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ELABORAZIONE DELLE SCHEDE DI VALUTAZIONE INDIVIDUALE

3.6 ELABORAZIONE DELLE SCHEDE

Una volta che abbiamo finito di completare le nostre schede dobbiamo elaborare tutti i dati raccolti per formulare un giudizio complessivo della struttura. Per facilitare questa procedura si è deciso di considerare inizialmente le schede singolarmente e poi sommare i risultati. In questo modo abbiamo la possibilità di fornire un giudizio più dettagliato e possiamo dare ai gestori indicazioni più precise su eventuali margini di miglioramento in un determinato settore.

Ad ogni scheda può essere assegnato un punteggio massimo di 20 punti. Prima di tutto dobbiamo precisare che alcune singole carenze strutturali o gestionali sono già oggetto di prescrizioni in quanto, come precisato in sede di descrizione delle singole schede, sono violazioni di norme cogenti.

Per facilitare durante la valutazione l’identificazione di tali punti critici si è deciso di evidenziarli in grassetto. Una risposta negativa ad una sola di queste domande rende la struttura inidonea anche in presenza di tutti gli altri requisiti. Al gestore della struttura dovrà essere consigliato il percorso idoneo a correggere il difetto riscontrato, assegnando un tempo congruo in modo da permettergli di adempiere alle prescrizioni e di essere sottoposto ad un nuovo successivo controllo per rivalutare la struttura.

Assegnare il punteggio alla scheda delle caratteristiche strutturali è molto semplice in quanto sono presenti 20 domande a cui basta assegnare un punto cadauna. Bisogna però tenere presente che alcune modifiche strutturali possono essere state autorizzate e concesse in deroga al fine di migliorare le condizioni di benessere degli animali ospitati. In questi casi, come già detto in precedenza, la struttura non deve penalizzata.

La scheda gestionale e composta da 18 domande dicotomiche che valgono un punto ognuna; a questi vanno aggiunti un punto se il numero degli

addetti sono più di 1 ogni 25 cani e un altro se più della metà degli stessi hanno seguito corsi di formazione specifica.

La scheda della gestione anagrafica-sanitaria è composta da 19 domande a risposta doppia. Un punto viene assegnato in base al numero medio di visite effettuate dal Direttore Sanitario. Un’assistenza costante in cui viene assicurata almeno una visita a giorni alterni deve essere premiata con un punto, mentre se le visite saranno a cadenza settimanale verrà assegnato solo un mezzo punto. Una assistenza veterinaria che non prevede almeno un ingresso settimanale del Veterinario responsabile o di un suo sostituto deve ritenersi insufficiente.

La scheda che tratta i percorsi di socializzazione e incentivazione all’adozione ha solo 14 domande; i restanti 6 punti saranno assegnati in base ai risultati ottenuti e al numero di adozioni effettuate. Come già detto il dato più oggettivo da prendere in considerazione è il rapporto tra cani entrati nella struttura e cani adottati. Qualora questo rapporto fosse uguale a 1 o inferiore il canile avrebbe una ottima percentuale di adozioni tale da portare a una costante diminuzione dei cani ospitati. In questo caso premieremo il rifugio con 6 punti. Quando i cani adottati sono più di 2 ogni 3 cani entrati, la percentuale di adozione è ancora buona poiché il numero dei cani tenderà a diminuire lentamente dato che deve essere tenuto in considerazione il fatto che alcuni cani potranno essere riconsegnati mentre altri andranno inevitabilmente incontro alla morte. In questo caso si assegneranno 4 punti. Quando le adozioni sono nel rapporto di un cane adottato ogni due cani entrati considereremo questo dato appena sufficiente in quanto il numero di cani ospitati nella struttura tenderà a restare stabile: saranno assegnati 2 punti. Infine, quando la percentuale di cani adottati è inferiore al 50% dei cani entrati considereremo insufficienti i programmi di incentivazione all’adozione e non sarà aggiunto alcun punto.

Per schematizzare quanto appena detto possiamo utilizzare la seguente scheda:

Rapporto cani entrati/cani adottati Punti assegnati

> 1/1 6

> 3/2 < 1/1 4

> 2/1 < 3/2 2

Punti di demerito sulla scheda riguardante i percorsi di socializzazione e incentivazione all’adozione dovranno essere assegnati nel caso in cui al momento dell’audit sia possibile rilevare la presenza di cucciolate da imputare ad accoppiamenti verificatisi in canile. È opportuno che nel caso siano presenti all’interno del canile soggetti di sesso diverso, situazione alquanto probabile, è preciso compito del gestore della struttura impedire che si verifichino eventuali accoppiamenti, con conseguenti cucciolate, provvedendo alla separazione fisica degli animali. È inammissibile infatti che proprio nelle strutture deputate alla gestione del randagismo possano avvenire episodi che portano ad un aumento dei cani senza padrone a causa della presena di animali non sterilizzati, non separati in modo appropriato . Per questo motivo la presenza di nascite in canile ci porterà a sottrarre 2 punti alla valutazione, a predisporre delle prescrizioni tendenti a separare cani interi di sesso diverso ed a ricontrollare la struttura dopo un anno.

L’ultima scheda, in cui abbiamo registrato le valutazioni a livello individuale, deve essere elaborata in modo diverso partendo dal riassunto che riporta i dati in percentuale. Per prima cosa si devono sommare tutte le percentuali contenuti nella prima colonna, il risultato ottenuto deve essere diviso per 50. Nel caso ottimale in cui abbiamo che tutti i cani esaminati si trovano in perfette condizioni avremo una percentuale pari al 100% in tutte le caselle della prima colonna e considerando che i punti presi in considerazione sono 10 il calcolo del punteggio sarà il seguente:

100 (percentuale in tutta la prima colonna) X

10 (valutazioni eseguite sul singolo animale)

/

50 (costante di divisione) =

Ovviamente questo risultato è difficilmente ottenibile poiché non è verosimile che tutti i cani esaminati siano in perfette condizione di salute. I cani troppo grassi e quelli che mostrano lievi segni di paura possono essere presi in considerazione sommando le due percentuali e dividendo il risultato per 100 in quanto, come detto in precedenza, queste condizioni devono considerarsi di inferiore gravità e non pare corretto penalizzarle in maniera completa.

La conclusione del nostro lavoro sarà quindi la compilazione di una pagina finale in cui annotare il punteggio delle varie schede e quello totale e formulare un breve commento riassuntivo finale che metta in evidenza le caratteristiche positive del rifugio ed eventuali punti critici.

Dalla semplice presa visione di quest’ultima pagina si offrono informazioni al gestore del canile sui punti in cui poter intervenire per migliorare, ove possibile, la qualità del servizio offerto ed il benessere degli animali ospitati in senso lato.

Inoltre effettuando tali controlli con cadenza regolare, ovvero annualmente o al massimo ogni due anni (da riservare il controllo biennale alle strutture che hanno ottenuto un punteggio alto nella prima verifica) si riesce a monitorare nel tempo i miglioramenti dei rifugi o gli eventuali peggioramenti in genere riconducibili a non idonei interventi di manutenzione.

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