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Eliminazione ed elisione delle operazioni infragruppo

Da fine aprile e durante tutto il mese di maggio, il Comune provvede, con i soggetti appartenenti all’area del consolidamento, ad individuare analiticamente le partite contabili relative principalmente ai costi, ricavi, crediti, debiti, dividendi e partecipazioni intercorse tra le varie società.

Le società holding, e quindi quelle società come Copit spa e Publiservizi spa, che devono provvedere alla redazione del bilancio di gruppo, approvano il bilancio, come previsto dal codice civile, entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, anziché entro 120 giorni come i bilanci delle altre società.

Questo fatto porta il Comune ad ottenere i bilanci delle holding nel mese di luglio in seguito alla loro approvazione. La fase della eliminazione ed elisione delle operazioni infragruppo, potrà essere ultimata quindi solamente in seguito alla ricezione di tutti i bilanci delle società da consolidare.

L’identificazione, delle operazioni cosiddette infragruppo, è un’operazione indispensabile, per poter procedere alla riconciliazione dei conti tra il Comune e i soggetti appartenenti all’area di consolidamento; infatti, se questa non fosse effettuata, i saldi del consolidato risulterebbero indebitamente accresciuti o diminuiti.

Ad esempio, un eventuale ricavo per prestazione di servizi esente Iva, registrato da una società controllata e derivante da una transazione effettuata con il Comune di Pistoia, andrà eliminato dal conto economico della società. Questo perché, come spiegato nel paragrafo 2.3.3, le operazioni effettuate all’interno del gruppo rappresentano solamente un mero spostamento di valori e risorse all’interno del perimetro del gruppo, che non vanno ad incidere sui rapporti che ha il gruppo verso l’esterno.

Al momento dell’eliminazione di questo ricavo, si dovrà anche diminuire il saldo della banca di pari importo, e dovrà essere aumentato il conto tesoreria e la voce differenza da consolidamento nella contabilità del Comune. (10. Pozzoli, Gori, Fissi, 2015, pp. 323-324)

Per quanto riguarda la verifica dei crediti e dei debiti, in essere tra Comune ed enti strumentali e società controllate e partecipate, il Decreto 118, ha previsto,

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con l’art. 11, comma 6, lett. j), l’inserimento di una nota informativa nella relazione sulla gestione da allegare al rendiconto degli enti territoriali, che miri a conformare il bilancio a principi di trasparenza e veridicità, e che salvaguardi gli equilibri di bilancio, attenuando il rischio di emersione di passività latenti per gli enti territoriali. Questa nota informativa, deve anche essere asseverata dagli organismi di revisione, sia degli enti territoriali sia degli organismi controllati/partecipati, in maniera tale, da evitare eventuali incongruenze e garantire una piena attendibilità dei rapporti debitori e creditori. Questa attestazione dei debiti e dei crediti, che viene effettuata entro il mese di febbraio, viene ripresa ed utilizzata anche ai fini dell’eliminazione ed elisione delle partite. L’attestazione, sarà utile pure all’organo di revisione durante la fase di redazione della relazione dei revisori.

Per quanto riguarda le società da consolidare con il metodo integrale, si riprende il totale degli elementi patrimoniali ed economici che compongo il bilancio degli enti compresi nel gruppo, e pertanto anche l’eliminazione totale delle partite infragruppo effettivamente rilevabili dalla contabilità interna di ciascuno.

Per effettuare la riconciliazione il Comune si è avvalso, oltre all’organizzazione di vari incontri, di apposite tabelle che ha inviato alle società.

Se prendiamo ad esempio il gruppo Copit, una di queste tabelle utilizzate è quella che evidenzia i costi avvenuti tra Copit spa e le società da essa controllate, e tra le società del gruppo Copit e gli altri soggetti appartenenti all’area di consolidamento (tabella 3.5).

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Tabella 3.5: Tabella inviata a Copit spa per individuare i costi con i soggetti appartenenti

all’area di consolidamento

COSTI

GRUPPO COPIT Copit spa Pistoia parcheggi srl BluBus soc. cons. r.l.

Copit spa

Pistoia parcheggi srl BluBus soc. cons. r.l. Spes scrl

Publicontrolli srl Farcom spa Comune di Pistoia

Fonte: 10. Pozzoli, Gori, Fissi, 2015, p.317

Un’altra tipologia di tabella di cui si è avvalso il Comune, è quella che riguarda lo schema del bilancio consolidato come definito dall’Allegato 11 al D.lgs. 118/2011. Questa tabella, è stata utilizzata, affinché le società partecipate potessero indicare quali conti del bilancio consolidato sono stati movimentati da ogni partita economica e finanziaria.

La fase della rettifica delle operazioni infragruppo, presenta delle criticità, dovute prevalentemente da una diversa impostazione di registrazione dei fatti economici avvenuti nel corso dell’anno. Le regole di registrazione in contabilità finanziaria del Comune infatti, molto spesso vanno in conflitto con le scritture contabili effettuate dalle società.

In alcuni casi, al fine di equilibrare la competenza economica tra Comune e società, per una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale ed economica del gruppo e per favorire il processo di conciliazione delle partite infragruppo, sono state apportate rettifiche sui bilanci delle società. Le discordanze e le criticità principali, che si riscontrano tra i soggetti appartenenti all’area di consolidamento sono relative:

- alle partite di giro;

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- a modalità diverse di registrazione delle operazioni contabili in corso d’anno; - a problemi legati alla rilevazione Iva sulle operazioni poste in essere (come fatture da emettere o da ricevere).

Ci sono anche degli aspetti critici derivanti dall’interpretazione di crediti e debiti che risultano in capo ad alcune società, ma non risultano nella controparte del Comune. Il momento della rilevazione contabile da parte della società partecipata infatti, non coincide sempre con lo stesso esercizio (in contabilità finanziaria) del Comune.

Per quanto riguarda il trattamento fiscale dell’imposta sul valore aggiunto, questa deve rientrare fra i costi del conto economico consolidato, a causa della sua indetraibilità per l’ente locale controllante. Quindi, l’Iva pagata dalla capogruppo in relazione a transazioni con componenti del gruppo, non deve essere oggetto di eliminazione.

3.5.1 Il software e la contabilità economico-patrimoniale

L’affiancamento ai fini conoscitivi, della contabilità economico e patrimoniale a quella finanziaria in maniera tale da garantire la rilevazione unitaria dei fatti, ha portato inevitabilmente a rivedere i software gestionali in uso dai vari enti sperimentatori della riforma. Le case di software in primis, hanno dovuto rivedere i loro prodotti offerti adeguandoli alla nuova normativa.

Per quanto riguarda il Comune di Pistoia, il software non è stato cambiato radicalmente, ma ha ricevuto un’integrazione con la parte relativa alla contabilità economico-patrimoniale, anche se ancora non funziona perfettamente.

A consuntivo infatti vengono fatte, intervenendo manualmente, delle operazioni di integrazione poiché al momento dell’estrapolazione dei dati dal programma, risultano esserci ancora delle difficoltà. La rilevazione non risulta essere ancora pienamente “unitaria” e contestuale, come richiesto dal processo di armonizzazione.

Uno dei problemi principali, è stato, secondo i responsabili del Servizio Finanziario del Comune, che le software house non hanno investito

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immediatamente a sufficienza per l’adeguamento della loro offerta nel periodo coincidente con la sperimentazione.

Il Comune di Pistoia, ha tentato di creare una partnership con la casa di software per gestire questo doppio binario della contabilità, non ottenendo al momento però i risultati auspicati.

Da quest’anno sembra che siano in via di risoluzione gli ultimi problemi legati alla doppia registrazione dei fatti contabili, anche se un comunicato dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) del 7 aprile 2017, che chiede la sospensione della nuova contabilità economico-patrimoniale, conferma le problematiche e le difficoltà che stanno investendo gli enti in questi mesi. Il comunicato mette in evidenza che, “l'elemento più critico nell'attuale situazione di carenza di personale e di ristrettezza di risorse disponibili è certamente rappresentato dall'avvio della contabilità economico-patrimoniale, che comporta impegni straordinari spesso non assistiti dalla disponibilità di programmi informatici, per i diffusi ritardi nell'adeguamento dei software da parte dei principali fornitori”. (11. www.anci.it, ultima consultazione: 20.05.2017)

La sperimentazione, secondo il dott. Franco Ancillotti, dirigente del Servizio Finanziario e Controllo Aziende Partecipate del Comune, ha il difetto originario di non coinvolgere attivamente, oltre agli enti cosiddetti sperimentatori, le case di software, per poter implementare nuove soluzioni e far fronte alle nuove necessità previste dall’armonizzazione.

I software utilizzati dai Comuni per la gestione della loro contabilità, sono prodotti da un panorama di piccole e grandi imprese.

Tutte queste aziende, secondo il parere dei dirigenti, risultano ancora in difficoltà nell’adeguarsi totalmente alle nuove necessità.

Il software dovrebbe riuscire a consentire in qualsiasi momento, l’estrapolazione di tutti i dati, da quelli finanziari a quelli economici patrimoniali, in modo tale da poter procedere successivamente alla redazione del consolidato. Il software, dovrebbe inoltre essere integrato con l’inventario e la parte relativa al patrimonio.

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Il software dovrebbe in pratica tradurre la scrittura semplice effettuata dall’addetto in contabilità finanziaria, in quella della partita doppia, tramite l’utilizzo del piano dei conti integrato previsto dal Decreto 118.

Fino ad oggi, la contabilità economico-patrimoniale, è stata poco soggetta a controlli e verifiche da parte delle autorità competenti, poiché la parte più soggetta a sanzioni e verifiche è stata quella finanziaria, mentre la parte economica e patrimoniale, non è stata messa sotto la lente di ingrandimento di controllo, né da parte della Corte dei Conti né da parte del Ministero. Il Comune, in questi anni, si è sempre più soffermato sulla contabilità finanziaria, rispetto a quella economico-patrimoniale anche per un motivo di personale a disposizione.

Per il dott. Ancillotti, l’introduzione dell’armonizzazione, “non è stata una semplificazione, bensì una complicazione notevole rispetto alla contabilità precedente, sia da parte del servizio finanziario che per quanto riguarda gli altri servizi del comune”.

3.6 La rettifica dei bilanci delle società appartenenti all’area di