risorsa da poter essere reimpiegata con conseguenti benefici in termini economici e di

efficientamento, rientrano tra le azioni indispensabili per la tutela e la salvaguardia della risorsa idrica.

Bibliografia

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Baravelli et al., 2005; Manahan, (2005).

Analisi della normativa comunitaria e nazionale rilevante per gli impatti, la vulnerabilità e l’adattamento ai cambiamenti climatici - Rapporto tecnico-giuridico della Strategia Nazio- nale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici - MATTM, Roma, 2014 - Coordinamento: Daniela Pasella Luisa Pierantonelli. Autori: Sergio Castellari, Sara Venturini Barbara Pozzo, Greta Tellarini, Francesca Giordano.

Piano di Tutela della Acque della Toscana – 2005 (Deliberazione del Consiglio Regionale del 25 gennaio 2005, n.6).

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Convenzione di gestione del srvizio idrico integrato tra ASA S.p.A. e AIT – (Aggiornata alle modifiche di cui alla Delibera di Assembrea n. 31 Anno 2016)

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DELIBERAZIONE 15 dicembre 2015, n. 1227 - “Primi indirizzi operativi per lo svolgimento delle funzioni amministrative regionali in materia di autorizzazione unica ambientale, autorizzazione integrata ambientale, rifiuti ed autorizzazioni energetiche”.

Competenze, procedure e responsabilità inerenti scarichi di acque reflue urbane in fognatura o in corpi idrici nell’ATO 2 Lazio Centrale Roma – (agg.: dicembre 2011)

La normativa italiana in materia di acque – Atti del seminario Palermo, 30 aprile 2015 - Prof. Ing. Gaspare Viviani (Università degli Studi di Palermo)

La regolazione del servizio idrico in Italia e l'Autorità Idrica Toscana – Atti del seminario - Area Regolazione - Autorità Idrica Toscana (Pisa -Venerdì 13 Marzo 2015)

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La disciplina normativa dei liquami aziendali, privati e pubblici tra regole e prassi - Santoloci, Vattani; Edizione 2014

Stima dei consumi idrici dell’industria e del terziario in Toscana - IRPET (Istituto Regionale per la Programmazione Economica della Toscana); Firenze, Novembre 2009

Delibera 28 settembre 2017 665/2017/R/idr - Approvazione del testo integrato corrispettivi servizi idrici (TICSI), recante i criteri di articolazione tariffaria applicata agli utenti

Quotidiano del Sole 24 Ore “Edilizia e Territorio” Servizio idrico/03. - Con “l'economia circolare idrica” depurazione non solo costo, ma fonte di risorse (23 marzo 2017)

Sitografia

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www.arpa.veneto.it/notizie/allegatinotizie/Programma%2520corso %2520Verona.pdf+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it

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www.sigeaweb.it/attivita/convegni/399-la-qualita-delle-acque-superficiali.htm

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http://www.arpat.toscana.it

Corso di diritto dell’ambiente. Parte III - Unitus: Diritto e Legislazione dell'Ambiente – (26/11/2013)

www.didattica.unitus.it

Controllo degli scarichi industriali di competenza del gestore del servizio idrico integrato. Finalità e modalità esecutive – Atti del seminario (Milano 13 novembre 2015) – Ambrogio Cribio – ATP Citta metropolitana di Milano, ARPA Lombardia

www.atocittametropolitanadimilano.it

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http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/eventi/anno-2012/6010-riuso-acque-reflue

Symbiosis “Piattaforma di simbiosi industriale” - ENEA http://www.simbiosiindustriale.it/Simbiosi-Industriale/

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